- Uomo
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- La Spezia (SP)
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Non si può sentire niente di meglio in macchina mentre si torna a casa dal lavoro....
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nuovo qui?
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MONTALE
A K.
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire , o lontana,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma…
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Un po di geometria....
Lloyd, mi aiuti a mettermi al centro dell’attenzione?”
“Temo che tale punto sia in costante movimento, sir”
“Eppure ci sono alcuni che sanno sempre dov’è, Lloyd”
“Intende coloro che possono vantare una cerchia di adulatori fissi, sir?”
“Esatto, Lloyd! Noi non ce li abbiamo?”
“Ho l'impressione che possa contare solo una serie di amicizie sparse, sir”
“Quelle però non fanno circolo, Lloyd”
“Ma le fanno quadrare la vita, sir”
“Geometricamente ineccepibile, Lloyd”
“Grazie mille, sir" -
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Buongiorno, stamattina, operazione nostalgia...
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QUESTA CANZONE MOLTO BELLA LA VOGLIO DEDICARE A TUTTE VOI!!!
Jenny sembrava felice di correre lungo il mare di andare tornare, giocare di farsi perdonare, io le baciavo le ciglia che meraviglia felici eravamo felici ma l'estate finiva e dovevo lasciarla.
Jenny era tanto sicura
che noi ci saremmo trovati di nuovo, di certo anche lei non sapeva dove però io l'ho creduta.
Quante promesse scambiate dimenticate, sincera sembrava sincera e poi
davvero era bella, per me la più bella.
Jenny era la mente mia, era dentro le foglie, nel vento dentro l'acqua, nel sole,
Sui monti e anch'io, io le dormivo dentro quante fato con amore
che mi avrà lasciato
e quante le notti di mare che son stato con gli occhi alle stelle a pensarla.
Ore di allegria e anche
- non ci pensare. sei mia - ma sapevo che finiva
poi le baciavo le labbra dopo un po' le ciglia,
felici eravamo felici ma l'estate finiva e dovevo lasciarla.
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Dense macchie gialle in lontananza, luminose stelle in un cielo verde: le inarrestabili mimose, ogni anno hanno fretta di fiorire. Sono le prime. Impazienti. Se ne sbattono di eventuali gelate tardive. Ardita incoscienza. E neppure si accontentano di un colore anonimo. Loro hanno scelto il giallo.
Consapevoli esibizioniste. Prime ballerine sul palcoscenico della primavera a venire. Sipario, sembrano dire, siamo arrivate prima delle rondini. E non sanno che tra pochi giorni qualcuno, credendosi gentile e nobile cavaliere, strapperà le loro esili fronde.
L’acero davanti a me invece non dà alcun segno di vita, è completamente scheletrico. Come non sentisse i primi raggi di sole. Fa il sostenuto, l’indifferente, quello che se la tira con la sua aria un po’ dandy e manifesta con una sottile ostentazione la sua eleganza raffinata, come per dire, hei… ci sono anche io, non solo quelle smorfiose giallognole e malaticce. Anzi, esibisce con un certo freddo orgoglio con la sua spoglia chioma slanciata sopra tutte le altre e senza foglie: rami lisci, di un pallido grigio cenere che contrastano con il blu cobalto del cielo sullo sfondo. Lui rimane lì in attesa. Saggio. Prima di emettere la prima fioritura vuole essere sicuro di non fallire, è previdente ma sa distinguersi.
Una gazza nel punto più alto mi osserva. Leggera, altezzosa e vezzosa. Albero ed uccello si assomigliano.
L’olivo invece è quasi sempre uguale in ogni stagione: escluso a settembre, quando fruttifica. Fa della costanza la sua forza. Ha un suo stile e vuole mantenerlo. È un signore. Non rientra nei suoi modi sorprendere. Fa dell’essenzialità la sua forza. Ben attaccato al suolo con il suo tronco rastremato, solido e nodoso. La chioma compatta di un verde argento è impenetrabile. Tantissime foglie piccole e fitte.
Un timido merlo come un lampo nero vi trova rifugio e sparisce dalla mia vista. Chissà cos’altro nasconde dentro. E questo gli dà un’aria ancora più misteriosa ed interessante. Ma non mi avvicino, lo guardo da qui, da lontano, altrimenti mi sfuggono le parole di mano.
Ed io devo ancora capire quale albero sono. -
MELANZANE AL FORNO
Buongiorno Frettolosi!!!
Propongo questo piatto dai profumi favolosi.
Durante la cottura, spargono il loro profumo in tutta la casa. Bisogna avere una grande forza di volontà per non mangiarne tante
PRONTE IN 50 MINUTI
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
4 Melanzane Tonde
150 Gr Pomodorini Pachino
250 Gr Macinato misto (Maiale+Manzo)
2 Cucchiai Olio Extravergine di Oliva
1 Spicchio d'Aglio
Parmigiano Reggiano Q.b.
Olio di Semi Q.b.
Origano Q.b.
Sale Q.b.
PROCEDIMENTO:
Lavare, spuntare e dividere in due, dal verso della lunghezza, le melanzane.
Formare un incavo, scavando la polpa, avendo cura di non bucare le melanzane e di non farle diventare troppo sottili
La polpa che abbiamo scavato, tagliamola a dadini. In una padella antiaderente, soffriggiamo uno spicchio d'aglio in olio Evo. Quando comincia a colorarsi, togliamolo e uniamo all'olio, i dadini di polpa. Lasciamo insaporire qualche minuto e aggiungiamo il macinato. Saliamo e lasciamo cuocere, girando spesso, con una forchetta, per aiutare il macinato a staccarsi in granelli.
Mettiamo il composto appena preparato, da parte e, nella stessa padella, mettiamo l'olio di semi. Friggiamo le melanzane, solo dalla parte della buccia! Aggiungiamo un pizzico di sale. Non dobbiamo cuocerle completamente, ma solo ammorbidirle nell'olio
Quando saranno ammorbidite, togliamo dall'olio e, riempiamo l'incavo con il composto messo da parte. Cospargiamo di Parmigiano reggiano. Aggiungiamo anche i pomodorini, tagliati a metà. Un pizzico di sale e di origano.
Adagiamole su una teglia con carta forno ed inforniamo per circa 30 Minuti a 200 gradi
Buon Appetito!!!
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Sembra ieri di essere tornati al lavoro dopo le vacanze natalizie, e già l’estate si avvicina a tutt’altro che velocità di crociera! Quale momento migliore per programmare il prossimo viaggio?
Quest'estate pero, la scelta potrebbe ricadere su una destinazione differente dalle più classiche...Dai profumi intensi della gastronomia alle più antiche storie e tradizioni, dal blu elettrico del mare ai colori brillanti della natura: ti aspetta un viaggio intriso di racconti e cultura, di incredibili paesaggi e forti emozioni!
Turchia
Affacciata sul blu del Mar Mediterraneo e con vista su un paesaggio sconfinato, la Turchia sale tra i primi posti della lista “vacanze alternative in barca”.
Folkloristica, colorata, affascinante e aromatizzata dai profumi intensi delle spezie, è un Paese profondamente coinvolgente ed intrigante.
Noleggiare una barca in Turchia è l’occasione perfetta per scoprirla da due punti di vista differenti: la bellezza dei suoi paesaggida una parte, tale da lasciare senza fiato, e la lunga storia delle sue città dall’altro, impreziosita dall’incontro perfetto tra la cultura del passato e quella presente.
Noleggia una barca a Marmaris o Bodrum, perfette per poter ammirare anche i meravigliosi paesaggi delle isole greche del Dodecaneso, oppure da Kaş, note per specchiarsi su un tratto di mare particolarmente cristallino.
Ultime della lista, ma non per questo meno affascinanti, non si possono non citare Ankara, capitale e seconda città più grande del paese, Antalya, che dall’alto del Monte Tahtali regala una vista sull’orizzonte da perdere il fiato, e Istanbul, contesa tra le sponde del Mar Nero e quelle del Mar Egeo settentrionale.
Strade acciottolate, ceramiche colorate, vecchie case in stile ottomano ed un’atmosfera carica di cultura e racconti delle peripezie che negli anni vi si sono succedute.
La Turchia è semplicemente sorprendente!Montenegro
“Al momento della creazione del pianeta, la più bella fusione tra terra e mare è avvenuta nel tratto di mare montenegrino”, scrisse il noto poeta inglese Lord Byron di questo piccolo angolo di paradiso.
Sono trascorsi circa duecento anni da quel momento. Sono avanzate le stagioni, si sono susseguiti cambiamenti, rivoluzioni e sviluppi inimmaginabili, ma un punto è imprescindibile: il Montenegro ha conservato ogni singolo dettaglio della sua incredibile bellezza!
Il suo paesaggio, stretto tra mare blu e maestose montagne, è uno dei più incredibili di tutta la zona, ed esplorarlo in barca è quasi un obbligo.
Da qui alcune piccole soste a Dubrovnik, Spalato e alle isole che punteggiano il blu del Mar Adriatico sono estremamente semplici!
Perfetto da navigare a vela, non mancare una traversata rilassante delle Bocche di Cattaro (o Kotor), uno dei luoghi più incredibili del Mediterraneo!
Slovenia
Solo recentemente la Slovenia è entrata a far parte delle rotte di navigazione più amate dai diportisti di ogni dove, e lo ha fatto a pieni diritti!
Riconosciuta come “il paese più verde del mondo”, la combinazione di foreste, montagne e laghi, offre lo scenario perfetto per una pausa dalla quotidianità. Dunque come non inserirla nella guida delle vacanze alternative per l’estate 2019?
Per raggiungere il primo porto caratteristico della Slovenia puoi salpare dalla vicina Trieste, situata a circa 14 chilometri dal confine e navigare verso Capodistria, splendido centro medievale che si riflette nelle acque blu dell’Adriatico.
Navigando in direzione Portorose, uno dei maggiori porti del paese, si arriva alla caratteristica Pirano, che incanta con il suo splendido molo e l’architettura simile a quella di Venezia.
Sviluppandosi per la maggior parte nell’entroterra, la Slovenia custodisce gran parte dei tesori lontano dal mare: la folkloristica Ljubljana, le suggestive Grotte di San Canziano e quelle di Postumia, e, ultimo ma non ultimo, il favoloso Lago di Bled, vera e propria meraviglia della natura!
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La ragazza non immaginava
che anche quello fosse l'amore
in mezzo all'erba lei tremava
sentiva addosso ancora l'odorechissà chi era cosa voleva
perché ha ucciso i miei pensieri
chissà se un giorno potrò scordare
e ritornare quella di ierila ragazza non immaginava
che così forte fosse il dolore
passava il vento e lei pregava
che non tornassero quelle paroleadesso muoviti fammi godere
se non ti piace puoi anche gridare
tanto nessuno potrà sentire
tanto nessuno ti potrà salvaree lei sognava una musica dolce
e labbra morbide da accarezzare
chiari di luna e onde del mare
piccole frasi da sussurrare
e lei sognava un amore profondo
unico e grande più grande del mondo
come un fiore che è stato spezzato
così l'amore le aveva rubato
la ragazza non immaginava
che così…IN ONORE DELLE DONNE VIOLENTATE E MALTRATTATE , LEGGETELA ATTENTAMENTE OPPURE ASCOLTATELA!!!! -
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Alziamo i calici...e giriamo le spalle
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Flavia Marchetti
Quella bollente estate del 1978
#20 - Ci vuol ben poco per essere felici!
«Stringi... Stringi forte la gnocca ... Fai un po’ la porca!» Si raccomandò con un fil di voce ansimando.
«Dio mio, non l’ho mai sentito dentro così gross...»
Non riuscì a finire la frase che il gingillo così grosso prese a schizzare con forza. Lei se non gliel’avesse impedito la lingua di Lui l’avrebbe benedetto. Fu invasa da brividi e contrazioni. Due orgasmi che si auto alimentavano. E Tlìc concluse il suo mordendole a sangue il lobo di un orecchio.
Erano passati soltanto sette minuti da quando si erano sdraiati.
Abbandonarono in loco il corpo del reato, lo slip, e mano nella mano ripercorsero gli intriganti vialetti. Marghy si godeva le calde gocce dello sperma che la sua figa restituiva al mondo: giù, lungo le cosce. Questo rendeva Marghy raggiante.
Ci vuol ben poco per essere felici!
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Bellissima foto!
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buongiornoooo