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Aggiornamenti di stato pubblicati da raffaello115

  1. Io e i canguri!!

    (Kooralbyn - Queensland)

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    1. fashionista0

      fashionista0

      un pò rock and roll!

    2. altomororicco

      altomororicco

      bel panorama!

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      wow!

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  2. Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissimi anni '80).

    Non so se anche tu condividi i miei gusti. T'invito ad ascoltare questo pezzo...

     

     

    1. tacchialti94

      tacchialti94

      grazie della dedica!

    2. altomororicco

      altomororicco

      Gran pezzo!

    3. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      anche loro mi piacciono davvero molto!

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  3. CARTA ABIERTA A LEANDRO EN SU DIA DE CUMPLEANOS
    La canción que aquì te dedico habrìa debido quizás dedicártela hace unos años: son consejos que un padre le da a su hijo, pero segùn veo, ya has seguido estos consejos por tu cuenta. Hoy, en el día de tu trigésimo cumpleaños, ya puedes decir que eres un hombre, un hombre en su plena madurez, Es por eso que cada vez que te veo no puedo evitar sentirme orgulloso de ti.
    Tal vez mi orgullo paternal me impide verte de manera diferente, pero ciertamente has pasado por todas esas etapas que conducen a la madurez, y las has enfrentado bien, dosificando sabiamente esa seriedad y ligereza necesarias para llegar a convertirte en un hombre. Y esto también me hace sentir orgulloso de ti.
    Estoy tan orgulloso de ti, que te escribo en castellano, no por el hecho de que domines este idioma (además del inglés), sino porque quiero asegurarme de que Jenny  también lo lea y lo entienda bien, para que sepa que el mío es un orgullo que va más allá del comprensible orgullo paterno. Porque realmente eres una persona especial. E si en los tiempos de la escuela me hiciste desesperar, en realidad las cosas fundamentales para enfrentarte a la vida las aprendiste todas, o casi todas, y las aprendiste muy bien. Dedicación, gratitud, sentido de responsabilidad, generosidad, resiliencia, fortaleza de carácter, espíritu de adaptación, coraje, pero también alegría, deseo de vivir la vida plenamente y ofrecer todas estas cualidades a las personas cercanas a ti.
    Como padre, solo puedo sentirme orgulloso de ti.
    Parece que ni siquiera este virus sea capaz de afectar tu cumpleaños. Por supuesto, lamento que estés celebrando tus treinta años en esta situación tan difícil, tan irreal y anómala, pero veo que ya has preparado todo para superar este momento también.
    Vuelvo a decirte que yo siempre estaré cerca de ti, pero en este caso me olvidaría de que en los últimos tiempos ha sucedido más a menudo que yo haya necesitado de tu ayuda y no viceversa. Me gusta tu manera de enfrentarte a la vida, me gusta cómo logras vivir la vida. Porque después de todo, vivir bien la vida no significa nada más que vivirla. Vivirla sin dejar que ella te viva. Y esto lo estás haciendo muy bien.
    Es por eso que repito una vez más que estoy orgulloso de ti. Qué tengas un feliz cumple!

    IL BABBO

     

     

    1. ciribi72

      ciribi72

      una poesia che diventa musica, magica!

    2. daliahnera

      daliahnera

      ottima traccia per un pomeriggio di relax! no?

    3. fashionista0

      fashionista0

      una traccia pieno di amore, bellissima!

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  4. avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze e invece... Maledetto Coronavirus!!

    Sono triste, sono davvero triste!

     

    1. raffaello115

      raffaello115

      tener duro: è l'unica cosa da fare in questo triste momento. Triste per tutti, anche qua, in Australia, la situazione sta precipitando...

       

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      cavolo, hai provato a sentire per il rimborso?

    3. raffaello115

      raffaello115

      sì, londoncalling6, ho dovuto faticare un po' ma alla fine ho ottenuto il rimborso totale. Certo, resta il rammarico per non poter ritornare nella mia città alla quale sono così legato e dalla quale manco da un anno e mezzo.

       

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  5. Come promesso, appena tornato posto qualche foto tra le tante che ho scattato: Queste sono relative a tre diverse albe viste da Broadbeach!!

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  6. LA ROSA IN MEZZO AL LIBRO

    Colsi intatta la rosa silvestre
    e tra due oniriche pagine di silenzio,
    quasi eburnee torri
    ricorrenti tra le visioni,
    ne compressi delicatamente il respiro.

    Torno oggi a sfogliarla:
    memoria essiccatasi tra versi ermetici
    e angeli vegetali in ascolto perenne
    ... e silente, ne sfioro appena l'oblio.

    Raffaello

    Robertson - QLD - 15 novembre 2017

     

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    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      vero! sei veramente bravissimo! 

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      miraggio!

    3. fashionista0

      fashionista0

      sole!

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  7. In questi tempi difficili... una canzone che fa riflettere. Con tutto il cuore la dedico a coloro che hanno la bontà e la pazienza di seguirmi...

    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bellissima!!!

    2. ciribi72

      ciribi72

      mi porta proprio in un altro mondo!

    3. raffaello115

      raffaello115

      è una delle funzioni della musica. Vuol dire che questa è una musica che funziona, almeno per te, ma anche per me...

       

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  8. Se avete voglia di seguirmi nei miei viaggi (siano essi onirici o reali) c'è un blog "ad hoc".

     

    https://alwaysaround.myblog.it/

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    1. raffaello115

      raffaello115

      Basta seguire il blog! Ogni settimana un post diverso. 

      :D

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      che belle foto Raffaello! Le fai tutte tu? 

    3. raffaello115

      raffaello115

      No! Non sono tutte mie!! Quelle relative al mio viaggio a Vanuatu e in Nuova Caledonia sì lo sono. Molte sono prese dal web, ma tra queste ho scelto le immagini di come io ricordavo quel preciso luogo...

       

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  9. RIFLESSIONI

    Da qualche settimana passo molto tempo in giardino: è quasi l'unica uscita che mi concedo di questi tempi...
    Tra i tanti fiori che popolano il giardino, questi piccoli fiori bianchi non sono certo i più accattivanti, eppure... Mi sorprende questa loro capacità di adattarsi con poco: nascono e sfioriscono nel giro di tre settimane, basta loro molto poco per tirare avanti. Crescono all'ombra di altre piante più grosse abbarbicandosi alle loro radici. Crescono addirittura sui muri, tra micro-interstizi tra mattonella e mattonella. E vi rimangono fieramente attorcigliati. Attaccati a quel minimo di deposito di terra sul quale fiorire. Sono i fiori che resistono.
    E nella loro breve vita ci danno un messaggio semplice, semplice: resistete anche voi, umani, resistete...

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    1. ciribi72

      ciribi72

      l'immagine mi da un sacco di forza! teniamo duro!

    2. tacchialti94

      tacchialti94

      forza e coraggio! torneremo fortissimi!

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      la natura rompe ogni tipo di muro <3

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  10. Un brano storico di Eric Clapton in una versione un po' di diversa dal solito. Te lo dedico!
    Eric Clapton... L'ho visto due volte dal vivo! Chissà se ricapiterà l'occasione!

     

     

    1. raffaello115

      raffaello115

      "Leggenda" è il termine più appropriato per questo grande artista! E pensa... Ho avuto la fortuna di vederlo in concerto per ben due volte. Sono stati due concerti memorabili.

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      beh.. assolutamente una leggenda. Avete proprio ragione! 

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      decisamente!! 

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  11. I tramonti dal balcone di casa o dal retro del mio giardino hanno un qualcosa di assolutamente magico Ogni sera riescono a stupirmi e nonostante già da tanti anni viva in questo sobborgo di Brisbane nel sud del Queensland (Australia) faccio a fatica a resistere alla tentazione di fotografare questo magico evento che va in scena ogni tardo pomeriggio.

    Fra un mese e mezzo circa sarò nuovamente nella mia città. Una città che non è nemmeno una città qualsiasi: sto parlando di Firenze. Ci rimarrò per sette mesi. Per uno come me, innamorato della bellezza, dell'arte, dell'architettura, dell'armonia, delle cose ben fatte... Non esiste al mondo città migliore di Firenze. Certo però che questi tramonti mi mancheranno...

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    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      CHE VISTA! :x una di quelle palme sembra addirittura un mulino! che spettacolo la natura!

    2. raffaello115

      raffaello115

      qua c'è una grande varietà di palme, compresa quella più grande e maestosa, quella nota come "palma reale cubana". La palma che a te sembra un mulino, in inglese si chiama palma viaggiatrice (travelling palm). Quando la vidi per la prima volta, a Portorico tanti anni fa, a me dette l'impressione che avesse la forma di un ventaglio... E in effetti questo tipo di palma l'ho visto solamente a Portorico e in Australia...

    3. nuncepenza6

      nuncepenza6

      una selezione fotografica che ci porta proprio nel cuore della tua esperienza!

  12. IN MEMORIAM

    In principio fu il sogno,
    un sogno carico di passioni
    e di segrete speranze.
    Poi, poco a poco,
    dai margini dell'onirico,
    una memoria d'argento,
    flebile ricordo,
    si fece largo tra i sentieri
    di una vuota quotidianità.
    Qualcuno iniziò poi
    metterla in forma di parola
    e imprimerne qualche frammento,
    altri, più modestamente,
    si accontentarono di annotarla
    su di un'occasionale salvietta di un fast-food,
    o sul margine di un libro,
    oppure in un volo di rondini
    che di timide emozioni
    va graffiando l'occaso...

    E la poesia era tra gli uomini,
    e la poesia era negli uomini.
    Ma non tutti seppero riconoscerla,
    non tutti ne apprezzarono la bellezza:
    a lungo giacque inerte sul selciato,
    ignorata, calpestata, talora derisa
    eppure invincibile.

    Dopo millenni di agonia,
    qualcuno la ricorda ancora
    tra le pagine virtuali
    di Facebook o di Google+
    ... e umilmente cerca di riprodurre,
    se non proprio l'intero fascino,
    almeno un frammento
    di quell'arcaica potenza
    che pure continua a governare
    le leggi dell'universo.

    Amen.

    Raffaello

    Robertson - QLD -

    02 luglio 2017

    (foto di Raffaello Bocciolini)DSCN1582.thumb.JPG.d38fa972f2d0384e613025756e66c764.JPGDSCN1582.thumb.JPG.d38fa972f2d0384e613025756e66c764.JPGDSCN1582.thumb.JPG.d38fa972f2d0384e613025756e66c764.JPGDSCN1582.thumb.JPG.d38fa972f2d0384e613025756e66c764.JPG

    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      che parole ricche di emozioni, bellissime!

    2. fashionista0

      fashionista0

      bellissima riflessione :)

    3. raffaello115

      raffaello115

      grazie! Mi piace scrivere. Tutto lì!

       

  13. LEGGERE E VIAGGIARE
    Leggere e viaggiare è quanto di più bello possa esistere in questo mondo.
    Amo leggere, poiché leggere significa ESSERCI. Leggere vuol dire letteralmente "io c'ero". Per questo posso dire che io c'ero quando Re Lear fu cacciato dal suo regno per mano delle sue proprie figlie; sono stato io ad accogliere la Ibseniana Nora fuggita dalla sua casa di bambola dove si sentiva prigioniera; io ero presente al senato quando Cicerone pronunciò la fatidica frase "Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?" e allo stesso modo ho vissuto accanto a Rimbaud una stagione all'inferno, ho aiutato Ghiberti nella fusione del suo pannello con il sacrificio di Isacco e ho applaudito Churchill quando incitava il popolo a non mollare mai...
    Amo viaggiare, perché viaggiare significa toccare con mano quel che si è letto, o forse leggere è una maniera di viaggiare, non ho ancora capito bene... Amo viaggiare perché viaggiare è conoscere culture diverse, incrociare le mie sensazioni, i miei silenzi, la mia vita con genti di culture diverse; conoscere i loro sentimenti, la loro letteratura, la gastronomia, i monumenti, i pensieri e tutto quel che genti di altri paesi hanno edificato nella pietra o con il pensiero.
    Certo, ho ancora tanto da leggere e tanto da viaggiare: vorrei tanto capire se la lettura è un viaggio che ha nella fantasia il suo vettore, oppure se il viaggio non è altro che un libro senza pagine. Perché per me viaggiare significa leggere: leggere la devozione di un popolo sui capitelli di una pieve romanica rurale; leggere il sogno americano nelle parole di un cittadino dei Caraibi che vuol lasciare la sua terra per andare a New York; entrare in una birreria tedesca e sedermi a bere un boccale mentre osservo la complicata struttura di rame dove artigianalmente la si produce. Viaggiare significa passare un inverno nei centri commerciali di Montréal e un estate in quelli di Bangkok, poiché fa troppo freddo o troppo caldo per poter vivere all'aria aperta, e scoprire magari che un centro commerciale , con quel suo insensato andirivieni e con quel suo continuo brusio può generare il silenzio perfetto per la lettura (o per il viaggio, secondo i punti di vista), perché se è vero che non mi è ancora chiaro il confine tra viaggio e lettura, di una cosa sono assolutamente certo: sia per leggere che per viaggiare ho bisogno di silenzio.
    Ogni tanto, tra libro e libro, tra viaggio e viaggio, ho bisogno di fermarmi un attimo, tirar fuori dalla tasca una penna e un foglio di carta e scrivere: scrivere qualcosa riguardo a un libro appena letto, o riguardo a un viaggio appena generato in un qualche angolo del mio onirico universo. Ma senza fretta: ho ancora tante strade da percorrere sullo scaffale e tanti libri da leggere sulle rotaie dei treni...
    (Brisbane's Bothanical Garden - Queensland - 26 Maggio 2017)

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    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      Sai cosa? Credo che tutto sia un viaggio, non solo il viaggio vero e proprio e la lettura. Certo è che il viaggio vero è forse il mio preferito e mi manca da matti. 

       

      Non so come tu riesca a scrivere come fai tu, con tutta la passione e la dedizione che i pensieri meritano. Con poche frasi riesci a tenere il lettore attaccato allo schermo. 

      Scrivi, scrivi, scrivi, scrivi e scrivi. Fallo il più possibile! 

    2. fleurdelys00

      fleurdelys00

      Aggiungerei anche che ci faresti un favore enorme se ci facessi viaggiare nella selvaggia terra australiana con delle foto qua e là!

    3. raffaello115

      raffaello115

      La foto di questo post l'ho presa a Mystery Island, un'incredibile isoletta nell'arcipelago delle Isole Vanuatu, nel sud del Pacifico...

      In quanto a scrivere... scrivo davvero tanto. Negli ultimi due anni ho scritto un romanzo storico e una raccolta di racconti storici, tutti ambientati nella FIrenze del XV e XVI secolo. Avrei dovuto essere a Firenze nel marzo scorso per cercarmi un editore, poi però... ho dovuto rinunciare. E puoi anche immaginarti il perché... Ma il romanzo e i racconti sono sempre lì, gli do una limatina ogni tanto...

       

  14. "Ma il mio destino è vivere
    balenando in burrasca"
    - Vincenzo Cardarelli -
     
    BALENANDO FUGGIASCO
    Scrivere, scrivere ancora! Scrivere forse la poesia più solenne, magari sognarla tra l'alba di Tweed Heads e le voci di Terranora. Scrivere versi a colori e madrigali di sabbia, tra l'asfalto e nei ricordi, scrivere di comete o delusioni, scrivere sempre.
    Magari ci sarà sempre una raffica improvvisa a sparpagliare i versi sotto il divano, in riva al fiume o tra i cespugli, ma in ogni caso sarò ancora qui, a scrivere qualcosa di nuovo, qualcosa d'incerto, di silenzioso, fugace, effimero.. Magari con un colore, un accento o una rima che richiami in vita qualcuno dei vetusti silenzi che volarono via e ancora dagli archivi del ricordo riaffiorano: forse una voce, alteratasi negli anni, forse un battito d'ali leggero, o un libro di versi letto in gioventù...
    Il libro, il treno e l'alba sono tre parole innocenti: parole che non suscitano quasi mai emozioni violente nella folla, non seminano rivoluzioni, ne' vendono morte, ma quando mi giungono tutte e tre assieme... mi aprono autostrade in mezzo al cuore, e mi viaggiano affilate sui binari dell'immaginazione inabissandosi tra incerte sensazioni. E allora... Allora non mi resta altro che scrivere, scrivere sempre e comunque: scrivere tra le note dei treni di Duke Ellington, o tra i chiaroscuri marmorei di Desiderio da Settignano. Ho imparato a scrivere tra le cosmiche ragnatele di internet così come tra le allucinate visioni di Escher.
    Con gli anni ho imparato che l'alba può raggiungerti comunque a qualsiasi latitudine, con solennità diverse ma sempre potenti. E ancora con gli anni (o forse attraverso gli anni) ho imparato a leggere i libri senza libri, e ho imparato a salire sui treni in corsa, anche se non tutti i treni scivolano sui binari.
    Perché ho scoperto che il mio destino è vivere, balenando fuggiasco.
     
    Banora Hills - New South Wales
     
    15 marzo 2015, all'alba

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    1. gerbera0

      gerbera0

      le parole sono le tue compagne di vita, si capisce dai bellissimi versi che scrivi. dalle foto invece si percepisce il tuo grande amore per la natura ^_^

    2. raffaello115

      raffaello115

      Grazie Gerbera... :)

       

    3. londoncalling6

      londoncalling6

      sembra un quadro..non ci credo

  15. E' una vecchia canzone di Vasco Rossi magistralmente interpretata da Patty Pravo.

    "La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me".

    Questo è il mio grido di battaglia... Te la dedico!

     

    https://www.youtube.com/watch?v=wdx6YKMnBrg

    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      Credo sia una delle frasi più belle e significative e motivazionali di sempre!

      Grazie per la dedica, la apprezzo molto :) 

    2. raffaello115
    3. nuncepenza6

      nuncepenza6

      ah non sapevo l'avesse scritta lui...che bellezza e bravura!

  16. Carlos Santana è internazionalmente riconosciuto come un grande chitarrista oltre che compositore (nonché discreto cantante).
    Javier Batiz viceversa, è abbastanza poco conosciuto, o per lo meno è conosciuto soltanto in Messico.
    Eppure Batìz è stato il maestro di chitarra di Santana (di Santana e anche di altri rockettari messicani, come Alejandro Lora). Santana ha sempre reso omaggio a Batìz e ha sempre parlato di lui come di un grande artista.
    Durante il mio lungo soggiorno in Messico ho avuto la fortuna di vedere dal vivo Carlos Santana in concerto al Palacio de los deportes. Quando Santana si esibisce nel suo Messico, non solo offre agli spettatori un concerto più generoso nella sua durata, ma addirittura invita sempre come "guest star" il suo vecchio insegnante di chitarra. Le due chitarre, quella di Santana e quella di Batìz insieme sono uno spettacolo unico... Provate ad ascoltare questo brano, "Blues for Salvador" e sentirete le due chitarre che quando si toccano fanno scintille...
     

     

     

    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Pazzesco. Lui l'ho sempre amato! 

    2. raffaello115

      raffaello115

      E dovresti sentirlo quando duetta con Javier Batìz....

       

    3. theoldandthesea

      theoldandthesea

      wow... il migliore di tutti i tempi

  17. Antigua Guatemala, uno di quei luoghi per i quali si può tranquillamente usare l'aggettivo "magico" senza paura di esagerare.

    https://alwaysaround.myblog.it/2020/01/23/antigua-guatemala-un-sapore-mistico-indimenticabile/

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    1. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      ma che meraviglia e che invidia!! hahah 

    2. raffaello115

      raffaello115

      il prossimo articolo post sul blog è previsto per il 31 e parlerà di un'oasi di pace nella città più caotica del mondo...

    3. fashionista0

      fashionista0

      bellissima anche questa foto! 

  18. Camille Claudel: La Vals. Cioè, il valzer.

    Questa bellissima scultura la teneva in casa il compositore Claude Debussy che per un tempo fu amante di Camille.

    Ma lei era perdutamente innamorata del suo maestro, Rodin. Ricambiata sì, ma fino a un certo punto. Per quanto innamorato Rodin non volle mai lasciare Rose, la sua donna di tutta la vita. Camille cercò d'ingelosirlo intrattenendo una relazione con Debussy (e facendolo soffrire). Ma quando si rese conto che non avrebbe mai conquistato il suo Rodin... Camille impazzì. Morì tristemente in manicomio.

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    1. londoncalling6

      londoncalling6

      la danza che unisce due corpi...fantastico

    2. raffaello115

      raffaello115

      grande artista Camille!

    3. tacchialti94

      tacchialti94

      ironico come questa rappresentazione dell'amore prenda vita con una scultura, stupendo!

  19. Torno a questo non-luogo dopo sei mesi di assenza... Sei mesi durante i quali... Beh! Non importa quel che possa essere successo in questo tempo, volevo soltanto dire che io ci sono ancora....

    Per tutti voi, un tramonto da Mc Gregor.

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      Assurdo quanto un cielo e delle nuvole possano creare dei quadri come questo!

    2. raffaello115

      raffaello115

      Il cielo, le nubi e... un bellissimo albero di jacarandas!!

       

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      Che bello rivedere le tue foto! ^_^

  20. CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
    In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
    Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
    Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
    Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
    Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
    Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
    Amen.
    Cudgen Lake New South Wales – 29 dicembre 2017
    foto scattate a Cudgen Lake

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      wow.. bellissimo tutto! Bravo!

    2. raffaello115
    3. londoncalling6

      londoncalling6

      immagini di repertorio ma bellissime!

  21. LAVIAMOCI LE MANI!!!!
    MAGARI NON TUTTI AVREMO A DISPOSIZIONE UN LAVABO COME QUESTO CHE I PADRI DOMENICANI DI SANTA MARIA NOVELLA ORDINARONO A GIOVANNI DELLA ROBBIA. MA IN QUESTI TEMPI E' FONDAMENTALE LAVARSI LE MANI QUANTO PIU' SPESSO VI SIA POSSIBILE.
    Quanto al lavabo nella foto...
    Si è soliti vedere in Giovanni della Robbia un artista di certo molto abile come plastificatore, ma poco propenso all'inventiva, poco innovativo, anzi, persino un facile commercializzatore di quella straordinaria invenzione che aveva reso famoso il suo avolo Luca, zio di suo padre Andrea...
    Tutte queste cose non sono prive di fondamento, ma di certo il lavabo della Sacrestia di Santa Maria Novella costituisce una piacevolissima eccezione.
    Fu realizzato in terracotta invetriata da Giovanni, figlio di Andrea della Robbia nel 1498, quando l'artista non aveva ancora 30 anni.
    Giovanni sembra approcciare quest'insolito lavoro in una maniera più originale del solito, con la ricerca di effetti pittorici,che vanno sfumandosi nel paesaggio delicatamente ombreggiato nella nicchia e con alcuni elementi decorativi assolutamente originali come la coppia di vasi con anse a forma di delfino, dipinti sui pannelli laterali. Coppie di delfini le ritroviamo persino a decorazione dei capitelli. Questi e altri elementi decorativi furono probabilmente desunti da uno studio attento di anticaglie classiche.
    Questo è a mio parere il più bel lavoro di Giovanni della Robbia. Poi... E' vero! Giovanni si perse un po'. La qualità dei suoi lavori restò comunque molto elevata. Solo l'inventiva andò scemando un po' a beneficio di una produzione che arrivò ad assumere proporzioni quasi industriali. Senza contare poi che la sua adesione alle dottrine savonaroliane lo portò a ripetere con una certa insistenza modelli consolidati spesso ispirati alle composizione della Scuola di San Marco...

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bravo! laviamoci le mani e anche nel lavandino di casa direi che va benissimo aahahah comunque è un capolavoro! 

    2. raffaello115

      raffaello115

      Il messaggio che volevo far passare era proprio questo: laviamoci le mani sempre e comunque. Anche se non si ha a disposizione un lavabo come quello dei frati domenicani di Santa Maria Novella... L'importante è lavarsi le mani e lavarsele per bene!

       

    3. ciribi72

      ciribi72

      ma dove l'hai scattata? stupenda fontana!

  22. Dal mio balcone di casa...

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      Che vista!

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      va beh ma che meraviglia! Che pace questa foto e che colori

    3. raffaello115

      raffaello115

      Anche questa foto l'ho presa dal balcone di casa... In quanto alla pace... Beh! Ti devo confessare una cosa: la casa dove vivo è in un sobborgo residenziale di Brisbane. La foto l'ho fatta puntando la macchina fotografica verso ovest, dove c'è il tramonto. Se l'avessi puntata verso nord...Avrei ripreso la grande arteria di comunicazione su cui si trova la mia casa: una strada percorsa giornalmente da circa 200mila veicoli, molti dei quali autosnodati e autoarticolati. Purtroppo non è tutto oro quel che luccica!

      Anche se devo dire che dal mio balcone assisto a tramonti spettacolari. Questo è di tre giorni fa...

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  23. CANTO DI PRIMAVERA LUNGO IL TWEED RIVER
    E ancora una volta chiudemmo gli occhi
    per svegliarci a primavera:
    qui, dove Marzo dà l'incipit all'autunno
    e Santa Claus annuncia l'estate...
    Come in un film che parla di pace
    o in uno sguardo che parla d'amore,
    giunse al delta la primavera
    e tra arcipelaghi di nostalgia
    e costellazioni di artefatti silenzi
    di voci e di vento vedemmo sciogliersi 
    segreti oceanici frantumatisi nell'onirico
    ... e nella sabbia e nella luna altri ricordi
    si tinsero di gioia.
    E ancora una volta chiudemmo gli occhi
    per svegliarci a primavera.
     
    Raffaello Bocciolini
     
    Banora Point (New South Wales)
     
    26 Marzo 2016

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bellissima foto e bellissime parole! 

    2. londonercity

      londonercity

      I paesaggi che emozionano generano sentimenti che si mostrano anche con le parole. Quando vedete una cosa bella, pensate alla vostra espressione in quell'istante. E' un altro modo per esternare quel sentimento che state provando.

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      mi lasci sempre senza parole :o:x

  24. Ho ancora parole non dette,
    in fondo all'anima,
    eppure intreccio ghirlande di parole
    ogni sera,
    poi nel vento e nel crepuscolo le disperdo,
    per te, amica che mi stai leggendo...
     
    Raffaello
    1. sarettalunetta

      sarettalunetta

      Raffaello sei sempre così profondo e ogni volta vorrei trovare delle parole giuste per risponderti ma mi lasci completamente senza parole. E poi, il poeta, qui sei tu! ❤️❤️

    2. raffaello115

      raffaello115

      Le parole giuste, cara sarettalunetta, sono quelle che ti sgorgano dal cuore. Sono quelle che raccoglie sulla spiaggia assieme alle conchiglie, o su un sentiero di montagna quando quando osservi il paesaggio e all'improvviso ti avvedi che c'è un fiore nel cammino... Le parole giuste non le trova il saggio, né l'erudito. Poiché le parole vagano nell'aria. Magari potrebbe avermele suggerite senza volere un'amica sconosciuta, lontana... Io ci metto soltanto un po' di pazienza per ordinarle in versi e poi... Gliele restituisco in forma di poesia.

      Buona notte amica mia! Buon riposo e dolci sogni! E se domani mattina avrai al risveglio una sensazione, un'immagine, un silenzio dal colore particolare, oppure un battito d'ali improvviso e leggero... Raccontamelo! Magari proprio lì ci saranno le parole giuste per la mia prossima poesia!

      Raffaello

      (nella foto, "Il valzer" di Camille Claudel)

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    3. sarettalunetta

      sarettalunetta

      le tue parole bellissime, le tue poesie mi rendono leggera e migliorano la mia giornata. Ordina in versi le parole che ti arrivano perché hai una dote incredibile, sei un poeta! 💋❤️

  25. ODE A UN LIBRO QUALSIASI

    Ombre che camminano nella folla diradata del mattino, quasi pellegrini inconsapevoli sotto il cielo grigio illuminato da campane a festa.
    Pochi angeli vegliano per le strade, qualcuno di loro potrebbe anche essersi assopito tra i tanti riti pagani che accompagnano questi giorni di scomposta armonia…
    Forse potrebbe essere il giorno ideale per tornare tra le pagine di quel libro che sporge dalla scaffale, quasi a ricordarmi un messaggio del tempo, scritto di mio pugno al margine di una pagina. I petali di un narciso, disseccatosi all’inizio del terzo capitolo, svanita l’originaria freschezza, mi ricordano la storia che fioriva tra le pagine confondendosi con la mia storia: la ricordo fiorire tra le pagine abbracciando silenzi infiniti, correndo libera tra paragrafo e paragrafo talora straripando dalle righe ove sogliono disporsi ordinati i pensieri in forma di parole.

    Il tempo è maestro nell’insegnarci la disciplina dello spirito, ma finisce spesso con l’affievolire l’innato senso di libertà di quando si è giovani; l’esperienza regala saggezza, ma finisce poi col rassegnare i ricordi nelle mani dell’indifferenza… e allora, quando iniziano a indurirsi quegl’istinti sepolti da anni di sconfitte e prevaricazioni… ecco che un libro può ricordarci chi eravamo, donde venivamo e dove andavamo. Molto più di uno smartphone un libro può contenere infiniti gigabytes d’immagini depositatesi in un qualche angolo della memoria o di un’intima solitudine.

    Più che un blocco di pagine rilegate e numerate in sequenza è in un libro che si ritrovano antiche sensazioni e se ne scoprono talvolta di nuove: vi si leggono la firma, la data e il luogo d’acquisto del libro… si ritrova un’annotazione al margine che ben può essere la propria o anche quella di un precedente proprietario. Magari si può iniziare a leggere proprio da dove si era lasciato, a mo’ di occasionale segnalibro, un biglietto usato della metropolitana, o altro titolo di viaggio, e di lì riprendere il cammino interrotto, utilizzando la fantasia come vettore, magari stingendo gli antichi sogni evaporatisi nel tempo per edificarne di nuovi, altrettanto folli, altrettanto inutili e anacronistici quanto lo furono i precedenti.
    Ma ne sarà valsa comunque la pena.

    Raffaello115

    Firenze, 25 dicembre 2015

    Foto di Enrico Fontanelli

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    1. fashionista0

      fashionista0

      bellissima questa foto. Fa sognare donando un senso di pace incredibile 

    2. raffaello115

      raffaello115

      La foto, come risulta dalla firma apposta in basso, non è mia, bensì di un amico, fiorentino anch'egli, e con il dono di un occhio fotografico fuori dal comune. Io sono più bravo a raccontarla la mia città. Da sempre è quello il mio lavoro. Ed è una città davvero speciale...