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anche nancy mipiace molto!
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karma19580 ha aggiunto una reazione
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ahah
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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La sensazione che provi quando…
Tiri la porta di casa e ti accorgi di aver dimenticato le chiavi dentro sul tavolo; tutti e due i mazzi.
Tagli i pomodori e ti schizza il sugo sulla maglietta nuova.
Cerchi gli occhiali, mentre ce li hai in testa.
Cerchi il cellulare mentre stai parlando al telefono con tua madre.
Metti il gelato in frigo anziché in congelatore.
Accendi la sigaretta al contrario.
Stiri le camicie imprecando per il malfunzionamento del ferro e dopo 20 minuti ti accorgi che la spina è staccata.
Prepari una torta, ma la dimentichi in forno.
Prepari una torta, ma non accendi il forno.
Accendi il forno, ma ci metti il gelato.
Pensi che il telecomando sia rotto quando invece mancano solo le batterie.
Rovesci il caffè sopra un libro nuovo.Potrei continuare all’infinito…
Quella sensazione di avere perennemente la testa sulle nuvole che insegue….non sa neanche lei che cosa. Nulla ha un senso logico, tutto è confuso, in preda alle emozioni in un vortice di avvenimenti che non ti lasciano tregua.
Quella sensazione di rincoglionimento completo, quando ti senti un burattino alle prese di una vita che non ti si addice, che pretende ciò che non gli potrai mai dare, che ti chiede di essere come non sarai mai.
Allora sì che sei fiero di essere un pò rincoglionito.
Allora sì che rovesci tutto con piacere, alla faccia di coloro che ti additano con quella maniacale precisione. Un angolo di novanta gradi tra l’indice dritto e il dito medio piegato.
Bravi! Complimenti! Quanto avete ragione!Avrei voluto fare qualcosa nella vita, cosa?
Non lo so bene, forse avevo anche un sogno, ma non lo ricordo più.
Qualcosa è andato storto? Cosa?
Non lo so, forse ad un bivio ho preso la direzione sbagliata e quando me ne sono accorto era troppo tardi per tornare indietro.Forse avrei desiderato essere felice, ma non lo sono e allora cerco di non pensarci e divento distratto. Dimentico, rovescio, cerco ciò che già ho.
Quella stramaledetta sensazione.
“Sarò poi così stupido?”
“Chissà…”
“Probabilmente sì, no anzi, di sicuro”La testa fra le nuvole e l’autostima sotto i piedi.
“Non servo a niente, non so fare niente, non valgo niente”
“Niente”
“Cos’è che sta risuonando nella mia mente?”
“Niente”
“Ah, ok, meglio così, pensavo fosse qualcosa di più grave”
“Cosa?”
“Qualcosa di più anomalo, pericoloso, fuori dal comune?”
“No, qualcosa di niente”“Ah, ecco, fammi solo un piacere, tira fuori il gelato dal forno…”
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ah guarda è una sensazione che mi accompagna da tutta la vita!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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mi sa che siamo in tanti sai?
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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La vera felicità è godersi il presente, senza dipendere ansiosamente dal futuro; non è divertirsi con speranze o con paure, ma essere soddisfatti di quello che si ha, che è sufficiente, perché chi è soddisfatto non vuole niente. Le grandi fortune del genere umano sono dentro di noi e alla nostra portata. Un saggio è contento di ciò che ha, di qualsiasi cosa si tratti, senza desiderare ciò che non ha.
Seneca
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brava! verissimo!!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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quanto sei saggia!! è verissimo!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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Concordo in pieno
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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cavolo che voce..
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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wow.. da brividi!!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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non aggiungo altro
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unacomete89 e karma19580 ha aggiunto una reazione
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bomba!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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MONOLOGO DI GIORGIO GABER
Secondo me all’inizio c’è sempre una donna.
Secondo me la donna è stato il secondo errore di Dio. Il primo…
Secondo me una donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai.
Secondo me una donna è coinvolta sessualmente in tutte le vicende della vita. A volte persino nell’amore.
Secondo me una donna innamorata imbellisce. Un uomo… rincoglionisce.
Secondo me in un salotto quando non c’è neanche una donna è come recitare in un teatro vuoto. Se invece non c’è neanche un uomo, tra le donne si crea una complice atmosfera di pace. Appena arriva un uomo è la guerra.
Secondo me un uomo che si vanta di iniziare le donne ai piaceri dell’amore è come il turista che mostra alla guida le bellezze della città.
Secondo me per una donna che non ha fortuna in amore non si può usare il termine “sfigata”.
Secondo me un uomo che dice di una donna “quella lì la dà via” meriterebbe che a lui le donne non gliela dessero proprio mai.
Secondo me una donna che fa l’amore per interesse è una puttana. Se lo fa invece perché le piace è… non c’è la parola.
Secondo me una donna che dice a un uomo con cui sta facendo l’amore “Come con te con nessuno” andrebbe comunque arrestata per falsa testimonianza.
Secondo me le donne quando ci scelgono non amano proprio noi… forse una proiezione, un’immagine, un sogno. Ma quando ci lasciano siamo proprio noi quelli che non amano più.
Secondo me il primo maschilista è stato Dio che si è fatto uomo. Però io, se fossi stato Dio, non so se la donna l’avrei firmata.
Secondo me una donna che si offre sessualmente a un uomo ed è respinta rimane sconcertata. Non ci può credere. Il suo primo pensiero è che lui sia omosessuale, ma in genere questa versione non regge. E allora pensa: ‘Eh già, lui si difende… ha paura di essere troppo coinvolto emotivamente… oppure si sente bloccato dall’eccessiva eccitazione…’ Il fatto che lei possa non piacere è un’ipotesi che non può assolutamente prendere in considerazione.
Donna, l’angelo ingannatore. L’ha detto Baudelaire.
Donna, il più bel fiore del giardino. L’ha detto Goethe.
Donna, femina maliarda. L’ha detto Shakespeare.
Donna, sei tutta la mia vita. L’ha detto un mio amico ginecologo.
Secondo me una donna che oggi fa la madre di famiglia e rinuncia a lavorare, sbaglia. Se invece lavora e rinuncia a fare la madre di famiglia, sbaglia. Se cerca contemporaneamente di lavorare e di fare la madre di famiglia… sbaglia. Sbaglia comunque. L’uomo invece non sbaglia mai. Sono secoli che sa quello che deve fare. Forse è per questo che è così intronato. O forse anche per qualche altra ragione…- Visualizza i commenti precedenti altro %s
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Grande Gaber!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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un grandissimo personaggio!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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magnifico!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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la sua mano nelle canzoni di altri si sente sempre!! lo amo
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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grandissima autore|!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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magnifico!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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“Un giorno un professore, stava tenendo una lezione all’università. Gli
studenti erano tutti attratti dalle sue parole, e quando il professore prese
un bicchiere e lo riempì per metà d’acqua, tutti si aspettavano che egli
facesse la classica domanda: ”Mezzo pieno o mezzo vuoto?” Invece…
il prof. prese il bicchiere e chiese: ”Quanto pesa?”
Uno studente rispose:”300-400 grammi”
Il professore lo guardò con intensità negli occhi e gli rispose: ”Dipende da
quanto tempo lo tengo in mano, se lo tengo per pochi secondi non è un
problema…se lo tengo per qualche ora avrò un braccio indolenzito e
sentirò dolore, se lo tengo una giornata intera avrò il braccio
paralizzato…ma il peso del bicchiere non cambia è sempre lo stesso”
Questa riflessione spiazzò gli studenti che ora pendevano tutti dalle
labbra del professore, che con totale sicurezza continuò:” Tutte le
preoccupazioni, i dubbi, le lamentele e i pensieri negativi che nutrite nella
vita hanno delle conseguenze…se le alimentate per poco non è un
problema ma se le alimentate un po’ più a lungo inizieranno a paralizzarvi
e a bloccarvi, ricordate di posare il bicchiere” -
“Ci sono due modi di vivere la vita.
Uno è pensare che niente è un miracolo.
L’altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.”
Albert Einstein
Cosa possiamo imparare da uno scienziato che non ha mai smesso di seguire il proprio cuore e le proprie passioni?
Da un uomo che ha saputo guardare sempre il mondo con l’irrefrenabile curiosità di un bambino?
Da una persona che ha saputo rivoluzionarlo, il mondo, grazie al potere della sua immaginazione?
Beh qualcosina forse possiamo imparare 😉
Ecco le più celebri frasi di Einstein e 10 Straordinarie Lezioni che possono davvero rivoluzionare la tua vita.
Einstein Frasi:
#1. Segui la tua curiosità
“Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso.”La curiosità è il motore della tua immaginazione.
Non aver paura di chiedere e chiedere ancora, la curiosità ti aiuterà a risolvere problemi, aprire nuove porte e creare relazioni migliori.
Poni domande a te stesso, scuoti i tuoi vecchi pensieri e credenze, scopri i tuoi desideri più profondi e comincia a cambiare.
Stupisci te stesso e gli altri perché…
“Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.”
Tu vedi il mondo che è dentro di te. Rendilo meraviglioso.
#2. L’intelligenza è relativa, la perseveranza non ha prezzo
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”Qual è il tuo dono unico? Qual è il tuo talento?
Scoprilo e coltivalo.
Dimentica quando ti hanno detto che non “eri bravo abbastanza”, o consolati, l’hanno detto anche ad Einstein 😉
Del resto è un’altra cosa quella che conta davvero.
“Non è che io sia così intelligente, è solo che rimango con i problemi più a lungo.”
Se hai un sogno, affronterai degli ostacoli, ma sarà la determinazione nel non mollare che farà tutta la differenza tra il fallimento ed il successo.
Perché ricorda, finché ci provi, non può esistere il fallimento.
Nutri il tuo sogno, mantieni un atteggiamento positivo, sii focalizzato nei piccoli passi di ogni giorno e rialzati sempre quella volta in più.
“Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno – forse lo faranno tutti.”
#3. Esiste solo il presente, vivi il momento
“Se un uomo riesce a guidare in modo sicuro mentre bacia una bella ragazza, semplicemente non sta dando al bacio l’attenzione che merita.”Splendido esempio per sottolineare l‘importanza del focalizzarsi sul presente (ecco magari non provare a farlo proprio durante la guida 😛 )
Quando la nostra mente è piena di pensieri, rimugina sul passato o è preoccupata del futuro, rischiamo di perderci quell’attimo magico. Quel momento. Quello presente.
Apprezza ogni istante, goditi un’alba, perditi in un abbraccio e gusta il cibo.
Sentirai un’immensa sensazione di pace e gioia profonda.
E non preoccuparti troppo di quel che sarà…
“Non penso mai al futuro, arriva così presto.”
Il presente è tutto ciò che hai.
#4. L’Immaginazione è tutto
“L’immaginazione è tutto. È l’anteprima delle attrazioni che il futuro ci riserva.L’immaginazione è più importante della conoscenza.”
Puoi rivoluzionare la tua vita con il potere dell’immaginazione.
Prendi l’esempio di Walt Disney, il maestro per eccellenza dell’immaginazione.
Tutto nacque mentre fantasticava sul un topolino che girava per la sua fattoria.
Da quel topolino è nato “Mickey Mouse”, il resto è storia.
Perché in fondo… “La logica ti porta da a a b. L’immaginazione ti porta ovunque.”
Ecco un consiglio di Einstein per realizzare i tuoi sogni: “Semplicemente immagina che sia così, poi cerca di provarlo.”
#5. Sbaglia il più possibile
“Chi non ha mai commesso un errore non ha mai sperimentato nulla di nuovo.”Gli errori costellano la strada del successo e della realizzazione personale, specialmente quando i tuoi sogni ne valgono davvero la pena.
È vero, possono essere duri da digerire e fare male in un primo momento, ma sono lì per insegnarti qualcosa e per dimostrare a te stesso che ci tieni davvero.
Del resto, cosa mai è stato realizzato senza aver fallito prima un centinaio di volte 😉 ?
Finché ci proverai con tutto te stesso, la parola fallimento non esisterà.
#6. Impossibile? Non conosco questa parola
“Chi dice che è impossibile, non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo.”Non ascoltare troppo gli altri, soprattutto quando cercano di importi i loro pensieri e le loro scuse e giustificazioni.
Vai incontro al tuo sogno con un sorriso determinato e non smettere mai di credere in te stesso e nelle tue passioni.
Del resto…
“I grandi spiriti hanno sempre incontrato l’opposizione violenta delle menti mediocri.”
#7. Crea Valore
“Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore.”Qual è la tua definizione personale di successo?
Cosa renderà la tua vita una vita di successo?
Ecco le domande da chiedere a te stesso.
Ognuno di noi ha la propria definizione personale.
Potrebbe essere crescere i tuoi figli in modo sano e felice, avere relazioni significative e profonde, essere autentico a te stesso, scrivere un libro, creare una carriera appassionante o essere in forma.
Qualsiasi sia la tua, è lì che devi mettere la tua attenzione, perché lo sai, quello in cui ti focalizzi acquista valore e forza.
#8. Esci dalla tua zona di comfort
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.Chi supera la crisi supera se stesso senza essere “Superato”.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito.È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze.
Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa,
che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”Questa frase non ha bisogno di alcun commento.
Prendi consapevolezza di cosa non sta funzionando, apriti a nuove prospettive, chiediti cosa puoi fare, tu, qui ed ora, e agisci al meglio di ciò che sei.
#9. La conoscenza viene dall’esperienza
“L’informazione non è conoscenza.La sola fonte di conoscenza è l’esperienza.”
Leggere libri, fare corsi, studiare è importantissimo, ma sarà sempre l’esperienza a insegnarti le lezioni migliori, quelle che non scorderai più.
Agisci, metti in pratica, cadi, impara la lezione e rialzati.
La tua vita è già piena di esperienze uniche, usale per fare la differenza!
#10. Impara le regole, poi fai il tuo gioco
“Devi imparare le regole del gioco.E poi devi giocarci meglio di chiunque altro.”
Ecco il segreto dell’eccellenza. Trova la tua passione, ciò che ti fa battere il cuore e impara tutto quello che puoi. Leggi, studia gli atteggiamenti delle persone che hanno già avuto successo in quel campo, rifletti su come applicarlo al meglio e poi supera te stesso.
Quando sei determinato e focalizzato nel realizzare ciò che desideri, niente e nessuno potrà fermarti.
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RAGAZZIIIIIIIIIIIIIII VI SONO MANCATA ????
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certo che sì! Bentornata!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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VICTOR HUGO, L'uomo e la donna.
L'uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l'uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l'altare santifica.L'uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l'amore resuscita.
L'uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.L'uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L'eroismo nobilita, il martirio sublima.
L'uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.L'uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l'angelo indefinibile.
L'aspirazione dell'uomo è la gloria suprema.
L'aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.L'uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L'uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un'aureola.L'uomo è un oceano. La donna un lago.
L'oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L'uomo è l'aquila che vola.
La donna è l'usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l'Anima.L'uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
l'uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.- Visualizza i commenti precedenti altro %s
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wow.. bellissima davvero!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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E qui si vede tutto il tuo romanticismo Bellissima!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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RAGAZZIIIII SI AVVICINA SAN VALENTINO,,,,,,avete deciso cosa regalare alla vostra amata/o
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no ma che dolci
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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strappa un sorriso
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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scovando e riscovando,,,,,mi e caduto l occhio su due lettere d amore del passato,,,,scritte da grandi della storia,,,,mi sono chiesta ma se oggi un uomo tornasse a scrivere una lettera d amore cosa scriverebbe ????? A VOI LARGA SENTENZA
La lettera romantica di Wolfgang Amadeus Mozart a Constanze Weber, 1785
Oh se avessi una tua lettera già! Se ti raccontassi tutto quello che faccio con il tuo ritratto, certo ti metteresti a ridere. Per esempio, quando lo tiro fuori dalla custodia dico “Buon giorno piccola Constanze, buongiorno birichina, micetta, nasino a punta, bagatella” e quando lo ripongo lo faccio scivolare piano e dico “Be’, be’ be’ be’” ma con l’espressione speciale che questa parola così significativa esige. E alla fine, in fretta, “Buonanotte topolino, dormi bene!”. Credo proprio di aver scritto delle stupidaggini, per gli altri almeno, ma per noi che ci amiamo tanto non è affatto stupido. Sono sei giorni che sono lontano e mi sembra già un anno. Ti bacio milioni di volte tenerissimamente e sono il tuo sposo che ti ama sempre teneramente.
Eternamente mio, eternamente tua, eternamente nostri; la lettera all’amata di Ludwig van Beethoven, Teplitz, 7 luglio 1812
Anche a letto i miei pensieri corrono a te, mia amata immortale, lieti talvolta, poi di nuovo tristi, in attesa di sapere se il destino ci esaudirà. Per affrontare la vita, io debbo vivere esclusivamente con te oppure non vederti mai. Sì, ho deciso di errare andando lontano, fino a quando potrò volare fra le tue braccia, dirmi davvero a casa mia da te e, circondato dalle tue braccia, lasciare che la mia anima sia trasportata nel regno degli spiriti beati…
Sii calma, soltanto considerando con calma la nostra esistenza possiamo raggiungere il nostro scopo che è di vivere assieme – Sii calma – amami – Oggi – ieri – che struggente desiderio, fino alle lacrime, di te – di te – te – vita mia – mio tutto – addio – Oh, continua, continua ad amarmi – non disconoscere mai il fedelissimo cuore del tuo amato.
Eternamente tuo
Eternamente mia
Eternamente uno dell’altro
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wow.. mi piace questo romanticismo così delicato
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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bellissimo!!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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DOMANDA TENTAZIONE
Cosa è per voi la MODA,,,,,,chi ha il diritto di dettarla ?? e perché se si è fuori dai tempi non siamo più ben accetti dalla società ??
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idem come te Daliah! Mai fatto, in qualsiasi campo
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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CARISSIMI E INZIATO SANREMOOOO ,,,,,,,COSA NE PENSATE ???
VOGLIO SAPERE I VOSTRI GUSTI,,,,,QUALI CANZONI VI HANNO ATTRATTO
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bravi tutti!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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“La vita offre più dolori che gioie e, nell’intervallo fra il pianto e il riso, c’è la grigia quotidianità, con tutti i suoi problemi.”
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che arte!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi.
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica.I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa’ una cosa, ogni giorno che sei spaventato.
Canta.Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l’invidia.
A volte sei in testa.
A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant’anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse.
Come quelle di chiunque altro.Goditi il tuo corpo.
Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
È il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza.
Ti faranno solo sentire orrendo.Cerca di conoscere i tuoi genitori, non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli, sono il miglior legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.Renditi conto che gli amici vanno e vengono.
Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca.Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant’anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.Ma accetta il consiglio per questa volta.
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complimenti!
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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cavolo quanto è vero! Goditela e vivitela al massimo. Così non potrai avere rimpianti
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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i miei occhi brillano
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unacomete89 ha aggiunto una reazione
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Che cos’è che in aria vola?
C’è qualcosa che non so?
Come mai non si va a scuola?
Ora ne parliamo un po’.
Virus porta la corona,
ma di certo non è un re,
e nemmeno una persona:
ma allora, che cos’è?
È un tipaccio piccolino,
così piccolo che proprio,
per vederlo da vicino,
devi avere il microscopio.
È un tipetto velenoso,
che mai fermo se ne sta:
invadente e dispettoso,
vuol andarsene qua e là.
È invisibile e leggero
e, pericolosamente,
microscopico guerriero,
vuole entrare nella gente.
Ma la gente siamo noi,
io, te, e tutte le persone:
ma io posso, e anche tu puoi,
lasciar fuori quel briccone.
Se ti scappa uno starnuto,
starnutisci nel tuo braccio:
stoppa il volo di quel bruto:
tu lo fai, e anch’io lo faccio.
Quando esci, appena torni,
va’ a lavare le tue mani:
ogni volta, tutti i giorni,
non solo oggi, anche domani.
Lava con acqua e sapone,
lava a lungo, e con cura,
e così, se c’ è, il birbone
va giù con la sciacquatura.
Non toccare, con le dita,
la tua bocca, il naso, gli occhi:
non che sia cosa proibita,
però è meglio che non tocchi.
Quando incontri della gente,
rimanete un po’ lontani:
si può stare allegramente
senza stringersi le mani.
Baci e abbracci? Non li dare:
finché è in giro quel tipaccio,
è prudente rimandare
ogni bacio e ogni abbraccio.
C’ è qualcuno mascherato,
ma non è per Carnevale,
e non è un bandito armato
che ti vuol fare del male.
È una maschera gentile
per filtrare il suo respiro:
perché quel tipaccio vile
se ne vada meno in giro.
E fin quando quel tipaccio
se ne va, dannoso, in giro,
caro amico, sai che faccio?
io in casa mi ritiro.
È un’ idea straordinaria,
dato che è chiusa la scuola,
fino a che, fuori, nell’aria,
quel tipaccio gira e vola.
E gli amici, e i parenti?
Anche in casa, stando fermo,
tu li vedi e li senti:
state insieme sullo schermo.
Chi si vuole bene, può
mantenere una distanza:
baci e abbracci adesso no,
ma parole in abbondanza.
Le parole sono doni,
sono semi da mandare,
perché sono semi buoni,
a chi noi vogliamo amare.
Io, tu, e tutta la gente,
con prudenza e attenzione,
batteremo certamente
l’antipatico birbone.
E magari, quando avremo
superato questa prova,
tutti insieme impareremo
una vita saggia e nuova. -
Un anno prima della sua morte, lo scrittore Franz Kafka visse un’esperienza davvero insolita. Mentre passeggiava al parco Steglitz com’era solito fare tutti i giorni, incontrò una bambina che piangeva disperata: aveva perso la sua bambola.
Elsi, questo il nome della bambina, era in lacrime, voleva la sua Brigida persa non si sa dove. Kafka rimase molto colpito dal modo in cui la piccola si disperava e dall’intensità del suo dolore, così si offrì di aiutarla a ritrovarla. Purtroppo le cose non andarono come sperava, la bambola non fu trovata, ma lui si inventò un modo singolare per consolare la bambina. In segreto scrisse una lettera e disse alla piccola che era proprio da parte della sua amata bambola.Brigida era partita per un viaggio, ma lei era stata fortunata, perché lui era il postino delle bambole.
“Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure”, diceva la lettera. Seguiva poi un bellissimo racconto di avventure immaginarie, di viaggi e di fantasia. Elsi leggendo quelle parole suggestive che la rimandavano a luoghi lontani, si sentì immediatamente consolata. Alla fine lo scrittore le regalò una nuova bambola, chiaramente diversa da quella perduta. Ma il suo aspetto diverso venne giustificato da un biglietto: “I miei viaggi mi hanno cambiata”.
Qualche anno dopo, la bambina trovò un biglietto proprio dentro la sua bambola che diceva: ‘ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l’amore muterà in una forma diversa’.
Questa storia talmente bella da non sembrare vera, fu raccontata da Dora Diamant, la compagna di Kafka, poi diventata un libro ‘Kafka e la bambola viaggiatrice’ e una trasposizione televisiva e racchiude un ponte di incontro tra il mondo degli adulti e quello dei bambini.
Proprio nelle pagine del libro di Jordi Sierra i Fabra si legge il racconto di Dora:
“Quando eravamo a Berlino, Kafka andava spesso allo Steglitzer Park. Talvolta lo accompagnavo. Un giorno incontrammo una bambina, che piangeva e sembrava disperata. Le parlammo. Franz le chiese che cosa le fosse successo e venimmo a sapere che aveva perso la sua bambola. Subito lui si inventò una storia plausibile per spiegare la sparizione. “La tua bambola sta solo facendo un viaggio, io lo so, mi ha scritto una lettera”. La bambina era un po’ diffidente: “Ce l’hai con te?” “No, l’ho lasciata a casa, ma domani te la porto”. La bambina, incuriosita, aveva già quasi scordato le sue preoccupazioni, e Franz se ne tornò subito a casa, per scrivere la lettera.
Si mise al lavoro in tutta serietà, come si trattasse della creazione di un’opera. Era nella stessa condizione di tensione in cui si trovava non appena si sedeva alla scrivania o stava anche solo scrivendo a qualcuno. Tra l’altro, si trattava effettivamente di un vero lavoro, essenziale al pari degli altri, perché la bambina doveva assolutamente essere resa felice e preservata dalla delusione. La menzogna doveva dunque essere trasformata in verità attraverso la verità della finzione. Il giorno successivo portò la lettera alla bambina, che l’attendeva al parco. La bambola spiegava che ne aveva abbastanza di vivere sempre nella stessa famiglia ed esprimeva il desiderio di cambiare un po’ aria, in una parola, voleva separarsi per qualche tempo dalla bambina, cui per altro voleva molto bene. Prometteva tuttavia di scrivere ogni giorno – e Kafka scrisse effettivamente una lettera ogni giorno, raccontando di sempre nuove avventure, le quali, seguendo il particolare ritmo vitale delle bambole, si snodavano in modo rapidissimo.
Dopo alcuni giorni la bimba aveva scordato la perdita reale del suo giocattolo e pensava solo e semplicemente alla finzione che le era stata offerta come sostituto. Franz scrisse ogni frase di quella sorta di romanzo in modo così accurato e pieno d’umorismo che la situazione della bambola risultava perfettamente comprensibile: era cresciuta, era andata a scuola, aveva conosciuto altre persone. Rassicurava sempre la bimba del suo amore, ma alludeva anche a complicazioni della sua vita, ad altri doveri e altri interessi che, al momento, non le permettevano di riprendere la vita in comune. La piccola veniva pregata di riflettere sulla cosa e veniva così preparata all’inevitabile rinuncia.
Il gioco durò come minimo tre settimane. Franz aveva una paura terribile al pensiero di come avrebbe potuto finire il tutto. Perché la fine doveva essere una vera fine, vale a dire che doveva consentire all’ordine di sostituire il disordine causato dalla perdita del giocattolo. Cercò a lungo e decise alla fine di far sposare la bambola. Descrisse dapprima il futuro marito, la festa di fidanzamento, i preparativi del matrimonio, poi in ogni dettaglio la casa dei giovani sposi: “Vedi tu stessa che dovremo rinunciare a rivederci in futuro”. Franz aveva risolto il piccolo conflitto di un bambino attraverso l’arte, attraverso il mezzo più efficace di cui disponeva personalmente per riportare ordine nel mondo.”
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La conoscevo già, è fantastica
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Troppo bella
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La vera preghiera è il motore del mondo, perché lo tiene aperto a Dio. Per questo senza preghiera non c'è speranza, ma solo illusione. Lo ha detto il Papa, presiedendo questo pomeriggio nella basilica di S. Sabina il rito dell'imposizione delle Ceneri, che segna l'inizio della Quaresima. Secondo Benedetto XVI, non è la presenza di Dio ad alienare l'uomo, ma la sua assenza: senza il vero Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, le speranze diventano illusioni che inducono ad evadere dalla realtà. Proprio per questo, ha proseguito il Pontefice, parlare con Dio, rimanere alla sua presenza, lasciarsi illuminare e purificare dalla sua Parola, ci introduce invece nel cuore della realtà, nell'intimo Motore del divenire cosmico, ci introduce per così dire nel cuore pulsante dell'universo. La preghiera, dunque, come antidoto a menzogne nascoste, compromessi e diverse forme di egoismo: Senza la dimensione della preghiera ha ammonito il Santo Padre - l'io umano finisce per chiudersi in se stesso, e la coscienza, che dovrebbe essere eco della voce di Dio, rischia di ridursi a specchio dell'io, così che il colloquio interiore diventa un monologo dando adito a mille auto giustificazioni.
In questa prospettiva, la preghiera è garanzia di apertura agli altri: chi si fa libero per Dio e le sue esigenze, si apre contemporaneamente all'altro, al fratello che bussa alla porta del suo cuore e chiede ascolto, attenzione, perdono, talvolta correzione ma sempre nella carità fraterna. La vera preghiera non è mai egocentrica, ma sempre centrata sull'altro, ha assicurato il Pontefice, e come tale esercita l'orante all''estasi' della carità, alla capacità di uscire da sé per farsi prossimo all'altro nel servizio umile e disinteressato. In armonica connessione con la preghiera, ha proseguito il Papa riferendosi alle altre due pratiche quaresimali tradizionali, anche il digiuno e l'elemosina possono essere considerati luoghi di apprendimento ed esercizio della speranza cristiana. I Padri e gli scrittori antichi amano sottolineare che queste tre dimensioni della vita evangelica sono inseparabili, si fecondano reciprocamente e portano tanto maggior frutto quanto più si corroborano a vicenda. Grazie, quindi, all'azione congiunta della preghiera, del digiuno e dell'elemosina, ha osservato Benedetto XVI, la Quaresima nel suo insieme forma i cristiani ad essere uomini e donne di speranza, sull'esempio dei santi.
Gesù ha sofferto per la verità e la giustizia, portando nella storia degli uomini il vangelo della sofferenza, che è l'altra faccia del vangelo dell'amore. Oltre al tema della preghiera, durante il rito delle imposizione delle Ceneri il Papa ha trattato il tema della sofferenza, partendo dalla consapevolezza che la misura dell'umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente. Dio non può patire, ma può e vuole com-patire, ha ricordato il Santo Padre: dalla passione di Cristo può entrare in ogni sofferenza umana la consolazione dell'amore partecipe di Dio. La Pasqua, verso cui la Quaresima è protesa, è il mistero che dà senso alla sofferenza umana, le parole del Papa, secondo cui il cammino quaresimale, ci fa rivivere quanto avvenne nel cuore divino-umano di Cristo mentre saliva a Gerusalemme per l'ultima volta, per offrire se stesso in espiazione. La sofferenza e la morte sono calate come tenebre via via che Egli si avvicinava alla croce, ma viva si è fatta anche la fiamma dell'amore. Questo perché, ha spiegato il Pontefice, la sofferenza di Cristo è tutta permeata dalla luce dell'amore del Padre, che permette al Figlio di andare incontro con fiducia al suo ultimo battesimo', culmine della sua missione. Quel battesimo di dolore e d'amore, Gesù lo ha ricevuto per noi, per tutta l'umanità.
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scritto ben
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belle parole!
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IN QUESTO GIORNO SPECIALE CI VUOLE PROPRIO,,,,
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magnifico!
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Amo la loro ironia!
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spaccavano!
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Certe volte mi succede di sentirmi invisibile, di pensare di non poter fare la differenza nella vita degli altri, di non esistere. Mi viene qualche dubbio soltanto quando passo davanti ad uno specchio e vedo la mia faccia stanca che mi fissa con aria contrariata.
Certe volte mi convinco che ogni mio gesto sia inutile, che i miei respiri siano soltanto una perdita di tempo e l’indifferenza della maggior parte della gente conferma quasi sempre questa mia teoria.
Poi però ci sono alcune persone che, anche quando mi sento spenta, riescono a vedere la mia luce.
Poi però ci sono i giorni in cui qualcuno torna da me soltanto perché io sono stata gentile con lui.
Poi però ci sono giorni in cui mi dicono “sei bella” e invece io ero convinta di essere un disastro.
E mi dicono “stai bene così spettinata”, e io pensavo di no. “Stai bene così struccata”, e io pensavo di no. La verità è che non esistono giorni che non servono a niente, perché anche i giorni che si assomigliano, anche i giorni più grigi, sono necessari.
Non esistono sorrisi che ci potevamo risparmiare, parole gentili che era meglio non dire. Serve tutto. Noi serviamo. Noi brilliamo senza nemmeno saperlo, noi abbiamo un super potere: possiamo cambiare la giornata di una persona. In certi casi addirittura la vita. Non ci viene richiesto chissà che cosa, nessun gesto plateale, niente di sconvolgente: soltanto continuare a lottare senza distruggere gli altri, soltanto continuare a fare qualcosa che ci piace tanto, almeno una cosa piccola, soltanto continuare ad aggrapparsi alle stelle, almeno una notte all’anno, soltanto continuare a provarci, nonostante tutto.-
Che bella !!!
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che poeta!!!
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