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odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Il mondo delle piante mi regala metafore intense che diventano le parole con cui si
Il mondo delle piante mi regala metafore intense che diventano le parole con cui si esprimono i miei sogni.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Lo ricordi? A sette anni avevi un amico immaginario. Milo, si chiamava. Che era un am
Lo ricordi? A sette anni avevi un amico immaginario. Milo, si chiamava. Che era un amico immaginario te lo disse Franca, l’amica di tua madre, che studiava psicologia all’università. Lei intendeva, per “immaginario”, che non esisteva davvero. Ma Milo ti ha tenuto compagnia per anni e ancora chiede di te, dopo che vi siete separati. Lui ti svelava molte cose e sapeva quasi tutto quello che tu gli chiedevi. E quando non lo sapeva, sapeva di non saperlo. E te lo diceva.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da nuncepenza6 per l'aggiornamento : Vivere sulla terra è un dormiveglia. La mente è nell’empireo, tra le idee platoniche.
Vivere sulla terra è un dormiveglia. La mente è nell’empireo, tra le idee platoniche. Ma è qui che tutto avviene. È qui che traffichi e lavori e ti dai da fare. Ma tutte queste cose non sono una fogna perché hai un cielo in cui i desideri dell’anima guardano. Cerca prima il regno dei cieli e tutto il resto ti sarà dato! Una bella sfida, non è vero. Ma non è qui il fascino dell’incanto? Fai alcune mosse con le mani e dal cilindro esce il coniglio.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da nuncepenza6 per l'aggiornamento : Vi racconto questo. Col procedere dell’età mi si rivela sempre più chiaramente un li
Vi racconto questo.
Col procedere dell’età mi si rivela sempre più chiaramente un limite che di fatto ho sempre avuto e che a lungo ho fatto volentieri finta di non avere. Lo chiamerei un limite di assimilazione dell’esperienza. In qualche modo è collegato alla fretta di vivere le cose.
È un po’ come nel mangiare. Voglio dire che la mia capacità di assimilare l’esperienza, e quindi di viverla, ha dei limiti ben precisi. Ignorare questa circostanza ha coinciso con il tentativo di vivere non la mia vita ma quella di qualche altro modello ideale, più capace di me. E di scivolare inevitabilmente sulla superficie delle cose. Di fatto non sono capace di gestire situazioni troppo complesse. Posso essere indaffarata, ma le cose non entrano dentro. Non nutrono.
Ho scoperto col tempo che rallentare e aderire alla situazione più vicina e accessibile mi consentiva di digerire le cose molto meglio e di assimilare meglio e di vivere con maggiore intensità.
Il mondo in cui affondano le nostre radici viene definito “liquido” da Zigmunt Bauman. Ciò è vero anche nel senso che i potenziali nutrienti vengono veicolati più facilmente e in maniera più fluida fino alle nostre porte sensoriali. Con il rischio di indurre un riflesso da sovra alimentazione frettolosa. Una sorta di bulimia nel buttare dentro il più possibile per soddisfare una fame infinita. Ma tutta questa roba ingurgitata in fretta… ingorga, costipa, inquina e viene rigurgitata …
C’è tanta di quell’abbondanza di stimoli oggi che si resta stralunati a guardare e sentire. E imparare ad alimentarsi in maniera sana è diventato estremamente importante.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da raffaello115 per l'aggiornamento : Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due man
Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due mani e due piedi, hai due occhi che possono ammirare la vita, e scommetto che hai quelle due o tre doti particolari che ti consentono di fare meglio d’altri alcune cose. E stai lì ad inchiodarti perché lui ti ha lasciato, o perché si devono fare i curricula in formato europeo? O perché il mercato del lavoro non ti offre più posti fissi e garantiti?
Dai, mettiti con i piedi all’aria, di schiena, tu hai un tuo sogno, tiralo fuori. È la tua bussola. Poi smettila di compatirti, usa le tue risorse e provaci. Di fame è difficile che tu muoia – ma se anche fosse? Hai la tua bella avventura da vivere. Troverai sempre un modo per avere energie nel corpo e nell’anima. A volte basta poco, camminare, dormire, mangiare in modo adeguato… Insomma quelle cose che vengono da sole se ti prendi cura di te. E butta dalla finestra quest’abitudine a fare bilanci negativi.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Il mondo delle piante mi regala metafore intense che diventano le parole con cui si
Il mondo delle piante mi regala metafore intense che diventano le parole con cui si esprimono i miei sogni.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Lo ricordi? A sette anni avevi un amico immaginario. Milo, si chiamava. Che era un am
Lo ricordi? A sette anni avevi un amico immaginario. Milo, si chiamava. Che era un amico immaginario te lo disse Franca, l’amica di tua madre, che studiava psicologia all’università. Lei intendeva, per “immaginario”, che non esisteva davvero. Ma Milo ti ha tenuto compagnia per anni e ancora chiede di te, dopo che vi siete separati. Lui ti svelava molte cose e sapeva quasi tutto quello che tu gli chiedevi. E quando non lo sapeva, sapeva di non saperlo. E te lo diceva.
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odessa1920 ha aggiunto una reazione a altomororicco per l'aggiornamento : le tue foto sono sempre un passo avanti!
le tue foto sono sempre un passo avanti!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione a londoncalling6 per l'aggiornamento : Ciao Odessa la tua arte mi alscia sempre senza parole!
Ciao Odessa la tua arte mi alscia sempre senza parole!
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odessa1920 ha aggiunto una reazione a londoncalling6 per l'aggiornamento : buona serata!
buona serata!
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : E quello che resta nascosto? Ciò di cui non si parla, ma che si muove da solo nei no
E quello che resta nascosto?
Ciò di cui non si parla, ma che si muove da solo nei nostri discorsi?
Non credi che meriti di venire alla luce?
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : La navicella rossa un giorno benedetto si diede una mossa e uscì da sotto il tett
La navicella rossa
un giorno benedetto
si diede una mossa
e uscì da sotto il tetto.
Lieve era la brezza
e dispiegò la vela,
come una carezza
sulla sua rossa tela.
S’avventurò nel mare
con gran trepidazione
sperando di trovare
la sua soddisfazione.
Giallo nel cielo il sole,
vinaccia intensa il mare,
la navicella ondeggia
e sogna di volare.
Col vento e con i remi
procede nel futuro
e allora perché tremi?
Non c’è davanti un muro
che possa ostacolare
l’istinto esploratore.
Ti basti di ascoltare
il canto dell’amore.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da raffaello115 per l'aggiornamento : Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due man
Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due mani e due piedi, hai due occhi che possono ammirare la vita, e scommetto che hai quelle due o tre doti particolari che ti consentono di fare meglio d’altri alcune cose. E stai lì ad inchiodarti perché lui ti ha lasciato, o perché si devono fare i curricula in formato europeo? O perché il mercato del lavoro non ti offre più posti fissi e garantiti?
Dai, mettiti con i piedi all’aria, di schiena, tu hai un tuo sogno, tiralo fuori. È la tua bussola. Poi smettila di compatirti, usa le tue risorse e provaci. Di fame è difficile che tu muoia – ma se anche fosse? Hai la tua bella avventura da vivere. Troverai sempre un modo per avere energie nel corpo e nell’anima. A volte basta poco, camminare, dormire, mangiare in modo adeguato… Insomma quelle cose che vengono da sole se ti prendi cura di te. E butta dalla finestra quest’abitudine a fare bilanci negativi.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Di nuovo sulla strada. Cammino adagio ma le mie gambe vogliono ancora andare. Il mond
Di nuovo sulla strada. Cammino adagio ma le mie gambe vogliono ancora andare. Il mondo è grande e invitante. Vedere, sentire, gustare e conoscere. Man mano che il mondo entra dentro di me il mio nucleo si allarga, il respiro si allarga, lo sguardo si allarga. L'ignoranza non mi fa paura, la capacità di ammirare si sviluppa. Sono invasa e stordita dalla bellezza. Affamata di senso. Inquieta per amore. Felice e terribilmente inappagata. Mancanza e pienezza dentro di me sono strette in una danza vorticosa.
Il piacere è spesso doloroso.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : La navicella rossa un giorno benedetto si diede una mossa e uscì da sotto il tett
La navicella rossa
un giorno benedetto
si diede una mossa
e uscì da sotto il tetto.
Lieve era la brezza
e dispiegò la vela,
come una carezza
sulla sua rossa tela.
S’avventurò nel mare
con gran trepidazione
sperando di trovare
la sua soddisfazione.
Giallo nel cielo il sole,
vinaccia intensa il mare,
la navicella ondeggia
e sogna di volare.
Col vento e con i remi
procede nel futuro
e allora perché tremi?
Non c’è davanti un muro
che possa ostacolare
l’istinto esploratore.
Ti basti di ascoltare
il canto dell’amore.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da raffaello115 per l'aggiornamento : Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due man
Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due mani e due piedi, hai due occhi che possono ammirare la vita, e scommetto che hai quelle due o tre doti particolari che ti consentono di fare meglio d’altri alcune cose. E stai lì ad inchiodarti perché lui ti ha lasciato, o perché si devono fare i curricula in formato europeo? O perché il mercato del lavoro non ti offre più posti fissi e garantiti?
Dai, mettiti con i piedi all’aria, di schiena, tu hai un tuo sogno, tiralo fuori. È la tua bussola. Poi smettila di compatirti, usa le tue risorse e provaci. Di fame è difficile che tu muoia – ma se anche fosse? Hai la tua bella avventura da vivere. Troverai sempre un modo per avere energie nel corpo e nell’anima. A volte basta poco, camminare, dormire, mangiare in modo adeguato… Insomma quelle cose che vengono da sole se ti prendi cura di te. E butta dalla finestra quest’abitudine a fare bilanci negativi.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da raffaello115 per l'aggiornamento : Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due man
Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo? Ma guardati. Hai due mani e due piedi, hai due occhi che possono ammirare la vita, e scommetto che hai quelle due o tre doti particolari che ti consentono di fare meglio d’altri alcune cose. E stai lì ad inchiodarti perché lui ti ha lasciato, o perché si devono fare i curricula in formato europeo? O perché il mercato del lavoro non ti offre più posti fissi e garantiti?
Dai, mettiti con i piedi all’aria, di schiena, tu hai un tuo sogno, tiralo fuori. È la tua bussola. Poi smettila di compatirti, usa le tue risorse e provaci. Di fame è difficile che tu muoia – ma se anche fosse? Hai la tua bella avventura da vivere. Troverai sempre un modo per avere energie nel corpo e nell’anima. A volte basta poco, camminare, dormire, mangiare in modo adeguato… Insomma quelle cose che vengono da sole se ti prendi cura di te. E butta dalla finestra quest’abitudine a fare bilanci negativi.
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odessa1920 ha aggiunto una reazione a ciribi72 per l'aggiornamento : odessa sei sempre la migliore!!!
odessa sei sempre la migliore!!!
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : E quello che resta nascosto? Ciò di cui non si parla, ma che si muove da solo nei no
E quello che resta nascosto?
Ciò di cui non si parla, ma che si muove da solo nei nostri discorsi?
Non credi che meriti di venire alla luce?
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : La navicella rossa un giorno benedetto si diede una mossa e uscì da sotto il tett
La navicella rossa
un giorno benedetto
si diede una mossa
e uscì da sotto il tetto.
Lieve era la brezza
e dispiegò la vela,
come una carezza
sulla sua rossa tela.
S’avventurò nel mare
con gran trepidazione
sperando di trovare
la sua soddisfazione.
Giallo nel cielo il sole,
vinaccia intensa il mare,
la navicella ondeggia
e sogna di volare.
Col vento e con i remi
procede nel futuro
e allora perché tremi?
Non c’è davanti un muro
che possa ostacolare
l’istinto esploratore.
Ti basti di ascoltare
il canto dell’amore.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali. La gente sente che deve camb
Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali. La gente sente che deve cambiare. Molti sentono l’urgenza di un cambiamento. C’è un’inquietudine serpeggiante nel nostro mondo di benessere e opulenza. Come se il male più diffuso fosse una sorta di vita senza senso. In cui si è portati dalle cose, dalle mode, dalla pubblicità, dalle opinioni più diffuse. Si mangia tanto, si possiedono molte cose, si va in vacanze che solo i re di un tempo si potevano permettere, ma…
Come se l’io si fosse smarrito. O avesse smarrito quella consistenza che consente di riconoscersi senza esitazione. E la conversione consisterebbe, in prima istanza, nel diventare un io per davvero. Nel diventare, come dicono alcuni guru, padroni del proprio destino.
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : E quello che resta nascosto? Ciò di cui non si parla, ma che si muove da solo nei no
E quello che resta nascosto?
Ciò di cui non si parla, ma che si muove da solo nei nostri discorsi?
Non credi che meriti di venire alla luce?
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odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali. La gente sente che deve camb
Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali. La gente sente che deve cambiare. Molti sentono l’urgenza di un cambiamento. C’è un’inquietudine serpeggiante nel nostro mondo di benessere e opulenza. Come se il male più diffuso fosse una sorta di vita senza senso. In cui si è portati dalle cose, dalle mode, dalla pubblicità, dalle opinioni più diffuse. Si mangia tanto, si possiedono molte cose, si va in vacanze che solo i re di un tempo si potevano permettere, ma…
Come se l’io si fosse smarrito. O avesse smarrito quella consistenza che consente di riconoscersi senza esitazione. E la conversione consisterebbe, in prima istanza, nel diventare un io per davvero. Nel diventare, come dicono alcuni guru, padroni del proprio destino.