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Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Ciao Odessa! che nuove foto hai in mente?

  2. Ciao ODessA! che hai fatto di interessante stamattina?

  3. Ci sono occasioni che vanno colte al volo, come un treno che passa e tu arrivi alla stazione in ritardo, senza biglietto, trafelato, sudato, accaldato, ma nonostante tutto riesci a salire proprio mentre le porte si stanno chiudendo. Che soddisfazione!
    Il problema è che spesso le occasioni, proprio come i treni, passano fuori orario e ti colgono alla sprovvista e impreparato . Le segui con gli occhi e immancabilmente in tempo reale cerchi di prefigurarti tutte le alternative possibili. E i secondi scorrono. Fai due e tre passi verso la porta di ingresso mentre l’altoparlante con voce metallica e impersonale annuncia: “Treno per K in partenza dal binario X”. Altri due o tre passi. La porta si avvicina. Ma nulla, tutto rimane allo stato latente, solo l’immaginazione va, sale su quel treno e parte con biglietto di sola andata o magari pure senza biglietto. Sarebbe senz’altro più trasgressivo.
     
    Il passato o astratti mondi del possibile invece ci tirano per la giacca come un bambino che vuole farci comprare il gelato alla cassa del supermercato. Io mi dico: - Non mi rimane altro che il futuro! -. Sono perfettamente cosciente di questo. Ed allora partono riflessioni e congetture. La razionalità, l’istinto, l’intelletto, la ragione, i sentimenti, lui, lei, gli altri…
     
    Mi urta quando l’istinto è dominato dall’intelletto: l’istinto scodinzolante - praticamente un cagnolino – che si accuccia obbediente ai piedi dell’intelletto che tutto pianifica e dispone. Così iniziano periodi di bassa considerazione di me stessa e non riesco a vivere serenamente né il presente, né il futuro. Periodi in cui vorrei solo dormire, senza peraltro riuscirvi.
     

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  4. Ciao odessa! buon pomeriggio amicA!

  5. Luoghi dove l’amore è sensualità diffusa di vapori e profumi, luci ambrate e musica sottile, eco suadente di poesia del deserto.
    E i tuoi occhi, accessi segreti alle profondità d’incantesimi inauditi.
    Un giardino lussureggiante il tuo corpo, ove l’io muore smarrito tentando itinerari di salvezza con la punta delle dita.

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  6. Ciao Odessa! come stai? che fai per pranzo?

  7. Ciao ODessA! che hai fatto di interessante stamattina?

  8. Ciao Odessa! Ho letto che fai teatro! da quanto? ci metterai qualche video? 

  9. Ciao Odessa! che piani hai per la serata?

  10. Ciao Odessa! come stai? che fai per pranzo?

  11. Con questo caldo riesci ancora a scattare in esterna?

  12. Il mondo era pura magia.
 La notte, in quell'angolo del giardino.
 Tutto era sospeso

    e bastava essere.
 Se ne doveva ricordare, 
domani.

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  13. Nelle storie del nonno il mondo era colorato. Le montagne spesso erano rosse e sentieri interminabili solcavano pianure e attraversavano colline. Cantastorie incredibili venivano dall'Oriente e raccontavano di draghi e di principesse. Avevano sempre doni magici nelle tasche profonde delle loro casacche e si portavano a tracolla strumenti musicali che non avremmo mai immaginato.

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  14. Il mondo era pura magia.
 La notte, in quell'angolo del giardino.
 Tutto era sospeso

    e bastava essere.
 Se ne doveva ricordare, 
domani.

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  15. Ciao Odessa! che piani hai per la serata?

  16. Il mondo era pura magia.
 La notte, in quell'angolo del giardino.
 Tutto era sospeso

    e bastava essere.
 Se ne doveva ricordare, 
domani.

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  17. Il mondo era pura magia.
 La notte, in quell'angolo del giardino.
 Tutto era sospeso

    e bastava essere.
 Se ne doveva ricordare, 
domani.

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  18. come ti senti oggi? sei pronta ad iniziare una nuova settimana?

  19. Il lago, con le sue ombre e i suoi riflessi. La realtà delle cose va assai oltre ciò che riesco a vedere. Come lo so? Non lo so, lo avverto. In quel senso di non esserci in tutto ciò che c’è.

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  20. Nelle storie del nonno il mondo era colorato. Le montagne spesso erano rosse e sentieri interminabili solcavano pianure e attraversavano colline. Cantastorie incredibili venivano dall'Oriente e raccontavano di draghi e di principesse. Avevano sempre doni magici nelle tasche profonde delle loro casacche e si portavano a tracolla strumenti musicali che non avremmo mai immaginato.

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  21. Ciao Odessa!!!! Come stai? Vediamo un po' cosa combini :) 

  22. io per la mia pelle utilizzo spesso l'alcool e il mielo, due elementi particolare che donano lucentezza!

  23. Ascoltando Debussy. Prélude à l'après midi d'un faune.

    E rileggendo Mallarmé

    Ces nymphes, je les veux perpétuer.
    
Si clair,

    Leur incarnat léger, qu’il voltige dans l’air

    Assoupi de sommeils touffus.

    Aimai-je un rêve?

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  24. questa la voglio dedicare a te e alla tua arte!

     

  25. io per la mia pelle utilizzo spesso l'alcool e il mielo, due elementi particolare che donano lucentezza!