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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. C'è una dose massiccia di ambiguità nelle cose e forse è ciò che le rende interessanti.

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  2. Capovolgi un ombrello e avrai una barca.
    Puoi leggere i libri cominciando dal fondo.
    Quanti palloncini servono per volare?

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      dolcetto o scherzetto?

    2. ciribi72

      ciribi72

      sempre a tema!! bravissima!

  3. Ci sono degli eventi nella vita pazzamente affascinanti.
    I momenti eureka.
    Piccoli o grandi che siano.
    I momenti dell’intuizione. Quando un pensiero, all’improvviso, apre un orizzonte là dove c’era un confine, un muro.
    Fuori non è cambiato niente. Tutto è come l’istante prima.
    Dentro è nato un nuovo mondo.
    Il chimismo degli umori si è trasfigurato in un attimo.
    Il respiro è cambiato e la tensione dei muscoli sulla schiena e all’addome si è allentata.
    L’immaginazione sta già proiettando il nuovo film.
    Piccolo o grande che sia.
    Sei già in volo
    Nella direzione promettente.

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    1. elvis06081994

      elvis06081994

      Sarebbe bellissimo se tutte le nostre strutture fossero ricoperte di verde

  4. Ci sono esperienze che solo chi le vive le può sentire e provare.
    In fondo non siamo troppo diversi dagli insetti che sono attratti dalle luci notturne.
    Questi sbattono ossessivamente contro lampadine o sono bruciati da una candela senza una ragione apparente.
    In origine le farfalle notturne orientavano il proprio volo attraverso la luce lunare: per andare dritte volavano mantenendo un angolo costante con la luce emessa dalla luna. Poi con la comparsa delle luci artificiali evidentemente scambiano ogni luce con la luna e muoiono bruciate.
    Forse in origine anche per noi esisteva una sola luce da seguire.
    Chissà.

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    1. gigirock0

      gigirock0

      Buon fine settimana Odessa, come sempre bellissima foto :) 

    2. davidek1982

      davidek1982

      Gran bella foto, complimenti.

  5. Ci sono trappole nel linguaggio. S’impara a riconoscerle un po’ per volta. Betty Edwards – una maestra fantastica nell’arte del disegno – diceva: “Quando ad un bambino dici che quello è un cane, smetterà di guardarlo”. Ormai ha un nome. E col nome un concetto. E le parole si mettono insieme. La logica è il loro campo magnetico d’aggregazione. Ne nasce un quadro di significati. L’occhio si sposta sul quadro e, pigramente, non ritorna a ciò che ha visto e che potrebbe continuare a guardare. Allora nascono le definizioni, e la voglia di vivere si veste di quelle definizioni come di vestiti al pranzo di gala della cultura. E ci sono i maestri di cerimonie. E i galatei. A questo punto hai perso il contatto.

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    1. londoncalling6

      londoncalling6

      ma questa statua cosa rappresenta?

    2. ciribi72

      ciribi72

      stai benissimo in rosso!

  6. Ciò che m'incanta di questo mattino è che quello che ieri sera sembrava molto difficile ora mi appare possibile!

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    1. davidek1982

      davidek1982

      Ciao Odessa, verranno giorni migliori, su con la vita. Buon weekend.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Scusa ma non ho capito il tuo commento. Dove vedi la negatività in ciò che scrivo?

    3. fioredizucc1

      fioredizucc1

      Dormirci sopra è sempre una buona soluzione.

  7. Come tutti, sono un misto di forza e debolezza. Dei momenti sono debole, fragile, vulnerabile e intimorita. In altri momenti ho la grinta di una leonessa che difende i suoi piccoli. Sono coerente, a modo mio. Nel senso che non consento ai momenti di debolezza di portarmi fuori dal binario che decido nei momenti di forza e di visione nitida.

    Nei momenti di debolezza ho imparato a fidarmi delle cose che avvengono. Mi siedo nel centro del cuore e mi lascio guidare da quello che avviene, dentro e fuori. Ho fiducia. Prima o poi, vengo premiata. Le cose si risolvono bene, da sole – si direbbe. Eppure credo di contribuire con questo mio atteggiamento a che tutto proceda per il meglio.

    La consapevolezza che tutto è andato a buon fine, che c’era una logica segreta negli eventi, ce l’ho solo dopo che tutto è successo. Potrebbe essere altrimenti? Per questo, ho deciso di non strizzarmi troppo il cervello nel cercare soluzioni a priori. A priori io cerco di centrarmi, di restare connessa o di ricollegarmi. Lo dico in questo modo. Quando sono collegata, credo che tutto quel che avviene porterà a un buon fine. E credo che tutto quel che faccio colpirà nel segno, anche se non lo vedo subito.
    Quando sono forte, vedo chiaramente in anticipo. So dove andare a parare e come comportarmi. So fare piazza pulita di tutti i ragionamenti contorti e le domande stupide.

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    1. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      che bello sciarpone!

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      dove passeggi di bello?

    3. nuncepenza6

      nuncepenza6

      hai sempre quel tocco in più!!

  8. Crebbero all'ombra delle nuvole nostalgici di sole.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      intrigante!

    2. fashionista0

      fashionista0

      wow wow wow

  9. Credo nei sogni e nel desiderio. E se sono fonte di sofferenza, sono anche fonte di creazione e di slancio e d’esultanza, e quindi di sofferenze significative. Ciò che rende la vita degna di essere vissuta è la stessa cosa per cui si può accettare di morire.

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    1. fashionista0

      fashionista0

      Con queste foto e con le tue parole non deludi davvero mai :) 

  10. Disse: Noi umani, siamo esseri d’immaginazione.
    Il che, più o meno, voleva dire che i nostri comportamenti, quello che facciamo, e quello che speriamo, e quello che desideriamo, dipendono da idee e pensieri che abbiamo in testa.
    In altri termini, il nostro mondo, la qualità della nostra vita, nasce dai pensieri che coltiviamo. In questo senso, tutto dipende alla mente. O dal pensiero.
    Cioè, non è vero che viviamo immersi ottusamente nel mondo oggettivo. Ma alle cose che capitano, agli eventi, noi diamo la forma che immaginiamo nella testa.
    E questa roba che avviene nella testa noi possiamo coltivarla. Ci possiamo mettere le mani sopra e dargli una forma, se vogliamo.
    La qualità delle nostre esperienze, di quello che viviamo e di quello che facciamo, può essere generata dai pensieri che scegliamo di coltivare.

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    1. ciribi72

      ciribi72

      che classe!

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      wow.. che bel tramonto tra l'altro! 

  11. Dissiparono filosofie le fronde fluttuanti nel colore. E fu pura gioia.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ma wow!

    2. altomororicco

      altomororicco

      uno dei fiori più affascinanti a mio parere!

    3. gerbera0

      gerbera0

      sembri alice nel paese delle meraviglie :) 

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  12. E arriva il tempo come un giardino, un parco immenso, straordinario, dove si va a leggere, a parlare, a innamorarsi, a progettare, a costruire nei discorsi e nelle libere relazioni le molteplici tracce e i rapidi abbozzi di possibili sentieri. L’intelligenza infinita della  natura e quella umana da poco risvegliata dialogano creativamente come mai, e il Dio passeggia lieto tra gli umani godendone i discorsi acerbi e generosi.

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    1. ciribi72

      ciribi72

      bellissima con i tacchi sul prato!! una favola!

    2. theoldandthesea

      theoldandthesea

      stai benissimo! ti trovo molto in forma!

    3. tacchialti94

      tacchialti94

      un'odessa pensierosa!

  13. E io vidi i tentacoli dell’uomo col cappello, l’Uomo Guidato dalla Luna. Aveva grosse sopracciglia e occhi sgranati dalla meraviglia. Le sue mani afferravano i pezzi separati e li filavano come il formaggio ammorbidito nell’acqua calda. Fila e rifila, la matassa del mondo si ricostituiva in una nuova unità.

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    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      molto bella!!!!!

    2. vitto071

      vitto071

      bellissima !!! 

    3. melissa2407

      melissa2407

      Che bella foto :D

  14. E mi resi conto che l’entusiasmo non era uno sterile spreco di energia, ma la misura esatta della vita. E che era facile aprire le porte all’entusiasmo, alla passione. Bastava esserci, completamente, in quel che facevi. Un  altro – forse Dio stesso, in persona – rimescolava il grande minestrone. Ogni verdura era impegnata a dare il suo sapore. Essere completamente te stessa, dare quello che era nella tua natura, e nel contempo sapere che facevi parte del grande minestrone.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      magia!

    2. fleurdelys00

      fleurdelys00

      il rosso dell'amore!

    3. ciribi72

      ciribi72

      il rossa sta da dio nel verde!

  15. E viene il momento in cui ci ricordiamo dei nostri sogni dell’infanzia, e dell’adolescenza. E che quello è il momento in cui possiamo decidere di ricominciare a sognare. E che questo prelude al riscatto della nostra storia. Questo apre la via alla libertà. Libertà dai legami e dalle paure, libertà dalle storie non nostre, e libertà che libera le nostre energie creative e il coraggio di tracciare la nostra rotta.

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    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare :) 

    2. vitto071

      vitto071

      La natura ci circonda, è la nostra casa per eccellenza. Immergerci nella natura ci fa sentire meglio, e scarica le tensioni che si accumulano durante giornate impegnative ricche di impegni lavorativi, scolastici o familiari. 

      che bella foto :) 

  16. Elisa avvertiva il mutare del mondo e si rendeva conto che non opponeva alcuna resistenza al cambiamento. Cambiare le piaceva. Le piaceva sentirsi mutare.

    Quando era ragazzina desiderava soprattutto avere le cose: i giochi, i vestiti, le bambole.

    Da adulta le piaceva fare, operare, agire, realizzando i suoi obiettivi.

    Adesso le piaceva sentire, sentirsi, essere consapevole di sentire la vita dentro di lei. E la vita era questo divenire che riempiva il cuore.

    Le sembrava che “essere” fosse identicamente “sentire consapevolmente”.

    Ma mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali le venne il dubbio che “essere” fosse ancora un’altra cosa…

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    1. wolfman830

      wolfman830

      che classe!

  17. Era un pomeriggio estivo. Ma le spesse mura della casa regalavano la piacevole sensazione del fresco. E la ragazza stava lì, seduta sul canapè, un braccio appoggiato allo schienale e un fiore rosso tra i capelli scuri. Si era prestata volentieri a fare da modella. Diceva che era una faccenda che riguardava la sua identità. Le donne - diceva - hanno un rapporto complesso con il proprio corpo. E tra il proprio corpo e la loro identità.
    Lui la guardava impregnato da una sorta di erezione dell'anima. E dipingerla era come accarezzarla. Era accarezzarla in una dimensione eterea. Lei, docile eppure distante. Qui davanti e altrove.
    Pensava alla magia della pittura. Pensava alle cose che si dicono, commentando i quadri, per lo più volgendoci alle tecniche, ai materiali, ai colori, allo stile... cose che non toccano mai il cuore, l'essenza, dell'esperienza del dipingere. Pensava alla magia del dipingere, difficile da dire, su cui arduo è comunicare. Ma che gli artisti sanno. E che sanno anche coloro che l'arte sentono dalla parte del fruitore.
    E la vita era magnifica. Diventarne consapevole era felicità pura.
    E sentiva il sogno di grandezza pulsare sotto la corteccia, sotto la pelle del cuore.

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  18. Forse l’universo ama giocare.
    Una persona audace ama mettersi in gioco.
    Chi dice di non avere sogni li ha solo dimenticati.

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    1. ciribi72

      ciribi72

      il giallo è decisamente il colore dell'anno!

    2. odessa1920

      odessa1920

      Per me lo è da anni xD

    3. theoldandthesea

      theoldandthesea

      sei fenomenale!

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  19. Herbert aveva una saggezza a modo suo. Io lo ascoltavo volentieri, era piacevole e faceva pensare. Un giorno, mentre continuava a piovere e il cielo non mostrava segni di pentimento, mi disse: “Il Dio fin dall’inizio aveva deciso di essere quello che gli umani avrebbero scelto. Era parte del gioco. Il Dio voleva divertirsi, in fondo. E ultimamente, voglio dire negli ultimi millenni, gli umani, per qualche loro motivo razionale o altro, avevano deciso che il Dio doveva essere non solo eterno ma immutabile, fisso, lassù nella sua infinita perfezione, a sentir risuonare in questa sua fissità l’infinita gloria della sua bellezza e maestà. Beh – disse Herbert, con un certo sorriso malizioso – Dopo un paio di millenni il Dio si era stancato. Una noia mortale a  stare sempre fisso nella gloria! Lui voleva una storia, un’avventura, non il dipanarsi noioso di qualcosa che era già tutto compreso fin dall’inizio”.
    Io lo ascoltavo con meraviglia e gli domandai: “Ma, Herbert, questo Dio che tu dipingi mi sembra piuttosto poco Dio, che voglio dire? Che un Dio come quello che tu dici, non è onnipotente, non ha la chiave in tasca per ogni problema, non controlla pienamente tutta la situazione, non sa in anticipo quello che avverrà, non tiene in mano i fili di tutti i burattini… Insomma è un Dio a rischio, un Dio che può fallire… E sei sicuro che noi abbiamo bisogno di un siffatto Dio?”
    Herbert – lo guardavo mentre tentavo di dire il mio pensiero – era tutto un sorriso. Aveva gli occhi lucidi e un po’ ebbri come chi ha bevuto mezzo bicchiere di brandy o simile, capisci? E mi disse: “Guarda a te! Dopo tre giorni che sei nella gioia e nel bel tempo, già sei annoiata e trovi il modo di aggrovigliare la matassa, così almeno, un po’ di pathos, capisci?”.
    Fece un silenzio lungo, durante il quale mi diede modo di cambiare. Poi disse: “Non è stare sempre nella perfezione la vera gioia, ma passare dal disagio alla felicità!” Poi aggiunse: “Non stare seduta nella meta, ma il viaggio che ti ci porta!”

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  20. Ho voglia di bene, di bello, di vero. Sono curiosa della vita. Non di sapere cosa fanno gli altri. Ma di sapere cosa significa vivere davvero. Ogni esperienza è importante e la faccio a modo mio. La dico a modo mio. La invento a modo mio. Mi fido di me. So che posso farlo, non perché presuma di essere infallibile. Perché so di essere piuttosto imperfetta. Piuttosto, ho capito che fidarsi di sé e provare è il modo migliore per ottenere risposte, per muovere le cose, per aprire un varco ai propri sogni.

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    1. oggisi1

      oggisi1

      l'essere è importante, ma anche importante è essere tra gli altri altrimenti è essere in solitudine

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      che invidia...a me sta malissimo il rosso :(

    3. altomororicco

      altomororicco

      Ottima scelta cromatica!

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  21. I ragazzini quando giocano provano piacere. Ma quando si accorgono che il gioco non dà più piacere, mollano e passano ad altro. I ragazzini mantengono il senso del gioco più di noi adulti.
    Noi continuiamo a giocare: a fare gli avvocati, gli ingegneri, gli psicologi, i formatori. Entriamo in certi ruoli e continuiamo a giocarci per decenni, forse per tutta la vita, anche quando il gioco non morde più sul piacere di vivere davvero. Perché abbiamo perso il senso del gioco. Perché siamo diventati seriosi.

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Anche io sarei caduto hahah ma secondo me anche negli adulti rimane quel senso del gioco uguale a quello dei ragazzini. Io ce l'ho ancora :D 

    2. odessa1920

      odessa1920

      Una bella cosa

    3. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      Bravo Nunce! Anche io sono come te :) 

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  22. I salti quantici avvengono. Tu ti eserciti, lavori, ci dai dentro, tutto sembra difficile, duro, faticoso, penoso, e tu continui. Poi, un bel giorno, tacchete! Succede.
    È successo così quando hai imparato ad andare in bicicletta, quando hai imparato a guidare, quando hai imparato a fare l’amore, quando hai imparato a recitare in pubblico, quando hai imparato a suonare il pianoforte, a discutere, a far fronte a un  fallimento.
    
La logica sembra questa: si attraversa la prova da cima a fondo, senza fuggire, senza esimersi, senza difendersi. Poi, succede. Improvvisamente. E tutto cambia. Tutto quello che era difficile diventa facile.
    Fino alla prossima frontiera.

     
    La mente precedente insegna a fuggire dalla pene della prova. Ma solo attraversandola puoi accedere alla mente successiva. Il salto quantico.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      che bello ballare in due!

  23. Ieri era un ramo secco ed oggi era erba bambina.
    Stava sorridendo. E aveva voglia di fare.

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    1. daliahnera

      daliahnera

      bellissima!

    2. fashionista0

      fashionista0

      bucolica! e andiamo di natura!

    3. tacchialti94
  24. Il desiderio di ritornare bambini. Di recuperare quella innocente fiducia nell'agire grazie alla quale potevamo inventare giochi fantastici.

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      questa foto è arte!

    2. fleurdelys00

      fleurdelys00

      a volte fa veramente bene!

    3. tacchialti94

      tacchialti94

      pioggia sulla pelle, toglie i pensieri!

  25. Il lago, con le sue ombre e i suoi riflessi. La realtà delle cose va assai oltre ciò che riesco a vedere. Come lo so? Non lo so, lo avverto. In quel senso di non esserci in tutto ciò che c’è.

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    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      hahahahah questa foto è troppo simpatica!!! :D 

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      mi sfugge il nome di quelle bellissime piante!

    3. odessa1920

      odessa1920

      Sono fiori di loto