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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da vincent29264 per l'aggiornamento : Tarda mattinata, aria leggera, sapore di iodio, barche all’orizzonte. Le voci taccion   
    Tarda mattinata, aria leggera, sapore di iodio, barche all’orizzonte. Le voci tacciono per un momento. La musica del mare, qualche rumore dall’entroterra, lontano. 
    Gli scienziati non sanno a cosa possa servire la coscienza, le sensazioni, i sentimenti, ai fini dell’evoluzione naturale. Noi sappiamo di aver bisogno di vedere come in uno specchio cosa stiamo facendo, e cosa desideriamo. E abbiamo bisogno di trattare con le parole e con l’immaginazione lo schermo grazie al quale navighiamo nell’universo dell’essere.
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Capita di osservare la propria vita e di dire che non è poi granché. Che non si è rag   
    Capita di osservare la propria vita e di dire che non è poi granché. Che non si è raggiunta nessuna delle nostre aspettative. Che sembra quasi di passare sulla terra, di attraversare il tempo, senza fare alcuna differenza.
Chi si ricorderà di te quando morirai?
A quanti oggi importa che tu ci sia ?
    E ti può prendere quella angoscia dilagante che è il sapore amaro dell’ inutilità. E che, diventando rassegnazione, introduce per l’inclinata strada grigia di un’esistenza senza sapore.
    Chi di noi non ha vissuto più volte questa situazione?
    E sappiamo anche che c’è una reazione sana, a partire da qui.
 Una decisione rimette in cammino, e nasce nuovamente la voglia di vivere.
    Una scossa che immette in un'altra dimensione. Dove le cose ritrovano l’innocenza dell’erba bambina.
    E si ricomincia a pensare a ciò che si vuole, abbandonando l’abitudine ad avere sempre in testa solo ciò che non si vuole. E ci si concentra sull’immaginare la realtà in cui saremo a tutto tondo.
    Scrollando le spalle alle miriadi di voci degli avvocati del diavolo, con la testa piena dei nostri sogni, avanzando con le mani in tasca, come un ragazzino spregiudicato e avventuroso, per le strade della vita.
     
     
  3. Fantastico!
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da sweetlovelylips per l'aggiornamento : Essere qui, nel presente, e bruciarlo come legno da ardere, per fare luce nel veleggi   
    Essere qui, nel presente, e bruciarlo come legno da ardere, per fare luce nel veleggiare verso Itaca. Vado verso Itaca – oh la mia Itaca! – e intanto esploro il mondo e gli eventi.
Dio! Non finirò mai di meravigliarmi. 
    E prego il cielo che questo continui per sempre…
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi riv   
    Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi rivolgo per tracciare la rotta della giornata, mi appare come una entità accartocciata, appallottolata, rincantucciata nel sottoscala.
    Sento la sua urgenza, ma è troppo rannicchiato perché io possa leggere un’indicazione chiara, da cui trarre spunto per l’operosità della giornata.
    E allora, l’esigenza prima è quella di parlare un po’ con lui, di convincerlo a distendersi, a svelarsi e rivelarmi. Perché troppo spesso mi comporto come quella che ha delle cose da fare, già annotate in agenda. Mentre ho bisogno di ritrovare non un compito prescritto ma la voce viva della vita, a cui rispondere con emozione.
    E stamani, mentre trafficavo pacatamente con questa faccenda, mi è venuta in mente l’idea molto suggestiva che quelle che considero le mie opere, di fatto sono i frutti di tutto un contesto che potrei chiamare il mio orto. L’ambiente in cui lavoro, gli strumenti, le cose che mi sostengono e accompagnano servizievoli in quel che faccio, che rispondono alle mie esigenze, che mi nutrono con la loro bellezza e il loro dono, il contesto delle relazioni che coltivo, i libri che leggo,, i gerani fioriti sui balconi, e questa splendida vista che ogni mattina accoglie e nutre la mia operosità.
    Era dunque, quello che sentivo, un invito a coltivare con cura, con affetto, tutte le componenti di questo contesto creativo. E mi pareva che avesse – questo invito – un valore altamente ecologico.
     
     

       
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Gli eventi imprevisti, l’entrata casuale, rappresentano la fonte principale delle nuo   
    Gli eventi imprevisti, l’entrata casuale, rappresentano la fonte principale delle nuove idee e dei nuovi stimoli.
    Girare a caso, esporsi a un flusso un po’ caotico di stimoli e informazioni, può rivelarsi più utile che strizzare l’intestino per fedeltà a un metodo rigido e costrittivo.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi riv   
    Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi rivolgo per tracciare la rotta della giornata, mi appare come una entità accartocciata, appallottolata, rincantucciata nel sottoscala.
    Sento la sua urgenza, ma è troppo rannicchiato perché io possa leggere un’indicazione chiara, da cui trarre spunto per l’operosità della giornata.
    E allora, l’esigenza prima è quella di parlare un po’ con lui, di convincerlo a distendersi, a svelarsi e rivelarmi. Perché troppo spesso mi comporto come quella che ha delle cose da fare, già annotate in agenda. Mentre ho bisogno di ritrovare non un compito prescritto ma la voce viva della vita, a cui rispondere con emozione.
    E stamani, mentre trafficavo pacatamente con questa faccenda, mi è venuta in mente l’idea molto suggestiva che quelle che considero le mie opere, di fatto sono i frutti di tutto un contesto che potrei chiamare il mio orto. L’ambiente in cui lavoro, gli strumenti, le cose che mi sostengono e accompagnano servizievoli in quel che faccio, che rispondono alle mie esigenze, che mi nutrono con la loro bellezza e il loro dono, il contesto delle relazioni che coltivo, i libri che leggo,, i gerani fioriti sui balconi, e questa splendida vista che ogni mattina accoglie e nutre la mia operosità.
    Era dunque, quello che sentivo, un invito a coltivare con cura, con affetto, tutte le componenti di questo contesto creativo. E mi pareva che avesse – questo invito – un valore altamente ecologico.
     
     

       
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Capita di osservare la propria vita e di dire che non è poi granché. Che non si è rag   
    Capita di osservare la propria vita e di dire che non è poi granché. Che non si è raggiunta nessuna delle nostre aspettative. Che sembra quasi di passare sulla terra, di attraversare il tempo, senza fare alcuna differenza.
Chi si ricorderà di te quando morirai?
A quanti oggi importa che tu ci sia ?
    E ti può prendere quella angoscia dilagante che è il sapore amaro dell’ inutilità. E che, diventando rassegnazione, introduce per l’inclinata strada grigia di un’esistenza senza sapore.
    Chi di noi non ha vissuto più volte questa situazione?
    E sappiamo anche che c’è una reazione sana, a partire da qui.
 Una decisione rimette in cammino, e nasce nuovamente la voglia di vivere.
    Una scossa che immette in un'altra dimensione. Dove le cose ritrovano l’innocenza dell’erba bambina.
    E si ricomincia a pensare a ciò che si vuole, abbandonando l’abitudine ad avere sempre in testa solo ciò che non si vuole. E ci si concentra sull’immaginare la realtà in cui saremo a tutto tondo.
    Scrollando le spalle alle miriadi di voci degli avvocati del diavolo, con la testa piena dei nostri sogni, avanzando con le mani in tasca, come un ragazzino spregiudicato e avventuroso, per le strade della vita.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Gli eventi imprevisti, l’entrata casuale, rappresentano la fonte principale delle nuo   
    Gli eventi imprevisti, l’entrata casuale, rappresentano la fonte principale delle nuove idee e dei nuovi stimoli.
    Girare a caso, esporsi a un flusso un po’ caotico di stimoli e informazioni, può rivelarsi più utile che strizzare l’intestino per fedeltà a un metodo rigido e costrittivo.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi riv   
    Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi rivolgo per tracciare la rotta della giornata, mi appare come una entità accartocciata, appallottolata, rincantucciata nel sottoscala.
    Sento la sua urgenza, ma è troppo rannicchiato perché io possa leggere un’indicazione chiara, da cui trarre spunto per l’operosità della giornata.
    E allora, l’esigenza prima è quella di parlare un po’ con lui, di convincerlo a distendersi, a svelarsi e rivelarmi. Perché troppo spesso mi comporto come quella che ha delle cose da fare, già annotate in agenda. Mentre ho bisogno di ritrovare non un compito prescritto ma la voce viva della vita, a cui rispondere con emozione.
    E stamani, mentre trafficavo pacatamente con questa faccenda, mi è venuta in mente l’idea molto suggestiva che quelle che considero le mie opere, di fatto sono i frutti di tutto un contesto che potrei chiamare il mio orto. L’ambiente in cui lavoro, gli strumenti, le cose che mi sostengono e accompagnano servizievoli in quel che faccio, che rispondono alle mie esigenze, che mi nutrono con la loro bellezza e il loro dono, il contesto delle relazioni che coltivo, i libri che leggo,, i gerani fioriti sui balconi, e questa splendida vista che ogni mattina accoglie e nutre la mia operosità.
    Era dunque, quello che sentivo, un invito a coltivare con cura, con affetto, tutte le componenti di questo contesto creativo. E mi pareva che avesse – questo invito – un valore altamente ecologico.
     
     

       
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Capita di osservare la propria vita e di dire che non è poi granché. Che non si è rag   
    Capita di osservare la propria vita e di dire che non è poi granché. Che non si è raggiunta nessuna delle nostre aspettative. Che sembra quasi di passare sulla terra, di attraversare il tempo, senza fare alcuna differenza.
Chi si ricorderà di te quando morirai?
A quanti oggi importa che tu ci sia ?
    E ti può prendere quella angoscia dilagante che è il sapore amaro dell’ inutilità. E che, diventando rassegnazione, introduce per l’inclinata strada grigia di un’esistenza senza sapore.
    Chi di noi non ha vissuto più volte questa situazione?
    E sappiamo anche che c’è una reazione sana, a partire da qui.
 Una decisione rimette in cammino, e nasce nuovamente la voglia di vivere.
    Una scossa che immette in un'altra dimensione. Dove le cose ritrovano l’innocenza dell’erba bambina.
    E si ricomincia a pensare a ciò che si vuole, abbandonando l’abitudine ad avere sempre in testa solo ciò che non si vuole. E ci si concentra sull’immaginare la realtà in cui saremo a tutto tondo.
    Scrollando le spalle alle miriadi di voci degli avvocati del diavolo, con la testa piena dei nostri sogni, avanzando con le mani in tasca, come un ragazzino spregiudicato e avventuroso, per le strade della vita.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da cricri998 per l'aggiornamento : La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata.   
    La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata. E io cerco ancora dovunque segnali della vitalità. Perché la vita è viva. E se sembra che un’atmosfera sonnolenta si stia abbattendo sulle geografie che abitiamo, sono di quelle persone che sentono di doversi dare da fare per muovere le acque, per rimestare tra ciò che accade, per ritrovare la frescura della corrente.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Gli eventi imprevisti, l’entrata casuale, rappresentano la fonte principale delle nuo   
    Gli eventi imprevisti, l’entrata casuale, rappresentano la fonte principale delle nuove idee e dei nuovi stimoli.
    Girare a caso, esporsi a un flusso un po’ caotico di stimoli e informazioni, può rivelarsi più utile che strizzare l’intestino per fedeltà a un metodo rigido e costrittivo.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi riv   
    Spesso, al risveglio, il nucleo desiderante di me, che è la voce segreta a cui mi rivolgo per tracciare la rotta della giornata, mi appare come una entità accartocciata, appallottolata, rincantucciata nel sottoscala.
    Sento la sua urgenza, ma è troppo rannicchiato perché io possa leggere un’indicazione chiara, da cui trarre spunto per l’operosità della giornata.
    E allora, l’esigenza prima è quella di parlare un po’ con lui, di convincerlo a distendersi, a svelarsi e rivelarmi. Perché troppo spesso mi comporto come quella che ha delle cose da fare, già annotate in agenda. Mentre ho bisogno di ritrovare non un compito prescritto ma la voce viva della vita, a cui rispondere con emozione.
    E stamani, mentre trafficavo pacatamente con questa faccenda, mi è venuta in mente l’idea molto suggestiva che quelle che considero le mie opere, di fatto sono i frutti di tutto un contesto che potrei chiamare il mio orto. L’ambiente in cui lavoro, gli strumenti, le cose che mi sostengono e accompagnano servizievoli in quel che faccio, che rispondono alle mie esigenze, che mi nutrono con la loro bellezza e il loro dono, il contesto delle relazioni che coltivo, i libri che leggo,, i gerani fioriti sui balconi, e questa splendida vista che ogni mattina accoglie e nutre la mia operosità.
    Era dunque, quello che sentivo, un invito a coltivare con cura, con affetto, tutte le componenti di questo contesto creativo. E mi pareva che avesse – questo invito – un valore altamente ecologico.
     
     

       
     
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    Capita di osservare la propria vita e di dire che non è poi granché. Che non si è raggiunta nessuna delle nostre aspettative. Che sembra quasi di passare sulla terra, di attraversare il tempo, senza fare alcuna differenza.
Chi si ricorderà di te quando morirai?
A quanti oggi importa che tu ci sia ?
    E ti può prendere quella angoscia dilagante che è il sapore amaro dell’ inutilità. E che, diventando rassegnazione, introduce per l’inclinata strada grigia di un’esistenza senza sapore.
    Chi di noi non ha vissuto più volte questa situazione?
    E sappiamo anche che c’è una reazione sana, a partire da qui.
 Una decisione rimette in cammino, e nasce nuovamente la voglia di vivere.
    Una scossa che immette in un'altra dimensione. Dove le cose ritrovano l’innocenza dell’erba bambina.
    E si ricomincia a pensare a ciò che si vuole, abbandonando l’abitudine ad avere sempre in testa solo ciò che non si vuole. E ci si concentra sull’immaginare la realtà in cui saremo a tutto tondo.
    Scrollando le spalle alle miriadi di voci degli avvocati del diavolo, con la testa piena dei nostri sogni, avanzando con le mani in tasca, come un ragazzino spregiudicato e avventuroso, per le strade della vita.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Ormai è un’abitudine. Mi alzo prestissimo. È ancora notte, ma quella parte della nott   
    Ormai è un’abitudine. Mi alzo prestissimo. È ancora notte, ma quella parte della notte che corre verso il giorno. Che va incontro al sorgere del sole. 
E io aspetto il momento in cui potrò uscire, per andare a camminare nella campagna. Non m’importa dove, mi basta andare dove starò sola con i miei pensieri. Quello stato di solitudine che mi dà una gioia straordinaria. Quel piccolo viaggio interiore che mi consente di trovare la mia dimensione personale del viaggio.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Mattina presto. Cielo invitante. Farà sole, oggi. Aria che stimola l’azione.
Voglio v   
    Mattina presto. Cielo invitante. Farà sole, oggi. Aria che stimola l’azione.
Voglio vedere il mondo con i loro occhi dei bambini.
 
     
    Ho voglia di avventura, scoperta, gioco.
 Il mondo “grande” è troppo pedante e noioso. Troppo ancorato sulla paura e su come fronteggiarla con sistemi assicurativi, preventivi, curativi. È giusto. Una società civile sviluppa queste cose. Ma senza unilateralità.
    C’è qualcosa nello sguardo del bambino che l’adulto e il vecchio devono recuperare con impegno. Sfuggendo all’entropia. Alla vecchia storia del disincanto, dei dolori, della rassegnazione…
    Mi ritrovo istintivamente portata a cercare e inventare una vita felice. Felice vuol dire dotata di senso. Un senso che io senta direttamente, possibilmente senza troppe mediazioni razionali.
    Una vita interessante, innanzitutto perché coltivo l’interesse.
    Fare quello che ami, una volta che hai scoperto i tuoi talenti e i desideri profondi, mi pare un ingrediente fondamentale.
    Rispettare la propria natura e dialogare con la propria coscienza per trovare e inventare i modi di azione e le iniziative da intraprendere aiuta a non farsi risucchiare l’anima dagli specchietti per le allodole o da un eccessivo senso del dovere.
    Serve a mantenere viva la domanda se la vita che decidiamo per noi è capace di suscitare l’entusiasmo del bambino che c’è in noi.

    Di fronte agli ostacoli e le difficoltà è di aiuto un’opzione fondamentale, da rispolverare periodicamente: che la ricerca della felicità è una cosa da decidere in proprio, dentro di sé, senza chiedere il permesso a come vanno le cose, là fuori.
    La giornata promette bene.

    Io ce la voglio mettere tutta. Fare con passione le cose che decido di fare, le cose che faccio, è senza dubbio, un altro ingrediente okei della ricetta.
    Desidero incontrare capitani coraggiosi, avventurieri, pirati, scopritori, eroi, condottieri e poeti. Gente che ha il coraggio di cercare la felicità.
    Buona vita!
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da cricri998 per l'aggiornamento : I momenti della passione amorosa sono certamente potenti. Quando quella stessa passio   
    I momenti della passione amorosa sono certamente potenti. Quando quella stessa passione si allarga alle opere della cultura, con lo stesso calore, con lo stesso fuoco a me pare il top. Ad ogni buon conto, nella creazione artistica è quel fuoco che opera attraverso le mani, la voce, il corpo tutto, fecondato in amore partorisce in amore.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da cricri998 per l'aggiornamento : La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata.   
    La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata. E io cerco ancora dovunque segnali della vitalità. Perché la vita è viva. E se sembra che un’atmosfera sonnolenta si stia abbattendo sulle geografie che abitiamo, sono di quelle persone che sentono di doversi dare da fare per muovere le acque, per rimestare tra ciò che accade, per ritrovare la frescura della corrente.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da cricri998 per l'aggiornamento : La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata.   
    La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata. E io cerco ancora dovunque segnali della vitalità. Perché la vita è viva. E se sembra che un’atmosfera sonnolenta si stia abbattendo sulle geografie che abitiamo, sono di quelle persone che sentono di doversi dare da fare per muovere le acque, per rimestare tra ciò che accade, per ritrovare la frescura della corrente.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da cricri998 per l'aggiornamento : I momenti della passione amorosa sono certamente potenti. Quando quella stessa passio   
    I momenti della passione amorosa sono certamente potenti. Quando quella stessa passione si allarga alle opere della cultura, con lo stesso calore, con lo stesso fuoco a me pare il top. Ad ogni buon conto, nella creazione artistica è quel fuoco che opera attraverso le mani, la voce, il corpo tutto, fecondato in amore partorisce in amore.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da cricri998 per l'aggiornamento : La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata.   
    La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata. E io cerco ancora dovunque segnali della vitalità. Perché la vita è viva. E se sembra che un’atmosfera sonnolenta si stia abbattendo sulle geografie che abitiamo, sono di quelle persone che sentono di doversi dare da fare per muovere le acque, per rimestare tra ciò che accade, per ritrovare la frescura della corrente.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da cricri998 per l'aggiornamento : I momenti della passione amorosa sono certamente potenti. Quando quella stessa passio   
    I momenti della passione amorosa sono certamente potenti. Quando quella stessa passione si allarga alle opere della cultura, con lo stesso calore, con lo stesso fuoco a me pare il top. Ad ogni buon conto, nella creazione artistica è quel fuoco che opera attraverso le mani, la voce, il corpo tutto, fecondato in amore partorisce in amore.
     
     
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    La sera si avvia al riposo con i colori della pace e del ricordo. Una bella giornata. E io cerco ancora dovunque segnali della vitalità. Perché la vita è viva. E se sembra che un’atmosfera sonnolenta si stia abbattendo sulle geografie che abitiamo, sono di quelle persone che sentono di doversi dare da fare per muovere le acque, per rimestare tra ciò che accade, per ritrovare la frescura della corrente.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Ormai è un’abitudine. Mi alzo prestissimo. È ancora notte, ma quella parte della nott   
    Ormai è un’abitudine. Mi alzo prestissimo. È ancora notte, ma quella parte della notte che corre verso il giorno. Che va incontro al sorgere del sole. 
E io aspetto il momento in cui potrò uscire, per andare a camminare nella campagna. Non m’importa dove, mi basta andare dove starò sola con i miei pensieri. Quello stato di solitudine che mi dà una gioia straordinaria. Quel piccolo viaggio interiore che mi consente di trovare la mia dimensione personale del viaggio.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Mattina presto. Cielo invitante. Farà sole, oggi. Aria che stimola l’azione.
Voglio v   
    Mattina presto. Cielo invitante. Farà sole, oggi. Aria che stimola l’azione.
Voglio vedere il mondo con i loro occhi dei bambini.
 
     
    Ho voglia di avventura, scoperta, gioco.
 Il mondo “grande” è troppo pedante e noioso. Troppo ancorato sulla paura e su come fronteggiarla con sistemi assicurativi, preventivi, curativi. È giusto. Una società civile sviluppa queste cose. Ma senza unilateralità.
    C’è qualcosa nello sguardo del bambino che l’adulto e il vecchio devono recuperare con impegno. Sfuggendo all’entropia. Alla vecchia storia del disincanto, dei dolori, della rassegnazione…
    Mi ritrovo istintivamente portata a cercare e inventare una vita felice. Felice vuol dire dotata di senso. Un senso che io senta direttamente, possibilmente senza troppe mediazioni razionali.
    Una vita interessante, innanzitutto perché coltivo l’interesse.
    Fare quello che ami, una volta che hai scoperto i tuoi talenti e i desideri profondi, mi pare un ingrediente fondamentale.
    Rispettare la propria natura e dialogare con la propria coscienza per trovare e inventare i modi di azione e le iniziative da intraprendere aiuta a non farsi risucchiare l’anima dagli specchietti per le allodole o da un eccessivo senso del dovere.
    Serve a mantenere viva la domanda se la vita che decidiamo per noi è capace di suscitare l’entusiasmo del bambino che c’è in noi.

    Di fronte agli ostacoli e le difficoltà è di aiuto un’opzione fondamentale, da rispolverare periodicamente: che la ricerca della felicità è una cosa da decidere in proprio, dentro di sé, senza chiedere il permesso a come vanno le cose, là fuori.
    La giornata promette bene.

    Io ce la voglio mettere tutta. Fare con passione le cose che decido di fare, le cose che faccio, è senza dubbio, un altro ingrediente okei della ricetta.
    Desidero incontrare capitani coraggiosi, avventurieri, pirati, scopritori, eroi, condottieri e poeti. Gente che ha il coraggio di cercare la felicità.
    Buona vita!