Attività di reputazione

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nuncepenza6 per l'aggiornamento : Madre Ti sei staccata da me, procurandomi molto dolore.  Mi hai partorita per la seco   
    Madre
    Ti sei staccata da me, procurandomi molto dolore. 
    Mi hai partorita per la seconda volta. 
    Ti porto nel cuore.

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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a hocuradite per l'aggiornamento : RIMPIANTI E RICORDI NON HANNO MAI FINE, TUTTO SCORRE E SE NE VA E POI ALLA SORGENTE R   
    RIMPIANTI E RICORDI NON HANNO MAI FINE, TUTTO SCORRE E SE NE VA E POI ALLA SORGENTE RITORNA PER ALTRI GIOVANI SGUARDI.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da marcusnolde962 per l'aggiornamento : Settembre: il fresco, i cinema che riaprono, le lenzuola  un po’ più pesanti, le felp   
    Settembre: il fresco, i cinema che riaprono, le lenzuola  un po’ più pesanti, le felpe leggere la sera. Tutto ciò ci suggerisce che ogni cosa va avanti, che deve andare avanti in qualche modo. I rituali gesti estivi sono ormai conclusi. Settembre si apre a nuovi gesti e i nuovi gesti generano una strana forma di dimenticanza.   In fondo l'essere felici serve ad un sacco di cose (alla nostra pelle, per dire… è più luminosa) ma soffrire non serve proprio a nulla. Un po’ come le zanzare, a che cosa servono? O le cimici, peggio ancora. Quindi perché ci ostiniamo a soffriggere nel soffrire!? Il soffritto fa pure male.   Stanotte c’è una pioggia sottile che bagna ma non bagna, e camminare per i vicoli stretti senza ombrello non è male, pensando a tutte le persone che ci sono ma non ci sono, proprio come questa pioggia qui.  
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da carmal2 per l'aggiornamento : Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli in   
    Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli innamorati saltano e danzano. Fanno scarabocchi sui muri e scolpiscono il legno a colpi d’intuizione.  Improvvisano sullo strumento musicale e abbracciano le vecchie signore che incontrano lungo i viali.  Raccolgono fiori e scavano tunnel nella sabbia con i bambini al parco giochi.  Le mie argomentazioni saranno in versi e mi divertirò a rincorrere i fagiani con le rime.  
  5. Fantastico!
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : In compagnia della luna, scelgo a naso i sentieri del possibile, un mondo alla rovesc   
    In compagnia della luna, scelgo a naso i sentieri del possibile, un mondo alla rovescia, tra le pieghe del noto. Traccio sul quaderno le mappe della meraviglia. Amo essere sorpresa e mi fido del vento. Per molto tempo ho visto le solite cose, ma sono fluida come l’acqua e mi lascio scivolare tra le fessure della gabbia. Resto una piccola donna con una sete infinita.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da carmal2 per l'aggiornamento : Ognuno ha il suo gatto morto   Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbass   
    Ognuno ha il suo gatto morto
      Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbasso gli occhi e vedo un gatto. Un gatto morto, probabilmente investito da qualche auto. Guardo quel gatto che ormai non è più un gatto: era morto da qualche ora, sotto il sole d’agosto, gonfio, con la pelle tesa, le prime mosche gli ronzavano intorno, alcune erano posate sugli occhi che non erano più occhi.
    Ci ho pensato un attimo poi l’ho preso e l’ho gettato tra i cespugli, quanto più lontano possibile dalla strada.
    Adesso, quando passo di lì, e ci passo almeno due volte al giorno, il vento porta alle mie narici quel tanfo di carogna: quando è più intenso, quando meno, quando non lo sento, quando lo percepisco appena. Tra un po’ non sentirò più nulla ma questo non mi impedirà certo di ricordare quel gatto chissà per quanto tempo.
    E solo io so che tra i cespugli, poco più in là, c’è un gatto che ormai non è più un gatto, dove le mosche ed i vermi fatto banchetto, sotto questo sole d’agosto.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da carmal2 per l'aggiornamento : Ognuno ha il suo gatto morto   Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbass   
    Ognuno ha il suo gatto morto
      Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbasso gli occhi e vedo un gatto. Un gatto morto, probabilmente investito da qualche auto. Guardo quel gatto che ormai non è più un gatto: era morto da qualche ora, sotto il sole d’agosto, gonfio, con la pelle tesa, le prime mosche gli ronzavano intorno, alcune erano posate sugli occhi che non erano più occhi.
    Ci ho pensato un attimo poi l’ho preso e l’ho gettato tra i cespugli, quanto più lontano possibile dalla strada.
    Adesso, quando passo di lì, e ci passo almeno due volte al giorno, il vento porta alle mie narici quel tanfo di carogna: quando è più intenso, quando meno, quando non lo sento, quando lo percepisco appena. Tra un po’ non sentirò più nulla ma questo non mi impedirà certo di ricordare quel gatto chissà per quanto tempo.
    E solo io so che tra i cespugli, poco più in là, c’è un gatto che ormai non è più un gatto, dove le mosche ed i vermi fatto banchetto, sotto questo sole d’agosto.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da carmal2 per l'aggiornamento : Ognuno ha il suo gatto morto   Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbass   
    Ognuno ha il suo gatto morto
      Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbasso gli occhi e vedo un gatto. Un gatto morto, probabilmente investito da qualche auto. Guardo quel gatto che ormai non è più un gatto: era morto da qualche ora, sotto il sole d’agosto, gonfio, con la pelle tesa, le prime mosche gli ronzavano intorno, alcune erano posate sugli occhi che non erano più occhi.
    Ci ho pensato un attimo poi l’ho preso e l’ho gettato tra i cespugli, quanto più lontano possibile dalla strada.
    Adesso, quando passo di lì, e ci passo almeno due volte al giorno, il vento porta alle mie narici quel tanfo di carogna: quando è più intenso, quando meno, quando non lo sento, quando lo percepisco appena. Tra un po’ non sentirò più nulla ma questo non mi impedirà certo di ricordare quel gatto chissà per quanto tempo.
    E solo io so che tra i cespugli, poco più in là, c’è un gatto che ormai non è più un gatto, dove le mosche ed i vermi fatto banchetto, sotto questo sole d’agosto.
  9. Fantastico!
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : In compagnia della luna, scelgo a naso i sentieri del possibile, un mondo alla rovesc   
    In compagnia della luna, scelgo a naso i sentieri del possibile, un mondo alla rovescia, tra le pieghe del noto. Traccio sul quaderno le mappe della meraviglia. Amo essere sorpresa e mi fido del vento. Per molto tempo ho visto le solite cose, ma sono fluida come l’acqua e mi lascio scivolare tra le fessure della gabbia. Resto una piccola donna con una sete infinita.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da carmal2 per l'aggiornamento : Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli in   
    Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli innamorati saltano e danzano. Fanno scarabocchi sui muri e scolpiscono il legno a colpi d’intuizione.  Improvvisano sullo strumento musicale e abbracciano le vecchie signore che incontrano lungo i viali.  Raccolgono fiori e scavano tunnel nella sabbia con i bambini al parco giochi.  Le mie argomentazioni saranno in versi e mi divertirò a rincorrere i fagiani con le rime.  
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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a hocuradite per l'aggiornamento : DEDICATO AL NOSTRO ULTIMO VIAGGIO, CHI CON VIOLENZA, CHI NEL SONNO, CHI NEL DOLORE, C   
    DEDICATO AL NOSTRO ULTIMO VIAGGIO, CHI CON VIOLENZA, CHI NEL SONNO, CHI NEL DOLORE, CHI NELLO STUPORE, CHI NELLA PAURA, CHI NELLA FEDE.
     
     
     
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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a hocuradite per l'aggiornamento : O CAPITA, NO ? , CHE L’APPRODO SICURO SIA UN PÒ MORIRE.       
    O CAPITA, NO ? , CHE L’APPRODO SICURO SIA UN PÒ MORIRE.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da carmal2 per l'aggiornamento : Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli in   
    Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli innamorati saltano e danzano. Fanno scarabocchi sui muri e scolpiscono il legno a colpi d’intuizione.  Improvvisano sullo strumento musicale e abbracciano le vecchie signore che incontrano lungo i viali.  Raccolgono fiori e scavano tunnel nella sabbia con i bambini al parco giochi.  Le mie argomentazioni saranno in versi e mi divertirò a rincorrere i fagiani con le rime.  
  14. Fantastico!
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da wolfman830 per l'aggiornamento : Noi stiamo da soli finché non troviamo qualcuno che ci fa credere che potremo condivi   
    Noi stiamo da soli finché non troviamo qualcuno che ci fa credere che potremo condividere con lui il nostro sentire profondo. Ma siamo ancora lontani da questo traguardo. Per il momento ci accontentiamo dei neuroni specchio! Ma non rinunciamo al tentativo di sondare il terreno. Forse, un giorno, troverò il nocciolo caldo del tuo cuore. E ci sentiremo davvero!  
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da robyalesis per l'aggiornamento : Ci sono amori di lunga durata, che creano una famiglia ed erogano una generosa solida   
    Ci sono amori di lunga durata, che creano una famiglia ed erogano una generosa solidarietà tra i membri.
    E ci sono amori diversi, nati per nutrire una particolare vitalità e ad alimentare una certa energia creativa, capace di svincolare dalle regole e dalle prigioni. Amori che magari si spengono dopo un po’ di tempo, ma che, finché durano, soffiano sul fuoco della vita offrendo il proprio dono meraviglioso.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : Conversazione al sole   - Eh sì, Le persone di successo hanno una grandissima autosti   
    Conversazione al sole
      - Eh sì, Le persone di successo hanno una grandissima autostima.
   - L’autostima è dunque ciò che ci separa da loro?
   - I guru dell’auto aiuto suggeriscono di fingere di essere come loro finché non lo diventiamo davvero…
   - Ma a forza di fingere di essere qualcun altro non rischiamo di perdere la fede nelle abilità che davvero abbiamo?
   - Forse…
- Un eccesso di fiducia in se stessi può bloccare quel desiderio di miglioramento che ci spinge a lavorare sodo per diventare davvero competenti.
   - Già…
- Forse invece di crederci invincibili conviene imparare ad amare anche l’incertezza, l’esitazione e la confusione.
  17. Fantastico!
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da wolfman830 per l'aggiornamento : Noi stiamo da soli finché non troviamo qualcuno che ci fa credere che potremo condivi   
    Noi stiamo da soli finché non troviamo qualcuno che ci fa credere che potremo condividere con lui il nostro sentire profondo. Ma siamo ancora lontani da questo traguardo. Per il momento ci accontentiamo dei neuroni specchio! Ma non rinunciamo al tentativo di sondare il terreno. Forse, un giorno, troverò il nocciolo caldo del tuo cuore. E ci sentiremo davvero!  
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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a daliahnera per l'aggiornamento : Oggi ti vorrei dedicare questa canzone...un pò ti rappresenta secondo me ;)   
    Oggi ti vorrei dedicare questa canzone...un pò ti rappresenta secondo me ;)
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da daniele-173 per l'aggiornamento : Non desidero che danzare   Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una g   
    Non desidero che danzare   Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una grande vittoria usando i momenti di bonaccia. Quando la mente è lucida e il cuore fa sentire i suoi palpiti forti. Allora muoveremo le mani, apriremo la bocca, parleremo con gli angeli, scaveremo tunnel nel futuro. 
    Non ricordi i tuoi sogni? Non senti la pulsione del desiderio? E l’amore non conta, forse? L’amore: il più grande mistero che ti stia proprio lì davanti, che ti si sbatta in faccia. È questo mistero che ti appassiona da sempre e non saranno degli stupidi disagi a distrarti.
    E così andremo avanti. Senza aspettarci grandi consolazioni nell’immediato. Ci accontenteremo di fare un passo alla volta. Grati intanto di questo momento in cui sembra che tutto sia possibile.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Orgasmo   È accaduto. Ho perso la cognizione e la consapevolezza dei miei sensi, dopo   
    Orgasmo   È accaduto. Ho perso la cognizione e la consapevolezza dei miei sensi, dopo che questi si sono tesi e poi tesi ancora, fino a spezzarsi e deframmentarsi a tal punto da smarrire ogni congiunzione con la realtà (che strano effetto sentire il vento fischiare ed insinuarsi nelle sottili e taglienti fessure della tensione): udito, tatto, olfatto, gusto e vista si sono annullati in una sorta di corto circuito.
    L’interfaccia con il mondo esterno ha cessato di esistere attraverso un black-out del sistema neuronale: la mente è diventata scura ed inconsistente, si è spenta ogni luce dentro e fuori, ed allora sono diventata un opaco e molle grumo di pensiero senza forma, né spazio, né tempo, prigioniera di un dolce annientamento attratto verso il basso da una primordiale forza di gravità. Ed io non ho opposto alcuna resistenza.
    Le mie orecchie strette e occluse da una morsa fatale di ovatta che smembra ogni suono ricucendo echi mai sentiti che rimbalzano tra verdi valli coperte da foreste impenetrabili e bianche invalicabili vette all’orizzonte, la mia pelle schiusa e spiegata al sole come ali di farfalla appena uscita dalla crisalide, le mie narici chiuse in uno scrigno con infinite serrature le cui chiavi sono state gettate via lontano nel centro della terra dove ogni odore evapora e si disperde tra rivoli di magma rosso e incandescende, la mia lingua persa tra labirintici ed umidi antri che nessun uomo ha mai percorso.
    Ed io ridotta a respiro, solo il respiro è rimasto, respiro volatile e inesorabile, respiro che sembra sempre l’ultimo… solo aria che si mescola con aria procedendo a tentoni per gradiente di densità.  
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da daliahnera per l'aggiornamento : La vita è imperfetta e piena di macchie d'unto Voglio che la mia parte che pensa, che   
    La vita è imperfetta e piena di macchie d'unto
    Voglio che la mia parte che pensa, che parla, che scrive, che usa le parole, raggiunga veramente ed esattamente me stessa. Che non giochi a fare l’intellettuale, ma che pensi in maniera audace e intelligente a ciò che vivo concretamente, nei dettagli.
    Che non pensi immettendomi nella prospettiva di salvare il mondo, di trovare proposte e progetti politici, sociali, culturali, economici, per dare le dritte alla storia della società umana.
    Non è alla mia portata. Io posso solo dire quello che il contesto sociale provoca in me. Posso solo rivelare i mie sentimenti, le mie paure, i miei desideri, in relazione al mondo e alla storia. Ma so benissimo che non sono all’altezza di pensare il mondo, e di portare sulle mie spalle la responsabilità del mondo.
    Vorrei che il modo in cui io riesco a vivere fosse un contributo, anche piccolo, a che il mondo diventasse un giardino disponibile alla creatività e alla ricerca della felicità degli uomini.
    Non sono così intelligente da capire in che misura le conseguenze remote delle mie decisioni e delle mie azioni siano in linea con questo desiderio.
    So, tuttavia, che c’è un piccolo spazio – che in sé contiene a sua volta un mondo immenso – dove le mie azioni possono sortire effetti che in una certa misura posso controllare, o sono alla portata delle mie mani.
    Mi piace chiamare questa piccola geografia “il mio giardino! E vedo che qui dentro c’è spazio per creatività, slancio, coraggio, superamento di sé, espansione, amore, passione, creazione di senso e di bellezza.
    La bellezza di questo mondo consiste anche nel fatto che, qui, non è importante che io competa con altri, che mostri quanto sono colta, intelligente, virtuosa, coraggiosa, audace. Qui è importante come mi vedo io, cosa sento io, e mi misuri con un istanza che porto nel più profondo di me. Un’istanza, di fronte alla quale, non contano tanto le parole con cui cerco di pensare e orientarmi all’azione. Ma contano le azioni e la mia presenza in esse, lo slancio del cuore e la vitalità che mi viene restituita dalla vita stessa. La fiducia che riconquisto ogni mattina. E quel senso di piacere intimo che potrei tradurre anche con la stupida espressione: mi piaccio, mi piace tutto ciò!

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da daniele-173 per l'aggiornamento : Non desidero che danzare   Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una g   
    Non desidero che danzare   Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una grande vittoria usando i momenti di bonaccia. Quando la mente è lucida e il cuore fa sentire i suoi palpiti forti. Allora muoveremo le mani, apriremo la bocca, parleremo con gli angeli, scaveremo tunnel nel futuro. 
    Non ricordi i tuoi sogni? Non senti la pulsione del desiderio? E l’amore non conta, forse? L’amore: il più grande mistero che ti stia proprio lì davanti, che ti si sbatta in faccia. È questo mistero che ti appassiona da sempre e non saranno degli stupidi disagi a distrarti.
    E così andremo avanti. Senza aspettarci grandi consolazioni nell’immediato. Ci accontenteremo di fare un passo alla volta. Grati intanto di questo momento in cui sembra che tutto sia possibile.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da daniele-173 per l'aggiornamento : Non desidero che danzare   Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una g   
    Non desidero che danzare   Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una grande vittoria usando i momenti di bonaccia. Quando la mente è lucida e il cuore fa sentire i suoi palpiti forti. Allora muoveremo le mani, apriremo la bocca, parleremo con gli angeli, scaveremo tunnel nel futuro. 
    Non ricordi i tuoi sogni? Non senti la pulsione del desiderio? E l’amore non conta, forse? L’amore: il più grande mistero che ti stia proprio lì davanti, che ti si sbatta in faccia. È questo mistero che ti appassiona da sempre e non saranno degli stupidi disagi a distrarti.
    E così andremo avanti. Senza aspettarci grandi consolazioni nell’immediato. Ci accontenteremo di fare un passo alla volta. Grati intanto di questo momento in cui sembra che tutto sia possibile.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Il soffitto.  Le travi.  Me.  Le mie mutande.  Pelle nuda.  Un letto disfatto.  Lenzu   
    Il soffitto. 
    Le travi. 
    Me. 
    Le mie mutande. 
    Pelle nuda. 
    Un letto disfatto. 
    Lenzuola bianche.
    Peli di gatto. 
    Caldo. 
    Un’apparenza da strappare. 
    Fuori cantano le rondini. 
    Sono così. 
    Mi sono fatta tutta da sola. Pensa un po’...

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Orgasmo   È accaduto. Ho perso la cognizione e la consapevolezza dei miei sensi, dopo   
    Orgasmo   È accaduto. Ho perso la cognizione e la consapevolezza dei miei sensi, dopo che questi si sono tesi e poi tesi ancora, fino a spezzarsi e deframmentarsi a tal punto da smarrire ogni congiunzione con la realtà (che strano effetto sentire il vento fischiare ed insinuarsi nelle sottili e taglienti fessure della tensione): udito, tatto, olfatto, gusto e vista si sono annullati in una sorta di corto circuito.
    L’interfaccia con il mondo esterno ha cessato di esistere attraverso un black-out del sistema neuronale: la mente è diventata scura ed inconsistente, si è spenta ogni luce dentro e fuori, ed allora sono diventata un opaco e molle grumo di pensiero senza forma, né spazio, né tempo, prigioniera di un dolce annientamento attratto verso il basso da una primordiale forza di gravità. Ed io non ho opposto alcuna resistenza.
    Le mie orecchie strette e occluse da una morsa fatale di ovatta che smembra ogni suono ricucendo echi mai sentiti che rimbalzano tra verdi valli coperte da foreste impenetrabili e bianche invalicabili vette all’orizzonte, la mia pelle schiusa e spiegata al sole come ali di farfalla appena uscita dalla crisalide, le mie narici chiuse in uno scrigno con infinite serrature le cui chiavi sono state gettate via lontano nel centro della terra dove ogni odore evapora e si disperde tra rivoli di magma rosso e incandescende, la mia lingua persa tra labirintici ed umidi antri che nessun uomo ha mai percorso.
    Ed io ridotta a respiro, solo il respiro è rimasto, respiro volatile e inesorabile, respiro che sembra sempre l’ultimo… solo aria che si mescola con aria procedendo a tentoni per gradiente di densità.