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Oggi nebbia quasi tutto il giorno. Ogni tanto uno squarcio verso nord rivelava un cielo azzurrissimo.Tentazione di essere altrove. Voli di fantasia. Dove mare e cielo inconciliabili raccontavano storie di navi nelle isole del sud. Da inventarsi scenografie per i racconti che mi piacevano da bambina. Gente di mare, personaggi di Conrad.La linea d’ombra, per esempio.
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ma quel vestito con le note del piano??
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Davanti a me il canale, che scorre indifferente a testa bassa verso mete più lontane, non si esime dar rispecchiare l’universo, pago di fare quel che è costretto a fare.Io sogno e invento e volo con l’immaginazione, oltre il canale, oltre le colline.E la notte mi è cara per l’energia che mi regala, anche stamani, per spingermi lontano, all’avventura.
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sempre in bilico!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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bellissima foto!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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La domanda: come puoi, dopo che hai visto il tramonto del sole in una serata di vento, dopo che hai visto il cielo stellato, dopo che hai gettato lo sguardo dalle cime dei monti... come puoi ritornare a lavorare nel vicolo del tuo paese, nel cunicolo della tua azienda, nel localino del tuo negoziato...?La risposta: rientri nel bugigattolo ma portando l'ampiezza della visione che hai conosciuto.
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che bellezza! una fotomodella degli anni 80!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Un bel salto
Raimondo, andando a spasso
da solo in mezzo al bosco,
s'imbatte in un gran sasso
In luogo molto fosco.
"Un masso, che rottura!
Io voglio andare avanti,
cacciare la paura,
ed incantare i fanti".
Allor prende le molle
e se le mette ai piedi
e salta sulle zolle
E vola - se ci credi.
E vola tanto in alto
che sembra la befana,
e dura quel bel salto
da già una settimana.-
bellissimo contesto! e bellissima tu!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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È sempre un'onda d'amore che apre una pagina nuova nel romanzo della vita?C'è il sole, non fa freddo, ho passato la mattina in giro. Qualcosa bolle in pentola. Una spinta, una pulsione... Non ho parole in questi momenti. Non so che dire.
Forse vivo solo per questi momenti. Come ascoltando il concerto per violino di Tchaikovsky.Dov'è il mondo? Me lo sono dimenticata.-
che bei colori autunnalI!! bello!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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E ho amato la mia libertàMolte persone non sopportano di essere intruppati in qualche organizzazione di lavoro. Devono vivere libere e solitarie perché, pur amando la vita e il mondo, non possono apaprtenere più di tanto agli ordini esistenti né seguirne pienamente le regole. Se si domanda cosa abbiano da offrire a una società cui sono restii ad appartenere troppo, vi è una sola risposta coerente: il profumo della loro vita indipendente, libera. E in questa distanza che prendono dal mondo c'è la prospettiva entro cui le cose mondane ridimensionano le loro pretese, rientrando in confini più adeguati.
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E immaginavo le grandi distese squadrate d’acqua, dalle parti di Marsala. Con quelle strade strette e lunghe, costeggiate dalle saline. Sembra di perdersi in paesaggi dell’altrove. Per me così affascinanti. Un senso di casa e di smarrimento, al contempo. Per uno le cui radici sono dove sta andando, più che là dove è partito.
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Viaggiando per castelli
mi son perso nella storia,
son maestosi, sono belli,
di altri tempi son memoria.Se tu fossi Lancillotto
di Ginevra innamorato,
di vedervi sarei ghiotto
abbracciati in mezzo a un prato.Sarei forse il trovatore,
il cantor di vostra storia,
perché mai fin che si muore
se ne perda la memoria.-
wow fantastico!
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altomororicco ha aggiunto una reazione
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Il sito archeologico, illuminato dal sole, imperturbabile nella sua volontà di pietra, ripeteva la sua storia col medesimo entusiasmo di sempre. Giovani coppiette si baciavano sotto i templi austeri. I cani erano di casa, sonnecchiando all’ombra di leggende antiche. Emanuela, che studiava per diventare guida turistica, confidò a Xavier che, a suo parere, c’era qualcosa che non quadrava nel destino degli umani: “Il mondo è così ricco di cose, di storie, di bellezza e di avventura che una vita sola non basta che per un assaggio”. E continuava, allargando le braccia: “Certo non si può dire a Dio che cosa deve fare, ma, nondimeno, una sorta di protesta sento scaturire da sé da dentro il petto”.
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Il tuo sguardo è fuoco
Esci di casa e lungo la strada delle betulle ti avvii.
Incendi le nuvole d’incanti,
spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama.
Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.
Chi e dove accordò quell'animo generoso
in sintonia con le meccaniche celesti?
Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano.
Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue. -
A dirla tutta, oggi mi sento io un po' Natale. Diverse persone mi consigliano più equilibrio, più calma, più ponderazione... Io ho voglia di essere smodata, invece, di strafare, di spingere le porte, di saltare i fossi, di essere follemente felice, di danzare e sbracciarmi..Non ho voglia né di equilibrio né di saggezza, ma di smodata felicità.
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Bella la foto.... molto originale e fà molto Natale.... Buone feste !!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Rispetto ai ragionamenti ben fatti, sono spesso folle. Voglio credere a cose che non hanno nessuna giustificazione logica. Immagino di avere poteri che non sono stati mai testati. M’illudo volentieri, sapendolo. Leggo gli oroscopi di Rob Brezsny (li trovo creativi). So plasmare i miei umori con le parole. Non conoscendo la verità delle cose, cerco di giocare con le apparenze e mi creo i miei film mentali. Ho bisogno di una colonna sonora e di una scenografia colorata, per reggere l’incontro con la realtà. Evito più possibile i telegiornali, perché dicono che là fuori è una tragedia, per lo più. Se penso che si muore trovo che non è giusto. M’immagino che sia uno scherzo, una trappola. Ma non la parola fine. So che non c’è nessuna ragione per questo. Soltanto che a credere a questo mi fa stare meglio.
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wow, bellissima!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ho sempre le tue parole in mente.
Ogni volta che vedo l'alba, o spuntare il sole, ripenso al tuo discorso quando eravamo a Venezia.
Mi dicevi: "si può nascere di nuovo ogni mattina, se si vuole". mentre ci penso, la mia mente si rinnova. E mi ritrovo come un adolescente che sogna la sua avventura, sotto una buona stella.-
ottimo gioco di luci!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Ciao! Ti piace questo periodo nataliazio?
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La prendo come vieneFuori nevica, o quasi. Stanno scendendo gocce di acqua e ghiaccio o chissà-che-cosa e tutto in pochi minuti è diventato bianco. Mi affaccio alla finestra. Tutti si preoccupano di non poter prendere l’auto, di essere bloccati in questa città del cazzo. Io no. A me non importa poi molto. Anche perché non ho nessun programma. E non m’importa poi molto neppure di questo. E mi meraviglio di me.
Mi sono accorta improvvisamente di stare benissimo nella mia indolenza, di avere ripreso ad ascoltare il silenzio della casa: la caldaia che parte, il frigo che vibra, lo sciacquone che si riempie, l’acqua che scorre nei tubi nelle pareti, i miei passi un po’ strascicati… bei rumori davvero.
Sì, sono piccoli rumori quasi insignificanti ai più in condizioni normali che da un po’ avevo dimenticato. Adesso le mie orecchie hanno ripreso ad ascoltare senza avere il terrore delle “campane dell’inferno”. Quelle campane che non mi facevano dormire, che dovevo coprire in qualche modo con TV, musica, frullatori, phon e stupide chiacchiere tra me e me.
Adesso ci sono. Sto attraversando una fase, anzi una anti-fase, per dirla tutta. Non ho certo rotto con i legami e tutte le complicazioni del mio passato, sarebbe presuntuoso affermare una cosa del genere e neppure umanamente possibile. Non è stata ancora inventata l’arte del dimenticare.
La mia palla di rovi sospinta un po’ a caso dal vento rotola rotola ma fa meno male, non punge più come prima, le spine si sono smussate, ci sono ancora cose sospese, certo, matasse da dipanare, spesso perdo il filo ma chi se ne frega, la prendo come viene. “E la dannata commedia umana procede e si perpetua”.-
sei pensierosa?
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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bellissima!!!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Bisogno di uscire dal chiuso. Ritrovare i grandi spazi dell’aperto. Una parte alta dell’anima si nutre di orizzonti larghi e grandi.I sogni non stanno bene al chiuso. Ammuffiscono negli spazi angusti.C’è una casa più grande dove abitare. Dove respirare a pieni polmoni il vento creativo della Vita.
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un pò come alice!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Un vuoto che sa
Piove nebbioso, qui, sul sentiero.
Ho riassettato sobriamente la mia casa vascello. Qui, nella nebbia, mi sto domandando cosa farò da grande…Sto cercando di dare contorni visibili, dentro la mia coscienza, a quella vita splendida e meravigliosa cui aspiro. Mi sorprende che un sogno di cui ancora non conosco i dettagli concreti possa attrarre così potentemente le mie energie. Non è, infatti, come aver visto qualcosa di molto bello e desiderarlo. Ciò che “voglio” non è ancora perfettamente visibile. Come se il desiderio conoscesse senza conoscere. Per così dire: in negativo. Come un’impronta nella creta “conosce” il corpo che la colmerebbe. Esiste, dunque, un vuoto che sa. Un’assenza che urge più di una presenza.Ecco, qui, sul sentiero, scrutando tra i piovaschi nebbiosi, sono in compagnia di questo vuoto e di questa assenza.Col cuore caldo.-
quanta nebbia! Come capisco
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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