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Aggiornamenti di stato pubblicati da raffaello115

  1. UNA STONEHENGE IN MEZZO AL PACIFICO
    C'e' uno strano monumento situato nell'Isola di Tonga, e' il cosiddetto "Trilite di Tongatapu", conosciuto localmente anche come "Haamonga-A-Mui"
    Il trilite si compone di due grossi pilastri di calcare corallino eretti verticalmente a 3,8 metri di distanza l'uno dall’altro, sormontati da una terza grossa pietra posta a mo' di architrave per un'altezza totale 5,20 metri dal suolo.
    Una tradizione locale racconta che questo trilite fu innalzato verso il 1200 d.C. da Tuitatui, undicesimo re di Tonga. Sempre secondo la stessa tradizione rappresenterebbe i tre figli del re, due maschi e due femmine, che nelle sue intenzioni avrebbero dovuto essere uniti tra loro da un sentimento forte e indistruttibile.
    Al di la' della leggenda e' comunque interessante notare come l’asse della lastra posta a coronamento sia astronomicamente orientata. Si tratterebbe dunque di un osservatorio astronomico, una specie di Stonehenge in versione semplificata... Attribuire conoscenze astronomiche agli abitanti di Tonga mi pare assolutamente corretto. Al pari della Nuova Caledonia, dell'Arcipelago di Vanuatu, Samoa, Fiji, anche Tonga era stata colonizzata da quella civilta' che gli studiosi chiamano convenzionalmente "Lapita", una civilta' di grandi navigatori capaci di veleggiare per migliaia e migliaia di chilometri e che conoscevano quindi la posizione delle stelle.
    Ma devo dire anche che mi piace l'idea che un sovrano di queste terre lontane si preoccupasse dell'unita' fra i suoi tre figli. Credo che questa fosse anche la preoccupazione di mio padre. Anche lui aveva due figli maschi e una femmina. A proposito... Te ne sei andato quasi un mese fa, babbo, e il vuoto che hai lasciato in me è ancora insopportabile...

    tonga.jpg

  2. UN'ANNUNCIAZIONE... SENZA ANGELO
    Ogni volta che mi avvicino a questo capolavoro... C'e' sempre in me un certo timore riverenziale. Magari dipendera' dal suo autore, Antonello da Messina, un artista del quale non si sa abbastanza. O forse dipende dall'enorme letteratura fiorita attorno a questo quadro, o forse e' proprio lei, quella Vergine che mi guarda con quello sguardo enigmatico dove un velo di tristezza, va a fondersi nei suoi occhi assieme alla sua umilta' e fede.
    Antonello lo dipinse presumibilmente verso il 1476. Tutti noi abbiamo visto infinite rappresentazioni dell'Annunciazione. A Firenze l'anno iniziava proprio il giorno dell'Annunciazione, il 25 di marzo. L'anno iniziava per i fiorentini nel momento in cui la Madonna diceva "SI'" al piano di salvezza di Dio Padre. Ma fino a questo quadro tutti i pittori avevano sempre dipinto la Madonna da un lato e l'Angelo annunziante dall'altro. Antonello elimina invece l'Angelo. La Madonna sta guardando verso lo spettatore, anzi, verso l'angelo. L'angelo e' dunque al di fuori del quadro, spettatore come noi, assiste al momento fatale nel quale questa donna sta per proferire il fatidico SI che cambiera' il destino di tutta l'umanita'.
    Al di la' di tutto quel che e' stato scritto a proposito di questo dipinto, credo che la cosa migliore da fare sia quella di porsi davanti a questa donna cercando di immaginare la Fede del suo possessore che vi si inginocchiava davanti... Una Fede sicuramente maggiore di quella che anima i credenti nostri contemporanei, una Fede assoluta... Una Fede che questa Madonna sembra voler confermare con quel gesto, fermo eppur pacato, della sua mano destra.
     

    antonello.ann..jpg

  3. NEL SOGNO (al babbo)
    Dall'alto di un sogno,
    nel cuore svuotato,
    appeso a una notte senza luna
    il tuo sogno mi è apparso.
    Ti alzi dal letto,
    lo sguardo nel vuoto,
    poi d'improvviso
    un inaspettato bagliore
    t'illumina gli occhi:
    ti guardo e mi sorridi.
    Mi riconosci e mi parli,
    cancellando in un istante
    le nebbie maligne
    che la ragione ottundono.
    E' solo un istante,
    e come il tuo toscano
    che tra le dita si va spegnendo,
    così il tuo sguardo
    nel vuoto si affievolisce.
    Perduto nel vuoto lo sguardo
    non sai più chi sono ...
    "Babbo! Mi senti?"
    Ma già ritorna la notte
    nel tuo vuoto mirare
    e al tuo mondo di miti senili,
    d' inafferrabili nebbie
    e colori oramai spenti,
    ritorni in silenzio,
    babbo...
     
    Robertson (Queensland - Australia) - 10 febbraio 2022
     
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    Nella foto: Ritratto di Vecchio con il nipote (1490 circa).
    Domenico Ghirlandaio.
    Musée du Louvre -  Paris

    ghirland.jpg

  4. Esattamente un anno fa scrivevo questi versi...
     
    MEMORIE
    Decadi di sentieri ne hanno edulcorato il ricordo:
    sono le memorie.
    Giungono inevitabili
    come sempre succede
    in questi tempi di bilanci e rendiconti,
    non tutti esprimibili con numerali.
    Semplici memorie a scavalcare questi inverni australi:
    ancora se ne avverte il retrogusto
    quando piovono orizzontali
    verso un futuro con il fiato corto.
    Nient'altro che memorie,
    forgiate dai sogni
    e setacciàte poi in una clessidra,
    là, dove c'è ancora qualcosa da sognare,
    qualcosa da ghermire,
    ... e tanto da rimembrare
     
    Robertson, Queensland.
    27 Dicembre 2020
    ======================================
    La foto è stata scattata a Oatlands (in Tasmania) il mese scorso

    DSCN3526.JPG

  5. Mistico, scarno, essenziale, bellissimo questo presepe del pittore pistoiese Pietro Bugiani che lo dipinse nel 1928.
    Si tratta di una Natività ispirata a Masaccio, Angelico, Domenico Veneziano e ai maestri fiorentini del XV secolo, ma Bugiani, allora giovanissimo artista, la reinterpreta in maniera molto personale, ambientandola in quella splendida vallata che è la Val di Bure, appena fuori dal città di Pistoia.
    Auguro a tutti un Buon Natale.

    bugianativit.jpg

  6. Il rock, certo, ma anche la musica classica, e pure il blues, e il jazz e talora persino il pop, perché in fondo aveva ragione Louis Armstrong quando diceva che al mondo esistono solo due tipi di musica: la buona musica e la cattiva musica.

    In quella buona in ci includo tutta la produzione, peraltro estesa, di Thelonious Monk. Spero che piaccia anche a voi...

     

  7. LA MAESTRIA DI REMBRANDT NEL DISEGNO
    Nessun artista, credo, è riuscito a dosare sulla lastra i passaggi luminosi con la stessa maestria con cui lo ha fatto Rembrandt. Difficile immaginare come, con il solo uso del bianco e nero possa riprodursi il manifestarsi di una luce accecante...
    E' forse questo il motivo che ha indotto il grande maestro olandese a cimentarsi più, volte, sia come pittore che come incisore, con soggetti quali eruditi all'interno del proprio studio e santi folgorati da una visione luminosa.
    S'ignora tuttora se questa stampa di Rembrandt, oggi al Gabinetto di Stampe e Disegni degli Uffizi a Firenze, rappresenti un alchimista intento ai suoi esperimenti, oppure se il soggetto sia Faust colto nel momento in cui una visione luminosa lo dissuade dallo scendere a patti col demonio. Altri studiosi paiono invece orientati a vedervi concetti esoterici, riferibili alla cabala mistica ebraica (ipotesi non improbabile, data la presenza di un ghetto ebraico ad Amsterdam), oppure una qualche allegoria...
    Ma al di là del soggetto che ancora pare difficile da decifrare c'è l'indiscutibile maestria con la quale Rembrandt, facendo ricorso al solo bianco e nero riesce a sviluppare una manifestazione luminosa così credibile sia da un punto di vista luministico che mistico, resta un maestro insuperabile.

    rembrandt-erudito-studio.jpg

  8. IN UN CERCHIO DI POESIA
    Si chiude la notte
    in un cerchio di poesia:
    ed esce dallo specchio una voce,
    insensata glossolalia
    timidamente proferita
    tra le pagine di una notte qualsiasi
    in questo sogno australe
    che si perde e si moltiplica nel tempo.
    Si bruciano o si dimenticano i versi
    si accarezza il destino
    ... e si chiude la notte
    in un cerchio di poesia.
    Voci che si rincorrono
    dentro a uno specchio
    e armonie che ritornano:
    tornano anarchiche,
    sparse, imprevedibili,
    tornano con l'aroma,
    intenso e inconfondibile
    dell'incenso acre
    che invita al raccoglimento.
    Potrei svegliarmi all'alba
    con un canto nuovo tra le labbra,
    ma In questa notte
    sto davvero facendo fatica
    a devastare i versi
    che ho composto.
    Ma prima devo chiudere la notte
    in un cerchio di poesia.
    Solo così rinasceranno i sogni,
    solo così torneranno alla memoria
    le oceaniche onde di quand'era giovane il silenzio...
     
    Robertson -Queensland - 25 novembre 2017
     
    versi e fotografia di Raffaello

    IMG_5050.jpg

  9. E' da tanto tempo che non ti fai più viva! Vabbè, io ancor meno di te! Spero che tutto vada bene. Quando hai un po' di tempo dà un'occhiata al nuovo album di foto che ho postato. Ci ho messo tutte le foto del mio recente viaggio in Tasmania...

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  10. BENVENUTI NELLA VALLE INCANTATA (Huon Valley Tasmania)
    Geeveston, Franklyn, Woodstock, Cygnet, Huonville... Sono solo alcuni dei centri abitati, di modestissime dimensioni, ma di grande suggestione, disseminati lungo la valle incantata... Ah no! Non si chiama così: il suo nome è Huon Valley, ma per me quella è davvero una valle incantata... Non vi troverete città d'arte o centri di particolare interesse artistico o architettonico (salvo magari qualche casa o qualche edificio di fine '800) ma un paesaggio variegato di un verde intenso in ogni sua sfumatura... e poi fiori: fiori ovunque, fiori nei giardini, ma anche sul ciglio della strada, fiori che crescono spontaneamente, fiori comuni anche alle nostre latitudini, come gli iris, le rose e le ginestre, ma anche fiori che non avevo mai visto prima...
    Durante il giorno vi capiterà spesso di vedere questi paesaggi sotto la pioggia, in un cielo plumbeo, ma con un po' di fortuna quelle stesse giornate possono anche diventare all'improvviso assolate e moderatamente tiepide.
    Poi, una mattina di metà novembre, quindi nel bel mezzo della primavera, Geeveston si è risvegliata circondata dalla neve...

    DSCN3945.JPG

  11. LA NOTTE NEL TUO SORRISO

    Sarà un gioco di sguardi, la notte nel tuo sorriso,
    sarà una sequenza ininterrotta
    di archi pensili, sensazioni tattili
    e inesplorate suggestioni.
    Sarà un arcipelago di astri alla deriva quel sogno
    che da lontano ci unisce
    tra immagini frammentate e agonie in estinzione.

    Sarà un volo eterno,
    un occaso in delirio,
    forse un sogno inerpicatosi tra improbabili arcobaleni
    ... Sarà una statua di pietra, coperta di muschio
    in un giardino popolato di silenzi e di armonie. 
    Sarà...
    Sarà sempre e comunque un gioco di sguardi 
    la notte nel tuo sorriso.
    E sarà una notte di luce.

    Windsor - Queensland - Australia

    6 settembre 2021

    Raffaello

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  12. "Ma il mio destino è vivere
    balenando in burrasca"
    - Vincenzo Cardarelli -
    BALENANDO FUGGIASCO
    Scrivere, scrivere ancora! Scrivere forse la poesìa più solenne, magari sognarla tra l'alba di Tweed Heads e le voci di Terranora. Scrivere versi a colori e madrigali di sabbia, tra l'asfalto nei ricordi... scrivere sempre, scrivere di comete o delusioni.
    Magari ci sarà sempre una raffica improvvisa a sparpagliare i versi sotto il divano, in riva al fiume, tra i cespugli, ma in ogni caso sarò ancora qui, a scrivere qualcosa di nuovo, qualcosa d'incerto, di silenzioso, fugace, effimero..Magari con un colore, un accento o una rima che richiami in vita qualcuno dei vetusti silenzi che volarono via e ancora dagli archivi del ricordo riaffiorano.
    Forse una voce, alteratasi negli anni, forse un battito d'ali leggero, o forse un libro di versi letto in gioventù...
    Il libro, il treno e l'alba sono tre parole innocenti: non suscitano quasi mai emozioni violente nella folla, non seminano rivoluzioni, ne' vendono la morte, ma quando mi giungono tutti e tre assieme... mi aprono autostrade in mezzo al cuore, e mi viaggiano affilati sui binari dell'immaginazione inabissandosi tra incerte sensazioni. E allora... Allora non mi resta altro che scrivere, scrivere sempre e comunque: scrivere tra le note dei treni di Duke Ellington, o tra i chiaroscuri marmorei di Desiderio da Settignano. Ho imparato a scrivere tra le cosmiche ragnatele di internet così come tra le allucinate visioni di Escher.
    Con gli anni ho imparato che l'alba può raggiungerti comunque a qualsiasi latitudine, con solennità diverse ma sempre potenti. E ancora con gli anni (o forse attraverso gli anni) ho imparato a leggere i libri senza libri, e ho imparato a salire sui treni in corsa, anche se non tutti i treni scivolano sui binari.
    Perché ho scoperto che il mio destino è vivere, balenando fuggiasco.
    Banora Hills - New South Wales
    15 marzo 2015, all'alba

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  13. SE PURE IL SOGNO...
    Se pure il sogno
    al confine estremo
    dell'aurora si estende;
    se anche l'angelo
    deposte nel vento le armi
    dietro le alture
    di Mount Gravatt
    si adagia spegnendosi
    nella fiamma di un volto inatteso;
    allora anche il ricordo
    strenuo s'inerpica
    nel fondo della memoria
    ... E pulsa emozioni,
    colori e silenzi,
    e d'altra luce continua
    vibrando silenzi,
    brandendo speranze
    come oniriche spade di luce.
    Raffaello
    Robertson -Queensland - 16 Giugno 2017
    (Foto di Raffaello Bocciolini)

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  14. Buona notte Lullabyblue0!! 

  15. BUONA PASQUA D'AUTORE...
    Con un gesto semplice e solenne: il piede sinistro appoggiato sul sepolcro ove giaceva, un uomo dichiara di aver sconfitto la morte. Intorno a lui una chiara luce mattinale: gli alberi alla sua sinistra sono rigogliosi, mentre quelli alla sua destra sono spogli e secchi, a simboleggiare un'umanità che sarà giudicata e che alcuni di noi rimarranno nella morte, altri nella vita.
    Intorno a lui dormono profondamente i soldati incaricati di vigilare sul sepolcro. Tra loro, il secondo da sinistra è il pittore stesso, Pietro di Benedetto dei Franceschi, colui che gli storici dell'arte chiamano Piero della Francesca.
    Con l'ausilio di Piero auguro a tutti voi, amici di Virgilio People, una serena e felice Pasqua di Resurrezione.

    pierodf.jpg

  16. CANTO DI PRIMAVERA LUNGO IL TWEED RIVER
    E ancora una volta chiudemmo gli occhi
    per svegliarci a primavera:
    qui, dove Marzo dà l'incipit all'autunno
    e Santa Claus annuncia l'estate...
    Come in un film che parla di pace
    o in uno sguardo che parla d'amore,
    giunse al delta la primavera
    e tra arcipelaghi di nostalgia
    e costellazioni di artefatti silenzi
    di voci e di vento vedemmo sciogliersi 
    segreti oceanici frantumatisi nell'onirico
    ... e nella sabbia e nella luna altri ricordi
    si tinsero di gioia.
    E ancora una volta chiudemmo gli occhi
    per svegliarci a primavera.
     
    Raffaello Bocciolini
     
    Banora Point (New South Wales)
     
    26 Marzo 2016

    banora.jpg

    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bellissima foto e bellissime parole! 

    2. londonercity

      londonercity

      I paesaggi che emozionano generano sentimenti che si mostrano anche con le parole. Quando vedete una cosa bella, pensate alla vostra espressione in quell'istante. E' un altro modo per esternare quel sentimento che state provando.

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      mi lasci sempre senza parole :o:x

  17. Carlos Santana è internazionalmente riconosciuto come un grande chitarrista oltre che compositore (nonché discreto cantante).
    Javier Batiz viceversa, è abbastanza poco conosciuto, o per lo meno è conosciuto soltanto in Messico.
    Eppure Batìz è stato il maestro di chitarra di Santana (di Santana e anche di altri rockettari messicani, come Alejandro Lora). Santana ha sempre reso omaggio a Batìz e ha sempre parlato di lui come di un grande artista.
    Durante il mio lungo soggiorno in Messico ho avuto la fortuna di vedere dal vivo Carlos Santana in concerto al Palacio de los deportes. Quando Santana si esibisce nel suo Messico, non solo offre agli spettatori un concerto più generoso nella sua durata, ma addirittura invita sempre come "guest star" il suo vecchio insegnante di chitarra. Le due chitarre, quella di Santana e quella di Batìz insieme sono uno spettacolo unico... Provate ad ascoltare questo brano, "Blues for Salvador" e sentirete le due chitarre che quando si toccano fanno scintille...
     

     

     

    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Pazzesco. Lui l'ho sempre amato! 

    2. raffaello115

      raffaello115

      E dovresti sentirlo quando duetta con Javier Batìz....

       

    3. theoldandthesea

      theoldandthesea

      wow... il migliore di tutti i tempi

  18. Non riuscirei mai a chiamarlo "papà". Per me è sempre stato "il Babbo". Anzi, un babbo esemplare. Qui il giorno del suo matrimonio nel lontano agosto 1960. Erano davvero belli il babbo e la mamma...

    Il babbo, almeno a livello fisico, si è mantenuto abbastanza bene negli anni... Non ha più quel fisico muscolare pazzesco che era riuscito a mantenere anche quando aveva sessant'anni e più. Oggi ne ha 86. Peccato che la testa non gli funzioni più. Ma per me è sempre il babbo che vedo in questa foto...

    Auguri Babbo!

    babbo.mamma.jpg

    1. londoncalling6

      londoncalling6

      ma la bellezza?

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Foto e parole meravigliose :) 

  19. "Ma il mio destino è vivere
    balenando in burrasca"
    - Vincenzo Cardarelli -
     
    BALENANDO FUGGIASCO
    Scrivere, scrivere ancora! Scrivere forse la poesia più solenne, magari sognarla tra l'alba di Tweed Heads e le voci di Terranora. Scrivere versi a colori e madrigali di sabbia, tra l'asfalto e nei ricordi, scrivere di comete o delusioni, scrivere sempre.
    Magari ci sarà sempre una raffica improvvisa a sparpagliare i versi sotto il divano, in riva al fiume o tra i cespugli, ma in ogni caso sarò ancora qui, a scrivere qualcosa di nuovo, qualcosa d'incerto, di silenzioso, fugace, effimero.. Magari con un colore, un accento o una rima che richiami in vita qualcuno dei vetusti silenzi che volarono via e ancora dagli archivi del ricordo riaffiorano: forse una voce, alteratasi negli anni, forse un battito d'ali leggero, o un libro di versi letto in gioventù...
    Il libro, il treno e l'alba sono tre parole innocenti: parole che non suscitano quasi mai emozioni violente nella folla, non seminano rivoluzioni, ne' vendono morte, ma quando mi giungono tutte e tre assieme... mi aprono autostrade in mezzo al cuore, e mi viaggiano affilate sui binari dell'immaginazione inabissandosi tra incerte sensazioni. E allora... Allora non mi resta altro che scrivere, scrivere sempre e comunque: scrivere tra le note dei treni di Duke Ellington, o tra i chiaroscuri marmorei di Desiderio da Settignano. Ho imparato a scrivere tra le cosmiche ragnatele di internet così come tra le allucinate visioni di Escher.
    Con gli anni ho imparato che l'alba può raggiungerti comunque a qualsiasi latitudine, con solennità diverse ma sempre potenti. E ancora con gli anni (o forse attraverso gli anni) ho imparato a leggere i libri senza libri, e ho imparato a salire sui treni in corsa, anche se non tutti i treni scivolano sui binari.
    Perché ho scoperto che il mio destino è vivere, balenando fuggiasco.
     
    Banora Hills - New South Wales
     
    15 marzo 2015, all'alba

    RSCN2502.JPG

    1. gerbera0

      gerbera0

      le parole sono le tue compagne di vita, si capisce dai bellissimi versi che scrivi. dalle foto invece si percepisce il tuo grande amore per la natura ^_^

    2. raffaello115

      raffaello115

      Grazie Gerbera... :)

       

    3. londoncalling6

      londoncalling6

      sembra un quadro..non ci credo

  20. CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
    In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
    Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
    Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
    Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
    Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
    Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
    Amen.
    Cudgen Lake New South Wales – 29 dicembre 2017
    foto scattate a Cudgen Lake

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      wow.. bellissimo tutto! Bravo!

    2. raffaello115
    3. londoncalling6

      londoncalling6

      immagini di repertorio ma bellissime!

  21. Ancora... Foto da Broadbeach!!

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    1. raffaello115

      raffaello115

      Sicuramente è un paese che ha del fascino...

    2. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      appena riapre tutto... prossimo viaggio! hhaha

    3. nuncepenza6

      nuncepenza6

      meraviglioso! E siete proprio una bella coppia :) 

    4. Visualizza i commenti successivi  altro %s
  22. Come promesso, appena tornato posto qualche foto tra le tante che ho scattato: Queste sono relative a tre diverse albe viste da Broadbeach!!

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  23. Kooralbyn si trova abbastanza nell'interno. E' abbastanza lontana dal mare per poterne percepire il sentore, tuttavia non è poi troppo all'interno: c'è ancora una bella vegetazione.

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    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      bellissima!

  24. Tanti saluti da... (la foto ti dice da dove) 

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    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      nooo che bello è il mio sogno venire in australia! 

  25. Azalee dal mio giardino!

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    1. londoncalling6

      londoncalling6

      che bei colori!