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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Concretezza...
    Un po' ce ne vuole, di concretezza. Quella concretezza un po' ovattata a forma di giaciglio dove scaldarsi e chiudere gli occhi senza nessuna paura.
     
    In fondo aspiro a questo. A un punto di riferimento con la giusta (ma non troppa) componente di concretezza ma anche con tanti satelliti che apportano quell'effimera e sospesa immaterialità necessaria ad una vita. 
    Anche l'inaffidabilità però mi piace. Un'inaffidabilità complementare alla concretezza ma non meno necessaria. 
     
    Non tutti però possono permettersi quell'inaffidabilità  e allora scattano le frustrazioni e le mortificazioni dentro e fuori dal corpo.
     
    Com’è difficile raggiungere un equilibrio.

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    1. giasone007

      giasone007

      ;)

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  2. Stanotte ho sognato un vecchio saggio, con il volto di James Hillman, che mi sussurrava all'orecchio: "Tratta tutte le cose come se avessero un'anima!".
    ... Sto facendo le pulizie di casa….

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  3. Ogni giorno della nostra vita ci capita una cosa davvero strana. Chiudiamo gli occhi, dimentichiamo ciò che ci circonda e ci mettiamo in viaggio verso un mondo fantastico. In questo regno immaginario possono capitare cose straordinarie, orribili, meravigliose, impossibili. Alla fine riprendiamo coscienza, apriamo gli occhi e continuiamo a vivere come se non fosse successo niente di particolare. Eppure…

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Pensavo di ignorarti questa notte lasciando orfane le tue parole anche se hanno una madre e diversi amanti, ma nel chiudere la finestra ho visto la pioggia, diffusa e incessante. E così ho pensato: la stessa pioggia nella sua immensità  è qui con me nello stesso istante che è lì con te, questo ci lega in un'unica presenza, ma rimane anche la sola vicinanza possibile.  Non rispondere ma ascolta la pioggia.

  4. Il lampione e la luna

     

     
    Ora è rossa, su nel cielo, 
    questa luna incantatrice. 
    Il lampione è un bianco velo, 
    sembra tinto di vernice. 
     
    Si vergogna al suo cospetto: 
    lei pulsante innamorata, 
    lui è freddo, circospetto, 
    ma ha già l’anima incantata.

     

     

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Grazie. Aspettavo un tuo pensiero al mondo. Ora posso alzarmi, chiudere la finestra, guardare un po di televisione e, fra sigarette e qualche bicchiere, aspettare che Morfeo a tradimento venga a rapirmi. Un sereno riposo anche a te.

  5. Noi abbiamo la necessità di credere all’incredibile. Solo così possiamo sopportare lo spettacolo di una realtà che non ci convince. Di una realtà che ci aggredisce con i suoi dati di fatto.
    Per noi la vera realtà non è quella che vediamo tutti i giorni ma quella che intravediamo quando ci affidiamo follemente ai nostri sogni impossibili.

     

     

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  6.  
    Guardo l’orizzonte e mi rendo conto della limitatezza di quel che so, di quel che faccio, di quel che sono. 
    Nello stesso tempo, l’orizzonte mi dà la consapevolezza del desiderio segreto di andare oltre, di allargare la mia conoscenza e la portata delle mie azioni.
    Il desiderio si precisa. 
    Essere più consapevole, conoscere oltre, guardare con occhi nuovi, trovare azioni che superino il piccolo orto dove mi trovo. 
    Esplorare il mondo, crescere ancora e trovare altri modi per contribuire.

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  7. Io, con il mio ombrello di primavera, sotto la pioggia. Il rumore delle auto mi culla mentre sto meditando se andare a casa o a fare la spesa. Penso a te e al tuo sguardo innamorato e alla mia voglia di deserti da esplorare. 
    Senza rimedio.

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Non è il momento di commenti, li farò. Ora è solo il tempo di sentire l'improvvisa emozione che mi hai provocato.

      Un augurio per il tuo spettacolo.

  8. Coi cipressi ci parlava. Anche lei. Si fermava sovente vicino ai cimiteri. E poi i viali, vicino al lago di Garda. 
    Dal portamento elegante, profumato, speziato. Longevi. Le erano sempre piaciuti, fin da bambina.
     

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Uffa sempre a risponderti. Lo sapevo che ci sono corrispondenze fra noi nonostante le grandi diversità: amo quei sentieri  rurali e dannunziani dove cammini pensando ai ragazzi, amo i laghi, amo i cipressi, amo i cimiteri per la loro bellezza immobile e per le storie che ci raccontano.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Quando viaggio i cimiteri sono sempre una delle mie mete fisse.

    3. hocuradite

      hocuradite

      Non viaggio quel tanto per fare in modo che possa diventare anche per me un mia caratteristica; ma quando molti anni fa mi sono trasferito in città per prima cosa,  per conoscerla, visitai il cimitero. Ci ritornai un giorno per un semplice lavoro di spalatura della neve, ma questa è un'altra storia. Stavo pensando che quello che che ci accomuna è forse un certo romanticismo ottocentesco o magari un esistenzialismo o decadentismo alla francese. Ho letto una volta in una chat pubblica, da un esperto del settore, che merita una visita il campo santo di Genova, a quanto pare deve essere di una suggestione unica.

      Comunque è meglio chiudere il discorso perche chi ci legge e ci vede dall'esterno veramente pensa che siamo pazzi, ma pazzi veramente. Oppure dei ricchi annoiati  in cerca di cose originali ed emozioni forti.

      Ti scrivo ancora.

  9. Meta-fisica

    Talvolta accade - negli ultimi tempi più spesso – che io guardi un ragazzo solo per apprezzarne la bellezza e l’armonia del fisico. Nulla di più, niente secondi e terzi fini. O meglio potrei dire solo tersi fini. E con questo non penso che sia male quando guardo un ragazzo solo immaginando cose sconce. No, non credo sia male. Solo che nel primo caso mi godo come mai il trascendere di ogni traccia di fisicità che in qualche modo inquina e oscura certi punti di vista: senza compiere alcuno sforzo non immagino un dopo, situazioni che non avverranno mai, circostanze improbabili, situazioni che in qualche modo usurpano il momento, il presente, l’attimo in cui sto guardando. In questo caso semplicemente non immagino nulla, guardo e basta, come potrei guardare il mare, il sole, il cielo, una nuvola, un albero o un’opera d’arte.

    Quindi, ragazzo che sei sulla scalinata con i pantaloni bianchi e il vento che ti spettina i capelli, non fraintendere il mio sguardo, continua a scendere e vai per la tua strada.

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    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      sfortunatamente non comprenderà mai questo messaggio ma fraintenderà le tue intenzioni

    2. ciribi72

      ciribi72

      vero, la mente dell'uomo non risiede solo nella testa :P

    3. hocuradite

      hocuradite

      Ho commentato sulla mia bacheca per evitare di strumentalizzare il tuo dialogo. Se vuoi leggere la cena è servita.

  10. C'era nella parte vecchia della città un quartiere pieno di luna, magnificamente inquadrato dalla mia finestra.
    Vi risiedevano artisti venuti da ogni dove, pittori della Provenza, musici irlandesi e scrittori del medio oriente d'ispirazione Sufi. Claudio mi convinse a cercare di mettere un po' d'ordine nella mia vita, regalandomi un paio di risme di carta.
    Mi disse che viene il momento in cui conviene impegnarsi in qualcosa del genere, non perché qualcuno leggerà il manoscritto ma perché è spaventosamente triste l'idea che milioni di persone vivano tutta una vita, scorrendo rapidamente sopra le cose che li riguardano, senza fissare qualche appunto, qualche considerazione.
     

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Ringrazio il giorno che hai deciso per la prima volta di scrivere, perché le tue parole sono arrivate a tutti noi che ti ascoltiamo. Forse qui sei sprecata; se non un libro, data la frammentarietà dei tuoi scritti, meriteresti almeno un blog fatto come si deve.
      Musica toccante, tanto che sono qui contrito come un fagiano. Non so dove, come e perché questa mi sia familiare.

  11. Ho voglia di correre ma mi fermo volentieri ogni tanto.
     
    È allora che sento che sono.

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  12. Nelle nostre storie c'è sempre un castello. 
    Da conquistare o da cui fuggire. 
    O un luogo in cui progettare imprese.

     

    Il mio castello è per i sogni dei bambini, 
    per le avventure coraggiose dei piccoli eroi delle fiabe, 
    passaggio segreto per le scorribande della fantasia.

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    1. odessa1920

      odessa1920

      Magnifico avere un proprio castello.

    2. hocuradite

      hocuradite

      Mmmm .... Odessa Odessa ... fai la brava!

    3. hocuradite

      hocuradite

      Il mio castello, almeno quello sognato, è quello della tana  dell'Aquila dove l'eroe stanco si riposa e si separa dal brusio della gente che comunque ama. Quello reale è il rifugio del gatto dove separarsi dall'incomprensione, avidità  e rifiuto della gente.
      Il castello è per me un'immobile fortezza perciò è altrove il luogo mentale e fisico dell'avventura, dove perdersi e ritrovarsi. Non mancano mai perciò nel suo ventre  i luoghi più ameni, gotici ed esotici:  le segrete, i labirinti e i sotterranei dove perdersi, cercare le proprie follie, la propria anima  e i segreti inconfessabili. È anche il luogo da dove fuggire nella notte per salvarsi la vita quando il castello viene assediato.

       

    4. Visualizza i commenti successivi  altro %s
  13. Devo dirti una cosa.


    Che cosa?

    Sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista.

    Me lo dici così? Sono passati anni, perché ora?

    Non lo so.
     
    È troppo tardi.
     
    Perché?
     
    Perché ormai io non ti amo più.
     
    Perché mi amavi?
     
    Oh sì, ti amavo. Sempre che si possa chiamare amore un sentimento nascosto e non corrisposto.
    Ti amavo ancor prima di conoscerti quando sentivo parlare di te. Poi ti ho visto ma non sapevo che eri tu. Quella sera eri vestito di nero e avevi i capelli raccolti in un codino. Quando mi è stato consegnato il copione vidi che avrei dovuto ballare con te. Il cuore quasi impazzì quando la tua mano toccò il mio fianco e mi guardasti negli occhi. Abbassai lo sguardo ma ti strinsi più forte la mano. 
    Aspettai con impazienza la prova successiva. Sognavo che tu mi aspettassi e mi dicessi: posso avere un tuo bacio o prima dobbiamo fidanzarci? 
    Come nella tua poesia.

    Perché non me l’hai detto?
     
    Non potevo, non avrei sopportato un rifiuto.
     
    Non ti avrei rifiutata.

    Lo so ora e ora è troppo tardi. Quante ore abbiamo passato assieme da soli e non ti sei mai fatto avanti. 
     
    Credevo in qualche modo di dimostrarlo, una volta ti ho abbracciato forte e a lungo.
     
    Me lo ricordo bene ma eri ubriaco.
     
    Non sai che l’alcool toglie i freni inibitori?
     
    Vero, ma a volte fa fare anche cose di cui poi ci si pente. 
    Avrei voluto quell’abbraccio da sobrio.
     
    Non avrei avuto il coraggio 
     
    E ora?
     
    Ora mi sono reso conto che dovevo dirtelo, solo tu puoi capirmi perché siamo uguali.  
     
    Siamo molto simili, è vero. Sarà perché siamo nati lo stesso giorno. 
     
    Condividiamo ben più che una data di nascita. 
     
    Lo so, io posso vedere oltre e posso comprendere i tuoi demoni. 
    Fin dal primo giorno mi hai ricordato la vergine folle di Rimbaud. Ti avrei visto come il mio sposo infernale.
    Ma ora come ora se ci ripenso sorrido.
     
    E così ti faccio solo ridere.
     
    No, non intendevo dire questo, tu mi piaci ma l’incanto di un tempo non esiste più. 
    Avrebbe potuto essere un amore e forse a suo modo lo è stato. 
    Un amore pensato. Sia da parte mia che da parte tua. 
     
    Che stupido sono stato. 
     
    In fondo è stato meglio così. Possiamo avere per sempre l’illusione che sarebbe stato perfetto. 

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Quanto hai scritto mi ha coinvolto, amareggiato. Sembra l'epilogo di un lungo discorso nel quale ci hai condotti. Non so dirti altro se non che mi dispiace che sia andata così. Anche se una cosa consolante dell'amore pensato (che invece chiamo incompiuto)  è che appunto non si corrompe mai, è eterno. Ti consiglio la lettura di questo mio intervento: 
      https://people.virgilio.it/profilo/hocuradite/169846/?status=33043&type=status
      Pensando a te mi rivolgo pubblicamente a tutte le donne dicendo quanto segue.
      Anche noi uomini siamo fragili, abbiamo le nostre incertezze e paure e spesso siamo indecisi perché non siamo in grado di leggere i segnali che le donne ci inviano, spesso contraddittori e complessi. 
      Una cosa dico  a voi donne: per quanto  tu possa essere intraprendente non aspettare comunque che sia sempre lui a fare l'ultimo e decisivo passo, se vi piacete dimentica di essere donna ma solo ricorda di essere innamorata, perciò prendilo a te  e SOLAMENTE BACIALO, BACIALO E  ....  BACIALO ANCORA.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Il dubbio è sempre: e se il bacio non venisse accettato? 

      Io sono piuttosto babbalona nelle questioni amorose. Non capisco mai quando e se una persona è attratta da me. Più volte mi hanno fatto notare che piacevo a questo o a quello. Io non me ne accorgo mai. Anche gli uomini spesso sono criptici. O io sono semplicemente cretina. 

      Non ho mai avuto rifiuti ma ne sono comunque terrorizzata. Non tanto di non piacere  a una persona ma quanto a un’umiliazione. Espormi per poi essere respinta. 

       

       

    3. hocuradite

      hocuradite

      Se il bacio venisse rifiutato tu ti sentiresti malissimo ma poi non avresti mai il tormento del dubbio e del rammarico di aver perso un occasione così importante come l'amore. Lo so non è facile. 
      Il tuo terrore come lo descrivi sembrerebbe appunto non la paura di sentirti inadeguata ma di vivere l'esperienza dell'abbandono. Aprirsi con fiducia agli altri e ricevere disinteresse, inganno, ridicolizzata per la tua ingenuità. Sentirsi esposti e vulnerabili. La lepre e la luna non ti dicono niente? 
      Ovviamente, se vuoi rielaborarle per sconfiggerle, sono cose che vengono da lontano che hai vissuto nei tuoi primi anni di vita.
      Non sei stupida ma probabilmente il tuo livello di introversione è così forte da essere solo presente a te stessa e separarti dalla realtà fino a non comprenderla e non accorgerti di chi è interessato a te. Il tuo poco coinvolgimento nelle dinamiche del sito sembrerebbero mostrarlo.
      C'è un modo per capire i maschi. Mentre le donne sono portate per l'affettività e la relazione, per cui possono dimostrare affetto per un uomo anche solo come amicizia creando dubbi sul loro interesse, un uomo lo devi pensare come un essere estremamente  semplice che si muove per linee rette. Se ti dà attenzione, è gentile, ti fa regali, ecc. probabilmente è interessato  a te ( il perché è un altra cosa ).
      È inoltre sempre possibilista, è sufficiente che non provi repulsione per te che comunque si lascia avvicinare e lusingare da un tuo gesto intimo. Se fatto questo capisci che non c' è di più puoi sempre dire scusa mi sono lasciata andare, non so cosa mi è capitato, dimentichiamo tutto e desidero che ti fermi. 
      Se vuoi puoi, per disincanto o cinismo oppure per consolazione, anche proseguire e dirti anche se non mi ama è comunque qui con me, è mio e almeno se il mio cuore non è appagato lo sono almeno miei sensi con lui e la mia speranza che cambierà.

       

  14. Fu a Zurigo, lo ricordo.
    E tu venivi da Marsiglia.
    Avevi tanto dentro.
    E io...
    Io non finivo di spalancare gli occhi.
    Non finivo…
     

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    1. hocuradite

      hocuradite

      COINCIDENZE

      Un cuore inciso sulla balaustra vicino al tuo braccio. 

    2. odessa1920

      odessa1920

      Sei un attento osservatore, non l’avevo notato.

  15. Artista di strada

    Aveva una grande energia addosso e adorava la musica. Voleva che la gente ne potesse godere non solo nei concerti o nelle sale di audizione. Voleva che la musica circolasse per la città mentre le persone si recavano al lavoro, mentre andavano a passeggio o a fare la spesa. Sapeva che la musica fa bene, che smorza l’aggressività, commuove il cuore, aiuta a ritrovare la propria umanità. 

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  16. Tu mi odi, l’ho capito. Forse ho approfittato di te, l’ho capito. 
    Ognuno di noi ha un peggio di sè intrinseco specifico che si nasconde da qualche parte e in certe situazioni esce fuori e non sempre è opportuno, quando esce, ma quando esce, esce e basta.
    Io con te sono uscita con il peggio di me, senza dubbio. E certe sensazioni rimangono. Tutto rimane in fondo. Almeno fino a quando esistiamo.
    La cosa buffa è che quando stiamo insieme senza consapevolezza riusciamo a parlare, a scucirci e a dirci cose e parole. Almeno questa è la mia opinione, con tutti i suoi limiti.
    La memoria ci salva e ci condanna insieme. Senza scampo.
     
     
     

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  17. Volevo rispondere al tuo commento ma credo tu l'abbia cancellato. Forse hai pensato che io mi offendessi, non so...

    Non sono una ragazza permalosa. E comunque non ho trovato nulla di offensivo in ciò che avevi scritto.

    1. hocuradite

      hocuradite

      Ho ripensato che fosse troppo personale, fuori contesto e una critica gratuita. Non so, aspetto miei e tuoi input e magari la ripubblico.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Io non l'ho vista come critica. Mi incuriosisce come può vedermi la gente che non conosce la mia vita e quindi solo da quello che scrivo o mostro.

  18. I libri sono uno splendido sostituto delle conversazioni, bisogna ammetterlo. Forse non vorremmo frequentare troppo a lungo i loro autori, perché li troviamo impegnativi. 
    Ma il libro ce li offre senza costringerci alla loro presenza. 
    Quelle persone che genericamente sono definite ”introverse” preferiscono mille volte restare a casa a leggere un buon libro che partecipare a una festa
     
     
    Generalmente, nella scuola, in azienda e in società, gli estroversi hanno una quotazione migliore, ma io scommetto che la vita degli introversi è più ricca a livello interiore (ma in fondo dico questo perché io sono una solitaria).

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      i libri sono comunque necessari, a volte, è vero, possono sosotituire le conversazioni ma ciò non significa necessariamente essere introversi a mio avviso.

      Magari significa sapersi prendere tempo per se stessi.

  19. Lui giocava così bene a pallone. Lei lo guardava seduta sul muretto. Sapeva di averlo già perso prima ancora di averlo avuto. Ma era anche quello un modo d'amare. Cogliere quell'emozione e portarsela dietro per sempre. Senza che succedesse altro.

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Mi è capitato anche a me. Amarla senza averla, senza volerla perché sapevo che l'avrei subito perduta. Perciò l'ho ignorata sapendo che almeno il suo ricordo e il nostro desiderio incompiuto sarebbe rimasto intatto e niente lo avrebbe corrotto.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Esattamente! Mi fa piacere tu abbia capito. Un amore pensato.

  20. Se sento musica anch'io ho voglia di suonare, 
    se vedo papaveri anch'io ho voglia di fiorire.

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  21. Io: cosa pensi della mia vita?
    Alberto: che la prendi troppo sul serio
     
    In effetti mi prendo troppo sul serio, come fosse una esigenza. 
    Adesso, una delle poche certezze che ho è che non ho davvero nessuna esigenza, non ho la pretesa o la presunzione di esigere nulla da me stessa. Devo prendere coscienza di non avere nessuna esigenza, non esigere nulla né da me, né dagli altri e vivere così, distillando ogni giorno nella sua essenza, felice di essermi liberata da tutto, con fatica e dolore. 
     
    Questo era il mio percorso, evidentemente, la mia liberazione, il mio senso.

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  22. Oggi ho amato il sole. Di persona.
     

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    1. altomororicco

      altomororicco

      e il sole pare abbia amato te

    2. daliahnera

      daliahnera

      non sono particolarmente amica del sole ma su di te ha sicuramente un benefico effetto

  23. Ultime riflessioni sulla coppia
     
    La vita non è costituita dalla coppia. La coppia non è il perno della vita, il fulcro di tutto. La vita in fondo la viviamo da soli, la coppia è un complemento. Quindi la coppia fallita secondo me non esiste. Esistono desideri falliti, vite singole fallite.
    Non per questo bisogna scoraggiarsi e non credere nella coppia, forse anche una parte di me ci crede ancora. Altrimenti tutto sarebbe perduto. Ma più che nella coppia bisogna credere nella vita oltre la coppia (che comprende pure la vita di coppia), che è molto più complessa della coppia in senso stretto.
    La vita è necessariamente incasinata, un equilibrio giornaliero tra emozioni, sensazioni, voglia di cambiare, evolversi, fuggire, rimanere. La vita sta nella lotta, in questa eterna lotta che facciamo. Avere amanti, altre storie, tornare ad amare, essere fedeli, infedeli, abbandonarsi fa parte di tutto ciò, della vita, intendo, e una coppia non credo che possa contenere tutto.
    È difficile capire se una coppia è felice, è difficile da rivelare, pochi lo ammettono fino all’ultimo. Sembra un fallimento, una cosa deprecabile ma in verità fa parte della vita, un po’ come il dolore, è una cosa estremamente naturale.
    O come la sessualità. Essere etero non credo sia più normale di essere gay, non esiste una normalità, la natura ha infinite espressioni della normalità, tutto ciò che la natura crea è normale. E poi tra etero e gay ci sono una infinità di sfumature e gradi di desiderio. Lo stesso, credo, vale per una coppia: non esiste una coppia ideale o l’archetipo di una coppia felice, o anche se esistesse sarebbe soggetta al tempo e ai cambiamenti che esso implica.
    Facile teorizzare, in fondo la coppia anche per me è sempre stato un obiettivo. Quindi perché fino ad adesso l’ho criticata? Sì, anche io cado nel paradosso, non credo ci sia scampo. Con l’età e il cinismo che uno si porta dietro mi vengono da pensare due alternative: o uno sta da solo, prendendo sempre il meglio e la parte più intensa di un rapporto umano, oppure si adegua e si “accontenta” di una storia serena, senza più punte di felicità estrema. Entrambi i casi non credo siano un fallimento.
    Credo che la vita sia così, paradossale e ambigua. E poi nessuno dei casi è eterno, nella vita si possono alternare, invertire, variare, frazionare.
     
    Ieri sera ho visto un film, “La volpe e la bambina”. Una favola, certo, ma con un senso profondo, secondo me. Racconta la storia di amicizia tra una volpe ed una bambina. Con il tempo la bambina, dopo una prima naturale diffidenza della volpe, riesce a metterle il guinzaglio, la porta in camera sua come fosse un peluche e lei, la volpe, quando prende coscienza di ciò, di quello spazio ristretto, del venir meno della sua natura selvatica, viene presa dal panico, impazzisce, distrugge tutto, si butta dalla finestra e quasi muore. È stato il desiderio di possesso della bambina che l’ha quasi ammazzata, l’addomesticamento.
    Addomesticare: quando ci piace e quanto ci fa male allo stesso tempo. Non so se esista una terza via ma quella dell’addomesticare sarà giusta per la società, in fondo siamo dei consumatori (anche di amore), per la perpetuazione della razza umana, per le nostre paure, altro non so... ma non per il profondo della nostra anima che ha bisogno di altro (e di questo sono convinta).
     

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      il piccolo principe insegna del resto...

  24. Bevo il primo raggio di sole
    e salpo.
    Il desiderio
    gonfia la mia piccola vela,
    lo sguardo spalancato
    sull’orizzonte del mondo.

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  25. Grazie del tuo commento. Mi fa piacere che poche e semplici parole abbiano suscitato delle emozioni.