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Hai uno stile inimitabile...potresti tranquillamente essere la nuova Chiara Ferragni!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Il corpo pensa e pensa diretto. È intelligenza in atto: sente al volo. Esprime senza impaccio e in maniera efficace. Collega. Danza le idee. Ha radici nella terra e braccia nel cielo. È qui, adesso. È tutta la storia dell’universo, qui, a disposizione. Sa come fare. Racconta l’anima. Apprende per sempre. Parla l’amore. Uccide i fantasmi e si pulisce da sé. Ritorna bambino ogni sera e si sveglia innocente ogni mattino. Accumula energie e le regala nella gioia. Sente il gusto dello sguardo.
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strabiliante!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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dove ti trovavi?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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noto un vestitino sublime!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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che cielo!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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quanto ti invidiooo!! bellissima
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Lei pretendeva che lui le leggesse nei pensieri. Abbozzava ogni gesto, ogni discorso in attesa che lui terminasse quanto già iniziato, pena il distacco, l’incomprensione e la freddezza. Non lo faceva per gioco o per distrazione ma era una esigenza profonda. Era il suo modo di intendere l’amore, l’intesa e la complicità. Nonostante manifestasse con orgoglio la propria indipendenza fisica e spirituale da lui, intimamente pendeva dalle sue labbra. Perché lui era il suo naturale completamento, sapeva leggere l’alfabeto delle sue emozioni.
A lei piaceva ascoltare, abbandonarsi alle sue parole, le piaceva perdersi tra le sue carezze come un gozzo in mare aperto nel corso di una tempesta impetuosa: uno sguardo, un respiro o un sospiro erano la stella polare, i punti cardinali.
Lui aveva i tutti i mezzi per capire la direzione da seguire, era stata lei a fornirglieli. Talvolta lo faceva con disinvoltura, con estrema naturalezza, quasi con facilità, altre volte non ci riusciva, non capiva dove era la meta, il fine da perseguire, e allora si apriva una voragine.
Inutile gridare: la terra tra i due continuava ad aprirsi lentamente ed inesorabilmente, senza tregua. E quando succedeva tra i due si innalzava un muro silenzioso.
Lei soffriva: una sofferenza senza spiragli, buia, chiusa e impenetrabile. Lui era incapace di attrarla nuovamente a sé: ogni parola, ogni gesto risultava banale, futile e inutile. Soffrivano entrambi.
Si promettevano che non sarebbe mai più accaduto ma poi sapevano che si sarebbero reciprocamente smentiti.
E nonostante tutto continuavano a cercarsi perché il territorio del non-detto li affascinava. Un territorio difficilmente accessibile, fuori dai luoghi comuni dei sentimenti. Ognuno aveva un proprio ruolo definito, nella loro inconsapevolezza sapevano dove volevano arrivare, “sbagliavano da professionisti”.-
Ottima interpretazione della tua arte, un'anima persa tra le mura della città. Dovresti proprio iniziare ad avere un blog!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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wow! sembri parte dell'opera stessa! sei sempre fantastica!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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E andare incontro ai pensieri che tra gli alberi regala il vento.
Teso l’orecchio, fui portata a dire:
non parlatemi di Dei nell’ora del bosco, né di cristalli magici,
né di campi di forze orchestrate da potenze occulte.
Lasciatemi il piacere dell’ombra muta delle fronde
carezzata dalla brezza ignuda quando è calura.
E che sia il sole in persona, senza manto regale,
a risvegliare il sogno nelle cosce
così che io mi avventuri sul sentiero della mia finitezza
con il sorriso innocente del bambino. -
Il desiderio se ne sbatte delle spiegazioni e delle teorie che lo renderebbero legittimo. Il desiderio appassionato si legittima da sé. È capace di credere tutto ciò che serve a continuare a provarci, a operare, perseguendo ciò che si ama davvero. È capace di dire "non lo so, è perfino altamente improbabile, ma io l’otterrò lo stesso, e la vita risponderà alla mia ricerca. Io ci credo". Se qualcuno gli dice che si tratta di un’illusione, lui è capace di mandarlo a stendere. Userà l’intelligenza non per fare la tara, ma per cercare occasioni. Il desiderio vive di slanci impossibili. Sicuro che diventino possibili e che producano risultati reali.
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Mi piace molto anche a me il mini dress!! poi a te sta benissimo devo dire
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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E poi ci sono questi giorni meravigliosi. Come dimenticarli? Come lasciarseli sfuggire dalla memoria? Anche se succederà... Questi giorni straordinari in cui la vita corre nella direzione desiderata e tu, in sella, con lei. Che sembra quasi che il lavoro testardo di anni abbia raggiunto finalmente la terra sognata. E si apra davanti agli occhi una nuova prateria per scorribande e avventure dell’anima. E tu ringrazi la buona stella per non esserti smarrito tra i meandri del fiume, i calanchi del monte, e le ombre del bosco. Per non avere preso sentieri che ti portassero via senza possibilità di ritorno - perché una buona stella ci vuole davvero per vivere la vita. E tu senti che ora è venuto il momento, e non sai di che. E la mente è ancora più persa dentro il mistero del mondo e non sa capacitarsi fra le domande che riecheggiano tra le quinte. E tutto questo non sapere che lascia sospesa nella meraviglia l'avventura dell’esistenza. E suscita timore grande per i pensieri che vi germogliano nell’ombra. E grande slancio per i sogni che, nell'incertezza del sapere, la certezza del desiderio disegna, prendendo in mano le briglie del destriero.
Al galoppo, dunque, finché il vento è favorevole!-
ma dove ti trovavi di bello?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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hai fatto il bagno?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sei un raggio di sole nella tempesta!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ciao Odessa, stai veramente bene!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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wowww dove ti trovavi qui?? molto oriental!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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A scuola di teatro
A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose che fuori la gente recita male.E E questo che mi ha spinta a entrare nella scuola di teatro: imparare a recitare bene la vita.
A I dialoghi per esempio. Là fuori, sono sempre impacciati, infelici, senza brio e mordente… Qui, impariamo a farli bene…
E Qui impariamo a prenderci cura delle nostre espressioni.
A Il teatro è una scuola di vita. Impariamo a dare alle nostre emozioni un’espressione adeguata.
E Soprattutto, impariamo a sognare. I sogni sono illusioni, ma le illusioni sono per l’anima come le ali per gli uccelli: la sostengono, la fanno volare.-
parole di innocenza e verità
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Immagino sempre di viaggiare. La geografia è diventata più visibile ora con Google Earth. Spesso ho problemi con le aree di sosta, ma la strada si disegna sempre davanti a me. Camminare sempre, fin dalle prime ore del mattino.A volte sono a San Francisco, sulla Haight Street. Speso vado a fare il bagno a Morro bay. Ho dei parenti a Palmdale e se prendo l'Antilope Free Way, arrivo velocemente a Santa Clarita, per infilarmi nella San Diego Fwy. Il resto è bazzecola. Ma quando arrivo sulle montagne devo fermarmi a guardare la valle. La valle davanti a me. C'è una valle davanti a me.
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Pensa che bello che tra poco torneremo a viaggiare!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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L'amore sui tetti
Eleonora vuol fare l’amore sui tetti.
Dice che un giorno, mentre percorreva l’autostrada in direzione di Tortona – e durante il tragitto il suo sguardo e i suoi pensieri si erano persi tra le risaie che costeggiavano la strada – era rimasta folgorata dall’idea che l’amore non è un sentimento o un atto mio o tuo, o di qualche persona in particolare, ma che il Soggetto dell’amore e il suo Campo d’Azione Appropriato è l’universo intero e che i “nostri” amori non sono altro che scintille di quell’amore. E che il portato di quest’Amore Cosmico non è altro che l’abbandono a questo immenso e molteplice procreare: è un abbandono alla Gioiosa, Appassionata, Creazione Continua.
Da quel giorno non riusciva più a fare l’amore nel suo letto, nel chiuso della sua camera. Aveva bisogno di vedere il cielo, e di guardare il mondo dall’alto e di sentirsi parte del Tutto.-
In effetti ricordo due episodi della mia infanzia che mi hanno particolarmente segnato.
1) Una volta svolsi un tema originale nell'ultimo anno del liceo classico.
L'insegnante mi mise 4 perchè mi accusò di aver copiato.
2) A fine anno quando il preside lesse il giudizio sintetico su di me tutta la classe insorse e fece cambiare il giudizio su di me; il giudizio non esprimeva la mia realtà, molto superiore a quanto descritto dal corpo insegnate.
All'esame di maturità successe l'assurdo; la Commissione esterna mi esaltava ed il membro interno che doveva difendermi mi veniva contro.
Penso che quanto successo nel piccolo si sta ripetendo in grande in questa fase della mia esistenza.
I casi strani dell'esisitenza.
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ma che splendore di colori!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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oggi celebri il colore del sole!!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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che profumo ha la felicità?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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bellissima!!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Le filosofie sapienziali sono una grande cosa quando contengono lo stress, quanto riconducono all’equilibrio, quando riportano al contatto col mistero, quando riconducono l’uomo a se stesso e alla sua sorgente di vita. Ma non sono la fonte dell’iniziativa. Sono spesso consolazione che aiuta a sopportare la delusione e lo sconforto. E allora possono diventare una sorta di oppio.
È la sindrome della rana lessa, che invece di saltar via dall’acqua bollente, si lascia addormentare fino a ritrovarsi bollita.
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odessa1920 e sweetlovelylips ha aggiunto una reazione
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In perfetta sintonia con la natura.Complimenti
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ma ilcielo dietro di te? Che bellezza...sei unica!
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odessa1920 e modellista0 ha aggiunto una reazione
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La tua fantasia mi colpisce sempre!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Aldo si era svegliato e ci voleva qualche minuto d’incerto torpore prima di potersi applicare. Non era più il tempo di quando saltava giù dal letto con impeto giovanile e immediatamente assetato di vita e di energia. Ora doveva attendere un po’ prima che i vari ingredienti trovassero il loro posto nella sua testa e lui sentisse di essere sufficientemente se stesso.
Alessia glielo aveva suggerito, ieri sera, a cena. “Non alzarti immediatamente. Resta seduto per qualche minuto e solo dopo mettiti in piedi”. Uno dei tanti piccoli segnali della vecchiaia. E aveva deciso di seguire il consiglio. Poi, quando le cose erano andate a posto, si ritrovava sempre lui, sempre se stesso. Lì dentro non era mai invecchiato.
Pensò: “Forse ha ragione quel tale che ha scritto che il corpo deperisce ma non la mente. Forse è vero che si muore sempre giovani”.
E non volle andare avanti a sottilizzare la faccenda.
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hahahahah questa foto è troppo simpatica!!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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mi sfugge il nome di quelle bellissime piante!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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C'è una tristezza senza fine in ciò che dici e riflette la nostra condizione umana. Non ha senso consolarti, ma solo dirti che ti capisco e ti sono sono vicino. Nonostante tutto mi piacerebbe riuscire prima o poi a farti ridere.
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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All’alba e al tramonto, quando ti fermi per qualche momento, senti che tutto questo è vero. E non sapresti dire che significa vivere, e nemmeno cosa significhi “essere”.Ma sai il tuo desiderio originario. Lo senti dentro e sai che tutto nasce da lì, tutto dipende da quello. E ti proponi ogni volta, ogni giorno, di alimentare quella fiamma. Perché quello è il motore dell’interesse, dell’iniziativa. Non soffrirai mai la noia, così come non l’hai mai sofferta. Non ti fermerai a recriminare, a vendicarti, a rimpiangere. Finché hai quel desiderio, la vita sarà la creatura meravigliosa e sfuggente che corteggerai del tutto naturalmente, rendendoti il più amabile possibile per ottenere i suoi favori.
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balli da sola?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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mi piace tantissimo questa atmosfera!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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La vita è imperfetta e piena di macchie d'unto
Voglio che la mia parte che pensa, che parla, che scrive, che usa le parole, raggiunga veramente ed esattamente me stessa. Che non giochi a fare l’intellettuale, ma che pensi in maniera audace e intelligente a ciò che vivo concretamente, nei dettagli.
Che non pensi immettendomi nella prospettiva di salvare il mondo, di trovare proposte e progetti politici, sociali, culturali, economici, per dare le dritte alla storia della società umana.
Non è alla mia portata. Io posso solo dire quello che il contesto sociale provoca in me. Posso solo rivelare i mie sentimenti, le mie paure, i miei desideri, in relazione al mondo e alla storia. Ma so benissimo che non sono all’altezza di pensare il mondo, e di portare sulle mie spalle la responsabilità del mondo.
Vorrei che il modo in cui io riesco a vivere fosse un contributo, anche piccolo, a che il mondo diventasse un giardino disponibile alla creatività e alla ricerca della felicità degli uomini.
Non sono così intelligente da capire in che misura le conseguenze remote delle mie decisioni e delle mie azioni siano in linea con questo desiderio.
So, tuttavia, che c’è un piccolo spazio – che in sé contiene a sua volta un mondo immenso – dove le mie azioni possono sortire effetti che in una certa misura posso controllare, o sono alla portata delle mie mani.
Mi piace chiamare questa piccola geografia “il mio giardino! E vedo che qui dentro c’è spazio per creatività, slancio, coraggio, superamento di sé, espansione, amore, passione, creazione di senso e di bellezza.
La bellezza di questo mondo consiste anche nel fatto che, qui, non è importante che io competa con altri, che mostri quanto sono colta, intelligente, virtuosa, coraggiosa, audace. Qui è importante come mi vedo io, cosa sento io, e mi misuri con un istanza che porto nel più profondo di me. Un’istanza, di fronte alla quale, non contano tanto le parole con cui cerco di pensare e orientarmi all’azione. Ma contano le azioni e la mia presenza in esse, lo slancio del cuore e la vitalità che mi viene restituita dalla vita stessa. La fiducia che riconquisto ogni mattina. E quel senso di piacere intimo che potrei tradurre anche con la stupida espressione: mi piaccio, mi piace tutto ciò! -
E io vidi i tentacoli dell’uomo col cappello, l’Uomo Guidato dalla Luna. Aveva grosse sopracciglia e occhi sgranati dalla meraviglia. Le sue mani afferravano i pezzi separati e li filavano come il formaggio ammorbidito nell’acqua calda. Fila e rifila, la matassa del mondo si ricostituiva in una nuova unità.
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Beh, penso che la vita viene un po' come uno se l'immagina... voglio dire che uno si inventa la sua vita cominciando a immaginarsela e poi cammina e opera ispirato da quella visione… A me piace pensarla in questo modo… Ovviamente non hai nessuna scienza… Ma che siamo ignoranti sulle cose di fondo riusciamo a saperlo molto presto… …Vabbè! Socrate!…Camminando, spesso, vengono idee, i desideri creano visioni... E perché no?Io ci sto!
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questo cielo sa di estate, e quei fiori sono cosi profumati che li sento qui! bellissima immagine
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ciao Odessa, verranno giorni migliori, su con la vita. Buon weekend.
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Scusa ma non ho capito il tuo commento. Dove vedi la negatività in ciò che scrivo?
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diegodelavega0 ha aggiunto una reazione
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sei arrivata alla meta ;)?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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