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Ciao, scusa il disturbo ma non so a chi chiedere e forse tu sei informata. Si possono bloccare gli utenti qui! In modo che (almeno) non riescano a mandare messaggi privati?
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Ciao! Ti piace questo periodo nataliazio?
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Ciao! Buona settimana anche a te! Tutto bene?
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A volte arrivano questi momenti in cui sto bene in solitudine.
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lullabyblue0 ha aggiunto una reazione
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Ciao! Come vivi la segregazione? Da oggi sono a casa anche io! Sto pensando a delle idee per foto orginali e casalinghe.
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Dove devo andare?
E come posso sapere tutto fin dall'inizio?
E sono sicura di desiderarlo davvero?
Il tempo sarà un'illusione - come vuole Einstein - ma io ci devo passare attraverso.
Mi capita d'incontrare vie di fuga, momenti di tempo senza tempo. Dove intravedere quella pienezza che mi chiama.
Ma solo intravedere. Frammenti di luce.
E il tempo non è solo l'orologio.
Il tempo è il mio sentiero, il mio viaggio, nella geografia che mi viene incontro.
È andando che imparai dove dovevo andare. -
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ma il cielo è sempre più blu!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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hai sempre le parole giuste al posto giusto
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Grazie del commento, veramente gradito e grazie per avermi fatto conoscere l'affascinante Alexandra David-Néel.
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Grazie del tuo commento. Mi fa piacere che poche e semplici parole abbiano suscitato delle emozioni.
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un ballo con la luna!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sicuramente sei una persona profonda dentro e meravigliosa fuori, sai prendere l'attimo migliore!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Sta a noi decidere in che modo farlo volare, io preferisco prendere in mano le redini del tempo per guidarlo e viverlo al meglio
Buona giornata!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ma ilcielo dietro di te? Che bellezza...sei unica!
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modellista0 e odessa1920 ha aggiunto una reazione
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La tua fantasia mi colpisce sempre!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco
“Non ho smesso di pensarti”, Charles Bukowski -
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che bellezza!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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che bellezza
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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stupenda!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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A volte è proprio così che mi sento..
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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molto underground!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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quanti bei colori!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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bellissimo quello sfondo!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Quell'angolo di lago dove ti baciai
Capita che, viaggiando in auto certi luoghi in cui arrivi pensando ad altro ti richiamino alla mente persone ed eventi del passato.
“Lì è successo qualcosa che ci riguarda, ricordi?”, potresti dire se quella persona fosse presente.
Romanticismo?
Un po’ di commozione.
Poi la mente ridiventa fredda, il ragionamento si fa distaccato. È la coscienza “che sì, ma alla fine…”: è cosa passata.
Nessuna nostalgia.
È la consapevolezza che c’è uno spessore nelle cose che fai nel presente.
Che non tutto si riduce a quello che vedi scorrendo rapidamente in corso d’opera.
L’emozione è forse qui: nello scoprire che sei tu, la stessa, ma non più la stessa.
“Un'altra” e “la stessa" convivono nel discorso che ti riguarda.
E questo riporta lo sguardo verso il futuro. Forse è questo che apre un futuro.-
Parole profonde... Complimenti!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Complimenti, davvero!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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i viaggi interiori,
quelli più importanti per lo spirito.
Belle parole e piacere di conoscerti!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ricordo una notte d’estate nera nera. Io distesa sul letto con il mio pigiama. Io, il mio pigiama ed un ronzio più nero della notte. Fuori un silenzio quasi da camera anecoica. Un silenzio mai udito, ammesso che il silenzio si possa udire.Una zanzara era entrata nella mia camera, volava invisibile intorno a me, le sue ali come carta vetra sfregavano contro quel silenzio e lo affilavano e sentivo le lame taglienti di quella notte adagiarsi sulle mie vene.Dovevo togliere di mezzo quella zanzara, ma come? Ne avevo solo una percezione lontana, nonostante quasi mi sfiorasse non ero in grado di vederla. Improvvisamente il ronzio cessa, si era posata da qualche parte sul mio corpo ma non avevo la più pallida idea di dove fosse. Era troppo delicata, volatile ed impalpabile.Eppure proprio in quell’istante stava affilando il suo pungiglione pronto a trapassare la mia pelle e succhiare il mio sangue. In fondo faceva il suo sporco mestiere di zanzara ed io dovevo necessariamente schiacciarla.La mia mano si sposta lentamente verso l’interruttore, lei è ancora lì, la sento. Un lampo. Abbasso gli occhi sul mio corpo, quella notte indifeso come mai.Eccola, la vedo. Appena il tempo di sollevare il braccio e la zanzara riapre la sue ali, di nuovo quel ronzio. I miei movimenti erano troppo goffi e pesanti per contrastare tanta leggerezza.
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Se non sentissi il piacere delle parole disegnerei.
Disegnare si può fare in silenzio. Sono perfino convinta che venga meglio (non dover parlare quando disegni, non dover dare spiegazioni…).
Ma le parole mi piacciono. E quando parlo cerco di disegnare rapidamente quello che vedo. Nella libertà dei pensieri che scorrono in testa, che sono una sorta di danza che nasce dal sapere di essere, dalla gioia di sentire e vedere tutto questo.
Dico tutto questo perché non oso più definire il mondo, la vita, non ne ho più voglia. Non ho quasi più voglia di parlare di, preferirei parlare con, con le voci di tutto il mondo, della natura e della città, del cielo e della terra.
Parlare come danzare con tutto ciò che si muove e che è vivo. Anche il mondo umano, non solo ciò che chiamiamo natura, mi lascia stupita. Tutta questa rete creata dalla tecnologia e che consente a tutti noi di comunicare. Il movimento incessante di noi formichine, e quello imprendibile dei nostri pensieri.
Con chi parlo quando parlo da sola? È così bello quando parlo da sola. Sono sicura che non è solo guardarsi nello specchio. È trasmettere da qualche parte, entrare in contatto con. Lo dice anche la canzone (Io lo so che non sono solo anche quando sono solo). Parlare da sola è come disegnare.
Stamattina il sole ha fatto un grosso buco nelle nuvole. L’aria è fresca. Le finestre sono aperte. C'è aria di primavera.
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