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Non ho mai visto nessuno indossare il rosso come te !!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Non so come definire il mio stato d’animo adesso.
Posso dire di stare bene?
Non credo.
Ho pensieri ossessivi?
Credo di essere sospesa, come sempre.
Forse la mia salvezza (temporanea) sta in un certa disciplina che devo applicare alla mia vita.
Giorno dopo giorno.
Ore, minuti, secondi.
Vivere prima di morire, meglio di morire prima di vivere.
Decisamente.
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Quella di trovarsi in una sorta di limbo, di sentirsi sospesi, è una delle sensazioni peggiori che abbia mai provato in vita mia. Bisogna rimboccarsi le maniche per uscirne
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kan-dinsky e odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ogni primavera suscita una qualche forma di slancio nel cuore. La natura ci ha dato gli esempi e le metafore per le stagioni della vita. Immersi nell’evoluzione delle cose noi cantiamo il miracolo della giovinezza. E speriamo che si riproduca nello spirito quello che un tempo conoscemmo con il corpo.
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bellissima gonna! vintage ma sempre di moda!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ogni tanto mi viene voglia di scriverti poi non lo faccio mai. Giusto per sapere come stai, dove vai, cosa cucini, quando fai la pipì, come ti perdi… So che non si può più giocare con i giocattoli rotti, intristiscono pure i bambini, ma qualche mio neurone e due o tre rughe della mia faccia succede che ti ricordano ancora, allora sento un indefinito brusio come quello degli storni di notte tra i cipressi della chiesa che si sentono ma non si vedono, poi un finto stridio di un falco, e cala il silenzio, ma è un silenzio irreale, lo stridio era solo uno stupido dissuasore, che vuoi farci… bello settembre però.
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Quante belle foglie !! dove ti trovavi?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sempre bella e anche le tue parole sono sempre impeccabili!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Quando le stive delle mie navi saranno pulite, quando avrò buttato a mare la zavorra, sentirò di procedere leggera, e che il peso più grande da cui mi sarò liberata erano proprio i miei risentimenti.
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immanso l'oceano e bellissimo il testo + l'immagine!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sembra tratta da un film!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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ma dove scappi?? non andartene che noi siamo tuoi fans!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Scrivo di me, narro e sento che sono viva, che sono presente. Godo anche di una certa euforia che la scrittura regala. Ma se dicessi che ho capito chi sono davvero, ingannerei me stessa. Intravedo che questa narrazione potrebbe durare all’infinito e mai mi mostrerebbe pienamente chi sono. Ho la netta sensazione, anzi, che io non sono completamente. E se cerco una realtà finita e definita non la troverò. Ne concludo che il proprio sé bisogna inventarselo. E qui entra in gioco l’arte.
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fantasticare ad occhi aperti è una delle mie attività preferite
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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questo look un pò lolita mi piace molto, ti dona
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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questa immagine mi da molta tenerezza :)
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Mi piace molto questo incontro con la natura! grazie!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sei alta e slanciata...
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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libertà
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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in questa veste nera, stai da incanto! meravigliosa!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Sul terrazzo prego pensieri.
Pensieri che aprano il mondo,
pensieri come finestre,
per uscire dall'impasto delle cose,
svincolarmi dalla gravità.
Pensieri mongolfiera
per volare oltre il recinto.
Pensieri lievito che sollevino la pasta del corpo,
facendo anima dentro la carne.
Pensieri di largo respiro
per il desiderio di essere. -
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un saluto al sole, la nostra luce!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Vivere di frammenti. È possibile? Il nostro DNA e le regole sociali che l'uomo si è costruito attorno forse ce lo impediscono.
Il punto, il frammento è comunque più umano della linea, nonostante ciò ci sentiamo in debito prima di tutto con noi stessi perché tutto il resto è strutturato in linee che ci imprigionano come un'acciuga nella rete. -
Ci sono momenti in cui è opportuno sedersi. Fermarsi, interrompere l’inseguimento delle cose da fare, smettere di pensare in termini di cose da fare.
Ci sono momenti in cui avverti che l’oblò attraverso cui guardi l’oceano della vita è troppo stretto e che hai bisogno di un orizzonte più vasto.
Momenti importanti durante i quali la vita stessa ti ripropone le domande di fondo: cosa sto facendo? E perché?
Momenti in cui avverti tutta la precarietà della tua consapevolezza e realizzi la portata della sfida che ti sollecita.
Momenti di silenzio senza di cui non ci sarebbe possibilità di senso. -
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ehh ti mimetizzi bene
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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dove ogni bacio è concesso? ;)
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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A otto anni io giocavo tutto il giorno. Qualsiasi cosa facessi era gioco. Immaginavo tutto quello che veniva da immaginare e tutto diventava altro. Un altro meraviglioso.
Meraviglioso soprattutto ora, che per giocare devo fare un certo sforzo. Meraviglioso perché ora vedo un albero e allora era una foresta sospesa tra paludi e cielo.
Ora io vedo una casa e mi ci vuole un certo sforzo per vedervi una nave, che viaggia nell’Oceano dell’Essere, alla ricerca del tesoro, eccitata da questa avventura.
Eppure, in un certo senso, sto ritornando a quello che facevo allora. Sto ritornando al gioco. Ho smesso di prendere così sul serio queste vicende umane. Abbandono volentieri i ragionamenti responsabili, consequenziali, che chiedono ad ogni passo una conferma oggettiva.
Dove ci si perde? Dove ci si ritrova?
Io mi ritrovo pienamente nel gioco, noncurante di tutti i richiami seri del mondo. E nasce un altro mondo. Migliore di quello che ci raccontano tutti i giorni.
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ti stavi allenando?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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che castello è?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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quante foglie!! dov'eri?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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A volte, mentre magari stai prendendo un caffè e guardi fuori dalla finestra, e là fuori piove, piove, ininterrottamente e sarebbe primavera…, a volte hai delle visioni, dei flash, niente di che, qualcosa di istantaneo, ma che sono vere e proprie filosofie dalla storia, metafisiche dell’essere e cose così, e tu senti una commozione dentro, qualcosa che assomiglia a un profondo dolore, come da ferita che ti ha toccato il nucleo dell’anima, e nello stesso tempo senti emozione e aspettativa, come l’attesa di grandi eventi e la gioia, anzi qualcosa di più intenso, una sorta di esplosione di felicità, che pare accostarsi al limitare della tua casa, ai confini della tua percezione, smaniosa di uscire allo scoperto e di gettarsi negli spazzi smisurati irrorati dalla luce solare…
Pazzesco! E tu pensi: cosa sarebbe la gioia se non avesse conosciuto il dolore e la tristezza? E allora ti confondi, non sai come risolvere la questione con le parole piane della ragionevolezza e ti limiti a sentire… sentire il mistero delle cose, con la voglia di attraversarlo, comunque, non di restare all’ombra dell’albero, e di nascondersi nella buca… con quella voglia di attraversarlo che, anche senza spiegazioni, manifesta la sua forza vitale, biologica direi, che spazza via ogni farfugliamento e dona slancio…-
Bellissima foto e molto bello il pezzo.
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ammiro molto le filosofie orientali e me ne nutro. Lo Zen è ricco di suggestioni per la pace del cuore, la presenza, la consapevolezza, la freschezza dell’esistere, la saggezza di danzare con la vita. Non credo che il messaggio di queste filosofie sia quello di entrare nel nirvana della stasi. L’avventura e l’azione hanno bisogno di una quiete interiore, profonda, capace di durare, perseverare, reggere, rinfrescare. Perché chi cammina tutto il giorno si sporca i piedi e la sera deve lavarli e distendere le gambe. Ma la pienezza della vita è creazione. Contemplarla è fantastico, vederne la bellezza è divino, ma la meraviglia stessa e lo stupore fanno l’incanto di voler partecipare al gioco.
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Amo gli arbusti di ginestra. Trovo in essi una vitalità selvaggia, capace di resistere ad ogni assalto del meteo, degli animali, degli umani.
Capace di rinascere dopo ogni insulto e di affermarsi sul territorio con la ruvida, splendente, creatività delle loro forme.
Amo il loro carattere anarchico, insofferente dei giardini e delle serre. Barbari amanti della vita nomade, che si attrezzano per adattarsi dovunque.
C’è in essi un’innocenza primitiva che commuove e nutre la speranza che la vita proceda comunque, togliendo alla morte la pretesa di essere la parola finale.-
iconica
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sembra presa da un giornale!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Amo quella follia che è tipica degli innamorati, pronti ad avventurarsi e a sfidare ogni ostacolo pur di raggiungere l’oggetto del desiderio. Che è sempre la Bellezza. E amo l’amore dei poveri e degli inquieti. Di quelli che sono costretti dalla disperazione a trovare vie alternative, a ignorare le regole del gioco. L’arte scaturisce da loro come acqua di sorgente, selvatica e purissima.
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la più bella!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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sono scarpe con tacco? sai, mi interessa il tema!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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