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Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Forse quest’universo immenso, dove la luce delle stelle ci mette milioni di anni luce a trovare i nostri occhi, è semplicemente lo spazio che un giorno visiteremo, spostandoci da una galassia all’altra. Forse è là il nostro destino. 

Pensavo questo mentre mi spostavo verso il lago, per riflettere un po’ all’aperto. 

    

Ognuno di noi da piccolo viveva in un mondo molto stretto, e pensava con categorie il cui presupposto era che quel piccolo mondo fosse tutto il mondo. 

Questa è la storia della civiltà umana e della cultura. Della scienza, del sapere e della consapevolezza. Per un certo lasso di tempo si pensa che quello che abbiamo visto sia tutto il mondo e ci si concentra sulla cura dell’esistente. Ma poi succede qualcosa, un incontro, un viaggio, un evento, che ci apre l’orizzonte e ci fa scoprire che il mondo umano è più vasto e il pensiero cerca di adeguarsi alla nuova dimensione. 

Succede anche che quando il mondo si allarga davanti ai nostri occhi i vecchi problemi perdono la loro drammaticità, vengono ridimensionati e le energie si focalizzano più su dove andare che sui litigi di come stare qui. 

Spesso un modo di evitare che i nostri scontri diventino cronici è di guardare più avanti, là dove si allargheranno i confini di casa nel futuro. 

    La Terra è bellissima e merita tutta l’ammirazione e l’amore. Ma forse non è la casa in cui dobbiamo rimanere per sempre…

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  2. A otto anni io giocavo tutto il giorno. Qualsiasi cosa facessi era gioco. Immaginavo tutto quello che veniva da immaginare e tutto diventava altro. Un altro meraviglioso.

    Meraviglioso soprattutto ora, che per giocare devo fare un certo sforzo. Meraviglioso perché ora vedo un albero e allora era una foresta sospesa tra paludi e cielo.

    Ora io vedo una casa e mi ci vuole un certo sforzo per vedervi una nave, che viaggia nell’Oceano dell’Essere, alla ricerca del tesoro, eccitata da questa avventura.

    Eppure, in un certo senso, sto ritornando a quello che facevo allora. Sto ritornando al gioco. Ho smesso di prendere così sul serio queste vicende umane. Abbandono volentieri i ragionamenti responsabili, consequenziali, che chiedono ad ogni passo una conferma oggettiva.
    Dove ci si perde? Dove ci si ritrova?
    Io mi ritrovo pienamente nel gioco, noncurante di tutti i richiami seri del mondo. E nasce un altro mondo. Migliore di quello che ci raccontano tutti i giorni.


     

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  3. Ciao ODessa!!! tutto bene vero?

  4. A volte è come avere per colonna sonora una sinfonia di Ennio Morricone: qualcosa che sa di sogno ti trasporta come in trance in una dimensione che rende più leggeri i passi nella polvere della terra, su per le scale dei palazzi e i salti degli ostacoli.

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  5. I ragazzini quando giocano provano piacere. Ma quando si accorgono che il gioco non dà più piacere, mollano e passano ad altro. I ragazzini mantengono il senso del gioco più di noi adulti.
    Noi continuiamo a giocare: a fare gli avvocati, gli ingegneri, gli psicologi, i formatori. Entriamo in certi ruoli e continuiamo a giocarci per decenni, forse per tutta la vita, anche quando il gioco non morde più sul piacere di vivere davvero. Perché abbiamo perso il senso del gioco. Perché siamo diventati seriosi.

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  6. I ragazzini quando giocano provano piacere. Ma quando si accorgono che il gioco non dà più piacere, mollano e passano ad altro. I ragazzini mantengono il senso del gioco più di noi adulti.
    Noi continuiamo a giocare: a fare gli avvocati, gli ingegneri, gli psicologi, i formatori. Entriamo in certi ruoli e continuiamo a giocarci per decenni, forse per tutta la vita, anche quando il gioco non morde più sul piacere di vivere davvero. Perché abbiamo perso il senso del gioco. Perché siamo diventati seriosi.

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  7. Ciao Odessa! come stai?

  8. Odessa, come stai passando questi giorni?

  9. La senti, vero, la bellezza dell’Eros – lo chiamiamo in questo modo, fin dai tempi dei Greci. È una bellezza selvaggia, che non tiene conto di nulla ed è pronto a scompisciare ogni ordine, ogni sistemazione. È una forza selvaggia della natura. E uomini e donne fuggono quando lo sentono arrivare. Incute paura, perché può travolgere tutto. È come un tuono che erompe all’improvviso dalla terra.

    E della natura ha il vigore, la forza, l’energia.
 

    Ma noi siamo cultura. Noi coltiviamo le forze selvagge della natura. Cerchiamo di addomesticarle, di ammansirle, di usarne il potere per costruire il nostro mondo, la nostra storia. La cultura aspira a continuare il lavoro della natura. Un lavoro che produce vita e nuove armonie. Col rischio di mandare tutto all’aria.
    Abbiamo bisogno della forza della natura – se la uccidiamo, se ci chiudiamo ad essa, siamo noi a morire. Il pozzo si alimenta dalle acque di profondità, e aspira a raccoglierle limpide, decantate, per abbeverare e rinfrescare. Per nutrire.

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  10. che dire, buon weekend?

  11. Amo quella follia che è tipica degli innamorati, pronti ad avventurarsi e a sfidare ogni ostacolo pur di raggiungere l’oggetto del desiderio. Che è sempre la Bellezza. E amo l’amore dei poveri e degli inquieti. Di quelli che sono costretti dalla disperazione a trovare vie alternative, a ignorare le regole del gioco. L’arte scaturisce da loro come acqua di sorgente, selvatica e purissima. 

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  12. oggi sono super confusa, non so cosa poter cucinare! tu hai idee?

  13. ciao odessa!

  14. che piani hai per il weekend?

  15. BUFALI ROSSI NEGLI ACQUITRINI

     

    Arie intriganti nelle tue orecchie? Sono le ali del cambiamento. 

     È un tempo buono per diventare persone.

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  16. Ciao Odessa! Ti auguro un felice Anno nuovo :) Sperando sia migliore di quello passato! 

  17. Non voglio lasciarmi ipnotizzare dalle cattive notizie.

    Non voglio attendere che il mondo sia un Eden per vivere la bellezza, la gioia, la creatività, per essere e fare come desidero nel profondo.

     

    Ci sono strade, ogni giorno, che mi portano dove vivo i miei valori, dove sono come desidero, dove faccio quello che mi salta in mente e dove danzo la vita.

    Non ho eretto un muro per difendermi dalle schifezze, mi sono addestrata a trovare pietre di guado per attraversare il fiume senza bagnarmi i piedi.

    Ho reso quest’avventura interessante ai miei occhi.

     

    Questa strada mi conduce alla Montagna Blu.

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  18. Carissima, spero che il 2021 ti porti solo cose belle!!

  19. La vita si presenta velata. E a noi viene voglia di vedere cosa c’è sotto. 

    Ma è proprio il velo a destare la curiosità. L’uso sapiente di veli genera l’incanto. 

    Il desiderio vive nella ricerca di ciò che sfugge.

     

     

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  20. Ne approfitto per farti gli auguri di un sereno Natale Odessa :) Come lo passerai? 

  21. Ricambio Tuoi Auguri per le feste e soprattutto per un prossimo futuro migliore per il genere umano e per la Natura.

  22. Se non ricordo male, non ami molto le feste, cosa farai quest'anno?

  23. Dammi quell'intelligenza che va molto aldilà della mente ragioniera.


    Che vede in grande, che vede in profondità.


    Che sente l'intimo pulsare del cuore delle cose.


    Grata per essere vivo e un po' ebbra nell’animo.

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  24. come va? tutto bene?

  25. La vita è un viaggio. Le cose capitano perché c’inciampi. E allora le decisioni si rinnovano. L'esaltazione di andare incontro a ciò che potrebbe accadere. La bellezza dell’evento sorpresa.
    Per me anche gli eventi naturali sono fatti che ti riguardano personalmente. Hanno il loro dono e il loro messaggio. Una sorta di animismo fa parte della vita interiore. E offre il suo dono di senso alla fame che ci divora.

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