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Ti guardo negli occhi, amico mio, e sento musica.
Musica è la parola.
Musica che entra dentro, come un soffio d’anima.
E mi entra dentro.
E ci resta.
A lungo, amico mio.
E si cammina – nei ritagli del tempo
Sui sentieri del parco più vicino.
Si cammina, nelle pieghe del tempo.Il tempo occupato dal lavoro e dalle strategie.
Sarà questo il Sabato della vita?
Un sabato esiguo – sull’orologio della vita.
Sui sentieri del parco…
Quando siamo lì – nel tempo vuoto – sembra tutto strano.Ci vengono pensieri come uccelli tropicali.
Come se la geografia del quotidiano fosse – di fatto – un paese straniero.
Il paese di un altro – di altri – un altro paese.
Perché camminiamo vicini, sui sentieri del parco – dove corre tutta questa gente?
Ti guardo negli occhi e sento questa musica.Mentre guardiamo, strabici, percorsi alternativi.
Perché l’arte è entrata nel nocciolo caldo della nostra vita.
Paradossi e contraddizioni non fanno che eccitare una prorompente vitalità.
Dove guardano i tuoi occhi, amico mio?E i miei?
È questo il Sabato?
Le foglie degli ontani diconoChe sono idee nuove quello che cerchiamo.
Le incontreremo sui sentieri del parco?
Guarda come corrono i bambini!
E tu sorridi – indimenticabile.
Quel tuo sorriso che viene dall’anima.
E io penso: idee nuove, è questo che cerchiamo.
Camminiamo nel parco più vicino.Un ritaglio di tempo – tutto qui.
Ritaglio nel tempo del lavoro e delle strategie.
Per un istante abbiamo visto come un altro paese.
Il nostro?
E ora?
Siamo all’estero?
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bellissimi colori!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Tutto ciò è sulla terra e che si può provare o toccare e che credo sia infinito:
ogni tipo di carta è infinita
il petrolio, la benzina, il metano, tutti i carburanti delle auto sono infiniti
l’acqua è infinita
il legno è infinito
l’aria è infinita
una pagina di excel è infinita
Beautiful è infinito
i libri sono infiniti
la rete è infinita
gli esseri umani sono infiniti
le cellule, i microorganismi, gli acari sono infiniti
la polvere è infinita
l’energia elettrica è infinita
i cibi nei supermercati sono infiniti
poi altro non so (pure ciò che non so è infinito).-
Provincia di Rimini
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martymartina1 ha aggiunto una reazione
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bellissima
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Le forme di un angelo
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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A proposito di vento, non volare via che ci servi ancora qua.
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Attraversata dal tempo,
sento l’immensità
di un mondo cui non posso
volgere lo sguardo senza inciampare
nella meraviglia.
Ed io che sono?, mi domando,
e subito fuggo via dall’abisso di un simile quesito
e mi piego, rapita, sul tarassaco dentato,
che conosco, sulla piantagine maggiore,
che allarga le sue vele generose
e sul luppolo che tenero si arrampica
tra i rami di un bosso rigoglioso.
Errante in questo sogno antico,
invento le mie favole, a piacere,
con l’aiuto benevolo e garbato
di una piccola matita.
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Da sola, Laura, nei recessi del porto, camminava, assorbita dalle nebbie della sera. Quella musica risuonava da giorni nella sua testa, e quel sogno d'indicibile nostalgia lo lacerava di traverso tra la felicità e la melanconia. Forse l'eco di un nome… Era come se tutto fosse altrove, avendo liberato lo spazio in cui si poteva finalmente essere.
Quel silenzio che sapeva salmastro e la puntura acuta dell'aria nelle narici erano come un voltare di pagina.
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Noi d'altra parte sappiamo benissimo che non possiamo tornare indietro. La nostra vita ci appare nel bene e nel male come una entità rivelata come un dogma a cui noi dobbiamo e sentiamo di dover obbedire.
Anche gli amori per certi aspetti sono cosi. All'inizio la scoperta di un mondo nuovo, una giungla piena di creature sconosciute. La nostra curiosità ci fa avanzare. Passo dopo passo lentamente ci affezioniamo alle cose, ai gesti, agli odori. Quando quelle cose quei gesti quegli odori diventano inaspettatamente abituali e risaputi è troppo tardi per tornare indietro indenni. Il prezzo dell'abbandono è il dolore. -
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È sempre piacevole leggere i tuoi aggiornamenti interessanti e profondi
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odessa1920 e gerbera0 ha aggiunto una reazione
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Devo dirti una cosa.
Che cosa?
Sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista.
Me lo dici così? Sono passati anni, perché ora?
Non lo so.È troppo tardi.Perché?Perché ormai io non ti amo più.Perché mi amavi?Oh sì, ti amavo. Sempre che si possa chiamare amore un sentimento nascosto e non corrisposto.Ti amavo ancor prima di conoscerti quando sentivo parlare di te. Poi ti ho visto ma non sapevo che eri tu. Quella sera eri vestito di nero e avevi i capelli raccolti in un codino. Quando mi è stato consegnato il copione vidi che avrei dovuto ballare con te. Il cuore quasi impazzì quando la tua mano toccò il mio fianco e mi guardasti negli occhi. Abbassai lo sguardo ma ti strinsi più forte la mano.Aspettai con impazienza la prova successiva. Sognavo che tu mi aspettassi e mi dicessi: posso avere un tuo bacio o prima dobbiamo fidanzarci?Come nella tua poesia.
Perché non me l’hai detto?Non potevo, non avrei sopportato un rifiuto.Non ti avrei rifiutata.
Lo so ora e ora è troppo tardi. Quante ore abbiamo passato assieme da soli e non ti sei mai fatto avanti.Credevo in qualche modo di dimostrarlo, una volta ti ho abbracciato forte e a lungo.Me lo ricordo bene ma eri ubriaco.Non sai che l’alcool toglie i freni inibitori?Vero, ma a volte fa fare anche cose di cui poi ci si pente.
Avrei voluto quell’abbraccio da sobrio.Non avrei avuto il coraggioE ora?Ora mi sono reso conto che dovevo dirtelo, solo tu puoi capirmi perché siamo uguali.Siamo molto simili, è vero. Sarà perché siamo nati lo stesso giorno.Condividiamo ben più che una data di nascita.Lo so, io posso vedere oltre e posso comprendere i tuoi demoni.Fin dal primo giorno mi hai ricordato la vergine folle di Rimbaud. Ti avrei visto come il mio sposo infernale.Ma ora come ora se ci ripenso sorrido.E così ti faccio solo ridere.No, non intendevo dire questo, tu mi piaci ma l’incanto di un tempo non esiste più.Avrebbe potuto essere un amore e forse a suo modo lo è stato.
Un amore pensato. Sia da parte mia che da parte tua.Che stupido sono stato.In fondo è stato meglio così. Possiamo avere per sempre l’illusione che sarebbe stato perfetto.-
Quanto hai scritto mi ha coinvolto, amareggiato. Sembra l'epilogo di un lungo discorso nel quale ci hai condotti. Non so dirti altro se non che mi dispiace che sia andata così. Anche se una cosa consolante dell'amore pensato (che invece chiamo incompiuto) è che appunto non si corrompe mai, è eterno. Ti consiglio la lettura di questo mio intervento:
https://people.virgilio.it/profilo/hocuradite/169846/?status=33043&type=status
Pensando a te mi rivolgo pubblicamente a tutte le donne dicendo quanto segue.
Anche noi uomini siamo fragili, abbiamo le nostre incertezze e paure e spesso siamo indecisi perché non siamo in grado di leggere i segnali che le donne ci inviano, spesso contraddittori e complessi.
Una cosa dico a voi donne: per quanto tu possa essere intraprendente non aspettare comunque che sia sempre lui a fare l'ultimo e decisivo passo, se vi piacete dimentica di essere donna ma solo ricorda di essere innamorata, perciò prendilo a te e SOLAMENTE BACIALO, BACIALO E .... BACIALO ANCORA.-
odessa1920 ha aggiunto una reazione
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Il dubbio è sempre: e se il bacio non venisse accettato?
Io sono piuttosto babbalona nelle questioni amorose. Non capisco mai quando e se una persona è attratta da me. Più volte mi hanno fatto notare che piacevo a questo o a quello. Io non me ne accorgo mai. Anche gli uomini spesso sono criptici. O io sono semplicemente cretina.
Non ho mai avuto rifiuti ma ne sono comunque terrorizzata. Non tanto di non piacere a una persona ma quanto a un’umiliazione. Espormi per poi essere respinta.
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Se il bacio venisse rifiutato tu ti sentiresti malissimo ma poi non avresti mai il tormento del dubbio e del rammarico di aver perso un occasione così importante come l'amore. Lo so non è facile.
Il tuo terrore come lo descrivi sembrerebbe appunto non la paura di sentirti inadeguata ma di vivere l'esperienza dell'abbandono. Aprirsi con fiducia agli altri e ricevere disinteresse, inganno, ridicolizzata per la tua ingenuità. Sentirsi esposti e vulnerabili. La lepre e la luna non ti dicono niente?
Ovviamente, se vuoi rielaborarle per sconfiggerle, sono cose che vengono da lontano che hai vissuto nei tuoi primi anni di vita.
Non sei stupida ma probabilmente il tuo livello di introversione è così forte da essere solo presente a te stessa e separarti dalla realtà fino a non comprenderla e non accorgerti di chi è interessato a te. Il tuo poco coinvolgimento nelle dinamiche del sito sembrerebbero mostrarlo.
C'è un modo per capire i maschi. Mentre le donne sono portate per l'affettività e la relazione, per cui possono dimostrare affetto per un uomo anche solo come amicizia creando dubbi sul loro interesse, un uomo lo devi pensare come un essere estremamente semplice che si muove per linee rette. Se ti dà attenzione, è gentile, ti fa regali, ecc. probabilmente è interessato a te ( il perché è un altra cosa ).
È inoltre sempre possibilista, è sufficiente che non provi repulsione per te che comunque si lascia avvicinare e lusingare da un tuo gesto intimo. Se fatto questo capisci che non c' è di più puoi sempre dire scusa mi sono lasciata andare, non so cosa mi è capitato, dimentichiamo tutto e desidero che ti fermi.
Se vuoi puoi, per disincanto o cinismo oppure per consolazione, anche proseguire e dirti anche se non mi ama è comunque qui con me, è mio e almeno se il mio cuore non è appagato lo sono almeno miei sensi con lui e la mia speranza che cambierà.-
odessa1920 ha aggiunto una reazione
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.. era volato più in alto della luna, più leggero di una piuma... grandissimo Francesco
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odessa1920 ha aggiunto una reazione
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