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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. All’ombra di un acero di monte, 

    seduta in quiete in questo loco eterno,  
    
respiro un sole audace, con la fronte 

    verso colline in nostalgia di inverno.
    Un pino strano tra betulle e faggi 

    porta con sé la nostalgia del mare. 

    Io allargo del pensiero i vasti raggi,
     
in preda a un’aria che mi fa sognare. 
    Vorrei restare per sempre in questa posa, 
    
fissata in un presente senza fine, 

    ove l’istante tutto il tempo sposa 

    e le cose lontane sono vicine.
    Ma poi mi scuoto e mi rimetto in piedi, 

    mi dico: sveglia, non ti addormentare! 
    
Riprendi il tuo cammino e se non vedi
    
proprio per questo tu vorrai cercare.

     

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    1. fashionista0

      fashionista0

      wow! il giallo ti dona un sacco! te l'hanno mai detto?

    2. odessa1920

      odessa1920

      Mi piace molto il giallo, mi vesto spesso di questo colore! Solitamente non è molto amato. A te piace? 

  2. Un colpo di vento,

     
una donna gigante 


    e tutto si muove 


    nel mondo volante.

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    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      Le forme di un angelo :D

    2. elvis06081994

      elvis06081994

      A proposito di vento, non volare via che ci servi ancora qua. :D:D

  3. La prendo come viene
     
    Fuori nevica, o quasi. Stanno scendendo gocce di acqua e ghiaccio o chissà-che-cosa e tutto in pochi minuti è diventato bianco. Mi affaccio alla finestra. Tutti si preoccupano di non poter prendere l’auto, di essere bloccati in questa città del cazzo. Io no. A me non importa poi molto. Anche perché non ho nessun programma. E non m’importa poi molto neppure di questo. E mi meraviglio di me.
    Mi sono accorta improvvisamente di stare benissimo nella mia indolenza, di avere ripreso ad ascoltare il silenzio della casa: la caldaia che parte, il frigo che vibra, lo sciacquone che si riempie, l’acqua che scorre nei tubi nelle pareti, i miei passi un po’ strascicati… bei rumori davvero.
    Sì, sono piccoli rumori quasi insignificanti ai più in condizioni normali che da un po’ avevo dimenticato. Adesso le mie orecchie hanno ripreso ad ascoltare senza avere il terrore delle “campane dell’inferno”. Quelle campane che non mi facevano dormire, che dovevo coprire in qualche modo con TV, musica, frullatori, phon e stupide chiacchiere tra me e me.
    Adesso ci sono. Sto attraversando una fase, anzi una anti-fase, per dirla tutta. Non ho certo rotto con i legami e tutte le complicazioni del mio passato, sarebbe presuntuoso affermare una cosa del genere e neppure umanamente possibile. Non è stata ancora inventata l’arte del dimenticare.
    La mia palla di rovi sospinta un po’ a caso dal vento rotola rotola ma fa meno male, non punge più come prima, le spine si sono smussate, ci sono ancora cose sospese, certo, matasse da dipanare, spesso perdo il filo ma chi se ne frega, la prendo come viene. “E la dannata commedia umana procede e si perpetua”.
     
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    1. gerbera0

      gerbera0

      sei pensierosa?

    2. odessa1920

      odessa1920

      Spesso lo sono...

  4. Indagando bene dentro di me scopro delle opinioni segrete che spiegano meglio il mio comportamento. Soprattutto i miei blocchi. Sono pensieri sepolti sotto la coltre delle parole che uso di solito. Ma quando affiorano queste intuizioni pare che una porta si apra su un futuro più libero e felice. E il desiderio mi conduce ad attraversare quella porta. Il passo successivo è intravedere le pietre di guado che mi consentiranno il passaggio dall’altra parte.

     

     

     

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  5. Il sole sta lavorando per aprirsi un varco tra le nubi. L’aria è fresca e pregna di energie. Potenze non ancora dette abbastanza. Che le parole cercano di plasmare, assetate di luce.

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    1. malux195

      malux195

      ciaooo

       

       

    2. ciribi72

      ciribi72

      che cielo! dove ti trovavi?

  6. Andare verso la notte di un bella giornata è prendere una strada che ti porta nel bosco.

    Una strada che conduce alla miniera segreta dei pensieri più cari.

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    1. gerbera0

      gerbera0

      Un po' Alice nel paese delle meraviglie :) Solo perché non sei bionda, altrimenti! 

    2. odessa1920

      odessa1920

      In realtà la vera Alice (Alice Liddell) non era bionda però non ci somigliamo! :D

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  7. Ho sempre amato la campagna, l'ombra dei grandi alberi nei pomeriggi estivi, il frinire delle cicale e il gorgoglio dell'acqua nel rivo. 

    E quella voglia di piedi scalzi sull'erba e di nudità del corpo e dell’anima.

     

     

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  8. Stamani è come un bacio.
     
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    1. elisa2807

      elisa2807

      Bellissima, dove ti trovi qui ? :)

       

    2. odessa1920

      odessa1920

      Civita di Bagnoregio

  9. Oggi è il tempo in cui ognuno deve costruirsi i propri aquiloni per volare. E volare è necessario per alleggerire il peso del nostro cammino nel mondo. Se non hai il tuo aquilone è dura sopportare la vita. 
    La letteratura si è spesa a lungo su “la fatica del vivere”. Sembra necessario stringere i denti e, al contempo, avere un aquilone che solleva l’animo. La mia vocazione è fabbricare aquiloni. Dopo l’uomo “mulo” che doveva sopportare il basto. E dopo l’uomo “leone” che ruggiva contro i limiti e lo sfruttamento, ora l’uomo “fanciullo” si domanda a cosa dire di sì. Per fare questo ha bisogno di leggerezza. E di aquiloni…

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      Dove hai scattato queste foto? Veramente belle! 

    2. odessa1920
  10. Ci sono esperienze che solo chi le vive le può sentire e provare.
    In fondo non siamo troppo diversi dagli insetti che sono attratti dalle luci notturne.
    Questi sbattono ossessivamente contro lampadine o sono bruciati da una candela senza una ragione apparente.
    In origine le farfalle notturne orientavano il proprio volo attraverso la luce lunare: per andare dritte volavano mantenendo un angolo costante con la luce emessa dalla luna. Poi con la comparsa delle luci artificiali evidentemente scambiano ogni luce con la luna e muoiono bruciate.
    Forse in origine anche per noi esisteva una sola luce da seguire.
    Chissà.

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    1. gigirock0

      gigirock0

      Buon fine settimana Odessa, come sempre bellissima foto :) 

    2. davidek1982

      davidek1982

      Gran bella foto, complimenti.

  11. Eppure, non so capacitarmi, non so capacitarmi. Tutti parlano di consapevolezza, oggi. Le filosofie orientali. E io mi dico: consapevolezza? Ma quale? A me sembra di vivere sempre nel dormiveglia. Chiamalo sonno, piuttosto. Chiamalo sonno. È come essere sempre nel dormiveglia. E te n’accorgi. E si va avanti nel dormiveglia. E anche questo è bello. La consapevolezza è qualcosa che chiama. Ma io sono nel dormiveglia. Per questo non so capacitarmi. Eppure..
    Eppure si può andare avanti. Le cose capitano. Tu muovi le mani e le braccia. E cerchi. Come se tra un po’ ti potessi risvegliare. E allora vedrai tutto, in piena luce.
    Ma per ora, vai avanti, anche se non sai capacitarti…

     

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    1. fashionista0

      fashionista0

      un pisolino prima di lavoro?

    2. odessa1920
  12. Qual è la storia?
    Perché tu sei una storia. Io sono una storia. Una storia che voglio bellissima. Il mio sogno è avere una storia. E la racconto mentre viaggio, mentre esploro. Mentre la faccio. Questo è nello spirito del tempo. Noi oggi non siamo più delle sostanze, delle essenze, delle cose in forma di persona. È per questo che è così difficile definirsi. È per questo che rifiutiamo ogni definizione. Come se le definizioni ci imponessero di essere pietrificati. Noi siamo la nostra storia. E si tratta di una storia con parecchi capitoli. Non più la ripetizione dell’identico. Alla fine, soltanto alla fine, si saprà e sapremo chi siamo: chi siamo stati.
    Ma oggi viaggiamo, esploriamo, tentiamo. E non c’interessa sapere chi siamo. C’interessa di più sapere chi vogliamo essere. Chi saremmo riusciti ad essere.

     

     

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    1. vitto071

      vitto071

      bellissima foto Odessa1920 :) 

    2. ok1803

      ok1803

      bellissima foto, come sempre :)  

  13. E si volava sopra i deserti del Nord America , in ascolto di antichi canti indiani, di storie che narravano vecchie e intriganti tradizioni di mercanti inglesi e scandinavi lungo le rive dei laghi. Si trattava di pellicce. E gesti straordinari di magia.
     

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ammiro molto il tuo utilizzo della cromia! sembra di essere in un film!

    2. odessa1920

      odessa1920

      Il merito è degli scenari! :-)

  14. Pochi astri nel cielo sono luminosi come i tuoi pensieri, la sera, dopo cena, vicino al caminetto.

    
E dove troveremo le idee per fare del mondo un Eden se non tra le faville del focolare?


    L'uomo ha bisogno del geometra e del commercialista. Ma, per superare se stesso, ha bisogno di sognare.

    
L'arte serve per sognare.

     

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    1. vitto071

      vitto071

      bellissime foto , come sempre , :) 

  15. Sempre con Hopper

    Quando non ci limitiamo a guardare a lungo dalla finestra, ma vediamo l'immagine di noi stessi che guardiamo dalla finestra, c'è qualcosa che scatta dentro.


    Ha a che fare con la voglia di una vita piena e abbondante…

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      questa immagine sei tu, nei dettagli e nei colori! wow

    2. odessa1920

      odessa1920

      Grazie, anche io mi riconosco...

  16. In fondo, poi, si tratta di vivere. 



    E ognuno è impegnato nella ricerca di come si possa entrare nel regno della gioia. Anche se molta letteratura ama trattenerti nella geografia del dolore. 



    Io, di vivere, ho voglia. E di vivere nella gioia. E ci rifletto sopra, mentre muovo i passi durante la giornata. Semmai trovassi qualche segreto, qualche trucco, qualche espediente, per prolungare o riprodurre ciò che è già avvenuto. 



    Perché, di fronte ad ogni considerazione scettica – di solito molto ben documentata e motivata: è facile documentare la tristezza! – bisogna che affermi che la cosa è già avvenuta. Mille volte… 



    Sai cosa intendo dire. Quando hai provato una cosa, nessun argomento, anche molto giustificato, è in grado di fartelo dimenticare. 

    

Ma volere il Nobel per la gioia non significa non vedere il dolore, la tragedia e le ferite. Penso proprio di no. Come potremmo respirare l’aria del mondo se non sapessimo tutto questo dolore e sofferenza e malattia e violenza e obbrobri…? 



    La scelta della gioia è pazza. Non sente ragioni, ma non è insensibile al dolore. La scelta della gioia è qualcosa che ti porta fuori del mondo senza lasciarlo – come le panchine su cui ti siedi per guardare oltre la siepe. È sentire la presenza di un’assenza. È cercare parole che diano ragione adeguata alla consistenza del desiderio che ti abita, sfidando la definizione corrente di ciò che è possibile e di ciò che è impossibile. 



    In fondo non è una questione di scienza, di prove e dimostrazioni. 


    È un saper essere, prima ancora che un saper dire. 



    Anche se saperlo dire, sarebbe il massimo!

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    1. davidek1982

      davidek1982

      Ti seguo da qualche settimana, scrivi cose molto belle,continua cosi, brava.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Ti ringrazio molto

  17. Di fatto, le mie giornate sono molto ricche. So che sono piccola cosa, ma il bicchiere è colmo. E questo è quel che conta. Domani si comincia daccapo. 

    E io sono nuova ogni mattina.


     

     

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  18. - Non credi che il tempo che impieghiamo a leggere è un tempo rubato alla vita?
     

    - A volte viviamo meglio se ci prendiamo qualche pausa.
    E poi… la vita assomiglia sempre di più a ciò che leggiamo.

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    1. daliahnera

      daliahnera

      Anche le foto che fai sono veramente stupende!

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      ci fai diventare tutto gelose eh!! ahah sei uno spettacolo!

  19. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte. Non fare quello che vuoi. Fai quello che non vuoi. Fai quello che sei allenata a non volere. Il contrario della ricerca della felicità. Fai le cose che ti spaventano di più.

    Chuck Palahniuk, “Invisible Monsters”

     

     

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    1. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      Una delle mie citazioni preferite. Complimenti per la scelta! :) 

    2. theoldandthesea

      theoldandthesea

      Chuck Palahniuk...

  20. Lui giocava così bene a pallone. Lei lo guardava seduta sul muretto. Sapeva di averlo già perso prima ancora di averlo avuto. Ma era anche quello un modo d'amare. Cogliere quell'emozione e portarsela dietro per sempre. Senza che succedesse altro.

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Mi è capitato anche a me. Amarla senza averla, senza volerla perché sapevo che l'avrei subito perduta. Perciò l'ho ignorata sapendo che almeno il suo ricordo e il nostro desiderio incompiuto sarebbe rimasto intatto e niente lo avrebbe corrotto.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Esattamente! Mi fa piacere tu abbia capito. Un amore pensato.

  21. Lei sapeva che la sua anima era stata una donna contro un muro per molto tempo, intenta a raccogliere le gocce d'acqua che scendevano da una fessura. Ricorda ancora quella sensazione - molto sensuale e fiera. E sa che da lì le vennero ristoro e forza nei tempi del cambiamento.
     
    In quel periodo imparò che quello che aveva fatto, subito, patito, non contava più niente. Fu in quei giorni che il passato passò e lei poté rinascere completamente. Lavata da quell'acqua ritornò a pensare alla vita come al primo mattino, come l'erba bambina all'inizio di marzo.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      Sempre delicata e poetica ^_^

    2. ciribi72

      ciribi72

      bellissimo quel parco! in che zona è? 

  22. Mi piace scoprire, lungo il viaggio, che emerge più chiara la mia identità, che so – insomma – meglio quello che voglio essere e fare. Mi piace ammettere che ho scoperto gradualmente, e anche con un po’ difficoltà, i miei talenti e le mie abilità, ma che poi li ho sviluppati ed esercitatI. Qualcosa che esprime sempre meglio la mia unicità. 

    Mi piace molto uscire dal coro.

     
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  23. Al risveglio mi ritrovo a sognare l'oceano. 
    Quest’idea dell'oceano sta lavorando dentro di me, ispira le mie azioni, alimenta l’immaginazione di una situazione nuova, un cambiamento di vita. 
    Ci sto lavvorando.
    Ognuno ha il suo oceano.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      fantastica rappresentazione della serenità! bravissima

    2. daliahnera

      daliahnera

      assurdo come tu riesca a catturare immagini e "tenerel" per sempre, condividendole con noi...

  24. Pensò: ora vado a salutarla di nuovo. Poi subito si corresse: no, gli addii non si ripetono, la prima volta sono romantici, la seconda noiosi, la terza ridicoli o tragici.

    Stefano Benni, Di tutte le ricchezze 

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    1. nancy19821

      nancy19821

      Concordo!!!!

    2. chiaraoscura4
  25. Guardando il cielo avvertiva forte il richiamo alla grande esplorazione, vibrava alla misteriosa interminabile ricchezza dell'essere, e sapeva che il futuro era infinito: doveva esserlo per contenere la realizzazione dei suoi sogni.

     

     

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    1. glamoursnob

      glamoursnob

      posto bellissimo , e bellissima foto anche !!