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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Semplice, per star bene dovremmo eliminare le cause dei nostri mali da dentro di noi, soprattutto.

     

     

     

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  2. Negli ultimi tempi per combattere la mia insonnia ne ho provate di tutti i colori: dal pensarmi morta vegliata da piangenti comari fino alle più svariate ed improbabili tecniche di training autogeno. Tentativi vani e fallimentari: se corpo e mente non sono accordati sulla stessa lunghezza d’onda dormire non è affatto facile. Almeno fino a quando non ho scoperto lui, Johann Sebastian Bach. Da almeno due settimane ogni sera non posso ormai più fare a meno di ascoltare le sue Variazioni Goldberg suonate al piano da Glenn Gould.
    Le mie sincopi mentali, le asimmetrie dei miei pensieri, le geometrie sghembe dei miei flussi di coscienza, gli spigoli dei ricordi che affiorano nel silenzio, l’intricato gomitolo della memoria vengono come equilibrati, risolti, traslati, regolarizzati, smussati, limati, dipanati… e attraverso le note entrano in me solerti geometri, abili carpentieri, instancabili muratori, competenti architetti che mettono ordine nelle mie stanze, o almeno così mi sembra di credere.
    La perfezione formale e strutturale, quasi algebrica, le geometrie speculari delle Variazioni Goldberg, per una strana ed incomprensibile forma di osmosi, è come se riuscissero a trasmettermi quella calma e quel vuoto necessari all’abbandono ed io mi lascio cadere tra arpeggi, appoggiature, trilli, artifici ritmici, fughe, linee melodiche che si rincorrono, si allontanano e poi tornano ad avvicinarsi, fino a sparire, sprofondare e infine riemergere.
    Il mio corpo è la melodia, la linea di basso la mia anima e nota-contro-nota si avvinghiano dando luogo ad un’unica entità che non è mai possibile separare totalmente. Talvolta prevale il corpo, altre l’anima, come se l’uno si piegasse all’altra e viceversa, come se lottassero e cercassero reciprocamente di affermarsi, di farsi spazio in un eterno, circolare ed altalenante moto perpetuo.

    E dove il piano non arriva ad esprimere ciò che Bach intendeva esprimere, i sospiri ed il canto gutturale e disarticolato di Glenn Gould sprofondato nella sua sedia fanno il resto. Così impercettibilmente ogni suono dentro di me diventa specchio di un onirico silenzio.

     

     

     

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    1. hocuradite

      hocuradite

      La cosa comincia a diventare imbarazzante sia per chi insiste nell'elogio, sia , penso, per chi lo riceva nuovamente, ma devo complimentarmi anche in questa seconda occasione per la tua bravura nel saper cogliere il tuo flusso di coscienza e poi nel saperlo rappresentare nella scrittura. La prossima volta, se non devo fare commenti, mi limiterò perciò a congratularmi con te solo con la reazione tramite icona, evitando così di essere invadente e ripetitivo.

  3. Una parte di me dice sottovoce: tutti o quasi gli uomini sono fungibili, posso desiderare uno che non conosco per strada senza neppure parlarci.
    M’innamoro ogni cinque minuti, appena vedo in un uomo un qualcosa di intrigante. Basta solo quello, il resto non importa, è pleonastico.
    Poi si va avanti. Chi se ne frega.
    Solo la persona con cui si condividono spazi, oggetti, cose mobili, immobi, pareti, cibo, film, spiagge, malattia, dolore, morte non è fungibile.
    Solo la condivisione crea infungibilità, non la persona.
    Solo la condivisione.

    E noi cerchiamo ossessivamente infungibilità e quindi condivisione. La condivisione crea dipendenza e intasa la memoria e si impara a memoria come quelle poesie delle elementari che rimangono impresse e non vanno più via.
     

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  4. È così che si può immaginare la fine di tutto
    Interni vuoti
    armadi a muro
    Ordine nelle cose
    Tutto è immobile
    Resta la luce elettrica
    a confinare la notte fuori dalle vetrate
    ancora per qualche ora



    Massimo Volume, Manhattan di notte
     

     

     

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  5. Dove sta la realtà?
    Dietro di me?
    Davanti?
    Sotto il mio letto?
    Sotto le mie ascelle?
    Tra le lenzuola?
    Nel mio passato?
    Nel mio futuro?
    In chi mi è vicino?
    In chi mi è lontano?
    Dentro di me?
    Nel mio cuore?
    Tra le mie gambe?
    Nella dispensa della mia cucina?
    Nel mio frigo?
    Nel mio computer?
    In coda alla posta?
    In ciò che costruisco?
    Nelle mie idee?
    Nei miei ideali?
    In orgasmi rubati?
    In orgasmi pensati?
    In orgasmi pianificati?
    In orgasmi mai avuti?
    Dove cazzo sta... è latitante.

    Chiudo la realtà otre una porta di infinite domande senza chiave.

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  6. Non prendere mai alla leggera l'amore. La verità è che la maggior parte della gente non ha mai avuto la fortuna di amar qualcuno; che duri solo oggi e una parte di domani, o duri tutta una lunga vita è la cosa più importante che può capitare ad un essere umano. Ci saranno sempre persone che diranno che non esiste perché non possono averlo. Ma io ti dico che è vero, che tu lo possiedi e che sei fortunato anche se domani morrai.

     Ernest Hemingway, Per chi suona la campana

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      Bellissimo brano sull'amore di Maria e l'Ingles

  7. Grazie del commento, veramente gradito e grazie per avermi fatto conoscere l'affascinante Alexandra David-Néel.

  8. Buongiorno,
    Buon lunedì... l’inizio della settimana mi mette sempre un certo disagio. Disagio perché ho sempre in mente di fare, di pensare, di progettare, di fare lettera, testamento... insomma di inventarmi cose che non ho fatto prima. Prima di quel lunedì. Come se il lunedì fosse un giorno magico e non aspettasse altro che i miei “sani” propositi.
    Poi martedì è già un giorno più normale e mercoledì ho già dimenticato ciò che avevo in mente lunedì.
    Infine giovedì e venerdì li vivo ormai aspettando il fine settimana sperando che il fine settimana sia come me lo aspetto.
    Tutto ciò potrebbe intendersi come la metafora di molte storie d’amore.
    Intanto mi vivo il tuo pensiero, il nostro incontro come un eterno lunedì che batte forte dentro di me.
    Ed è bello.
    La mia vita è piena di lunedì che battono forte e mi fanno compagnia quando sono da sola.

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      buongiorno e buon inizio settimana :)

       

  9. Mi chiedo se tramare (e tremare) nell’ombra sia un accontentarsi oppure una condizione ineluttabile della (mia) realtà.

     

     

     

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  10. Quasi triste
    Quasi facendo cose che eravamo soliti fare
    c’è una ragazza qui e sembri te
    quasi tutte le cose che i tuoi occhi una volta promisero
    le vedo anche nei suoi
    ora i tuoi occhi sono rossi dal pianto.


    Elvis Colstello, Almost Blue

     

     

     

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  11. Questa mattina mi sono lasciata andare. Ho dormito fino alle dieci. Da un po’ non accadeva. Ieri notte credo di essermi addormentata intorno alle cinque. Volevo finire il libro che stavo leggendo. In verità non l’ho finito, il sonno ha avuto la meglio: mancavano poche pagine alla fine, quattro, cinque, ma gli occhi non reggevano ed ho perso i sensi.
    Quanto mi piace addormentarmi contro la mia volontà, in particolare mentre sto leggendo o guardando un film. La sensazione di essere posseduta da qualcosa di enorme, di grandissimo, da qualcosa di incontrollabile che mi vuole rapire per portarmi via, in un posto che non conosco, che non conoscerò mai. E nonostante tutto non ho paura perché so che in qualche modo ritornerò qui dentro di me. Ed io lotto, so che cederò, è inevitabile, ma lotto, riga dopo riga, scena dopo scena, torno indietro, riprendo il filo, il buio mi pervade, mi sommerge, cerco di galleggiare, annaspo sulla superficie affannosamente, riemergo, affondo, mi cadono le braccia, perdo il controllo e poi vengo risucchiata da un vortice impetuoso e nero, ruoto, ruoto, ruoto e sparisco.

    Io non sogno quasi mai, o almeno non ricordo ciò che sogno.
    In un racconto di Borges ho letto che nello stesso istante in cui ci addormentiamo qui, ci svegliamo da un’altra parte, quindi ogni uomo è due uomini. Per quanto mi riguarda ho il sospetto che sia profondamente vero. Altrimenti non mi spiego perché io non sogni quasi mai: un’altra me vive da un’altra parte, non so dove, ma ne sono convinta. Poi, non appena mi sveglio lei si addormenta. E così via. Forse quando morirò – o moriremo (?) – ci incontreremo.

    Adesso sono sveglia. Bevo acqua. Prendo la bottiglia in mano, mi riempio la bocca per quanto è possibile, trattengo l’acqua qualche secondo tra le guance gonfie cercando di percepirne il sapore e poi deglutisco. Rilasso i muscoli,
    spingo delicatamente con la lingua l’acqua contro il palato, la faringe fa il suo lavoro, la sento scivolare lentamente nell’esofago e poi giù giù nello stomaco

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    1. nancy19821

      nancy19821

      Hai proprio ragione !!!! Bellissima sensazione, che crea in noi una sensazione di solievo e di pace.... (almeno per me)

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Complimenti Odessa, davvero un bel pensiero :)

       

    3. hocuradite

      hocuradite

      Difficilmente intervengo se non vengo prima interpellato. Le poche volte che lo faccio di mia iniziativa è quando c'è qualcosa sul quale è doveroso rispondere, oppure, nel tuo caso, quando c'è qualcosa di sublime. Hai saputo descrivere un tuo stato interno con alta perizia introspettiva e di auto empatia e poi sei riuscita a trasmetterlo a noi lettori con una capacità narrativa trascinante e toccante di alto livello, meritevole di pubblicazione.

      PS: La viaggiatrice, studiosa di religioni orientali e fra le prime esploratrici del Tibet, Alexandra David Neel scriveva in un suo libro che lessi, se non mi sbaglio, dell'effettiva esistenza di un nostro doppio che sovente a nostra insaputa si separa fisicamente da noi. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alexandra_David-Néel

  12. Non ci capisco più nulla. Ogni sensazione, anche la più forte è subito inghiottita dal vortice della ripetitività e si perde nei ricordi.
    Dove sta la vita allora?
    Nella consapevole coltivazione reiterata del proprio giardino o nella ricerca sfrenata di sensazioni?

     

     

     

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    1. daliahnera

      daliahnera

      La vita non si spiega, si vive. Hai la possibilità di rendere questa giornata, la più bella della tua vita! :)  

    2. tacchialti94

      tacchialti94

      Non è tutto bianchi e neri, c'è anche il rosa :D

       

  13. Ho sempre la percezione che manchi qualcosa.
    Questa sensazione è una costante della mia vita, le mie perfezioni sono di una provvisorietà disarmante.

     

     

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  14. Non so se pensare a te, alla tua anima o alla tua pelle. O forse penso solo ai tuoi occhi grandi, alle tue gambe mentre cammini, a come ti muovi.
    Penso a ciò che vuoi dire o a ciò che vorresti dire.
    All’energia che manifesti, all’energia che vorresti ti investisse, che ti inebriasse, che ti riempisse.
    Penso al vuoto a cui vorresti fuggire.
    Alla nebbia che si confonde con la tua pelle.
    A mani che vorresti sentire.
    Al desiderio che qualcuno rompa e inchiodi quel tuo respiro così regolare che si ripete secondo dopo secondo.
    Al tuo desiderio di silenzio, di silenzio pieno, quel silenzio caldo che ti avvolge come un cappotto d’inverno.
     
    Ti penso.

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  15. Mi piacciono le unioni che superano tempeste e terremoti.

     

     

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      .. era volato più in alto della luna, più leggero di una piuma... grandissimo Francesco

       

  16. Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo tuttora in voga.

     

     

     

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  17. “Sì” è una bellissima parola.

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  18. In fondo noi possiamo pensare una sola cosa per volta, non di più.
    Per quanto brevi siano i pensieri solo uno, non due contemporaneamente, possiamo pensarne. Ovviamente non possiamo controllare quali pensieri pensare e quali non pensare, i pensieri emergono nella nostra testa senza alcun controllo, escono come gemme a primavera, spinti da non so che cosa. Nonostante tutto quando compaiono pensieri negativi in qualche modo li possiamo cacciare dalla nostra mente per sovrapposizione.
    Per esempio pensando a qualcos’altro: dato che possiamo pensare una sola cosa alla volta se volontariamente pensiamo a qualcos’altro il pensiero indesiderato deve andarsene.
    Certo, poi torna quando meno ce lo aspettiamo ma noi lo possiamo cacciare via di nuovo e poi di nuovo ancora. Una volta, dieci, cento, mille volte… poi magari si stancherà di tornare.
    Devo provarci.
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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Vedo doppio?? :D

  19.  

    1. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      non la conoscevo, grazie per l'ottimo spunto musicale, è sempre bello scoprire altri artisti :) 

  20. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Uhm. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Okay. Per me… ehm, io direi… per Groucho Marx tanto per dirne una, mhmmmm, e Willie Mays e… il secondo movimento della sinfonia Jupiter… Louis Armstrong, l’incisione “Potatohead Blues”… i film svedesi naturalmente… “L’educazione sentimentale” di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili… mele e pere di Cézanne, i granchi da Sam Wo, il viso di Tracy…

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  21. A me piace assecondare gli eventi... 

    Sono un'amante delle correnti, amo farmi trasportare a valle, seguendo la gravità. 
    Non riesco a sottrarmi ad essa.

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    1. daliahnera

      daliahnera

      È sempre piacevole leggere i tuoi aggiornamenti interessanti e profondi :) 

  22. I veri mostri non assomigliano a dei mostri.

    Philip M. Margolin

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    1. verde-tiffany

      verde-tiffany

      ...che posto affascinante! potresti dirmi dove si trova? :)

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Stupendo! Parco di Bomarzo giusto?

    3. odessa1920

      odessa1920

      Parco dei mostri di Bomarzo VT. Bellissimo.

  23. Sono in viaggio.
    La mia vita non scorre mai fluida.
    Mi piace abbandonarmi alla risultante dello scontro tra intenzioni e eventi casuali: ciò che si genera mi incuriosisce.
    Le mie radici sono più interiori che esteriori. Ogni tanto incontro anime simili a me.
    Solo qui mi sento libera, libera di essere me stessa. Ma forse non è libertà, la libertà è un'altra cosa.
    Non voglio esperienza, voglio sensazioni. Una forma di abbandono, l'essenza della incompiutezza, una parte latente del mio desiderio di esperienza.
     

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    1. lullabyblue0

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      Hai racchiuso, in un breve ma intenso pensiero, alcune delle mie parole chiave preferite: Viaggio, Vita, Curiosità, Radici, Anime, Libertà, Esperienza, Sensazioni, Desiderio. :) 

  24. Mi viene in mente il Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggere di Giacomo Leopardi.
    Il Passeggere chiede al Venditore a quale anno del passato vorrebbe che il nuovo anno somigliasse e il venditore non riesce a trovarne uno abbastanza felice da desiderare che l’anno nuovo gli somigli.
    Arrivano a concordare che ciò che si desidera è un anno di cui si sa niente, un anno a caso. Anche se – considera il Passeggere – il caso non ha trattato molto bene nessuno fino ad ora, e prosegue:
     
    Passeggere. …Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
    Venditore. Speriamo.
    Il grande Leopardi!
    Arrivo anch’io a preferire una “vita a caso” anche se ho una considerazione migliore del mio passato.
    Non vorrei io nemmeno ripetere alcuno degli anni passati. Non perché non siano stati felici, ma perché anch’io preferisco un anno di cui ancora so niente e che è tutto da inventare, giocando con il caso e affidandosi a una buona stella.
    Non è l’avventura che rende la vita interessante?

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  25. Il tempo vola via....

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      Sta a noi decidere in che modo farlo volare, io preferisco prendere in mano le redini del tempo per guidarlo e viverlo al meglio :)

      Buona giornata!