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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Madre

    Ti sei staccata da me, procurandomi molto dolore. 
    Mi hai partorita per la seconda volta. 
    Ti porto nel cuore.

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      bellissima poesia dedicata alla dea vita

    2. fleurdelys00

      fleurdelys00

      mi sono emozionata...grazie milel!

    3. odessa1920

      odessa1920

      Grazie a te per avermelo detto

  2. Siamo – è fuor di dubbio – delle piccole e fragili creature ma, nel nostro cuore e nei nostri sogni, le vicende quotidiane sono delle “odissee” dagli scenari immensi e suggestivi e, mentre spingiamo i nostri passi per le strade dei nostri paesi e dei nostri quartieri, solchiamo con audaci imbarcazioni e grandi vele dispiegati gli oceani del senso.

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      hai sempre le parole giuste, al momento giusto. Sarai umana? ;)

    2. odessa1920

      odessa1920

      Umanissima...

  3. Settembre: il fresco, i cinema che riaprono, le lenzuola  un po’ più pesanti, le felpe leggere la sera. Tutto ciò ci suggerisce che ogni cosa va avanti, che deve andare avanti in qualche modo. I rituali gesti estivi sono ormai conclusi. Settembre si apre a nuovi gesti e i nuovi gesti generano una strana forma di dimenticanza.
     
    In fondo l'essere felici serve ad un sacco di cose (alla nostra pelle, per dire… è più luminosa) ma soffrire non serve proprio a nulla. Un po’ come le zanzare, a che cosa servono? O le cimici, peggio ancora. Quindi perché ci ostiniamo a soffriggere nel soffrire!? Il soffritto fa pure male.
     
    Stanotte c’è una pioggia sottile che bagna ma non bagna, e camminare per i vicoli stretti senza ombrello non è male, pensando a tutte le persone che ci sono ma non ci sono, proprio come questa pioggia qui.
     
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  4. Ognuno ha il suo gatto morto

     
    Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbasso gli occhi e vedo un gatto. Un gatto morto, probabilmente investito da qualche auto. Guardo quel gatto che ormai non è più un gatto: era morto da qualche ora, sotto il sole d’agosto, gonfio, con la pelle tesa, le prime mosche gli ronzavano intorno, alcune erano posate sugli occhi che non erano più occhi.
    Ci ho pensato un attimo poi l’ho preso e l’ho gettato tra i cespugli, quanto più lontano possibile dalla strada.
    Adesso, quando passo di lì, e ci passo almeno due volte al giorno, il vento porta alle mie narici quel tanfo di carogna: quando è più intenso, quando meno, quando non lo sento, quando lo percepisco appena. Tra un po’ non sentirò più nulla ma questo non mi impedirà certo di ricordare quel gatto chissà per quanto tempo.
    E solo io so che tra i cespugli, poco più in là, c’è un gatto che ormai non è più un gatto, dove le mosche ed i vermi fatto banchetto, sotto questo sole d’agosto.

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    1. carmal2

      carmal2

      bellissima!!!!!!

    2. gerbera0

      gerbera0

      mi piace questo contrasto tra la foto soleggiata e la storia un po' macabra

    3. fashionista0

      fashionista0

      Bellissima...anche se

  5. In compagnia della luna, scelgo a naso i sentieri del possibile, un mondo alla rovescia, tra le pieghe del noto. Traccio sul quaderno le mappe della meraviglia. Amo essere sorpresa e mi fido del vento. Per molto tempo ho visto le solite cose, ma sono fluida come l’acqua e mi lascio scivolare tra le fessure della gabbia. Resto una piccola donna con una sete infinita.

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    1. fashionista0

      fashionista0

      la luna è l'unica amica che non svanisce mai

  6. Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli innamorati saltano e danzano. Fanno scarabocchi sui muri e scolpiscono il legno a colpi d’intuizione. 
    Improvvisano sullo strumento musicale e abbracciano le vecchie signore che incontrano lungo i viali. 
    Raccolgono fiori e scavano tunnel nella sabbia con i bambini al parco giochi. 
    Le mie argomentazioni saranno in versi e mi divertirò a rincorrere i fagiani con le rime.
     

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      beh innamorarsi da queste parti è molto facile, ahinoi 

    2. fashionista0

      fashionista0

      ma è per caso venezia?

    3. odessa1920
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  7. Ci sono amori di lunga durata, che creano una famiglia ed erogano una generosa solidarietà tra i membri.
    E ci sono amori diversi, nati per nutrire una particolare vitalità e ad alimentare una certa energia creativa, capace di svincolare dalle regole e dalle prigioni. Amori che magari si spengono dopo un po’ di tempo, ma che, finché durano, soffiano sul fuoco della vita offrendo il proprio dono meraviglioso.

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    1. prontintavola1

      prontintavola1

      Piacere di conoscerti qui, per favore scrivimi tramite il mio ID e-mail per dettagli su me stesso e le foto (verajack20@gmail.com)

  8. La vita è un viaggio.

    Le cose cambiano fuori. Ma soprattutto le cose cambiano dentro. 
    Ognuno ha un luogo in cui si guarda allo specchio e indaga su se stesso.
    Noi non siamo. 
    Noi diveniamo. 
    E la scoperta più interessante è proprio questa: chi stiamo diventando.
    Io amo i luoghi in cui incontriamo noi stessi.
    E la vita.
    Che sembra essere la stessa cosa.

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    1. volervolare88

      volervolare88

      un saluto  x te .........   che penserai a me ....  !!!

    2. prontintavola1

      prontintavola1

      Piacere di conoscerti qui, per favore scrivimi tramite il mio ID e-mail per dettagli su me stesso e le foto (verajack20@gmail.com)

  9. Conversazione al sole

     
    - Eh sì, Le persone di successo hanno una grandissima autostima.

     
    - L’autostima è dunque ciò che ci separa da loro?

     
    - I guru dell’auto aiuto suggeriscono di fingere di essere come loro finché non lo diventiamo davvero…

     
    - Ma a forza di fingere di essere qualcun altro non rischiamo di perdere la fede nelle abilità che davvero abbiamo?

     
    - Forse…
- Un eccesso di fiducia in se stessi può bloccare quel desiderio di miglioramento che ci spinge a lavorare sodo per diventare davvero competenti.

     
    - Già…
- Forse invece di crederci invincibili conviene imparare ad amare anche l’incertezza, l’esitazione e la confusione.

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  10. Noi stiamo da soli finché non troviamo qualcuno che ci fa credere che potremo condividere con lui il nostro sentire profondo. Ma siamo ancora lontani da questo traguardo. Per il momento ci accontentiamo dei neuroni specchio! Ma non rinunciamo al tentativo di sondare il terreno.
    Forse, un giorno, troverò il nocciolo caldo del tuo cuore. E ci sentiremo davvero!
     

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    1. marioscick
    2. wolfman830

      wolfman830

      Tutto è fatto di equilibrio, se si capisce la distanza alla quale stare per abbracciarsi senza soffocarsi, si è sulla buona strada 

    3. volervolare88

      volervolare88

      serve  tanto x capire la vita ...

       

  11. Non desidero che danzare
     
    Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una grande vittoria usando i momenti di bonaccia. Quando la mente è lucida e il cuore fa sentire i suoi palpiti forti. Allora muoveremo le mani, apriremo la bocca, parleremo con gli angeli, scaveremo tunnel nel futuro. 
    Non ricordi i tuoi sogni? Non senti la pulsione del desiderio? E l’amore non conta, forse? L’amore: il più grande mistero che ti stia proprio lì davanti, che ti si sbatta in faccia. È questo mistero che ti appassiona da sempre e non saranno degli stupidi disagi a distrarti.
    E così andremo avanti. Senza aspettarci grandi consolazioni nell’immediato. Ci accontenteremo di fare un passo alla volta. Grati intanto di questo momento in cui sembra che tutto sia possibile.

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    1. daliahnera

      daliahnera

      la danza è libertà, la libertà è la base di tutto

  12. La vita è imperfetta e piena di macchie d'unto

    Voglio che la mia parte che pensa, che parla, che scrive, che usa le parole, raggiunga veramente ed esattamente me stessa. Che non giochi a fare l’intellettuale, ma che pensi in maniera audace e intelligente a ciò che vivo concretamente, nei dettagli.
    Che non pensi immettendomi nella prospettiva di salvare il mondo, di trovare proposte e progetti politici, sociali, culturali, economici, per dare le dritte alla storia della società umana.
    Non è alla mia portata. Io posso solo dire quello che il contesto sociale provoca in me. Posso solo rivelare i mie sentimenti, le mie paure, i miei desideri, in relazione al mondo e alla storia. Ma so benissimo che non sono all’altezza di pensare il mondo, e di portare sulle mie spalle la responsabilità del mondo.
    Vorrei che il modo in cui io riesco a vivere fosse un contributo, anche piccolo, a che il mondo diventasse un giardino disponibile alla creatività e alla ricerca della felicità degli uomini.
    Non sono così intelligente da capire in che misura le conseguenze remote delle mie decisioni e delle mie azioni siano in linea con questo desiderio.
    So, tuttavia, che c’è un piccolo spazio – che in sé contiene a sua volta un mondo immenso – dove le mie azioni possono sortire effetti che in una certa misura posso controllare, o sono alla portata delle mie mani.
    Mi piace chiamare questa piccola geografia “il mio giardino! E vedo che qui dentro c’è spazio per creatività, slancio, coraggio, superamento di sé, espansione, amore, passione, creazione di senso e di bellezza.
    La bellezza di questo mondo consiste anche nel fatto che, qui, non è importante che io competa con altri, che mostri quanto sono colta, intelligente, virtuosa, coraggiosa, audace. Qui è importante come mi vedo io, cosa sento io, e mi misuri con un istanza che porto nel più profondo di me. Un’istanza, di fronte alla quale, non contano tanto le parole con cui cerco di pensare e orientarmi all’azione. Ma contano le azioni e la mia presenza in esse, lo slancio del cuore e la vitalità che mi viene restituita dalla vita stessa. La fiducia che riconquisto ogni mattina. E quel senso di piacere intimo che potrei tradurre anche con la stupida espressione: mi piaccio, mi piace tutto ciò!

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      la tua solarità mi colpisce ogni volta, grazie

    2. odessa1920
    3. daliahnera

      daliahnera

      condivido, hai una solarità che rapisce tutti noi!

  13. Orgasmo
     
    È accaduto. Ho perso la cognizione e la consapevolezza dei miei sensi, dopo che questi si sono tesi e poi tesi ancora, fino a spezzarsi e deframmentarsi a tal punto da smarrire ogni congiunzione con la realtà (che strano effetto sentire il vento fischiare ed insinuarsi nelle sottili e taglienti fessure della tensione): udito, tatto, olfatto, gusto e vista si sono annullati in una sorta di corto circuito.
    L’interfaccia con il mondo esterno ha cessato di esistere attraverso un black-out del sistema neuronale: la mente è diventata scura ed inconsistente, si è spenta ogni luce dentro e fuori, ed allora sono diventata un opaco e molle grumo di pensiero senza forma, né spazio, né tempo, prigioniera di un dolce annientamento attratto verso il basso da una primordiale forza di gravità. Ed io non ho opposto alcuna resistenza.
    Le mie orecchie strette e occluse da una morsa fatale di ovatta che smembra ogni suono ricucendo echi mai sentiti che rimbalzano tra verdi valli coperte da foreste impenetrabili e bianche invalicabili vette all’orizzonte, la mia pelle schiusa e spiegata al sole come ali di farfalla appena uscita dalla crisalide, le mie narici chiuse in uno scrigno con infinite serrature le cui chiavi sono state gettate via lontano nel centro della terra dove ogni odore evapora e si disperde tra rivoli di magma rosso e incandescende, la mia lingua persa tra labirintici ed umidi antri che nessun uomo ha mai percorso.
    Ed io ridotta a respiro, solo il respiro è rimasto, respiro volatile e inesorabile, respiro che sembra sempre l’ultimo… solo aria che si mescola con aria procedendo a tentoni per gradiente di densità.
     

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    1. torealghero

      torealghero

      DEVI ESSERE UNA DONNA AFFASCINANTE, CALDA E SENTIMENTALE.....

    2. theoldandthesea

      theoldandthesea

      sei serenissima in questa immagine, comunichi tantissimo1

    3. daliahnera

      daliahnera

      grazie di che? è la verità, sei travolgente!

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  14. Il soffitto. 

    Le travi. 

    Me. 

    Le mie mutande. 

    Pelle nuda. 

    Un letto disfatto. 

    Lenzuola bianche.

    Peli di gatto. 

    Caldo. 

    Un’apparenza da strappare. 

    Fuori cantano le rondini. 

    Sono così. 

    Mi sono fatta tutta da sola. Pensa un po’...

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    1. daliahnera

      daliahnera

      sempre sul pezzo

    2. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bellissimo il tatuaggio, cosa rappresenta?

    3. odessa1920

      odessa1920

      Una frase di Rimbaud

  15. Es amants 

    Nuotavano in amore ed era festa, 

    l’erba cresceva rapida sui colli 
    
e il succo della pesca era maturo.

     

     

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    1. daliahnera

      daliahnera

      sei entusiasmante!

  16. Due amiche ai giardini

     

    Con il sole che troneggia 
    
le due amiche vanno a spasso
    
pei giardini della reggia 
    
di Cianesco a Campobasso.

    Sono allegre e stanno a dire 

    degli amori che hanno avuto 

    un po’ allegri un po’ a soffrire 
    
com’è giusto e risaputo.

    Ora pensano al futuro 

    che le aspetta lì davanti, 
    
assomiglia forse a un muro 
    
ma lo affrontan tutti quanti.

    Noi siam donne, dice Ornella,
    
Siamo audaci e siamo forti.

    I mariti, questa è bella,  
    
a quest’ora son già morti.

    Con le bocce e la canasta 
    
non si vive a lungo sai  

    l’hanno preso proprio in tasca, 

    l’han voluta, non son guai. 

    Noi sian libere e creative, 

    tutto il tempo abbian per noi, 

    siamo belle, siamo vive, 

    godi e ridi fin che puoi.

    Forse è meglio che il sistema 

    dalle donne sia guidato, 

    questi maschi fanno pena, 

    sono mosci, non han fiato.

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  17. Tutta l'energia del temporale

     

    Ad ascoltare meglio, con la finestra aperta, le sorprese del tempo, questo luglio, ad ascoltare meglio, a volte, sono stata incantata dall’energia potente del temporale, e della pioggia, e dei colori vividi, assai carichi – il verde delle piante, il rosso dei gerani – e quel rumore d’organo, continuo, che pare una carezza sul plesso solare, e il tuono e il lampo improvviso, e la minaccia sospesa a mezz’aria, e poi lo slancio delle potenze che abitano il pianeta…
    Ho pensato che la vitalità del temporale è quella dei poemi epici, quella di Achille sotto le mura di Troia, o di Giasone, o di Teseo, e anche quella di Medea nella sua folle spietata disperazione.
    C’è potenza nell’epico.
    Il cuore si spaventa, ma poi diventa audace e può immaginare imprese che la bella stagione non suggerisce.

     

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    1. odessa1920

      odessa1920

      Sono io in tutte le foto 

    2. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      sei cosi profonda, un genio incompreso

    3. odessa1920

      odessa1920

      Qualcuno che mi comprende c’è 😊

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  18. Sei una forma di desiderio inespresso, ammezzato, mozzato;
    un desiderio senza nome, affondato nelle parole,
    un desiderio senza tempo, né spazio.
    Una forma d’amore non contemplata nei manuali d’amore.
    Uno di quegli amori che ci vergogniamo a raccontare in giro,
    un amore che ci teniamo dentro, che non possiamo manifestare,
    un amore senza appigli, senza radici,
    un amore nato in luogo di cui neppure noi conosciamo l’esistenza,
    un amore flebile come un guaito di un cane nella notte.
    Un amore dove non c’è nulla da imparare o da sfogliare
    un amore scuro, senza caratteri.
    Un amore che secondo i più incarna la negazione dell’amore.

     

     

     

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    1. ciribi72

      ciribi72

      bellissima gonna, l'hai comprata su asos?

    2. odessa1920
    3. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      mi confonde quello che scrivi, sei una scrittrice speciale1

  19. A scuola di teatro

     

    A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose che fuori la gente recita male.
     
    E E questo che mi ha spinta a entrare nella scuola di teatro: imparare a recitare bene la vita.

    A I dialoghi per esempio. Là fuori, sono sempre impacciati, infelici, senza brio e mordente… Qui, impariamo a farli bene… 

    E Qui impariamo a prenderci cura delle nostre espressioni.

    A Il teatro è una scuola di vita. Impariamo a dare alle nostre emozioni un’espressione adeguata. 

    E Soprattutto, impariamo a sognare. I sogni sono illusioni, ma le illusioni sono per l’anima come le ali per gli uccelli: la sostengono, la fanno volare.

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      parole di innocenza e verità

       

    2. ciribi72

      ciribi72

      il bacio, quel gesto che è così pure da uccidere

    3. odessa1920

      odessa1920

      Un bacio solo teatrale in questo caso

  20. Gli alberi, si gli alberi.
    
Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho pensato e sentito in loro compagnia! 
La vita è viva.

     

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      l'autunno è tornato, anche da te ha iniziato il freddo?

    2. odessa1920

      odessa1920

      Freddo no, diciamo fresco la sera...

    3. nuncepenza6

      nuncepenza6

      i radiohead sono i radiohead!

  21. Ecco una bell'avventura. 
    Enrica aveva deciso di collezionare una lunga lista di cose belle ed errava per le le città e le campagne a fotografare ciò che nutriva la sua gioia di esistere.
    "Voglio prendermi cura della vita che mi è stata regalata", diceva, "perché dovrei lasciarla inquinare dalle brutture? Il fatto che esistano non comporta che io me ne debba nutrire. Quando vado a funghi nel bosco, scelgo quelli buoni e lascio perdere quelli velenosi".
    Lei ragionava così.

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  22. Seduta al bar, cos’aveva ordinato? Scelse di fissare le nuvole senza pensare a niente, lasciandosi assorbire dal gioco del tempo. Cos’aveva ordinato? Andrea ormai se n’era andato. E lei non voleva soffrirne. Non voleva per nessuna ragione al mondo soffrire nuovamente quelle stupide pene d’amore. Cos’aveva ordinato? A me piace scrivere, pensava, e immaginava di battere con destrezza e ritmo giusto sulla tastiera del suo Mac. Cos’aveva ordinato? Il dehors del locale era grazioso, attraversato da una luce naturale soffusa, filtrata da tendine bianche. S’intravedevano i tigli adulti e posati che sbucavano da grosse ferite circolari dell’asfalto, lungo il viale. Cos’aveva ordinato? Pensava di consolarsi con il piacere della scrittura. In fondo, l’unico amore costante di tutta la sua vita. Andrea, beh, come gli altri, poteva restare un passeggero del suo cuore. Che, come gli altri, l’aveva calpestato come uno zerbino. Cos’aveva ordinato?

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    1. nancy19821

      nancy19821

      La foto è bellissima,  degna della una scena di un film

    2. odessa1920

      odessa1920

      Grazie, apprezzo molto il complimento

       

    3. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bellissime parole, tue?

  23. Immersa nel sogno
     
    Forse è dai nostri sogni che scaturisce il mondo. 
    Le cose e gli eventi non sono che inviti a continuare a sognare.
    Il desiderio sostava tra i tuoi abbracci, nelle lusinghe del tramonto. 
    Un’onda anomala d’energia rinnova lo sguardo. 
    I piedi danzano impazienti.

    Spogliarmi di tutte le dottrine e ritrovare il linguaggio vergine, fanciullo. 
    Sostare nelle terre di confine. 

    Respiro con gli occhi il profumo delle tue forme e sono subito ebbra. 
    Sulla tua bocca, sapore d’albicocca nel momento in cui si schiude al sole.

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    1. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      la realtà onirica è sempre così bella...ma cosa succede quando ci si sveglia? la realtà è ciò che ci rimane e dobbiamo gestirla per quello che è. 

  24. Ricordo una notte d’estate nera nera. Io distesa sul letto con il mio pigiama. Io, il mio pigiama ed un ronzio più nero della notte. Fuori un silenzio quasi da camera anecoica. Un silenzio mai udito, ammesso che il silenzio si possa udire.Una zanzara era entrata nella mia camera, volava invisibile intorno a me, le sue ali come carta vetra sfregavano contro quel silenzio e lo affilavano e sentivo le lame taglienti di quella notte adagiarsi sulle mie vene.Dovevo togliere di mezzo quella zanzara, ma come? Ne avevo solo una percezione lontana, nonostante quasi mi sfiorasse non ero in grado di vederla. Improvvisamente il ronzio cessa, si era posata da qualche parte sul mio corpo ma non avevo la più pallida idea di dove fosse. Era troppo delicata, volatile ed impalpabile.Eppure proprio in quell’istante stava affilando il suo pungiglione pronto a trapassare la mia pelle e succhiare il mio sangue. In fondo faceva il suo sporco mestiere di zanzara ed io dovevo necessariamente schiacciarla.La mia mano si sposta lentamente verso l’interruttore, lei è ancora lì, la sento. Un lampo. Abbasso gli occhi sul mio corpo, quella notte indifeso come mai.Eccola, la vedo. Appena il tempo di sollevare il braccio e la zanzara riapre la sue ali, di nuovo quel ronzio. I miei movimenti erano troppo goffi e pesanti per contrastare tanta leggerezza.

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    1. altomororicco
    2. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      Le notti estive sono le più belle...ma quando torna l'autunno?

    3. odessa1920

      odessa1920

      Amo l'autunno, triste stagione che si addice ai ricordi.

  25. Lei diceva: non accontentarti! 

    Sii felice di viaggiare, felice della tua avventura. E sii ambizioso. Non rinunciare mai a ciò che tu sogni.
    Lo diceva al tramonto.

    Voleva che restasse dentro la carne.
     

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      Accontentarsi fa male, bisogna imparare ad aevolvere il proprio pensiero verso una nuova dimensione di noi

    2. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      Bellissime opere alla vista!