• Donna
  • Verona (VR)
  • Ultima Visita

Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Giornate di sole, all’aperto.

    
La bellezza dell’estate. Le estati della mia infanzia.

    
I colori accesi che ti penetrano il corpo e incidono nella memoria ricordi indelebili.

    
Le lunghe passeggiate tra fiori e boschetti.

     

     

    IMG_3562.JPG
    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      bellissima foto, complimenti. Un fiore tra i fiori.

    2. sweetlovelylips

      sweetlovelylips

      bellissima come sempre,quei girasoli ti donano tanto :)

      Raggio Di Sole - #frasi #citazioni #love #tumblr... | Facebook

  2. La vita è un viaggio.

    Le cose cambiano fuori. Ma soprattutto le cose cambiano dentro. 
    Ognuno ha un luogo in cui si guarda allo specchio e indaga su se stesso.
    Noi non siamo. 
    Noi diveniamo. 
    E la scoperta più interessante è proprio questa: chi stiamo diventando.
    Io amo i luoghi in cui incontriamo noi stessi.
    E la vita.
    Che sembra essere la stessa cosa.

    EEBFC2C3-A775-45CD-B3F6-D527B9FA9D65.jpeg

    1. volervolare88

      volervolare88

      un saluto  x te .........   che penserai a me ....  !!!

    2. prontintavola1

      prontintavola1

      Piacere di conoscerti qui, per favore scrivimi tramite il mio ID e-mail per dettagli su me stesso e le foto (verajack20@gmail.com)

  3. Torno a casa o fingo di tornare a casa. E mi confondo nella nebbia tra pensieri sfumati come le sagome delle persone che camminano accanto a me.
    Mi piace l’odore della nebbia.

    IMG_6515.JPG

    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ti sei persa come alice?

    2. ciribi72

      ciribi72

      Machbeth nella nebbia!

  4. Bisogno di natura. 
    Bisogno di un’esistenza sostenibile. 
    Bisogno di una mente non inquinata. Di un pensiero ecologico. 
    Bisogno di un modo di vivere piacevole. Di un modo di costruire gioioso e pulito. 
    Bisogno di avventura da bambini, leggera e avvincente. 
    Bisogno del piacere della consapevolezza.

     

    DSC_0883.JPG

    DSC_0960.JPG

    DSC_0961.JPG

    DSC_0664.JPG

    DSC_0873.JPG

    1. last.wave

      last.wave

      diciamo anche "bisogno di un nuovo umanesimo"

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      ma che stupendo! è un ariete? che bellezza, ne sono innamorata

  5. In epoca ingenua il valore lo vedevo nelle cose, che erano belle e buone e desiderabili già da sé. Poi è venuta l’epoca in cui il valore del mondo sembrava venir divorato dai mostri segreti del tempo. Il momento in cui ci si sente orfani: il divino è morto e ci ha abbandonato. Il mondo è disincantato. 

Uscire dalla desolazione è stato nello stesso tempo il farsi strada dell’idea che il valore non sia qualcosa di già dato, ma che vada “messo” nella pasta oggettiva del mondo, o vada “educato” da essa: il valore come risultato della cura (che la cultura sia in qualche modo coltura). 

E mi è sembrato che si aprisse un’epoca di seconda innocenza. 

Un’età più consapevole. Mi siedo a considerare nella riflessione prima di gettarmi (o lasciarmi trascinare) nell’azione. Affinché si creino all’interno le condizioni che consentono di “proiettare” valore sulle cose. Che si crei dentro l’immagine buona, che si giri dentro il film giusto in maniera che l’azione diventi non solo sensata, ma anche bella! 

Un’età più leggera. Capace ogni giorno di ripartire. Ripartire da qui, dall’orto di casa. Per avventurarsi nel mondo con la fiducia di chi va a cercar fortuna. E a scoprire. E... costruire. Quasi rinascere ogni giorno - ma senza abbandonare il filo conduttore che lega tra loro gli episodi del passato. Lasciar cadere il retaggio pesante e viscoso del passato, alleggerirmi, senza dimenticare però l’orientamento che mi ha animato da sempre. 

Un’età intenzionalmente più positiva. Che riesce a prendere i tempi come ricchi di infinite possibilità, opportunità, occasioni, quale che sia il primo impatto. Perché il primo impatto è sempre l’immagine del presente visto con gli occhi del passato (uno sguardo che genera un destino di decadenza: in ogni tempo i “vecchi” hanno detto che “ai loro tempi” tutto era migliore). 

Un’età che accoglie dai tempi l’appello all’interiorità e alla cura di sé non per infognarsi in sterile narcisismo che si avvita su se stesso, ma per coltivare il sano narcisismo che rinnova lo sguardo in vista di un’azione positiva e felice. 

Ed ecco che là dove lo sguardo moralistico vede solo degrado e scuote la testa, io voglio vedere opportunità di crescita ed evoluzione. 

Come nell’incertezza, nel fluire di ogni cosa, nel carattere effimero delle conquiste, nella relativa mancanza di rifugi garantiti e durevoli… 

     

    IMG_6240_2.jpg
    1. elvis06081994
    2. vitto071

      vitto071

      La natura ha la capacità di sorprenderci continuamente e di farci capire quanto siamo piccoli rispetto a ciò che ci circonda.

  6. Le grandi domande che risuonano da sempre nella nostra mente, quelle domande alle quali la risposta attesa non arriva mai, rivelando la nostra ignoranza di fondo, aprono lo spazio vuoto per la nostra messa in atto, per l’invenzione del nostro rapporto con la vita.
    So di non sapere: posso inventare.

    IMG_0341.JPG.5c55e6b9ecdd5aa5bea5044d83539ecd.JPG

    1. tacchialti94

      tacchialti94

      bellissimo vestitino!

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      hai un bellissimo gusto anche nel vestire :) 

  7. Voglio occhi nuovi. Occhi capaci di vedere il nuovo che ancora non esiste. Occhi nutriti di cultura capaci di immaginare nuova cultura. Voglio occhi creativi capaci di produrre nuove visioni.

    44FF5867-FDAF-4FDA-938D-169F18415A18.jpeg

    1. gigirock0

      gigirock0

      Ciao Odessa, hai proprio un bellissimo taglio d'occhi, complimenti :) Buon weekend

    2. maurigoli

      maurigoli

      Ciao Odessa, buona domenica, i tuoi occhi sono belli così come sono, non importa che tu voglia cambiarli, importa come vuoi elaborare le immagini che catturano!!!

      79163188_2647536611974482_3832201285868716032_n.jpg

  8. Richiami lunari

     

    E mi scopro ogni mattina così dispersiva!…
    Le troppe cose, ognuna che tira dalla sua parte.
    Nell’insieme...una sorta di smarrimento…

    E sembra giustificata la domanda che affiora: dove sto andando? Dove voglio andare?

    Una vecchia domanda!

    Insomma: bisogna decidere, cioè tagliare via i molti richiami e scegliere la direzione. Disciplinare le risorse, raccogliere in un disegno unitario, ben orientato, la folla delle spinte… Focalizzarmi su l’obiettivo.

    Ma quale?

    Se tento di rispondere, ritornano in tanti nel mio cervello a chiedere precedenza: premono verso l’uscita come contro uno stretto collo di bottiglia…

    Imbarazzo!

    Allora concludo che ciò che desidero davvero sarebbe non dover decidere, poter seguire la corrente, lasciarmi portare… vedere e gustare mentre le cose accadono, semplicemente essere, volendo quello che avviene e lasciandomi andare. Nessuna pressione a fare, a ordinare, a focalizzare.

    Libertà come non aver niente da fare!


    È un pensiero che resetta la mente e allarga il respiro. Un ampio spazio di “niente da fare” dove poter fare tutto quello che viene voglia di fare, dove essere esattamente quello che sono!

    E se immagino di avere questo grande spazio di libertà, immediatamente ritorna la domanda: e allora, cosa faccio? Dove voglio andare?

    Curioso!

    IMG_6033.JPG

    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      Anche io a volte mi sento sopraffatta dalle troppe cose, dalle troppe distrazioni, dai troppi impegni.. ma forse è meglio così. Ci teniamo vivi :) 

    2. ciribi72

      ciribi72

      mi ricorda il giappone la tua lampada!

  9. Ritorno alla natura

    Sono attenta a coltivare il mio orto (metafora) ma non per rinchiudermici. Mi piace pensare di fare qualcosa di gradevole, piacevole, magari utile per gli altri. Ma è bene che cerchi di non immettere nel grande minestrone della comunicazione prodotti inquinati dalle mie nevrosi, dalle mie paure, dai miei risentimenti, dai miei dolori. Perciò cammino: mi fa star bene, mi consente di digerire la vita, di metabolizzare l’esperienza, di creare le condizioni migliori per partorire bei pensieri.

    Il ritorno alla natura di molte persone credo voglia dire desiderio di ricominciare daccapo la bella avventura umana, uscendo fuori da tutto l’inquinamento che un lungo periodo di aggressività ha accumulato attorno e dentro di noi, nelle nostre città, nel nostro corpo e nella nostra anima.

    Guardo il cielo e penso che un giorno ci andremo a scorrazzare tra le galassie. Stiamo imparando. Dobbiamo imparare dalla natura e dai suoi equilibri a creare un ambiente sano e vivibile da portare con noi negli spazi. Dobbiamo sviluppare la tecnologia necessaria per esplorare l’universo. Dobbiamo innanzitutto imparare a lavorare d’accordo in maniera creativa per non portare la guerra anche nello spazio, come prefigurano i film di fantascienza.

    Bisogna imparare a vincere la guerra arrivando alla radice nel nostro più intimo. Uscire fuori da io ho ragione tu hai torto, fuori da io vinco tu perdi. Trovare nuovi modi di avere ragione e vincere insieme.

    Anche il pensare deve ritrovare il suo processo naturale ed ecologico. Che il pensiero sia davvero un concetto (concepito) di un processo di fecondazione e gestazione sano e paziente (naturale), come i buoni frutti della terra, come i sani cuccioli delle femmine. 

    IMG_7049.JPG

    IMG_6960.JPG

    1. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      stupendo!

    2. odessa1920

      odessa1920

      La natura lo è, mi mancava!

  10. Io in casa sto bene.  Le mie giornate sono i dense e  ispirate e stanno bene racchiuse nel mio “vascello del tempo”.
    Il mondo è là fuori. L’osservo dalla mia finestra. Là fuori resta l’altra metà di me. L’Aperto è una casa più grande. Amo la natura e mi sento legato all’umanità.
    Per il momento la mia uscita principale è una passeggiata solitaria, al mattino, nella campagna. Dura un paio d’ore, di solito. Adoro questa specie di “rituale”.
    Cammino adagio. I rumori delle attività umane sono lontani, sullo sfondo. La quiete dei campi mi ristora. Sto in ascolto.o. E arrivano regolarmente pensieri che mi allargano il respiro, aprono orizzonti nuovi, rinnovano il sangue nella  circolazione, creano geografie allettanti per il desiderio.
    È come se nascessi di nuovo ogni mattina. Quando mi sento rigenerata ritorno a casa.

    IMG_5346.jpg

    1. londoncalling6

      londoncalling6

      bellissima didascalia!

    2. tacchialti94

      tacchialti94

      mi piacerebbe tanto avere la tua fantasia!

  11. Volevo rispondere al tuo commento ma credo tu l'abbia cancellato. Forse hai pensato che io mi offendessi, non so...

    Non sono una ragazza permalosa. E comunque non ho trovato nulla di offensivo in ciò che avevi scritto.

    1. hocuradite

      hocuradite

      Ho ripensato che fosse troppo personale, fuori contesto e una critica gratuita. Non so, aspetto miei e tuoi input e magari la ripubblico.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Io non l'ho vista come critica. Mi incuriosisce come può vedermi la gente che non conosce la mia vita e quindi solo da quello che scrivo o mostro.

  12. E mi scopro ogni mattina così dispersiva!…
    Le troppe cose, ognuna che tira dalla sua parte.
    Nell’insieme...una sorta di smarrimento…

    E sembra giustificata la domanda che affiora: dove sto andando? Dove voglio andare?

    Una vecchia domanda!

    Insomma: bisogna decidere, cioè tagliare via i molti richiami e scegliere la direzione. Disciplinare le risorse, raccogliere in un disegno unitario, ben orientato, la folla delle spinte… Focalizzarmi su l’obiettivo.

    Ma quale?

    Se tento di rispondere, ritornano in tanti nel mio cervello a chiedere precedenza: premono verso l’uscita come contro uno stretto collo di bottiglia…

    Imbarazzo!

    Allora concludo che ciò che desidero davvero sarebbe non dover decidere, poter seguire la corrente, lasciarmi portare… vedere e gustare mentre le cose accadono, semplicemente essere, volendo quello che avviene e lasciandomi andare. Nessuna pressione a fare, a ordinare, a focalizzare.

    Libertà come non aver niente da fare!


    È un pensiero che resetta la mente e allarga il respiro. Un ampio spazio di “niente da fare” dove poter fare tutto quello che viene voglia di fare, dove essere esattamente quello che sono!

    E se immagino di avere questo grande spazio di libertà, immediatamente ritorna la domanda: e allora, cosa faccio? Dove voglio andare?

    Curioso!

     

     

     

     

    IMG_9218.JPG

     

     


     

     
    1. dimitra3

      dimitra3

      bellissima!

    2. dantu67

      dantu67

      Bella riflessione... condivido appieno. Mi chiedo solo se una cosa comune a tutti, anche a quelli che sembrano avere una vita che segue la direzione giusta e sono soddisfatti; oppure io sono come te ed altri... 

      Grazie di aver condiviso questo pensiero che mi aiuta a riflettere. 

      Buona domenica!

  13. Conversazioni selvagge

    Parlava col lupo, alla ricerca dello spirito selvaggio. Lontano dal caos e dal rumore. 
    Per apprendere lo spirito di antiche genti e caricarsi di energia primitiva.

    IMG_1750.JPG

    IMG_1786.JPG

    IMG_1793.JPG

    IMG_1799.JPG

    IMG_1823.JPG

    IMG_1839-1.JPG

    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ma è una lince? wow...straordinario madre natura!!

    2. odessa1920

      odessa1920

      è un coyote :-)

  14. E guardavo le profondità del cielo.



    Di giorno è una cupola trasparente piena di luce rassicurante, la notte è miliardi di fori luminosi in un’oscurità senza fine di anni luce.


    E, guardando, io mi chiedevo: e noi chi siamo, qui dentro, e per che cosa?



    E andavo persa nell'impaccio viscoso del non aver cose sensate da rispondere a tali interrogazioni. Che quasi mi parevano sensate le parole di Luca: che non serve proprio a nulla darsi tanto da fare. E di Sartre: che l’uomo è un’inutile passione!



    Eppure – dentro - questa voglia irresistibile di fare. Questo desiderio di andare e scoprire e lavorare l’universo e che l’inquietudine che sgorga dalla crepa dolorosa tra il sogno e l’esistente sia lì apposta per metterci in moto, per spingerci a trafficare…



    E, pure, questo desiderio che tutto serva, che tutto abbia un senso, che tutto insegni, che tutto guidi, che tutto conduca a quell’altrove che chiama come fosse casa…


    E tutto questo stupore, di chi è l’ultimo arrivato. E non solo per le galassie e i firmamenti, ma per la storia stessa dell’uomo e le conquiste e il lungo interminabile discorso che crea sapere e consapevolezza.



    Oh, come vorrei…

     

    IMG_1831.JPG
    1. vincent29264

      vincent29264

      conoscere l'infinito e oltre è del tutto impossibile per le nostre menti, almeno nell'immediato presente, domani poi... chi lo sa, con le nuove scoperte in campo tecnologico che la nostra specie compie, prima o poi lo navigheremo questo infinito, andando oltre quella barriera oscura che ci circonda.

    2. vitto071

      vitto071

      bellissima foto !! 

  15. Il Mondo Reale dev’essere davvero un luogo terribile. Un luogo dove le idee innovative non funzionerebbero mai. Le tue idee innovative e visionarie. 

    Il Mondo Reale è una scusa per gente imbevuta di pessimismo. Possiamo lasciare nel Mondo Reale coloro che amano viverci. 

    Noi sogniamo.

     

    IMG_9429.JPG

    IMG_9401.JPG

  16. Fu a Zurigo, lo ricordo.
    E tu venivi da Marsiglia.
    Avevi tanto dentro.
    E io...
    Io non finivo di spalancare gli occhi.
    Non finivo…
     

    Basilea-Zurigo+%28264%292.jpg

    1. hocuradite

      hocuradite

      COINCIDENZE

      Un cuore inciso sulla balaustra vicino al tuo braccio. 

    2. odessa1920

      odessa1920

      Sei un attento osservatore, non l’avevo notato.

  17. si parte di nuovo.

    Il tempo, un altro regalo.
    Soprattutto la sete e la fame che spingono al viaggio.
    La grande avventura nel fondo del cuore e un orizzonte promettente.
    Io faccio al mondo sconosciuto una preghiera e gli butto addosso la rete dei miei sogni.

     
    4C8D93A5-9E1F-459F-B02D-47BCDCFC7A43.jpeg
    1. vitto071

      vitto071

      bellissima foto :) 

  18. Ciao, per le mie immagini elaborate non c'è un tempo standard. Alcune richiedono poco tempo altre molto. La cosa più difficile è la foto di base. Devo scattarne molte per ottendere l'inquadratura e l'espressione che voglio. A volte la luce non è dalla mia parte, oppure una volta trasferite sul computer mi accorgo che nessuna è adatta.

    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      Ciao Odessa! immagino la frustrazione quando accade l'ultima cosa che hai scritto e spero succeda raramente. La luce in qualche modo si può modificare con i vari programmi :) Comunque non sapevo che ci fosse tutto questo lavoro dietro alle tue immagini, quindi ti faccio i miei complimenti! Bravissima! :) 

    2. odessa1920

      odessa1920

      Grazie, per fortuna non tutte sono laboriose!

  19. Ci sono trappole nel linguaggio. S’impara a riconoscerle un po’ per volta. Betty Edwards – una maestra fantastica nell’arte del disegno – diceva: “Quando ad un bambino dici che quello è un cane, smetterà di guardarlo”. Ormai ha un nome. E col nome un concetto. E le parole si mettono insieme. La logica è il loro campo magnetico d’aggregazione. Ne nasce un quadro di significati. L’occhio si sposta sul quadro e, pigramente, non ritorna a ciò che ha visto e che potrebbe continuare a guardare. Allora nascono le definizioni, e la voglia di vivere si veste di quelle definizioni come di vestiti al pranzo di gala della cultura. E ci sono i maestri di cerimonie. E i galatei. A questo punto hai perso il contatto.

    IMG_0021.JPG

    1. londoncalling6

      londoncalling6

      ma questa statua cosa rappresenta?

    2. ciribi72

      ciribi72

      stai benissimo in rosso!

  20. Amo la parola che dà alla luce.

    C’è una parola che uccide le cose


    E una che le spalma di grigio nella tomba


    di ordinati cimiteri.

    Amo la parola che rivela 
la bellezza di ciò che sa essere

    
La parola che s’incanta d’avventura


    Che sgorga rossa a fiotti


    Dal sangue caldo della carne


    Che dipinge altezze immacolate

    
al sentire intrepido del cuore

    La parola che risuona in bocca


    come nel primo giorno del mondo


    ancora calda del fiato di Dio

    E ho un rifugio invernale 

    dove invocarla nelle prime ore del mattino.

    AVvXsEhG9bVUUDuJt8pzGAhh2ac9x1NZD89VWN4gSXyePmyVYwdm5-W5IK2lcVRl0w1N_2sNJqQ_oqI8j2584KobwLCHbzvlgRZGjzgkqP51MBUWiBCMShupX-LBJISQ4xwEg-mO6KS-8pojgEtxJDlQA4jhDRGGTT9Twt_xpWLnfeKstHbxpEkujYIKmIqroQ=w480-h640
     
     
     
     
     
    AVvXsEhD2NnsDHqwf87VxcGmSOWv04aSy9McaqokCTEyaqA8su30jKrgs0yXHCMb91uGTFLpe37KnjpNL-994InfdPpkRuLWseoC9G7m5TH7hVKP3TtAlp2hEybqqOysTlRaFI0fmeJ7l_jMRyQGEPfUuK5oMWGqgP3D_JJdwho_ecMl9MRXSaJ6dZzTW7keTQ=w480-h640
     

     

    1. svampy0

      svampy0

      condivido  le tue saggie parole continua ad esprimerti con quelle belle frasi 

    2. raffaello115

      raffaello115

      complimenti, Odessa!

       

  21. Ho sempre avuto difficoltà a definire la concretezza, forse perché amo gli spiragli in genere, e succedere che mi piace far congetture su chi abita dietro le porte che si aprono appena. E poi se incontro qualcuno che in qualche modo riesce a crearmi dentro lo spazio di un sogno, seppure estemporaneo, oppure che riesce a destarmi dalla vita sognata (spesso non vi è troppa differenza) ecco che il senso del cercare si fa vivo e lo sento pulsare (ecco, forse quella pulsazione costante è la concretezza per me).

    IMG_4465.JPG

    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      Dove li troverai tutti questi posti bellissimi.. o sarai tu che li renderai tali

    2. odessa1920

      odessa1920

      Grazie, che bel complimento!

       

  22. Cantami o Diva...

    Nei mesi dell’inverno la poesia 
    
si sa patisce il freddo come tutti, 
    
Calliope non si spoglia, ben che sia 

    d’Omero amica e dei costrutti
    che fecero d’Ulisse il grand’esperto 


    e d’Ettore ed Achille i gran guerrieri 
    
dei quali il dono è d’averci aperto 
    
il libro della vita e dei pensieri.
    E allor cosa farà caldo il poeta 


    che non resiste senza penna in mano? 

    Che cosa accenderà dentro l’esteta 

    l’estro creativo a muovergli la mano?
    Forse tu sai soffiargli nell’orecchio 


    quel vento dolce detto ispirazione? 

    Forse tu puoi mostrargli nello specchio 
    
il volto audace dell’eccitazione?

    IMG_9716.JPG

    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ma che bell'atmosfera in questa foto. e chissà che freddo! Non sei coperta un po' poco? hahahah 

    2. odessa1920

      odessa1920

      Il freddo tempra il carattere! xD

  23. E mi domando: E se il cosiddetto “realismo” ci avesse sottratto dal nostro vero mondo? Se il cosiddetto “realismo” fosse una sorta di incantesimo che ci chiude gli occhi e imprigiona l’immenso potere della nostra fantasia?

    IMG_5478.JPG

    1. altomororicco

      altomororicco

      che agile

    2. tacchialti94
  24. Davanti a me  il canale, che scorre indifferente a testa bassa verso mete più lontane, non si esime dar rispecchiare l’universo, pago di fare quel che è costretto a fare. 

    Io sogno e invento e volo con l’immaginazione, oltre il canale, oltre le colline. 

    E la notte mi è cara per l’energia che mi regala, anche stamani, per spingermi lontano, all’avventura.

    IMG_2558.JPG

    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      sempre in bilico!

    2. beautifullmind0

      beautifullmind0

      bellissima foto!!

  25. Voglio trovare nuovi modi di guardare alle cose con cui traffico ogni giorno? La solita visione non è l’unica. Lo so e lo desidero.
    Voglio una sorsata di giovinezza scaturita da uno sguardo nuovo. Più dentro, più oltre, più sopra. E anche fuori dalle solite filosofie.
    Quanto tempo ci vuole alla mente per evolvere?
    Guardo l’universo. Qualcosa che non conosco sta facendo qualcosa che non so. Avverto tutto il pathos di questa posizione. E tutto lo stupore dello sguardo di un’intelligenza che non si vuol perdere lo spessore del mistero, mentre spinge avanti l’occhio per afferrare qualche frammento di luce.
    Tutto il sapere che ci siamo costruiti appartiene ad uno spazio minimo di consapevolezza. La vita appare come un semplice aperitivo di se stessa. E l’amore come il vagito di ciò che aspira a diventare.
    Anche se si mostra pesante e pensosa, tutta la nostra saggezza è erba bambina. E le nostre facoltà, i nostri talenti, chiedono di essere liberati dalla zavorra più che riposare su archivi di risultati accumulati.
    La nostra è un epoca in cui l’aspirazione a volare liberi e leggeri conquista territori sempre più estesi d’espressione. Le storie d’amore si riducono a intensi scambi di sguardi mentre si attraversano le strisce pedonali. Fantasie istantanee durante il tragitto del tram da una fermata all’altra. Sorrisi intrecciati davanti l’entrata del negozio. Un attimo dopo, tutto è finito. Tutto ricomincia.
    Le visite della verità sono fugaci. La luce delle intuizioni, imprendibile. I segnali che contano sono nella visione laterale, in tralice. La nostalgia si fa poesia leggera, mentre lo sguardo si solleva alle nuvole, alla ricerca dell’altrove.
    Troverò nuove parole, masticando quelle vecchie. Aprirò la porta a nuovi pensieri battendo con i polpastrelli la tastiera del computer.
    Suonerò la mia musica per conoscermi meglio.
E ogni mattina darò una risposta fresca alla domanda che mi porto dentro. Chi sono? Dove vado? Cosa sogno davvero?

     

     


     

     
    IMG_7887.JPG