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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Dissiparono filosofie le fronde fluttuanti nel colore. E fu pura gioia.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ma wow!

    2. altomororicco

      altomororicco

      uno dei fiori più affascinanti a mio parere!

    3. gerbera0

      gerbera0

      sembri alice nel paese delle meraviglie :) 

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  2. Il mondo era pura magia.
 La notte, in quell'angolo del giardino.
 Tutto era sospeso

    e bastava essere.
 Se ne doveva ricordare, 
domani.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      un ballo con la luna!

    2. odessa1920

      odessa1920

      Sì sono sempre io

    3. luci6500

      luci6500

      sicuramente sei una persona profonda dentro e meravigliosa fuori, sai prendere l'attimo migliore!

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  3. Nelle storie del nonno il mondo era colorato. Le montagne spesso erano rosse e sentieri interminabili solcavano pianure e attraversavano colline. Cantastorie incredibili venivano dall'Oriente e raccontavano di draghi e di principesse. Avevano sempre doni magici nelle tasche profonde delle loro casacche e si portavano a tracolla strumenti musicali che non avremmo mai immaginato.

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    1. odessa1920
    2. theoldandthesea

      theoldandthesea

      Ho visto poco nero su di te, sei molto colorata solitamente, ma ti confesso che ti sta proprio bene!

    3. odessa1920

      odessa1920

      Diciamo che non è il mio "colore" preferito :)

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  4. Il lago, con le sue ombre e i suoi riflessi. La realtà delle cose va assai oltre ciò che riesco a vedere. Come lo so? Non lo so, lo avverto. In quel senso di non esserci in tutto ciò che c’è.

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    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      hahahahah questa foto è troppo simpatica!!! :D 

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      mi sfugge il nome di quelle bellissime piante!

    3. odessa1920

      odessa1920

      Sono fiori di loto

  5. So che sono piccola nell'universo. Non so neanche cosa voglia dire tutto questo. A volte ho l'impressione di muovere le cose con il pensiero. Molto spesso di essere mossa io per prima da un pensiero che è dentro le cose. Pur non sapendo cosa voglia dire, essere al mondo e e trafficare con le cose, immaginando di essere un soggetto, mi piace immensamente. Non ha proprio senso che tutto debba finire.

    Questa qui dev'essere una preghiera.

    Forse bisogna essere ubriachi per essere in sintonia con la vita.

    E le parole, a cui tengo tanto, forse non sono che una brezza su un fondale imponente che resta nelle buie profondità.
     

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    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      forse hai ragione.. per capire veramente bisogna essere ubriachi! 

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      una bella passeggiata in mezzo alle vigne! che fortuna!

  6. Tu arrivi da ogni parte,
con colori sgargianti
 trafiggi l'abisso

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    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      bellissimi colori!

  7. L’acqua può stare nello stato solido, liquido, aeriforme.

    Così immagino che le cose, il paesaggio che sta lì davanti, per esempio, possa esistere in stati diversi.

    Alcuni di questi possono essere evocati dalle macchie con cui le tue mani li rappresentano.

    L’immaginazione tende ad evadere dai confini del mondo usuale. Tende ad esplorare nella geografia che sta fuoriporta.

    Forse è di qui che si origina quel senso di leggerezza e di gioco che ci libera dal senso del dovere e dalle pressioni.

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  8. Le luci dei giardini, qui sotto, e la casa di Marcello.

    Marte è un puntino sopra i lampioni.

    Andrò a leggere. Ho bisogno di parole e di pensieri per costruire consapevolezza. 
Prima di crollare dal sonno voglio sapere chi sono e cosa ho fatto e dove vado e perché.
    Almeno un po’!

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    1. daliahnera

      daliahnera

      che sensualità!

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      w la solitudine! nostra grande amica

  9. Ascoltando Debussy. Prélude à l'après midi d'un faune.

    E rileggendo Mallarmé

    Ces nymphes, je les veux perpétuer.
    
Si clair,

    Leur incarnat léger, qu’il voltige dans l’air

    Assoupi de sommeils touffus.

    Aimai-je un rêve?

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    1. daliahnera

      daliahnera

      dalla foto direi che hai una pelle pazzesca! come la curi?

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      un fiore in mezzo ai fiori ;) bellissima!

    3. odessa1920
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  10. È questa la vita che voglio vivere. Sostare in questi rettangoli di pazienza, colmi di triangoli impazienti di sforare i confini.

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    1. daliahnera

      daliahnera

      sembra già autunno nella tua foto! è recente o di archivio?

    2. odessa1920

      odessa1920

      È recente, è un acero rosso 

    3. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      oddio ti sei arrampicata sugli alberi? stupenda!

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  11. S’appresta la città ai riti della sera.

    La gente se ne va, sospira, trama, spera.
    
La notte ha come il giorno le cose da scoprire.
    
Io fuori non ritorno: andrò presto a dormire.

    Sarà per me il mattino l’ora dell’esultanza.

    Prima che il sole sorga inizia la mia danza.
     

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      cosa stai sognando di bello?

  12. I’ve never had an overall strategy or a plan, you know? I’ve just always wanted to show off.
    Leonard Cohen
     
    È evidente che coloro che sono in grado di organizzare le loro risorse secondo un piano ben congeniato hanno costruito una macchina capace di ottenere risultati quantificabili e remunerativi. Sempre che sappiano essere intelligenti e perseveranti. Questo non mi è mai riuscito per la convinzione vagamente romantica che quel modo di vivere mi avrebbe fatto perdere tutta una polpa gustosa della vita, piena di emozione e d’intensità soggettive, senza le quali mi sarebbe sembrato di vivere solo di scheletro. Ovviamente tutto questo potrebbe essere soltanto la razionalizzazione di una sorta di pigrizia esistenziale, ma non voglio dar credito a questo sospetto. Preferisco immaginare di aver tracciato per me una via originale all’esistenza, capace di venire incontro ai miei sogni di lunga data. Parlo di sogni più che di progetti, perché la vaghezza del sogno mi dà più speranza della precisione del progetto. Lo so benissimo che sono piuttosto lontana dal conoscermi a fondo, ma proprio questa consapevole ignoranza apre una regione immensa per l’esplorazione avventurosa.

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    1. ciribi72

      ciribi72

      non ti ricordavo con questa chioma folta!!!

    2. odessa1920

      odessa1920

      Merito dell' extension :D

    3. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      una bella giravolta!

  13. È stata una giornata profumata. Il ricordo mi avvolge ancora un po’ la testa.
    È gratitudine quello che sento.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ma che splendore di colori!

    2. ciribi72

      ciribi72

      oggi celebri il colore del sole!!!

    3. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      che profumo ha la felicità?

  14. Non potevano ignorare il boschetto degli innamorati

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    1. ciribi72

      ciribi72

      ehh ti mimetizzi bene :) 

    2. odessa1920

      odessa1920

      Magari fossi innamorata...

    3. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      dove ogni bacio è concesso? ;)

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  15. Gli esperti delle erbe che ho incontrato nelle mie “Passeggiate” parlano del mondo vegetale come di un universo in cui non regnerebbe l’individualità, come succede in quello umano. Piuttosto le piante si comporterebbero come un io collettivo, vale a dire un “Noi”. E questa mancanza di “io individuale” sarebbe la ragione della loro disponibilità generosa nei confronti di tutti i viventi, grazie alla quale si fanno nutrimento e medicina.
     
    Osservando con maggiore attenzione i prati in fiore - cosa che mi capita di fare quotidianamente di questi tempi - mi piange un po’ il cuore dover negare ai singoli fili d’erba, alle singole piantine, una sorta di individualità originale.
     
    Certamente questo sentimento è una proiezione del fatto che al mio “io” sono piuttosto attaccata. Ci tengo a distinguermi, ad essere originale, ad avere una mia storia, e così via. e mi dispiacerebbe molto dover sacrificare qualcosa di questa esigenza a un'entità collettiva coercitiva.
     
    E capisco anche, d'altra parte, che questo insistere che gli amici delle erbe fanno sul comportamento collettivo delle piante esprime l’esigenza di un “Noi” che viene dichiarata da più parti nella nostra società. Perché la nostra società sarebbe eccessivamente individualistica, chiusa all'altro, eccessivamente impegnata a contemplare il proprio ombelico. Una società di solitudine e spesso disperazione.
     
    Poter dire "Noi" è certamente nel cuore dell'uomo. Ascoltando bene il cuore sembra anche che il “Noi” che desideriamo non possa più essere del tipo di “Noi” che si sono conosciuti in passato, contrassegnati da un eccesso di chiusura, di rigidità, di conflittualità. Un “Noi” che aveva la necessità di contrapporsi aggressivamente a un “Loro” e che, parimenti, doveva reprimere in qualche misura – spesso moltissimo – la libertà individuale al suo interno.
    La creatività della nuova cultura si trova a dovere affrontare la sfida rappresentata dalla creazione di un “Noi” che sia non limitazione ma condizione della libera espressione degli individui e che non abbia necessità di contrapporsi a nessun “Loro” perché capace di viversi aperto a “Chiunque”. Sembra poco?

     

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      questa foto urla LIBERTAAA!!!

  16. Tutte le barche erano partite. 
La mia anima restava, sola, sulla banchina, in attesa della guarigione.
    
Io ero una preghiera, e basta.
    Negli occhi un luccichio di vele.

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  17. Beh, in fondo ho bisogno di prati, fiori, aria aperta e non inquinata, colori. Camminare in campagna mi fa bene. Mi pare che quasi tutti oggi hanno bisogno di natura. Io abito vicino alla natura. Ce l'ho a portata di mano. Sì, a dire il vero, non potrei vivere senza tutta questa natura. Anche quel po' di vita intellettuale che mi attraversa funziona meglio quando ho i polmoni puliti. Spesso vado a leggere nei prati. Mi pare che si pensi meglio.
     
     

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  18. K. aveva lunghe unghie affilate e taglienti e scavava tane nella carne. Aveva una casa di mattoni e cemento, tende di lino dietro alle finestre, un soffitto bianco sopra la testa ed un’auto lucida con cui spostarsi ma non è questo il punto. Nonostante tutto, nonostante tutti i suoi averi, di notte o nelle pause pranzo, usciva, come uscisse da se stesso, si affilava con cura le unghie rapaci e scavava tane nella carne, come un coniglio, una talpa, come un topo.
    K. era senza posa, in perenne ricerca di un rifugio, di una consolazione, di una conferma, di un plusvalore, di giuste reazioni oltre le recinzioni, di inediti rituali, di occasioni occasionali, di brandelli di ideali, di incerti lacerti, di confini affini, di un motivo di resa o di vittoria.
    K. scavava e scavava forse in cerca del centro della (sua) vita dove trovare almeno un frammento di nucleo ancora tiepido e scovarvi un po’ di pace o di effimero silenzio, perso tra la via dello zenith ed il nadir.
    K. era un animale selvatico, aggressivo ed impaurito con gli occhi di latta e lo sguardo di latte che scolpiva e scandiva ogni notte. Un animale acquattato nel bosco dei giorni, con i muscoli in tensione, pronto a scattare, ad inarcarsi, a venerare, pronto ad esercitare la sua personale raccolta indifferenziata di emozioni.
    Ed io sentivo, dentro di me, le sue zampe cieche ed i suoi occhi ansiosi, le tempie protese e le narici pulsanti andare sempre più a fondo senza trovare un fondo, e vedevo cumuli di carne smossa ovunque, in un eterno rimestare, calpestare, mescolare e confondere.
    Poi ricordo di essermi chinata per stringere un po’ di quella carne ormai morta nel mio pugno socchiuso, e infine lasciarla lentamente scorrere via per gravità, verso il basso, tra il palmo e le dita in un lieve ed impalpabile fruscio.

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  19. Quando lavorava era solerte e riempiva il tempo.
    Quando sedeva nel prato era il tempo che riempiva lei.

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  20. Bisogno di Bellezza.
    I fiori di campo non sono il sorriso della Terra?

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    1. gerbera0

      gerbera0

      Vero. sono bellissimi e mi trasmettono semrpe tanta positività con i loro colori e il loro essere leggiadri

  21. Mi piace l’idea che al mattino del lunedì ci possiamo rapidamente lanciare un’occhiata per stimolarci a vicenda a ricollegarci col nostro sogno e a rimetterci in moto con la giovinezza della gioia che si ricrea nel cuore.
    La "giovinezza della gioia" è una figura dell’anima che mi piace molto. Diventare esperta nella gioia di vivere è quasi il mio destino. Una sorta di ossessione. Le ricadute entropiche che si verificano lungo il mio percorso non fanno altro che richiamarmi a questo impegno di fondo.
    L’entropia è che a lasciare le cose andare si scende giù. Per salire al piano di sopra bisogna fare un po’ di scale.
    Io cerco sempre un ascensore…
     

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    1. gerbera0

      gerbera0

      hai sempre dei vestiti bellissimi :) 

  22. Andare verso la notte di un bella giornata è prendere una strada che ti porta nel bosco.

    Una strada che conduce alla miniera segreta dei pensieri più cari.

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    1. gerbera0

      gerbera0

      Un po' Alice nel paese delle meraviglie :) Solo perché non sei bionda, altrimenti! 

    2. odessa1920

      odessa1920

      In realtà la vera Alice (Alice Liddell) non era bionda però non ci somigliamo! :D

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  23. Nel tramonto noi cercavamo di leggere il senso della nostra vita.

    Ci sembrava di avere diverse strade a disposizione.

    Delle vite parallele seguivano i nostri passi, disposte ad accoglierci.
    
Era tutto un po' misterioso, ma, nell'insieme, ci sentivamo rassicurati, a riguardo dei nostri sogni…
     

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    1. gerbera0

      gerbera0

      bellissime parole, bella tu e favolosa la collana! haahah

  24. Ci sono momenti in cui è opportuno sedersi. Fermarsi, interrompere l’inseguimento delle cose da fare, smettere di pensare in termini di cose da fare.
    Ci sono momenti in cui avverti che l’oblò attraverso cui guardi l’oceano della vita è troppo stretto e che hai bisogno di un orizzonte più vasto.
    Momenti importanti durante i quali la vita stessa ti ripropone le domande di fondo: cosa sto facendo? E perché?
    Momenti in cui avverti tutta la precarietà della tua consapevolezza e realizzi la portata della sfida che ti sollecita.
    Momenti di silenzio senza di cui non ci sarebbe possibilità di senso.

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