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Eleganza formale - un racconto breve di Marcus L. Nolde
http://marcusnolde962.wixsite.com/marcusnolde/single-post/2019/02/07/Eleganza-formale
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sono piuttosto certa non abbia conosciuto mia nonna, ma leggendo, l'ho rivista tratteggiata in maniera perfetta...compresa l'elegante reazione finale :)
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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fumare uccide
Bellissimo racconto!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Sono già completamente coinvolta 😂
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Forza e coraggio!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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È un rafforzativo,per far capire quanto sia il suo amore ...
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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breve, coinciso e deciso!
Di sicuro ha reso l'idea.
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Ebbene sì!, in mezzo a questa banda di squilibrati mentali ci sono anch'io.
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oddio, pubblica il tuo pezzo !! voglio leggerlo
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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io sto ancora aspettando ;) ;)
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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di che si tratta? mi sono persa qualcosa?
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Addio Trottolina!
Ognuno di fronte alla morte di una persona cara o di un animale domestico reagisce in modo diverso: c'è chi ne deve informare il mondo intero; il mio è quello di chiudermi in silenzio. Non è mia abitudine dare notizia di decessi e fare elogi funebri. Non li ho fatti quando è morto mio padre; altri lo hanno fatto al posto mio. Non li ho fatti quando è morta mia madre, andatasene da un momento all'altro mentre aspettava che venisse su il caffè, e come da sua volontà ne ho dato notizia sul giornale con un trafiletto a funerali ormai avvenuti; e non lo farò nemmeno questa volta; voglio solo raccontare di quanto la sfortuna si possa accanire contro un essere vivente senza alcuna colpa se non quella di essere venuto al mondo.
È l'inizio di dicembre, una mattina; io esco per mettere la spazzatura nel bidone. Il tratto che devo fare è di una ventina di metri. A metà del percorso vedo sotto l'oleandro del vicino una massa informe, raggomitolata, di ossa e pelo. È una gattina rigida per il freddo, bagnata fin sotto pelle; penso sia morta; non potrebbe essere altrimenti!, mi dico. Rientro in casa, avverto Daniela. Insieme usciamo di nuovo. Una lieve carezza e la gattina si muove. Dà segni di vita. La prendiamo, la solleviamo con delicatezza. Il suo musetto è mostruoso: un occhio è quasi fuori dall'orbita, l'altro appannato da un velo grigio che non lascia sperare nulla di buono. Telefoniamo subito alla veterinaria; è un'emergenza. Ci dice di andare in ambulatorio, che lei sarà lì tra dieci minuti. La visita; forse c'è la speranza di salvare l'occhio meno malandato; una lieve chimera. Qualche giorno poi vedremo il dà farsi; al momento è troppo debole: non si può intervenire. La portiamo a casa, la poniamo al caldo. Mangia si riprende. Torniamo dalla veterinaria; ormai la malattia è in fase troppo avanzata: bisogna operare. Operare significa asportarle entrambi i bulbi oculari; penso al destino di questo povero essere: trascorrere il resto della sua vita al buio; ho un groppo in gola, mi manca il fiato come se mi avessero dato un cazzotto alla bocca dello stomaco. Si esegue l'operazione; tutto bene, se così si può dire. La micina torna a casa, mangia, mette su peso, le cicatrici pian piano guariscono; il suo musetto è un amore, ma ha gli occhi chiusi, sigillati per sempre dal filo chirurgico. Meow, meow... ogni tanto un sommesso miagolio, mentre si muove per la cucina e va a sbattere contro qualche ostacolo; ostacoli ve ne sono tanti, impossibile rimuoverli tutti! Di certo si chiede: "Ma com'è 'sta storia che fino a una settimana fa ci vedevo, poco ma ci vedevo... e adesso, invece, non ci vedo più nulla?". Passano alcune settimane, pare che si sia abituata al suo nuovo disgraziatissimo stato. Ti sale su per la gamba, vuole essere tenuta in braccio, fa le fusa, ti schiaccia addosso le zampine, alternando prima una e poi l'altra. La guardi e ti viene da piangere. Pensi: E se quel giorno non avessi avuto nulla da gettare nel bidone e non le fossi passato davanti, che cosa sarebbe successo? Come sarebbe finita? Lo sai, e sei contento che sia andata così... la guardi ancora, l'accarezzi: un pelo soffice come la bambagia e liscio come la seta. Non ti si staccherebbe mai di dosso, tu sei tutto il suo mondo, il suo mondo buio. Mangia con appetito, tutti quanti in casa si sono abituati alla sua discreta presenza. Gioca, fa dei brevi tratti di corsa, ricorre il topino di peluche; sono molte le volte in cui lo perde, non lo vede!, è a nemmeno una spanna da lei ma non lo vede!, e bisogna riportarglielo a portata di zampina perché possa riprendere a giocare. Poi un giorno smette di mangiare: di nuovo in ambulatorio. Analisi. Salta fuori che ha la più terribile malattia che possa capitare ai gatti, forse ereditaria, forse trasmessale dalla madre quando ancora era nel suo grembo. La sentenza è incerta, non si sa quanto ancora possa durare, qualche mese, un anno, forse più. Ci rassegniamo, e ci riportiamo a casa il batuffolino di pelo. Cure. Sembra si riprenda. Una settimana o due, e smette nuovamente di mangiare. Si ritorna in ambulatorio. Problemi ai denti, dice la veterinaria, e di questo ne eravamo già a conoscenza e sapevamo che avremmo dovuto intervenire, anche se non pensavamo così presto. Abbassiamo ancora una volta il capo e prenotiamo l'intervento per qualche giorno più tardi. Intervento eseguito. Riprende a mangiare. Tutto bene!, forse i suoi e i nostri guai sono finiti, ma pare non sia così: trascorre nemmeno una settimana e inizia a spegnersi, non gioca, non ti viene in braccio, se ne sta in disparte. Notiamo una dilatazione del ventre, repentina, dalla sera alla mattina. Telefoniamo alla veterinaria. Ahi, ahi, dice lei per telefono. Portatemela! Quel ahi, ahi, fa presagire il peggio possibile. Infatti, Trottolina ha contratto una terribile forma virale; purtroppo c'è il riscontro dalle analisi. Tre giorni, una settimana, forsanche qualcosa di più e poi il suo destino sarà la morte, una morte accompagnata dalla sofferenza. Bisogna prendere una decisione. Io, Daniela e la veterinaria, che anche lei ha preso a cuore la triste situazione della gattina e le si è affezionata, non ce la sentiamo di parlare. Ci guardiamo e non riusciamo a prendere una decisione. Non c'è nessuno dopo di noi in sala d'aspetto; non c'è fretta, e continuiamo a guardarci instupiditi, increduli. Qualche lacrima scorre. Oltre tutto c'è il rischio che con buona probabilità trasmetta la malattia agli altri mici, se non è già tardi!, malattia per cui non esiste una cura o una qualche forma di vaccinazione. Un pericolo anche per gli altri: Zorrino, Paciughina, Cipolla, e Manny, l'ultimo arrivato, dove Manny è un neologismo e sta per Manicomio. Alla fine la decisione: l'iniezione e si porrà fine alle sue sofferenze e alla sua breve vita disgraziata. Io esco dall'ambulatorio, mi accendo una sigaretta, faccio due tiri, impreco anche se so che non serve a nulla, getto la sigaretta, rientro. Già tutto fatto. Trottolina è dentro una scatola di cartone. La portiamo a casa. Oramai e buio, la seppelliremo domani, cioè oggi, vicino agli altri suoi simili. Ormai il giardino è un cimitero: Matisse, Tabata, Pallottola, Bianchina, Scimmietta, SandoGat, e anche Arghetto, anche se lui è, era, un cane. Dopo poco più due mesi di vita con noi quel batuffolino di pelo non c'è più. Fanculo! Fanculo alla sfortuna! Fanculo al mondo!13/02/2019
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già….fanculo a tutto. E so cosa si prova, come ti fa sentire quell'impotenza per non poter far niente se non rimandare… mi piace però pensare che adesso Trottolina vi guardi dall'alto miagolando felice
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marcusnolde962 e ciribi72 ha aggiunto una reazione
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mi spiace...immagino il dispiacere...
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Fonti bene informate mi comunicano che è ancora lì a spingere... il tizio non demorde.
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lullabyblue0 ha aggiunto una reazione
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questa sono io quando con la mia 600 a due posti, cerco di caricare la macchina dopo essere stata da IKEA
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Professionisti!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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nel 21 esimo secolo esistono ancora cose destinate a durare?
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Le rate del mutuo... fino alla morte.
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altomororicco ha aggiunto una reazione
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no quelle stranamente si estinguono molto spesso immediatamente prima di morire
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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l'ultimo è identico!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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anche il penultimo!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Sindrome del lunedì
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daliahnera ha aggiunto una reazione
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... anche del martedì, del mercoledì, giovedì, etc.
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ghostnick0 e daliahnera ha aggiunto una reazione
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La faccia di un maiale
racconto di Marcus L. Nolde su La nuova carne:
https://www.lanuovacarne.it/la-faccia-di-un-maiale/narrativa/marcus-l-nolde/
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bellissima anche la copertina! chi è l'artista che l'ha fatta?
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Tuo lo scatto?
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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ma si questo è lo spirito giusto :D
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Per rispondere a @daliahnera giusto! Ma meglio ancora: senza pioggia, gradevole temperatura autunnale, vino, e i libri di Nolde.
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@fleurdelys00 Beh, in verità, una volta che li scrivo e raro che rilegga i miei libri.
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Che presa!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Che mano poco furtiva!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Assolutamente la seconda
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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Mai avrei avuto dubbi sulla tua risposta.
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ghostnick0 e wolfman830 ha aggiunto una reazione
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Un cielo rotto, ma sempre brillante
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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wow questo è l'emblema del dolore che diventa amore. Tutto il male si trasforma in bene
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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bellissima questa prospettiva! come si chiama?
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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questa per me è arte contemporanea!
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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inchiodato su tutto il muro direi
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londoncalling6 e marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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passa tranquillo
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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LA DURA VITA DELLO SCRITTORE
di Marcus L. Nolde - saggio in forma di raccontoBreve guida per scrittori esordienti o con all'attivo già più pubblicazioni su come rispondere alle domande idiote che ci si sente porre per strada, a una presentazione, in fiera, a un firma copie.
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bellissimo, ho riso di gusto, immaginando lo sconforto quasi epidermico che possa venire ….
ma lo confesso, visto che scrivere un libro è un mio grande sogno nel cassetto,sarei disposta a subire almeno una volta simili domande :)
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marcusnolde962 ha aggiunto una reazione
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È solo una parte delle domande idiote che ci si sente porre; le più esilaranti sono quelle provenienti da chi il tuo libro lo ha letto veramente, nel momento in cui afferma di averlo capito alla perfezione e volendo mostrare di saperne più dell'autore. @ghostnick0
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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