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Aggiornamenti di stato pubblicati da marcusnolde962

  1. Eleganza formale - un racconto breve di Marcus L. Nolde

    http://marcusnolde962.wixsite.com/marcusnolde/single-post/2019/02/07/Eleganza-formale

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    1. ghostnick0

      ghostnick0

      sono piuttosto certa non abbia conosciuto mia nonna, ma leggendo, l'ho rivista tratteggiata in maniera perfetta...compresa l'elegante reazione finale :)

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Però, la nonnina!

    3. gerbera0

      gerbera0

      fumare uccide :D

      Bellissimo racconto!

  2. Inizio folgorante del nuovo romanzo...

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    1. ghostnick0

      ghostnick0

      Sono  già completamente coinvolta 😂

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Lo immagino... non potrebbe essere altrimenti! :D

    3. ciribi72

      ciribi72

      Forza e coraggio!

  3. Sabato pomeriggio con sentimento...

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    1. ghostnick0

      ghostnick0

      È un rafforzativo,per far capire quanto sia il suo amore ...

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Immagino di sì... un animo poetico sa giocare con le parole.

    3. lullabyblue0

      lullabyblue0

      breve, coinciso e deciso!

      Di sicuro ha reso l'idea. 

    1. ciribi72

      ciribi72

      oddio, pubblica il tuo pezzo !! voglio leggerlo

       

    2. ciribi72

      ciribi72

      io sto ancora aspettando ;) ;)

    3. fashionista0

      fashionista0

      di che si tratta? mi sono persa qualcosa?

  4. All'improvviso, la consapevolezza!

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      Ti suggerisco questa lettura :D

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    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Grazie per il suggerimento! Vedrò di procurarmelo.

    3. daliahnera

      daliahnera

      vorrei vedere lo sguardo della signora di spalle :D!

  5. Addio Trottolina!

    Ognuno di fronte alla morte di una persona cara o di un animale domestico reagisce in modo diverso: c'è chi ne deve informare il mondo intero; il mio è quello di chiudermi in silenzio. Non è mia abitudine dare notizia di decessi e fare elogi funebri. Non li ho fatti quando è morto mio padre; altri lo hanno fatto al posto mio. Non li ho fatti quando è morta mia madre, andatasene da un momento all'altro mentre aspettava che venisse su il caffè, e come da sua volontà ne ho dato notizia sul giornale con un trafiletto a funerali ormai avvenuti; e non lo farò nemmeno questa volta; voglio solo raccontare di quanto la sfortuna si possa accanire contro un essere vivente senza alcuna colpa se non quella di essere venuto al mondo.
    È l'inizio di dicembre, una mattina; io esco per mettere la spazzatura nel bidone. Il tratto che devo fare è di una ventina di metri. A metà del percorso vedo sotto l'oleandro del vicino una massa informe, raggomitolata, di ossa e pelo. È una gattina rigida per il freddo, bagnata fin sotto pelle; penso sia morta; non potrebbe essere altrimenti!, mi dico. Rientro in casa, avverto Daniela. Insieme usciamo di nuovo. Una lieve carezza e la gattina si muove. Dà segni di vita. La prendiamo, la solleviamo con delicatezza. Il suo musetto è mostruoso: un occhio è quasi fuori dall'orbita, l'altro appannato da un velo grigio che non lascia sperare nulla di buono. Telefoniamo subito alla veterinaria; è un'emergenza. Ci dice di andare in ambulatorio, che lei sarà lì tra dieci minuti. La visita; forse c'è la speranza di salvare l'occhio meno malandato; una lieve chimera. Qualche giorno poi vedremo il dà farsi; al momento è troppo debole: non si può intervenire. La portiamo a casa, la poniamo al caldo. Mangia si riprende. Torniamo dalla veterinaria; ormai la malattia è in fase troppo avanzata: bisogna operare. Operare significa asportarle entrambi i bulbi oculari; penso al destino di questo povero essere: trascorrere il resto della sua vita al buio; ho un groppo in gola, mi manca il fiato come se mi avessero dato un cazzotto alla bocca dello stomaco. Si esegue l'operazione; tutto bene, se così si può dire. La micina torna a casa, mangia, mette su peso, le cicatrici pian piano guariscono; il suo musetto è un amore, ma ha gli occhi chiusi, sigillati per sempre dal filo chirurgico. Meow, meow... ogni tanto un sommesso miagolio, mentre si muove per la cucina e va a sbattere contro qualche ostacolo; ostacoli ve ne sono tanti, impossibile rimuoverli tutti! Di certo si chiede: "Ma com'è 'sta storia che fino a una settimana fa ci vedevo, poco ma ci vedevo... e adesso, invece, non ci vedo più nulla?". Passano alcune settimane, pare che si sia abituata al suo nuovo disgraziatissimo stato. Ti sale su per la gamba, vuole essere tenuta in braccio, fa le fusa, ti schiaccia addosso le zampine, alternando prima una e poi l'altra. La guardi e ti viene da piangere. Pensi: E se quel giorno non avessi avuto nulla da gettare nel bidone e non le fossi passato davanti, che cosa sarebbe successo? Come sarebbe finita? Lo sai, e sei contento che sia andata così... la guardi ancora, l'accarezzi: un pelo soffice come la bambagia e liscio come la seta. Non ti si staccherebbe mai di dosso, tu sei tutto il suo mondo, il suo mondo buio. Mangia con appetito, tutti quanti in casa si sono abituati alla sua discreta presenza. Gioca, fa dei brevi tratti di corsa, ricorre il topino di peluche; sono molte le volte in cui lo perde, non lo vede!, è a nemmeno una spanna da lei ma non lo vede!, e bisogna riportarglielo a portata di zampina perché possa riprendere a giocare. Poi un giorno smette di mangiare: di nuovo in ambulatorio. Analisi. Salta fuori che ha la più terribile malattia che possa capitare ai gatti, forse ereditaria, forse trasmessale dalla madre quando ancora era nel suo grembo. La sentenza è incerta, non si sa quanto ancora possa durare, qualche mese, un anno, forse più. Ci rassegniamo, e ci riportiamo a casa il batuffolino di pelo. Cure. Sembra si riprenda. Una settimana o due, e smette nuovamente di mangiare. Si ritorna in ambulatorio. Problemi ai denti, dice la veterinaria, e di questo ne eravamo già a conoscenza e sapevamo che avremmo dovuto intervenire, anche se non pensavamo così presto. Abbassiamo ancora una volta il capo e prenotiamo l'intervento per qualche giorno più tardi. Intervento eseguito. Riprende a mangiare. Tutto bene!, forse i suoi e i nostri guai sono finiti, ma pare non sia così: trascorre nemmeno una settimana e inizia a spegnersi, non gioca, non ti viene in braccio, se ne sta in disparte. Notiamo una dilatazione del ventre, repentina, dalla sera alla mattina. Telefoniamo alla veterinaria. Ahi, ahi, dice lei per telefono. Portatemela! Quel ahi, ahi, fa presagire il peggio possibile. Infatti, Trottolina ha contratto una terribile forma virale; purtroppo c'è il riscontro dalle analisi. Tre giorni, una settimana, forsanche qualcosa di più e poi il suo destino sarà la morte, una morte accompagnata dalla sofferenza. Bisogna prendere una decisione. Io, Daniela e la veterinaria, che anche lei ha preso a cuore la triste situazione della gattina e le si è affezionata, non ce la sentiamo di parlare. Ci guardiamo e non riusciamo a prendere una decisione. Non c'è nessuno dopo di noi in sala d'aspetto; non c'è fretta, e continuiamo a guardarci instupiditi, increduli. Qualche lacrima scorre. Oltre tutto c'è il rischio che con buona probabilità trasmetta la malattia agli altri mici, se non è già tardi!, malattia per cui non esiste una cura o una qualche forma di vaccinazione. Un pericolo anche per gli altri: Zorrino, Paciughina, Cipolla, e Manny, l'ultimo arrivato, dove Manny è un neologismo e sta per Manicomio. Alla fine la decisione: l'iniezione e si porrà fine alle sue sofferenze e alla sua breve vita disgraziata. Io esco dall'ambulatorio, mi accendo una sigaretta, faccio due tiri, impreco anche se so che non serve a nulla, getto la sigaretta, rientro. Già tutto fatto. Trottolina è dentro una scatola di cartone. La portiamo a casa. Oramai e buio, la seppelliremo domani, cioè oggi, vicino agli altri suoi simili. Ormai il giardino è un cimitero: Matisse, Tabata, Pallottola, Bianchina, Scimmietta, SandoGat, e anche Arghetto, anche se lui è, era, un cane. Dopo poco più due mesi di vita con noi quel batuffolino di pelo non c'è più. Fanculo! Fanculo alla sfortuna! Fanculo al mondo!

    13/02/2019

     

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    1. ghostnick0

      ghostnick0

      già….fanculo a tutto. E so cosa si prova, come ti fa sentire quell'impotenza per non poter far niente se non rimandare… mi piace però pensare che adesso Trottolina vi guardi dall'alto miagolando felice

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Grazie. Spero sia così.

    3. ciribi72

      ciribi72

      mi spiace...immagino il dispiacere...

  6. L'importante è crederci.

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    1. lullabyblue0

      lullabyblue0

      vorrei vedere com'è andata a finire :o

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Fonti bene informate mi comunicano che è ancora lì a spingere... il tizio non demorde.

    3. ciribi72

      ciribi72

      questa sono io quando con la mia 600 a due posti, cerco di caricare la macchina dopo essere stata da IKEA :o

  7. I veri professionisti dell'aperitivo non si fermano di fronte a nulla... uomini veri!

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    1. wolfman830

      wolfman830

      Professionisti! B|

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Dei grandi! Un esempio per le nuove generazioni.

    3. lullabyblue0
  8. Potrei anche sbagliarmi... ma qualcosa mi dice che questo non è un matrimonio destinato a durare. Sbaglierò?

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    1. daliahnera

      daliahnera

      nel 21 esimo secolo esistono ancora cose destinate a durare?

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Le rate del mutuo... fino alla morte.

    3. altomororicco

      altomororicco

      no quelle stranamente si estinguono molto spesso immediatamente prima di morire :) 

  9. In effetti, qualche somiglianza c'è!

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    1. daliahnera

      daliahnera

      l'ultimo è identico!

    2. lullabyblue0

      lullabyblue0

      anche il penultimo!

    3. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Ma questo è nulla... andiamo di tridimensionale. 

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  10. Quando entri in libreria e hai le allucinazioni... poi, esci dalla libreria e le allucinazioni continuano:

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    1. lullabyblue0
    2. klaus55bs

      klaus55bs

      Opere d'arte viventi...

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  11.  .

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    1. ciribi72

      ciribi72

      bellissima fotografia!

    2. theoldandthesea
  12. Oggi così:

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    1. ghostnick0

      ghostnick0

      Sindrome del lunedì 

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      ... anche del martedì, del mercoledì, giovedì, etc.

  13. La faccia di un maiale

    racconto di Marcus L. Nolde su La nuova carne:

    https://www.lanuovacarne.it/la-faccia-di-un-maiale/narrativa/marcus-l-nolde/

     

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    1. ciribi72

      ciribi72

      bellissima anche la copertina! chi è l'artista che l'ha fatta?

    2. marcusnolde962
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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      Tuo lo scatto? 

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Magari! A me non viene una foto che sia una!

  15. Adattabilità.

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    1. ciribi72

      ciribi72

      Ahahahahaah!!!

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      ma si questo è lo spirito giusto :D

  16. Per rispondere a @daliahnera giusto! Ma meglio ancora: senza pioggia, gradevole temperatura autunnale, vino, e i libri di Nolde.

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    1. fleurdelys00

      fleurdelys00

      wow quante belle letture! almeno ti distrai un pochino!!

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      @fleurdelys00 Beh, in verità, una volta che li scrivo e raro che rilegga i miei libri.

  17. Ops!...

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    1. ghostnick0

      ghostnick0

      Che presa!

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Che mano poco furtiva! :D

  18. Oltre lo specchio: una discesa inesorabile che conduce a un impietoso declino, o altrimenti a un mondo fantastico, forse un poco inquietante, fatto di luci soffuse e ombre sensuali?

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    1. ghostnick0

      ghostnick0

      Assolutamente la seconda 

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      Mai avrei avuto dubbi sulla tua risposta.

  19. .

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    1. daliahnera

      daliahnera

      Un cielo rotto, ma sempre brillante

    2. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      wow questo è l'emblema del dolore che diventa amore. Tutto il male si trasforma in bene

  20. Mi sembra giusto!

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  21. Uno sguardo vale più di mille parole...

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      mi ricorda la scena di un film fomoso con Alberto Sordi...

    2. daliahnera

      daliahnera

      l'ineffabile bellezza dell'ingenuità...

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    1. ciribi72

      ciribi72

      bellissima questa prospettiva! come si chiama?

    2. fashionista0

      fashionista0

      questa per me è arte contemporanea!

  23. Quando devi terminare un romanzo breve su commissione a tema imposto, e ti rendi conto che il tuo cervello ormai si è inchiodato in maniera irreversibile...

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      inchiodato su tutto il muro direi :D 

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      passa tranquillo

  24. LA DURA VITA DELLO SCRITTORE
    di Marcus L. Nolde - saggio in forma di racconto

    Breve guida per scrittori esordienti o con all'attivo già più pubblicazioni su come rispondere alle domande idiote che ci si sente porre per strada, a una presentazione, in fiera, a un firma copie.

    http://marcusnolde962.wixsite.com/marcusnolde/single-post/2019/01/11/La-dura-vita-dello-scrittore---saggio-in-forma-di-racconto

     

    1. ghostnick0

      ghostnick0

      bellissimo, ho riso di gusto, immaginando lo sconforto quasi epidermico che possa venire ….

      ma lo confesso, visto che scrivere un libro è un mio grande sogno nel cassetto,sarei disposta a subire almeno una volta simili domande :)

    2. marcusnolde962

      marcusnolde962

      È solo una parte delle domande idiote che ci si sente porre; le più esilaranti sono quelle provenienti da chi il tuo libro lo ha letto veramente, nel momento in cui afferma di averlo capito alla perfezione e volendo mostrare di saperne più dell'autore. @ghostnick0