- Donna
- Verona (VR)
-
Ultima Visita
Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920
-
Ciao Odessa! come stai? tutto bene?
-
-
Ciao,possiamo comunicare,a presto,Paolo.
-
La domanda: come puoi, dopo che hai visto il tramonto del sole in una serata di vento, dopo che hai visto il cielo stellato, dopo che hai gettato lo sguardo dalle cime dei monti... come puoi ritornare a lavorare nel vicolo del tuo paese, nel cunicolo della tua azienda, nel localino del tuo negoziato...?La risposta: rientri nel bugigattolo ma portando l'ampiezza della visione che hai conosciuto.
-
È sempre un'onda d'amore che apre una pagina nuova nel romanzo della vita?C'è il sole, non fa freddo, ho passato la mattina in giro. Qualcosa bolle in pentola. Una spinta, una pulsione... Non ho parole in questi momenti. Non so che dire.
Forse vivo solo per questi momenti. Come ascoltando il concerto per violino di Tchaikovsky.Dov'è il mondo? Me lo sono dimenticata. -
Un bel salto
Raimondo, andando a spasso
da solo in mezzo al bosco,
s'imbatte in un gran sasso
In luogo molto fosco.
"Un masso, che rottura!
Io voglio andare avanti,
cacciare la paura,
ed incantare i fanti".
Allor prende le molle
e se le mette ai piedi
e salta sulle zolle
E vola - se ci credi.
E vola tanto in alto
che sembra la befana,
e dura quel bel salto
da già una settimana. -
Buon giovedi Odessa!! come stai?
-
Una donna interessante come te come passa l'ultimo dell'anno? Meraviglioso 2020 :)
-
E ho amato la mia libertàMolte persone non sopportano di essere intruppati in qualche organizzazione di lavoro. Devono vivere libere e solitarie perché, pur amando la vita e il mondo, non possono apaprtenere più di tanto agli ordini esistenti né seguirne pienamente le regole. Se si domanda cosa abbiano da offrire a una società cui sono restii ad appartenere troppo, vi è una sola risposta coerente: il profumo della loro vita indipendente, libera. E in questa distanza che prendono dal mondo c'è la prospettiva entro cui le cose mondane ridimensionano le loro pretese, rientrando in confini più adeguati.
-
Una donna interessante come te come passa l'ultimo dell'anno? Meraviglioso 2020 :)
-
Ciao Odessa! che fai oggi pomeriggio??
-
Una donna interessante come te come passa l'ultimo dell'anno? Meraviglioso 2020 :)
-
Ciao Odessaaa ancora tanti auguri eh ;)
-
Ciao Odessaaa ancora tanti auguri eh ;)
-
Viaggiando per castelli
mi son perso nella storia,
son maestosi, sono belli,
di altri tempi son memoria.Se tu fossi Lancillotto
di Ginevra innamorato,
di vedervi sarei ghiotto
abbracciati in mezzo a un prato.Sarei forse il trovatore,
il cantor di vostra storia,
perché mai fin che si muore
se ne perda la memoria. -
Ciao odessa! felice anno nuovo!
-
E immaginavo le grandi distese squadrate d’acqua, dalle parti di Marsala. Con quelle strade strette e lunghe, costeggiate dalle saline. Sembra di perdersi in paesaggi dell’altrove. Per me così affascinanti. Un senso di casa e di smarrimento, al contempo. Per uno le cui radici sono dove sta andando, più che là dove è partito.
-
Ciao carissima odessa! scelto l'abito per natale?
-
ma per questa fine ma sopratutto nuovo inizio anno, hai un viaggio in programma oppure festeggi "a casa"? :)
-
Ciao! Ti piace questo periodo nataliazio?
-
-
Ciao carissima odessa! scelto l'abito per natale?
-
Bisogno di uscire dal chiuso. Ritrovare i grandi spazi dell’aperto. Una parte alta dell’anima si nutre di orizzonti larghi e grandi.I sogni non stanno bene al chiuso. Ammuffiscono negli spazi angusti.C’è una casa più grande dove abitare. Dove respirare a pieni polmoni il vento creativo della Vita.
-
-
La prendo come vieneFuori nevica, o quasi. Stanno scendendo gocce di acqua e ghiaccio o chissà-che-cosa e tutto in pochi minuti è diventato bianco. Mi affaccio alla finestra. Tutti si preoccupano di non poter prendere l’auto, di essere bloccati in questa città del cazzo. Io no. A me non importa poi molto. Anche perché non ho nessun programma. E non m’importa poi molto neppure di questo. E mi meraviglio di me.
Mi sono accorta improvvisamente di stare benissimo nella mia indolenza, di avere ripreso ad ascoltare il silenzio della casa: la caldaia che parte, il frigo che vibra, lo sciacquone che si riempie, l’acqua che scorre nei tubi nelle pareti, i miei passi un po’ strascicati… bei rumori davvero.
Sì, sono piccoli rumori quasi insignificanti ai più in condizioni normali che da un po’ avevo dimenticato. Adesso le mie orecchie hanno ripreso ad ascoltare senza avere il terrore delle “campane dell’inferno”. Quelle campane che non mi facevano dormire, che dovevo coprire in qualche modo con TV, musica, frullatori, phon e stupide chiacchiere tra me e me.
Adesso ci sono. Sto attraversando una fase, anzi una anti-fase, per dirla tutta. Non ho certo rotto con i legami e tutte le complicazioni del mio passato, sarebbe presuntuoso affermare una cosa del genere e neppure umanamente possibile. Non è stata ancora inventata l’arte del dimenticare.
La mia palla di rovi sospinta un po’ a caso dal vento rotola rotola ma fa meno male, non punge più come prima, le spine si sono smussate, ci sono ancora cose sospese, certo, matasse da dipanare, spesso perdo il filo ma chi se ne frega, la prendo come viene. “E la dannata commedia umana procede e si perpetua”.