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Passando da un canale all'altro quando nel guardare la televisione non c'è programma che mi soddisfi nel vedere, anche perché non sono uno che ama molto la televisione a parte un buon film, mi capita spesso di imbattermi in un programma chiamato vite al limite, di cui non ricordo che canale lo danno, so solo che nel vedere certe situazione, mi viene da stare veramente male. Ora io sono uno che il cibo piace, soprattutto quello cucinato come si deve, e ammetto che mi lascio andare spesso. Ma per quanto mangi, non riesco a capire come si possa finire per ridursi in tale stato, io, infatti, sono quaranta anni che ho lo stesso peso corporeo, e il mio è un lavoro che per la maggio parte dell'anno è completamente sedentario, nel senso che mi inchiodo alla sedia e di muovermi me lo scordo avvolte per ore e ore, fino a stare male per i muscoli indolenziti. Vero, però che faccio dai trecento ai quattrocento chilometri al mese di bici.
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Sicuramente una vita attiva "difende" dall'adipe. Purtroppo, alcune persone hanno delle disfunzioni o un metabolismo impazzito, oppure degli stimoli inconsci, una condizione psicologica che prende il sopravvento. Amare la cucina significa provare una delle più grandi gioie della vita, ma questo rapporto può nascere solo se non esiste una ossessione per il cibo (vale per l'anoressia come per l'obesità) e se non viene a mancare un equilibrio nello stile di vita.
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ho 58anni e anch'io ho lo stesso peso corporeo che avevo 40 anni fa. Circa venti anni fa decisi di dire basta con la macchina e con la Vespa e da allora mi muovo solo a piedi o in bicicletta. Mi piace mangiare, ma mi piace essere io stesso a prepararmi da mangiare. Mangio di tutto, anche zuccheri e grassi e da buon toscano faccio un uso abbondante di olio di oliva eppure il mio peso non ne ha risentito, magari sarà perchè ho sempre evitato i fast food e le bevande gassate. E' probabile che il mio metabolismo sia più efficiente di quello di altri, ma più che altro... Ho rispetto di me stesso!
Forse il segreto è tutto qui!
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Esistono diverse versioni del motivo per cui questo monumento ordinario appare così insolito. Secondo uno di questi, l'architetto ha cercato di dimostrare che Charles Robb ha fatto così tanto per Melbourne e l'Australia in generale, che ha letteralmente sconvolto sia la cultura che l'economia della città.
Un'altra versione dice che Charles Robb, l'omonimo governatore, trasformò il monumento, cercò di dimostrare l'inutilità dell'esaltazione di tutte le figure pubbliche di fila, dimenticando quelle davvero grandiose. In questo modo, dopo aver creato una statua sul piedistallo dai soliti materiali compositi e averla rovesciata, l'architetto ha installato il primo monumento di Charles La Trobe e allo stesso tempo ha criticato il sistema di valori della nostra società.
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Per correttezza dovresti citare anche la fonte della spiegazione.
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In effetti, non è solo una controsenso, è qualcosa che la si può definire del tutto incoscienza, non tanto per il modo di fare ma perché sono certo che non ci si rende conto del modo assurdo di vivere. Non ci si rende conto, soprattutto, che non è solo una questione di soldi ma di spreco di risorse che potrebbero essere usate a scopi più più creativi, non pensando a quanto inquinano, la macchina per andare in palestra, non che le attrezzature della stessa per potersi allenare. Non si pensa proprio che per allenarsi basta fare al strada a piedi, e non ci sarebbe bisogno di usare quelli elettrici per fare la corsa di riscaldamento. Come ho detto prima, sono certo che è solo una questione di educazione sociale e civile, alla fine, ci si comporta come fanno tutti, come ci hanno insegnato, senza minimamente pensare con la propria testa, né alle conseguenze delle proprie azzioni.
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londonercity ha aggiunto una reazione
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E' un modello, Vincent. Una convenzione. La società vive di convenzioni con le quali taglia fuori i valori fondanti ed immette sul mercato false necessità.
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vincent29264 ha aggiunto una reazione
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Si mai siamo esseri senzienti, dovremmo essere capace di distinguere il varo dal falsi, anche se veniamo ingannati, la verità prima o poi viene fuori, eppure tutti finiamo per fare le scelte che ci vengono messe davanti, nessuno pensa che potrebbero essere delle alternative. Insomma, alla fine è una nostra libera scelta per quanto forzata, un mea culpa dovremmo sempre farcelo direi.
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