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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Io cerco l’anima negli occhi delle persone che incontro. Anche quelle che incrocio ai centri commerciali. Anche quelle che siedono ai tavoli vicini della pizzeria.

    So che lo fai anche tu. Magari in tralice.


    Gli occhi delle persone sono una suggestione di mistero.


    E tu le scruti. Magari quando parli con il tuo partner, o giri per i negozi al centro commerciale.

    Vedi una persona e cerchi i suoi occhi.

    Che vuol dire? 

    Penso che sia una sete di anima, che attraversa i corpi e vuol raggiungere le vibrazioni interne. Le vibrazioni che fanno il calore della vita, dove gli ormoni del corpo s’impastano con i sogni più segreti e con gli slanci dello spirito.

    Perché io penso – tu pensi – che negli occhi galleggino i segnali misteriosi del desiderio. Qualcosa che non è ancora, ma che non è neanche nulla. Un vento, un’inquietudine allo stato liquido.

    E gli occhi delle persone diventano lo specchio dei miei stessi sogni. Il palcoscenico della mia danza espressiva. L’aula universitaria delle lezioni della vita. Lo spazio della coreografia dove la danza dell’avventura si ridisegna nuova.

    So perché ci si guarda negli occhi quando si ama, quando si parla, quando si consola, quando si sogna. È sete di anima. E di futuro. Sete di Altrove.

    Se cammini sulla terra, il tuo corpo spinge la testa nel cielo, come i grandi alberi del viale le lunghe braccia protese. Quasi che i due universi possano trovare nel tuo corpo caldo il luogo di una sperata congiunzione. La festa della pienezza. La sovrabbondanza dell’essere.

    Ed è così che nello sguardo trova posto non soltanto il contorno dell’esistente, ma anche ciò che non è ancora, ma che sarà – se avrai la tenacia di sperare e l’operosità fiduciosa dei visionari.

    E andranno in cerca di colonne sonore i tuoi occhi bramosi di avventura. In modo che tutto ciò che tocchi lieviti nel senso.

    E lo sguardo si allargherà sull’intero pianeta. Sul grande, meravigliosamente complesso, mondo umano. La sua lunga storia. I millenni che l’hanno preceduta. E il futuro che l’aspetta.

    E si sentirà in viaggio in un universo sconfinato, sull’astronave terra. Un viaggiovVacanza nell’essere. A partire da dove? E verso dove?

    Come non restare a bocca aperta? Come non desiderare un nuovo anno per esplorare ancora. E per crescere dentro il viaggio stesso che è la vita, fino a trovare una veste più calzante di chi sei?

     

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    1. martymartina1

      martymartina1

      Ti saluto, buon martedi!^_^

  2. Le parole più belle sulla leggerezza le ha scritte Italo Calvino: “Prendere le cose calando dall’alto, senza avere macigni sul cuore”.


     

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  3. Che mettendoci passione e inventare con libertà renda la vita più gioiosa e avventurosa è un’immaginazione scommessa che, per me, si è rivelata vera. Cioè, ha prodotto proprio ciò che aveva immaginato. È vera a posteriori.


    La verità non è solo ciò che è, ma anche ciò che avverrà. La verità non è solo un dato di fatto, ma anche il prodotto di una cura.


    Se ci sono verità di cui si deve prendere atto, ci sono anche verità che vanno prodotte. 

    Che l’uomo potesse volare, comunicare a distanza, è stata una cosa non vera per moltissimo tempo. Poi è diventata vera.


    Si può certo stabilire con esattezza ciò che non c’è. Ma chi può porre dei limiti a ciò che ci sarà?

     

     

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  4. Qualcuno mi dice che c'è bisogno di Dio.
    E forse l’osservazione è azzeccata.
    Tranne per il fatto che non oso pensare a Dio attraverso i vestiti di alcuna teologia, compresa la parola stessa. E quindi, quando prego, mi trovo di fronte a un Tu totalmente vuoto, completamente mistero, ovverosia, ignoranza.
    Dunque, una strana Presenza quella che si manifesta soprattutto come Assenza. Un’Assenza che si fa sentire. Una Mancanza che c’è.

     

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  5. Eccola che arriva la notizia brutta. È morta una cara amica. La brutta malattia. 

    Gli occhi si allargano sbarrati, come per vedere, oltre le forme usuali della vita, semmai si capisca qualcosa. Il cuore ha voglia di piangere.

    L’idea di un dio insensibile al nostro sgomento perché si muore è bruttissima. Resta tuttavia nell’elenco delle cose pensabili. Un brivido attraversa il corpo, da capo a piedi.

    La parola vien meno. Tu capisci che il tuo continuo parlare è per tenere a bada domande e ipotesi terrorizzanti. Ah, se potessi scorrere tra una cosa e l’altra, per tutto il tempo, senza che mai mi sfiorasse il pensiero che si muore!

    Che triste quest’idea di una vita che sembra non farcela contro la morte. Che sembra condannata ad essere una passione inutile.

    Beati quelli che credono senza esitazione che la morte è già vinta dall’amore!

    Ma io?

    Ma ecco il mio umore muta. Curiosamente sento avanzare dentro di me come una spinta dignitosa, che mi raddrizza la schiena e distende il mio volto. Ed ecco che, all’improvviso, capisco che sono in grado di sorridere. Di sorridere a questo evento che sta in fondo alla mia strada.

    Sorriderò per prima alla nera signora che si aggira tra i vicoli delle case. La guarderò negli occhi e le sorriderò, per prima. Sì, per prima.

     

     

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  6. Di fronte agli ostacoli e le difficoltà è di aiuto un’opzione fondamentale, da rispolverare periodicamente: che la ricerca della felicità è una cosa da decidere in proprio, dentro di sé, senza chiedere il permesso a come vanno le cose, là fuori.
    La giornata promette bene.

    
Io ce la voglio mettere tutta. Fare con passione le cose che decido di fare, le cose che faccio, è senza dubbio, un altro ingrediente okei della ricetta.
    Desidero incontrare capitani coraggiosi, avventurieri, pirati, scopritori, eroi, condottieri e poeti. Gente che ha il coraggio di cercare la felicità.

     

     

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    1. vincent29264

      vincent29264

      a un passo dal proprio cammino / là, dove meno te lo aspetti / dove mia ti verrebbe in mente di guardare / quello è il luogo della felicità / l'isola che non c'è

      Prima stella a destra e poi dritti fino al mattino

       

    2. diegodelavega0
  7. Io sono ancora una ragazza che vuole far fortuna e conoscere il mondo e lasciare dietro di sé, nella scia della sua barca, segnali intriganti.

    
È l’avventura che amo. 

    E per questo esco dai porti che ho amato ed emigro in paesi sconosciuti, come il viandante, come il pellegrino.

     

     

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    1. elvis06081994

      elvis06081994

      Ti auguro di vivere tutte le avvenute che desideri :)

    2. melissa2407

      melissa2407

      Buon venerdi!^_^

  8. Da sola, Laura, nei recessi del porto, camminava, assorbita dalle nebbie della sera. Quella musica risuonava da giorni nella sua testa, e quel sogno d'indicibile nostalgia lo lacerava di traverso tra la felicità e la melanconia. Forse l'eco di un nome… Era come se tutto fosse altrove, avendo liberato lo spazio in cui si poteva finalmente essere. 

    Quel silenzio che sapeva salmastro e la puntura acuta dell'aria nelle narici erano come un voltare di pagina.

     

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    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      Buon Mercoledi :D

  9. È come essere presi dalla musica.
    Sei lì, che vai. Portato proprio dove devi andare. E non sai neanche fino a che punto esisti.
     
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  10. Amava svegliarsi sulla riva,

    vicino alla barca.

    I desideri prendevano subito il mare.

     

     

     

     

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    1. sweetlovelylips

      sweetlovelylips

      Buon Lunedi! :x

  11. Attraversata dal tempo,

    sento l’immensità

    di un mondo cui non posso

    volgere lo sguardo senza inciampare

    nella meraviglia.

    Ed io che sono?, mi domando,

    e subito fuggo via dall’abisso di un simile quesito

    e mi piego, rapita, sul tarassaco dentato,

    che conosco, sulla piantagine maggiore,

    che allarga le sue vele generose

    e sul luppolo che tenero si arrampica

    tra i rami di un bosso rigoglioso.

    Errante in questo sogno antico,

    invento le mie favole, a piacere,

    con l’aiuto benevolo e garbato

    di una piccola matita.

     

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    1. ok1803

      ok1803

      Bellissima vista! Ti auguro una buona giornata.^_^

  12. Al risveglio la giornata sembra una grande pianura da attraversare. Spazi immensi, invitanti. Ho un viaggio da intraprendere. Voglia di avviarmi.

     

     

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  13. La mia vita mentale ha bisogno della passeggiata in solitudine nel parco, sui monti, in campagna, lungo la riva del mare, non meno di quanto ne abbia bisogno la salute del corpo.
    Ho bisogno - e desiderio - di riconnettermi con i processi naturali dell’espressione, dei processi espressivi liberati dalle costrizioni.

     

     

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  14. E allora la fiducia nella vita non è solo il sentimento dei momenti paradisiaci dell’estasi e della pace, ma diventa fiducia anche di ciò che ti sbatte fuori dalla pace e dall’estasi – fiducia in quella smodata ambizione che ti fa abbandonare l’armonia per tentare le strade caotiche e scomode della navigazione.

     

     

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  15. E c'era quel parco dove mi piaceva andare a leggere i libri e a raccogliere i pensieri sul mio quaderno. Niente di più gratificante! Avevo immaginato - anzi l'avevo fatto - di trasferire lì, all'aperto, nelle belle giornate, gran parte del mio lavoro. Tutto quello che si poteva fare camminando. Ed era davvero molto più di quanto avevo immaginato. Mi ero regalata, così, uno studio immenso e vivo, con il cielo per soffitto e spazi immensi profumati, e pareti che respiravano poesia. La piacevole solitudine della natura e quel silenzio che silenzio non è per l'orchestra di voci dolcissime che la natura esala. E ogni tanto qualche incontro di altri camminatori, che è gente con gli occhi spalancati alla meraviglia.

     

     

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  16. Rintocchi di campane. Mattina presto. Una mattinata d’incanto. Sole caldo, aria fresca. Come mi piace. E camminata lenta, in mezzo ai campi.
    Ho incontrato un fotografo amatoriale. Mi ha parlato di nidi di airone. E gli si accendevano gli occhi nel farlo.
    Vorrei esserti di sostegno, quando incappi nella pesantezza dell’essere. Perché anch’io ho bisogno di sostegno. Ho bisogno di un colpo di coda della vita. Un soffio del vento, un battito d’ali, il sorriso di un amico. Perché viene per tutti, ripetutamente, il momento in cui sembra che tutto sia inutile.
    Allora io cammino, al sole, all’aria fresca. Penso solo ai movimenti del corpo. E mi accorgo che già essere al mondo è una gran cosa. Che guardare e vedere è una gran cosa.
Ma, subito dopo, una voce dentro mi dice che non basta. Che non me la devo raccontare. Grata, sì. Tutto quello che sono e che ho è miracolo. Ma non me la devo raccontare: non basta!
    E allora faccio sogni agitati. In cui litigo con qualcuno. E mi sveglio con la voglia di sfidare il destino e di mandare a quel paese un sacco di cose. E anche gente.
    Delle volte non mi ricordo più dove sto andando. E mi ritrovo frastornata. E mi vengono in mente solo gli errori e le colpe. E allora mi scuoto e ricomincio daccapo. A ridare un nome alle cose che voglio. 

     

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  17. Non sono portata per le cose esoteriche. Ma ero piena di stupore e, razionalmente, cercavo di limitare la presunzione della ragione.

    In maniera da lasciare libero spazio all’imprevisto, alla sorpresa, alla meraviglia. 

    Mi piaceva perfino abbattere le rigide barriere dalla razionalità argomentativa.
     

     

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  18. Avere una storia è certamente essere protagonista piuttosto che spettatore.
 E questo già è una faccenda decisiva.

    
Però c’è altro.


    Avere una storia é trafficare con gli eventi in vista di qualcosa che, pur non essendo chiaro, è un richiamo irresistibile. Forte. Perché c’è dentro qualcosa della tua essenza e del tuo seme.


    E trafficare con gli eventi è una storia quando nella tua anima e nel tuo cuore c’è un desiderio a cui dai ascolto. E tu dici: diavolo!, che mai farò?Forse resterò in eterno all’ombra di questa porta?

    
No io voglio cercare me stessa nelle cose che capitano e questo è il mio criterio. E ci darò dentro, anche a costo di graffiarmi le braccia. Anche a costo della vita. Perché una storia, la mia storia, è qualcosa per cui si può anche morire. 

    Ma io vivrò e avrò la mia storia.

     

     

     

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    1. fabulousme

      fabulousme

      Adoro le tue foto, complimenti! :D

    2. ok1803
  19. Artemide vestita da ciclone 

    I lupi che chiedono la luna

    La bionda Primavera non espone

    La notte è diventata cupa e bruna.
    Questo ritmo è per voi

    Questo ritmo è per noi

     

     

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  20. Voglio trovare nuovi modi di guardare alle cose con cui traffico ogni giorno? La solita visione non è l’unica. Lo so e lo desidero.
    Voglio una sorsata di giovinezza scaturita da uno sguardo nuovo. Più dentro, più oltre, più sopra. E anche fuori dalle solite filosofie.
    Quanto tempo ci vuole alla mente per evolvere?
    Guardo l’universo. Qualcosa che non conosco sta facendo qualcosa che non so. Avverto tutto il pathos di questa posizione. E tutto lo stupore dello sguardo di un’intelligenza che non si vuol perdere lo spessore del mistero, mentre spinge avanti l’occhio per afferrare qualche frammento di luce.
    Tutto il sapere che ci siamo costruiti appartiene ad uno spazio minimo di consapevolezza. La vita appare come un semplice aperitivo di se stessa. E l’amore come il vagito di ciò che aspira a diventare.
    Anche se si mostra pesante e pensosa, tutta la nostra saggezza è erba bambina. E le nostre facoltà, i nostri talenti, chiedono di essere liberati dalla zavorra più che riposare su archivi di risultati accumulati.
    La nostra è un epoca in cui l’aspirazione a volare liberi e leggeri conquista territori sempre più estesi d’espressione. Le storie d’amore si riducono a intensi scambi di sguardi mentre si attraversano le strisce pedonali. Fantasie istantanee durante il tragitto del tram da una fermata all’altra. Sorrisi intrecciati davanti l’entrata del negozio. Un attimo dopo, tutto è finito. Tutto ricomincia.
    Le visite della verità sono fugaci. La luce delle intuizioni, imprendibile. I segnali che contano sono nella visione laterale, in tralice. La nostalgia si fa poesia leggera, mentre lo sguardo si solleva alle nuvole, alla ricerca dell’altrove.
    Troverò nuove parole, masticando quelle vecchie. Aprirò la porta a nuovi pensieri battendo con i polpastrelli la tastiera del computer.
    Suonerò la mia musica per conoscermi meglio.
E ogni mattina darò una risposta fresca alla domanda che mi porto dentro. Chi sono? Dove vado? Cosa sogno davvero?

     

     


     

     
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  21. Esprime il concetto secondo cui distesa indica quella resa che scopre e conquista la pacificazione del cuore. Resa e distesa vengono a coincidere.

     

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    1. vitto071

      vitto071

      solare :) 

  22. E si va verso la sera come attraversando un bosco fiorito, portando addosso il profumo di eventi felici e carezzando idee e pensieri che abbiamo raccolto durante il giorno.

     

     

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    1. vitto071

      vitto071

      splendida :)

  23. Un castello per sognare? Il mondo delle fiabe della fantasia bambina? Evadere? O semplicemente rigenerare le energie per ritornare al lavoro quotidiano con rinnovata innocenza?

    Forse solo una libera associazione dell’inconscio…
     
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    1. glamoursnob

      glamoursnob

      Bellissimo il tuo Stile Odessa, complimenti :D.

  24. Era speciale. 

    Quel che diceva e come lo diceva. Non so, era lui, diverso, unico forse. 

    Faceva volare.


    Resto incantata da queste persone che sanno illuminare un ambiente con la sola presenza. 

    E se parlano, è un’orchestra che suona.

     

     

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  25. Oggi è tornato il bel tempo.
    La felicità di vedere, con gli occhi della notte, il cielo aperto e il sole che inizia a sorgere! È promessa consolante.
    Cerco di accettarmi così come sono, senza riuscirci mai del tutto. E approfitto dei periodi buoni per essere gioioaa ed entusiasta. 

    Vago tra sensi di inutilità e slanci altruistici di grande respiro.


    Mi barcameno facendo finta di aver capito i segreti della vita, quando il destino soffia il suo vento in poppa, o quando lo prendo di bolina. Salvo ammettere sinceramente la mia profonda ignoranza quando ci sbatto il naso contro. 

    Se questo è il mio viaggio, stamani ne sono molto lieta. Con la luce di questa mattinata promettente mi sembra di poter contribuire al benessere del mondo. E forse giungere in prossimità della mia Itaca, che continua ad attrarre il mio pensiero, sia che faccia tempesta, sia che trionfi il bel tempo.
     

     

     

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    1. martymartina1

      martymartina1

      Bellissima descrizione e foto!:x