Attività di reputazione

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : La vita è imperfetta e piena di macchie d'unto Voglio che la mia parte che pensa, che   
    La vita è imperfetta e piena di macchie d'unto
    Voglio che la mia parte che pensa, che parla, che scrive, che usa le parole, raggiunga veramente ed esattamente me stessa. Che non giochi a fare l’intellettuale, ma che pensi in maniera audace e intelligente a ciò che vivo concretamente, nei dettagli.
    Che non pensi immettendomi nella prospettiva di salvare il mondo, di trovare proposte e progetti politici, sociali, culturali, economici, per dare le dritte alla storia della società umana.
    Non è alla mia portata. Io posso solo dire quello che il contesto sociale provoca in me. Posso solo rivelare i mie sentimenti, le mie paure, i miei desideri, in relazione al mondo e alla storia. Ma so benissimo che non sono all’altezza di pensare il mondo, e di portare sulle mie spalle la responsabilità del mondo.
    Vorrei che il modo in cui io riesco a vivere fosse un contributo, anche piccolo, a che il mondo diventasse un giardino disponibile alla creatività e alla ricerca della felicità degli uomini.
    Non sono così intelligente da capire in che misura le conseguenze remote delle mie decisioni e delle mie azioni siano in linea con questo desiderio.
    So, tuttavia, che c’è un piccolo spazio – che in sé contiene a sua volta un mondo immenso – dove le mie azioni possono sortire effetti che in una certa misura posso controllare, o sono alla portata delle mie mani.
    Mi piace chiamare questa piccola geografia “il mio giardino! E vedo che qui dentro c’è spazio per creatività, slancio, coraggio, superamento di sé, espansione, amore, passione, creazione di senso e di bellezza.
    La bellezza di questo mondo consiste anche nel fatto che, qui, non è importante che io competa con altri, che mostri quanto sono colta, intelligente, virtuosa, coraggiosa, audace. Qui è importante come mi vedo io, cosa sento io, e mi misuri con un istanza che porto nel più profondo di me. Un’istanza, di fronte alla quale, non contano tanto le parole con cui cerco di pensare e orientarmi all’azione. Ma contano le azioni e la mia presenza in esse, lo slancio del cuore e la vitalità che mi viene restituita dalla vita stessa. La fiducia che riconquisto ogni mattina. E quel senso di piacere intimo che potrei tradurre anche con la stupida espressione: mi piaccio, mi piace tutto ciò!

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da daliahnera per l'aggiornamento : Es amants  Nuotavano in amore ed era festa, 
 l’erba cresceva rapida sui colli  
e il   
    Es amants 
    Nuotavano in amore ed era festa, 

    l’erba cresceva rapida sui colli 
    
e il succo della pesca era maturo.
     
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da luisao72 per l'aggiornamento : Il soffitto.  Le travi.  Me.  Le mie mutande.  Pelle nuda.  Un letto disfatto.  Lenzu   
    Il soffitto. 
    Le travi. 
    Me. 
    Le mie mutande. 
    Pelle nuda. 
    Un letto disfatto. 
    Lenzuola bianche.
    Peli di gatto. 
    Caldo. 
    Un’apparenza da strappare. 
    Fuori cantano le rondini. 
    Sono così. 
    Mi sono fatta tutta da sola. Pensa un po’...

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da luisao72 per l'aggiornamento : Il soffitto.  Le travi.  Me.  Le mie mutande.  Pelle nuda.  Un letto disfatto.  Lenzu   
    Il soffitto. 
    Le travi. 
    Me. 
    Le mie mutande. 
    Pelle nuda. 
    Un letto disfatto. 
    Lenzuola bianche.
    Peli di gatto. 
    Caldo. 
    Un’apparenza da strappare. 
    Fuori cantano le rondini. 
    Sono così. 
    Mi sono fatta tutta da sola. Pensa un po’...

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Sei una forma di desiderio inespresso, ammezzato, mozzato; un desiderio senza nome, a   
    Sei una forma di desiderio inespresso, ammezzato, mozzato;
    un desiderio senza nome, affondato nelle parole,
    un desiderio senza tempo, né spazio.
    Una forma d’amore non contemplata nei manuali d’amore.
    Uno di quegli amori che ci vergogniamo a raccontare in giro,
    un amore che ci teniamo dentro, che non possiamo manifestare,
    un amore senza appigli, senza radici,
    un amore nato in luogo di cui neppure noi conosciamo l’esistenza,
    un amore flebile come un guaito di un cane nella notte.
    Un amore dove non c’è nulla da imparare o da sfogliare
    un amore scuro, senza caratteri.
    Un amore che secondo i più incarna la negazione dell’amore.
     
     
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da kan-dinsky per l'aggiornamento : Tutta l'energia del temporale   Ad ascoltare meglio, con la finestra aperta, le sorpr   
    Tutta l'energia del temporale
     
    Ad ascoltare meglio, con la finestra aperta, le sorprese del tempo, questo luglio, ad ascoltare meglio, a volte, sono stata incantata dall’energia potente del temporale, e della pioggia, e dei colori vividi, assai carichi – il verde delle piante, il rosso dei gerani – e quel rumore d’organo, continuo, che pare una carezza sul plesso solare, e il tuono e il lampo improvviso, e la minaccia sospesa a mezz’aria, e poi lo slancio delle potenze che abitano il pianeta…
    Ho pensato che la vitalità del temporale è quella dei poemi epici, quella di Achille sotto le mura di Troia, o di Giasone, o di Teseo, e anche quella di Medea nella sua folle spietata disperazione.
    C’è potenza nell’epico.
    Il cuore si spaventa, ma poi diventa audace e può immaginare imprese che la bella stagione non suggerisce.
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Sei una forma di desiderio inespresso, ammezzato, mozzato; un desiderio senza nome, a   
    Sei una forma di desiderio inespresso, ammezzato, mozzato;
    un desiderio senza nome, affondato nelle parole,
    un desiderio senza tempo, né spazio.
    Una forma d’amore non contemplata nei manuali d’amore.
    Uno di quegli amori che ci vergogniamo a raccontare in giro,
    un amore che ci teniamo dentro, che non possiamo manifestare,
    un amore senza appigli, senza radici,
    un amore nato in luogo di cui neppure noi conosciamo l’esistenza,
    un amore flebile come un guaito di un cane nella notte.
    Un amore dove non c’è nulla da imparare o da sfogliare
    un amore scuro, senza caratteri.
    Un amore che secondo i più incarna la negazione dell’amore.
     
     
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da kan-dinsky per l'aggiornamento : Tutta l'energia del temporale   Ad ascoltare meglio, con la finestra aperta, le sorpr   
    Tutta l'energia del temporale
     
    Ad ascoltare meglio, con la finestra aperta, le sorprese del tempo, questo luglio, ad ascoltare meglio, a volte, sono stata incantata dall’energia potente del temporale, e della pioggia, e dei colori vividi, assai carichi – il verde delle piante, il rosso dei gerani – e quel rumore d’organo, continuo, che pare una carezza sul plesso solare, e il tuono e il lampo improvviso, e la minaccia sospesa a mezz’aria, e poi lo slancio delle potenze che abitano il pianeta…
    Ho pensato che la vitalità del temporale è quella dei poemi epici, quella di Achille sotto le mura di Troia, o di Giasone, o di Teseo, e anche quella di Medea nella sua folle spietata disperazione.
    C’è potenza nell’epico.
    Il cuore si spaventa, ma poi diventa audace e può immaginare imprese che la bella stagione non suggerisce.
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da kan-dinsky per l'aggiornamento : Tutta l'energia del temporale   Ad ascoltare meglio, con la finestra aperta, le sorpr   
    Tutta l'energia del temporale
     
    Ad ascoltare meglio, con la finestra aperta, le sorprese del tempo, questo luglio, ad ascoltare meglio, a volte, sono stata incantata dall’energia potente del temporale, e della pioggia, e dei colori vividi, assai carichi – il verde delle piante, il rosso dei gerani – e quel rumore d’organo, continuo, che pare una carezza sul plesso solare, e il tuono e il lampo improvviso, e la minaccia sospesa a mezz’aria, e poi lo slancio delle potenze che abitano il pianeta…
    Ho pensato che la vitalità del temporale è quella dei poemi epici, quella di Achille sotto le mura di Troia, o di Giasone, o di Teseo, e anche quella di Medea nella sua folle spietata disperazione.
    C’è potenza nell’epico.
    Il cuore si spaventa, ma poi diventa audace e può immaginare imprese che la bella stagione non suggerisce.
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Gli alberi, si gli alberi. 
Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho p   
    Gli alberi, si gli alberi. 
Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho pensato e sentito in loro compagnia! 
La vita è viva.
  
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : A scuola di teatro   A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose c   
    A scuola di teatro
     
    A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose che fuori la gente recita male.   E E questo che mi ha spinta a entrare nella scuola di teatro: imparare a recitare bene la vita.
    A I dialoghi per esempio. Là fuori, sono sempre impacciati, infelici, senza brio e mordente… Qui, impariamo a farli bene… 

    E Qui impariamo a prenderci cura delle nostre espressioni.

    A Il teatro è una scuola di vita. Impariamo a dare alle nostre emozioni un’espressione adeguata. 

    E Soprattutto, impariamo a sognare. I sogni sono illusioni, ma le illusioni sono per l’anima come le ali per gli uccelli: la sostengono, la fanno volare.
  12. Fantastico!
    odessa1920 ha aggiunto una reazione a theoldandthesea per l'aggiornamento : Un pensiero per te, spero apprezzerai!   
    Un pensiero per te, spero apprezzerai!
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da chris2690 per l'aggiornamento : Ecco una bell'avventura.  Enrica aveva deciso di collezionare una lunga lista di cose   
    Ecco una bell'avventura.  Enrica aveva deciso di collezionare una lunga lista di cose belle ed errava per le le città e le campagne a fotografare ciò che nutriva la sua gioia di esistere.
    "Voglio prendermi cura della vita che mi è stata regalata", diceva, "perché dovrei lasciarla inquinare dalle brutture? Il fatto che esistano non comporta che io me ne debba nutrire. Quando vado a funghi nel bosco, scelgo quelli buoni e lascio perdere quelli velenosi".
    Lei ragionava così.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Gli alberi, si gli alberi. 
Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho p   
    Gli alberi, si gli alberi. 
Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho pensato e sentito in loro compagnia! 
La vita è viva.
  
  15. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : A scuola di teatro   A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose c   
    A scuola di teatro
     
    A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose che fuori la gente recita male.   E E questo che mi ha spinta a entrare nella scuola di teatro: imparare a recitare bene la vita.
    A I dialoghi per esempio. Là fuori, sono sempre impacciati, infelici, senza brio e mordente… Qui, impariamo a farli bene… 

    E Qui impariamo a prenderci cura delle nostre espressioni.

    A Il teatro è una scuola di vita. Impariamo a dare alle nostre emozioni un’espressione adeguata. 

    E Soprattutto, impariamo a sognare. I sogni sono illusioni, ma le illusioni sono per l’anima come le ali per gli uccelli: la sostengono, la fanno volare.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : A scuola di teatro   A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose c   
    A scuola di teatro
     
    A Noi, qui, sul palcoscenico, facciamo bene quelle stesse cose che fuori la gente recita male.   E E questo che mi ha spinta a entrare nella scuola di teatro: imparare a recitare bene la vita.
    A I dialoghi per esempio. Là fuori, sono sempre impacciati, infelici, senza brio e mordente… Qui, impariamo a farli bene… 

    E Qui impariamo a prenderci cura delle nostre espressioni.

    A Il teatro è una scuola di vita. Impariamo a dare alle nostre emozioni un’espressione adeguata. 

    E Soprattutto, impariamo a sognare. I sogni sono illusioni, ma le illusioni sono per l’anima come le ali per gli uccelli: la sostengono, la fanno volare.
  17. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : Seduta al bar, cos’aveva ordinato? Scelse di fissare le nuvole senza pensare a niente   
    Seduta al bar, cos’aveva ordinato? Scelse di fissare le nuvole senza pensare a niente, lasciandosi assorbire dal gioco del tempo. Cos’aveva ordinato? Andrea ormai se n’era andato. E lei non voleva soffrirne. Non voleva per nessuna ragione al mondo soffrire nuovamente quelle stupide pene d’amore. Cos’aveva ordinato? A me piace scrivere, pensava, e immaginava di battere con destrezza e ritmo giusto sulla tastiera del suo Mac. Cos’aveva ordinato? Il dehors del locale era grazioso, attraversato da una luce naturale soffusa, filtrata da tendine bianche. S’intravedevano i tigli adulti e posati che sbucavano da grosse ferite circolari dell’asfalto, lungo il viale. Cos’aveva ordinato? Pensava di consolarsi con il piacere della scrittura. In fondo, l’unico amore costante di tutta la sua vita. Andrea, beh, come gli altri, poteva restare un passeggero del suo cuore. Che, come gli altri, l’aveva calpestato come uno zerbino. Cos’aveva ordinato?
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da chris2690 per l'aggiornamento : Ecco una bell'avventura.  Enrica aveva deciso di collezionare una lunga lista di cose   
    Ecco una bell'avventura.  Enrica aveva deciso di collezionare una lunga lista di cose belle ed errava per le le città e le campagne a fotografare ciò che nutriva la sua gioia di esistere.
    "Voglio prendermi cura della vita che mi è stata regalata", diceva, "perché dovrei lasciarla inquinare dalle brutture? Il fatto che esistano non comporta che io me ne debba nutrire. Quando vado a funghi nel bosco, scelgo quelli buoni e lascio perdere quelli velenosi".
    Lei ragionava così.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Gli alberi, si gli alberi. 
Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho p   
    Gli alberi, si gli alberi. 
Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho pensato e sentito in loro compagnia! 
La vita è viva.
  
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da chris2690 per l'aggiornamento : Ecco una bell'avventura.  Enrica aveva deciso di collezionare una lunga lista di cose   
    Ecco una bell'avventura.  Enrica aveva deciso di collezionare una lunga lista di cose belle ed errava per le le città e le campagne a fotografare ciò che nutriva la sua gioia di esistere.
    "Voglio prendermi cura della vita che mi è stata regalata", diceva, "perché dovrei lasciarla inquinare dalle brutture? Il fatto che esistano non comporta che io me ne debba nutrire. Quando vado a funghi nel bosco, scelgo quelli buoni e lascio perdere quelli velenosi".
    Lei ragionava così.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : Seduta al bar, cos’aveva ordinato? Scelse di fissare le nuvole senza pensare a niente   
    Seduta al bar, cos’aveva ordinato? Scelse di fissare le nuvole senza pensare a niente, lasciandosi assorbire dal gioco del tempo. Cos’aveva ordinato? Andrea ormai se n’era andato. E lei non voleva soffrirne. Non voleva per nessuna ragione al mondo soffrire nuovamente quelle stupide pene d’amore. Cos’aveva ordinato? A me piace scrivere, pensava, e immaginava di battere con destrezza e ritmo giusto sulla tastiera del suo Mac. Cos’aveva ordinato? Il dehors del locale era grazioso, attraversato da una luce naturale soffusa, filtrata da tendine bianche. S’intravedevano i tigli adulti e posati che sbucavano da grosse ferite circolari dell’asfalto, lungo il viale. Cos’aveva ordinato? Pensava di consolarsi con il piacere della scrittura. In fondo, l’unico amore costante di tutta la sua vita. Andrea, beh, come gli altri, poteva restare un passeggero del suo cuore. Che, come gli altri, l’aveva calpestato come uno zerbino. Cos’aveva ordinato?
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nancy19821 per l'aggiornamento : Seduta al bar, cos’aveva ordinato? Scelse di fissare le nuvole senza pensare a niente   
    Seduta al bar, cos’aveva ordinato? Scelse di fissare le nuvole senza pensare a niente, lasciandosi assorbire dal gioco del tempo. Cos’aveva ordinato? Andrea ormai se n’era andato. E lei non voleva soffrirne. Non voleva per nessuna ragione al mondo soffrire nuovamente quelle stupide pene d’amore. Cos’aveva ordinato? A me piace scrivere, pensava, e immaginava di battere con destrezza e ritmo giusto sulla tastiera del suo Mac. Cos’aveva ordinato? Il dehors del locale era grazioso, attraversato da una luce naturale soffusa, filtrata da tendine bianche. S’intravedevano i tigli adulti e posati che sbucavano da grosse ferite circolari dell’asfalto, lungo il viale. Cos’aveva ordinato? Pensava di consolarsi con il piacere della scrittura. In fondo, l’unico amore costante di tutta la sua vita. Andrea, beh, come gli altri, poteva restare un passeggero del suo cuore. Che, come gli altri, l’aveva calpestato come uno zerbino. Cos’aveva ordinato?
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Ricordo una notte d’estate nera nera. Io distesa sul letto con il mio pigiama. Io, il   
    Ricordo una notte d’estate nera nera. Io distesa sul letto con il mio pigiama. Io, il mio pigiama ed un ronzio più nero della notte. Fuori un silenzio quasi da camera anecoica. Un silenzio mai udito, ammesso che il silenzio si possa udire.Una zanzara era entrata nella mia camera, volava invisibile intorno a me, le sue ali come carta vetra sfregavano contro quel silenzio e lo affilavano e sentivo le lame taglienti di quella notte adagiarsi sulle mie vene.Dovevo togliere di mezzo quella zanzara, ma come? Ne avevo solo una percezione lontana, nonostante quasi mi sfiorasse non ero in grado di vederla. Improvvisamente il ronzio cessa, si era posata da qualche parte sul mio corpo ma non avevo la più pallida idea di dove fosse. Era troppo delicata, volatile ed impalpabile.Eppure proprio in quell’istante stava affilando il suo pungiglione pronto a trapassare la mia pelle e succhiare il mio sangue. In fondo faceva il suo sporco mestiere di zanzara ed io dovevo necessariamente schiacciarla.La mia mano si sposta lentamente verso l’interruttore, lei è ancora lì, la sento. Un lampo. Abbasso gli occhi sul mio corpo, quella notte indifeso come mai.Eccola, la vedo. Appena il tempo di sollevare il braccio e la zanzara riapre la sue ali, di nuovo quel ronzio. I miei movimenti erano troppo goffi e pesanti per contrastare tanta leggerezza.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nik.gr per l'aggiornamento : Immersa nel sogno   Forse è dai nostri sogni che scaturisce il mondo.   Le cose e gli   
    Immersa nel sogno   Forse è dai nostri sogni che scaturisce il mondo. 
    Le cose e gli eventi non sono che inviti a continuare a sognare. Il desiderio sostava tra i tuoi abbracci, nelle lusinghe del tramonto. 
    Un’onda anomala d’energia rinnova lo sguardo. 
    I piedi danzano impazienti.
    Spogliarmi di tutte le dottrine e ritrovare il linguaggio vergine, fanciullo. 
    Sostare nelle terre di confine. 
    Respiro con gli occhi il profumo delle tue forme e sono subito ebbra. 
    Sulla tua bocca, sapore d’albicocca nel momento in cui si schiude al sole.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Lei diceva: non accontentarti!  Sii felice di viaggiare, felice della tua avventura.   
    Lei diceva: non accontentarti! 
    Sii felice di viaggiare, felice della tua avventura. E sii ambizioso. Non rinunciare mai a ciò che tu sogni.
    Lo diceva al tramonto.

    Voleva che restasse dentro la carne.