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w la neve1
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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ma quanto ha nevicato?? magnifico
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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bella la neve!!!|!!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Io in casa sto bene. Le mie giornate sono i dense e ispirate e stanno bene racchiuse nel mio “vascello del tempo”.
Il mondo è là fuori. L’osservo dalla mia finestra. Là fuori resta l’altra metà di me. L’Aperto è una casa più grande. Amo la natura e mi sento legato all’umanità.
Per il momento la mia uscita principale è una passeggiata solitaria, al mattino, nella campagna. Dura un paio d’ore, di solito. Adoro questa specie di “rituale”.
Cammino adagio. I rumori delle attività umane sono lontani, sullo sfondo. La quiete dei campi mi ristora. Sto in ascolto.o. E arrivano regolarmente pensieri che mi allargano il respiro, aprono orizzonti nuovi, rinnovano il sangue nella circolazione, creano geografie allettanti per il desiderio.
È come se nascessi di nuovo ogni mattina. Quando mi sento rigenerata ritorno a casa.-
bellissima didascalia!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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K. aveva lunghe unghie affilate e taglienti e scavava tane nella carne. Aveva una casa di mattoni e cemento, tende di lino dietro alle finestre, un soffitto bianco sopra la testa ed un’auto lucida con cui spostarsi ma non è questo il punto. Nonostante tutto, nonostante tutti i suoi averi, di notte o nelle pause pranzo, usciva, come uscisse da se stesso, si affilava con cura le unghie rapaci e scavava tane nella carne, come un coniglio, una talpa, come un topo.
K. era senza posa, in perenne ricerca di un rifugio, di una consolazione, di una conferma, di un plusvalore, di giuste reazioni oltre le recinzioni, di inediti rituali, di occasioni occasionali, di brandelli di ideali, di incerti lacerti, di confini affini, di un motivo di resa o di vittoria.
K. scavava e scavava forse in cerca del centro della (sua) vita dove trovare almeno un frammento di nucleo ancora tiepido e scovarvi un po’ di pace o di effimero silenzio, perso tra la via dello zenith ed il nadir.
K. era un animale selvatico, aggressivo ed impaurito con gli occhi di latta e lo sguardo di latte che scolpiva e scandiva ogni notte. Un animale acquattato nel bosco dei giorni, con i muscoli in tensione, pronto a scattare, ad inarcarsi, a venerare, pronto ad esercitare la sua personale raccolta indifferenziata di emozioni.
Ed io sentivo, dentro di me, le sue zampe cieche ed i suoi occhi ansiosi, le tempie protese e le narici pulsanti andare sempre più a fondo senza trovare un fondo, e vedevo cumuli di carne smossa ovunque, in un eterno rimestare, calpestare, mescolare e confondere.
Poi ricordo di essermi chinata per stringere un po’ di quella carne ormai morta nel mio pugno socchiuso, e infine lasciarla lentamente scorrere via per gravità, verso il basso, tra il palmo e le dita in un lieve ed impalpabile fruscio. -
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una foto nella foto :)
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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il riflesso dell'anima!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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ma stupenda!!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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dove stai andando di bello?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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La pace e la tranquillità le voglio dopo la morte. Ora preferisco darci dentro ed emozionarmi e meravigliarmi e soffrire ed esultare e trafficare con le mani nella pasta del mondo, e aprire un varco nella siepe perché quello che porto dentro venga alla luce, e arrivare stanca la sera. La pace che apprezzo e il silenzio sono quelli che abitano gli interstizi tra una parola e l’altra, tra un’azione e l’altra. Quei silenzi significativi che fanno corpo con le note stesse della melodia, dove le energie si ricreano e il significato ha tempo di venire a galla. Come nel disegno – gli spazi vuoti che delimitano il pieno e fanno tutt’uno con esso.
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che sfilata!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Certe strade sanno dirlo meglio. Come certe persone.
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elvis06081994 ha aggiunto una reazione
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La Terra è bella, ma vista da lontano – dallo spazio o dalla distanza dell’immaginazione. Da vicino è sporca, una discarica a diffusione illimitata. Una terra che chiede urlando di essere ripulita. È la voce stessa dalla nostra natura, del nostro corpo, a veicolare questo appello.
Una terra inquinata che è semplicemente lo specchio del nostro modo di vivere. Perfino della nostra mente. Certo dei nostri stati emotivi. -
La vita è un viaggio. Le cose capitano perché c’inciampi. E allora le decisioni si rinnovano. L'esaltazione di andare incontro a ciò che potrebbe accadere. La bellezza dell’evento sorpresa.
Per me anche gli eventi naturali sono fatti che ti riguardano personalmente. Hanno il loro dono e il loro messaggio. Una sorta di animismo fa parte della vita interiore. E offre il suo dono di senso alla fame che ci divora. -
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bellissimo vestitino!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Lo ammetto: la vita del pensiero, le strade dell’immaginazione, la ricerca del senso tramite la parola, costituiscono l’aspetto più gustoso della mia vita. Naturalmente non separato dalla realtà materiale.
Il fascino sta proprio qui: impastare la vita mentale con la sostanza materiale della vita. Il pensiero, i sogni, l’immaginario, sono per me come il lievito che viene mescolato alla pasta del mondo per farne – pane profumato – la vita sensata e avventurosa.
Assistere alla nascita del pensiero e vedere emergere la forma materiale in cui esso si esprime sono di fatto impossibili a distinguere nei momenti più felici della creazione.
Ho sempre desiderato che tutta la mia vita fosse come fare un bel quadro.-
ma che posa bella! brava!!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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molto bella e mai volgare! complimenti!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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bellissima!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Lo ammetto: le mie opinioni e i miei stati d’animo oscillano e mutano. E mettere per iscritto le mie idee non fa che favorire la presa di coscienza della loro mutevolezza. Come i proverbi, che vanno bene tutti, anche se sono uno il contrario dell’altro, mi sembrano sempre vere anche se si contraddicono.
Malgrado questa mutevolezza, nel lungo periodo, ho la sensazione forte che certe direzioni di marcia, nel profondo, sono rimaste le stesse. A volte le ribadisco espressamente, con il sospetto di non fare perfettamente centro. Altre volte, affiorano da sé alla luce del sole, con lo stupore di riconoscerle mie. Potrei dire che io sono la storia di queste mutevolezze, ma anche che sono l’osservatore di questa storia – e quindi un altro. Delle volte sono così, delle volte sono cosà… E so che è questa mutevolezza che rende più vario e interessante il panorama e il viaggio. Alla fine potrei dire che non ho capito niente, ma che è stato appassionante. Insomma, ricomincerei daccapo, o meglio: andrei avanti all’infinito.-
nella savana?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sembri una modella anni 70!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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pennichella!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Lo ricordi? A sette anni avevi un amico immaginario. Milo, si chiamava. Che era un amico immaginario te lo disse Franca, l’amica di tua madre, che studiava psicologia all’università. Lei intendeva, per “immaginario”, che non esisteva davvero. Ma Milo ti ha tenuto compagnia per anni e ancora chiede di te, dopo che vi siete separati. Lui ti svelava molte cose e sapeva quasi tutto quello che tu gli chiedevi. E quando non lo sapeva, sapeva di non saperlo. E te lo diceva.
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bellissima questa giacca!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due mani e due piedi, hai due occhi che possono ammirare la vita, e scommetto che hai quelle due o tre doti particolari che ti consentono di fare meglio d’altri alcune cose. E stai lì ad inchiodarti perché lui ti ha lasciato, o perché si devono fare i curricula in formato europeo? O perché il mercato del lavoro non ti offre più posti fissi e garantiti?
Dai, mettiti con i piedi all’aria, di schiena, tu hai un tuo sogno, tiralo fuori. È la tua bussola. Poi smettila di compatirti, usa le tue risorse e provaci. Di fame è difficile che tu muoia – ma se anche fosse? Hai la tua bella avventura da vivere. Troverai sempre un modo per avere energie nel corpo e nell’anima. A volte basta poco, camminare, dormire, mangiare in modo adeguato… Insomma quelle cose che vengono da sole se ti prendi cura di te. E butta dalla finestra quest’abitudine a fare bilanci negativi.-
le energie positive portano positività!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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alla fine sei sempre in bilico!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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quante nuvole!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Mi ha detto che il richiamo della Natura per lei è soprattutto desiderio di naturalezza. Coltiva un sentire limpido che prende le distanze con grazia dalle complicazioni sentimentali e dalle turbolenze emotive. Ha un’anima che scorre con modestia e tanta dignità tra le vicende dei giorni. Afferma di camminare nella direzione dei sogni, pensando che è la vita stessa che chiama da quella parte. Ha fiducia ma con gli occhi spalancanti e attenti. Sembra fragile, ma a parlarle con lei anche solo un po’ ho sentito una forza interiore tanto incrollabile quanto tranquilla. Quando mi guardava negli occhi mi sentivo scrutata nell’intimo.
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La Natura è rivelazione di Dio; l’Arte, rivelazione dell’uomo.
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elvis06081994 ha aggiunto una reazione
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Mi misi a pensare a questo meraviglioso potere, di mescolare l’immaginazione al mondo. E a come fossi libera di farlo, senza limitazioni. E mi parve di intuire che era questo il segreto della qualità della vita. E a come tutte le paure che impedivano di usare questo potere fossero un gioco di specchi, una specie di incantesimo. Un maleficio che si poteva facilmente esorcizzare. Perché bastava attaccarsi al desiderio.
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Naturale che ammiro i grandi eroi, quelli delle imprese eccezionali, dei grandi sforzi, della tenacia incrollabile. Da bambina ho letto Salgari, Kipling, Stevenson e tutti gli altri.
Ma un po’ per volta mi sono accorta che ho più talento per le piccole imprese quotidiane, quelle capaci di aprire le porte alla gioia, con quelle piccole conquiste su di sé che non militano sotto bandiere infiammate, ma che trasformano notevolmente la qualità dell’esistenza e dispongono l’animo a vedere la bellezza, conservare la meraviglia e coltivare la gentilezza.
Si può restare a bocca aperta di fronte allo spettacolo del mondo. E interrogarsi all’infinito con l’immaginazione su ciò che passa nella testa e nel cuore degli altri. E allora viene voglia di non toccare niente, di lasciar accadere, restando lì a guardare.-
Come sempre fai incantare con la tua scrittura!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Siamo tutti spettatori in questa vita, ma purtroppo molti si credono Dei.
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Bellissima come sempre
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Nelle storie del nonno il mondo era colorato. Le montagne spesso erano rosse e sentieri interminabili solcavano pianure e attraversavano colline. Cantastorie incredibili venivano dall'Oriente e raccontavano di draghi e di principesse. Avevano sempre doni magici nelle tasche profonde delle loro casacche e si portavano a tracolla strumenti musicali che non avremmo mai immaginato.
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Ho visto poco nero su di te, sei molto colorata solitamente, ma ti confesso che ti sta proprio bene!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Noi ci parlavamo, ancora, la sera, affacciati alla finestra, sui giardini del quartiere, mentre la città trapassava dal tempo del lavoro e quello della casa. E tu dicevi spesso che non c’era tempo, nella giornata, per pensare a se stessi, alla propria vita, ai sogni, ai desideri… eri sempre preso da una qualche forma di compito che ti derivava dalla situazione.
E mi dicevi: ma tu, ma tu, dove?
E rimanevi così, a guardare dietro le mie spalle. E scuotevi il capo, e ripetevi: dove? -
Non amo i propositi, preferisco gli spropositi.
In verità ne avrei ma poi so che non li attuerò quindi cerco di non pensarci. Forse l'unico a cui penso adesso è imparare a proteggermi e a abbandonarmi alle cose e alle emozioni. Non so se sono azioni contraddittorie, lo scoprirò. Comunque per me proteggermi significa tutelare la mia mente ed il mio corpo qualsiasi cosa accada. Per il resto non mi prefiggo nulla di concreto. Le cose concrete non devono essere un fine, bensì una conseguenza del giusto stato d'animo e se non ce l'hai non puoi sapere quando questo ci sarà.-
siamo tutti sulla stessa nave di speranza!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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parole più che giuste!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali. La gente sente che deve cambiare. Molti sentono l’urgenza di un cambiamento. C’è un’inquietudine serpeggiante nel nostro mondo di benessere e opulenza. Come se il male più diffuso fosse una sorta di vita senza senso. In cui si è portati dalle cose, dalle mode, dalla pubblicità, dalle opinioni più diffuse. Si mangia tanto, si possiedono molte cose, si va in vacanze che solo i re di un tempo si potevano permettere, ma…
Come se l’io si fosse smarrito. O avesse smarrito quella consistenza che consente di riconoscersi senza esitazione. E la conversione consisterebbe, in prima istanza, nel diventare un io per davvero. Nel diventare, come dicono alcuni guru, padroni del proprio destino.-
cavolo quanto è vero!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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