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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Il sole sta lavorando per aprirsi un varco tra le nubi. L’aria è fresca e pregna di e   
    Il sole sta lavorando per aprirsi un varco tra le nubi. L’aria è fresca e pregna di energie. Potenze non ancora dette abbastanza. Che le parole cercano di plasmare, assetate di luce.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Ci sono trappole nel linguaggio. S’impara a riconoscerle un po’ per volta. Betty Edwa   
    Ci sono trappole nel linguaggio. S’impara a riconoscerle un po’ per volta. Betty Edwards – una maestra fantastica nell’arte del disegno – diceva: “Quando ad un bambino dici che quello è un cane, smetterà di guardarlo”. Ormai ha un nome. E col nome un concetto. E le parole si mettono insieme. La logica è il loro campo magnetico d’aggregazione. Ne nasce un quadro di significati. L’occhio si sposta sul quadro e, pigramente, non ritorna a ciò che ha visto e che potrebbe continuare a guardare. Allora nascono le definizioni, e la voglia di vivere si veste di quelle definizioni come di vestiti al pranzo di gala della cultura. E ci sono i maestri di cerimonie. E i galatei. A questo punto hai perso il contatto.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Con chi parlo quando parlo da sola? Forse la vita è una persona.
 Se taccio e ascolto   
    Con chi parlo quando parlo da sola?
    Forse la vita è una persona.

    Se taccio e ascolto, mi sembra di sentirla.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Noi sentivamo che il centro della faccenda era l’amore. E sapevamo di essere ignorant   
    Noi sentivamo che il centro della faccenda era l’amore. E sapevamo di essere ignoranti – terribilmente ignoranti – in materia. Il nostro sentimento era pieno di nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere, di quello che le nostre storie passate sarebbero potute diventare. E sentivamo che questa era ignoranza. Come rimpiangere i libri e i film letti o visti.

    La punta della nostra coscienza ci diceva che l’amore era davanti, e che doveva essere scoperto e inventato.
 Noi sentivamo che non c’erano limiti a questo. Né l’età, né il denaro, né il sapere. 
    Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’Amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. E, oltre a pulire le nostre cantine, sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. In fondo, pulivamo le nostre cantine, e gettavamo nei cassonetti decenni di passato, solo per essere leggeri come gli opliti. Per avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.  
    La luce e l’aria di quell’Agosto – che molti dicevano morto – ci dava come l’abbrivio di un discorso e di un racconto che solo noi avremmo potuto continuare.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Forse l’universo ama giocare. Una persona audace ama mettersi in gioco. Chi dice di n   
    Forse l’universo ama giocare.
    Una persona audace ama mettersi in gioco.
    Chi dice di non avere sogni li ha solo dimenticati.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : La luna, finalmente,
 e qui sotto, il lampione.
 La luna è una focaccia 
di senape sp   
    La luna, finalmente,

    e qui sotto, il lampione.

    La luna è una focaccia
    
di senape spalmata,

    ti mostra quella faccia

    un po' maleducata.

    Sembra che voglia ridere

    di tutti i tuoi pensieri.
    
E se ne sta lì fissa,

    senza domani o ieri.
    "Che fai tu luna in ciel?",

    domanderà il poeta.

    E lei silente osserva

    restandosene quieta
    
e suscita nel cuore

    quella domanda strana

    che urge il senso a tutto,

    da splendida puttana.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Noi sentivamo che il centro della faccenda era l’amore. E sapevamo di essere ignorant   
    Noi sentivamo che il centro della faccenda era l’amore. E sapevamo di essere ignoranti – terribilmente ignoranti – in materia. Il nostro sentimento era pieno di nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere, di quello che le nostre storie passate sarebbero potute diventare. E sentivamo che questa era ignoranza. Come rimpiangere i libri e i film letti o visti.

    La punta della nostra coscienza ci diceva che l’amore era davanti, e che doveva essere scoperto e inventato.
 Noi sentivamo che non c’erano limiti a questo. Né l’età, né il denaro, né il sapere. 
    Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’Amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. E, oltre a pulire le nostre cantine, sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. In fondo, pulivamo le nostre cantine, e gettavamo nei cassonetti decenni di passato, solo per essere leggeri come gli opliti. Per avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.  
    La luce e l’aria di quell’Agosto – che molti dicevano morto – ci dava come l’abbrivio di un discorso e di un racconto che solo noi avremmo potuto continuare.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Forse l’universo ama giocare. Una persona audace ama mettersi in gioco. Chi dice di n   
    Forse l’universo ama giocare.
    Una persona audace ama mettersi in gioco.
    Chi dice di non avere sogni li ha solo dimenticati.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : La luna, finalmente,
 e qui sotto, il lampione.
 La luna è una focaccia 
di senape sp   
    La luna, finalmente,

    e qui sotto, il lampione.

    La luna è una focaccia
    
di senape spalmata,

    ti mostra quella faccia

    un po' maleducata.

    Sembra che voglia ridere

    di tutti i tuoi pensieri.
    
E se ne sta lì fissa,

    senza domani o ieri.
    "Che fai tu luna in ciel?",

    domanderà il poeta.

    E lei silente osserva

    restandosene quieta
    
e suscita nel cuore

    quella domanda strana

    che urge il senso a tutto,

    da splendida puttana.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Ci sono trappole nel linguaggio. S’impara a riconoscerle un po’ per volta. Betty Edwa   
    Ci sono trappole nel linguaggio. S’impara a riconoscerle un po’ per volta. Betty Edwards – una maestra fantastica nell’arte del disegno – diceva: “Quando ad un bambino dici che quello è un cane, smetterà di guardarlo”. Ormai ha un nome. E col nome un concetto. E le parole si mettono insieme. La logica è il loro campo magnetico d’aggregazione. Ne nasce un quadro di significati. L’occhio si sposta sul quadro e, pigramente, non ritorna a ciò che ha visto e che potrebbe continuare a guardare. Allora nascono le definizioni, e la voglia di vivere si veste di quelle definizioni come di vestiti al pranzo di gala della cultura. E ci sono i maestri di cerimonie. E i galatei. A questo punto hai perso il contatto.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Noi sentivamo che il centro della faccenda era l’amore. E sapevamo di essere ignorant   
    Noi sentivamo che il centro della faccenda era l’amore. E sapevamo di essere ignoranti – terribilmente ignoranti – in materia. Il nostro sentimento era pieno di nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere, di quello che le nostre storie passate sarebbero potute diventare. E sentivamo che questa era ignoranza. Come rimpiangere i libri e i film letti o visti.

    La punta della nostra coscienza ci diceva che l’amore era davanti, e che doveva essere scoperto e inventato.
 Noi sentivamo che non c’erano limiti a questo. Né l’età, né il denaro, né il sapere. 
    Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’Amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. E, oltre a pulire le nostre cantine, sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. In fondo, pulivamo le nostre cantine, e gettavamo nei cassonetti decenni di passato, solo per essere leggeri come gli opliti. Per avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.  
    La luce e l’aria di quell’Agosto – che molti dicevano morto – ci dava come l’abbrivio di un discorso e di un racconto che solo noi avremmo potuto continuare.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Forse l’universo ama giocare. Una persona audace ama mettersi in gioco. Chi dice di n   
    Forse l’universo ama giocare.
    Una persona audace ama mettersi in gioco.
    Chi dice di non avere sogni li ha solo dimenticati.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Lui sapeva molto di più sulla vita e dintorni.
 Io ascoltavo i suoi discorsi e contav   
    Lui sapeva molto di più sulla vita e dintorni.

    Io ascoltavo i suoi discorsi e contavo i miei giorni.

    Un giorno mi disse, con una certa commozione: 

    guarda, a volte mi siedo e penso,

    a volte mi siedo e basta!
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : Il Mondo Reale dev’essere davvero un luogo terribile. Un luogo dove le idee innovativ   
    Il Mondo Reale dev’essere davvero un luogo terribile. Un luogo dove le idee innovative non funzionerebbero mai. Le tue idee innovative e visionarie. 
 Il Mondo Reale è una scusa per gente imbevuta di pessimismo. Possiamo lasciare nel Mondo Reale coloro che amano viverci. 
 Noi sogniamo.  


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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da londoncalling6 per l'aggiornamento : È molto saggio e molto zen impegnarsi nell’apprendimento di quel sapere che serve dav   
    È molto saggio e molto zen impegnarsi nell’apprendimento di quel sapere che serve davvero alla vita, lasciando perdere quello che non serve a niente.  La storia è quella del barcaiolo e del grammatico.  Il grammatico dice al barcaiolo, che di grammatica sapeva niente, che aveva perso per questo metà della vita. Poi sopravviene la tempesta ed è il barcaiolo a domandare: hai imparato a nuotare? Il grammatico purtroppo no… e allora il barcaiolo gli fa notare che sta per perderla tutta la sua vita.
 Ma è anche semplicistico. Si presuppone che si sappia a priori cosa serve alla vita. E da questa partenza la definizione potrebbe essere piuttosto ristretta. Allora?  La mia idea è che è meglio navigare a fiuto. E quando incontri un sapere che non era nelle intenzioni imparare, vedere se riesci a capire a cosa potrebbe servire. Anzi, metterei in conto di andare incontro a saperi che non servono, per scoprire come farli servire.  

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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a simona-more per l'aggiornamento : Trovare la propria passione: la verità che tutti dovremmo conoscere! Per l'ennesima v   
    Trovare la propria passione: la verità che tutti dovremmo conoscere!
    Per l'ennesima volta qualcuno mi ha chiesto: "Qual'è la tua passione?". 
    Per la prima volta sono stata onesta: "Non lo so, ancora!". 
    Questa persona mi guarda con stupore e mi dice "Oh, che tristezza. Mi dispiace Continua a leggere...!"
    Quante volte ti hanno fatto la stessa identica domanda: "Qual'è la tua passione?".
    Quante volte hai dato una risposta senza esserne completamente convinto? O quante volte hai semplicemente mentito? Per quanti giorni, mesi o anni ti sei quindi domandato prima e preoccupato dopo di qual'è la tua passione e di come trovarla?
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : La luce della sala si è accesa nel castello
. Forse che il Re non riesce a dormire?
    
    La luce della sala si è accesa nel castello
.
    Forse che il Re non riesce a dormire?
 
    O è la Regina che si aggira preoccupata tra le sale vuote?

    La Pricipessa, forse, che si appresta alla sua cavalcata notturna, sotto la luce della luna!
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Ma chi c’è in ogni “io”?  

Siamo tutti parte di un’unica cosa o girovaghiamo a tento   
    Ma chi c’è in ogni “io”? 
    

Siamo tutti parte di un’unica cosa o girovaghiamo a tentoni in una foresta piena d’imprevisti? 

   Perché ci emozioniamo tanto quando incontriamo qualcuno da vicino? E ci sentiamo così intimi? 

   Ho un terrazzo, sul lato ovest del mio appartamento. È al secondo piano. Si vede il cielo. Di solito guardo a est, il sorgere del sole. Ma ora vedo uscire dall’ombra quest’apertura verso ovest. 

   Ovest è l’America. 
Ovest è l’invito a uscire dalla grotta. A guardare più lontano del tuo naso.    

Ad affidarti al fiuto oltre il già noto. A rischiare. Ad annaspare nel buio, ma consapevole dei tuoi talenti e della tua resistenza. 

   Ovest è anche uscire dalle tue categorie. A immaginare che le cose avvengono anche in altri modi. E a provarci. 

   Io adoro i ragazzi che scappano dalle prigioni e tentano la propria avventura.   

Piango per quelli che hanno troppe cose belle da lasciare per cercare di essere vivi ancora a lungo. Ed esplorare il possibile. 

   Per quanto mi riguarda, ho una voglia pazza di ricominciare. E sono amica dei movimenti profondi delle tue viscere.    

È la mia storia. La mia avventura. C’incontreremo? 
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da leccep per l'aggiornamento : Nelle piante io vedo una traccia fisica di un potente slancio verso l'alto. Un allung   
    Nelle piante io vedo una traccia fisica di un potente slancio verso l'alto. Un allungare le mani della Terra per aggrapparsi al cielo, per sganciarsi da una presa che la trattiene, per sollevarsi alla leggerezza dell'aria e volare.
 O anche, il costruire pazientemente gradini per una scalata, riprendendo pazientemente il lavoro, ogni mattina, ogni stagione....
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : La luce della sala si è accesa nel castello
. Forse che il Re non riesce a dormire?
    
    La luce della sala si è accesa nel castello
.
    Forse che il Re non riesce a dormire?
 
    O è la Regina che si aggira preoccupata tra le sale vuote?

    La Pricipessa, forse, che si appresta alla sua cavalcata notturna, sotto la luce della luna!
     

  21. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Ma chi c’è in ogni “io”?  

Siamo tutti parte di un’unica cosa o girovaghiamo a tento   
    Ma chi c’è in ogni “io”? 
    

Siamo tutti parte di un’unica cosa o girovaghiamo a tentoni in una foresta piena d’imprevisti? 

   Perché ci emozioniamo tanto quando incontriamo qualcuno da vicino? E ci sentiamo così intimi? 

   Ho un terrazzo, sul lato ovest del mio appartamento. È al secondo piano. Si vede il cielo. Di solito guardo a est, il sorgere del sole. Ma ora vedo uscire dall’ombra quest’apertura verso ovest. 

   Ovest è l’America. 
Ovest è l’invito a uscire dalla grotta. A guardare più lontano del tuo naso.    

Ad affidarti al fiuto oltre il già noto. A rischiare. Ad annaspare nel buio, ma consapevole dei tuoi talenti e della tua resistenza. 

   Ovest è anche uscire dalle tue categorie. A immaginare che le cose avvengono anche in altri modi. E a provarci. 

   Io adoro i ragazzi che scappano dalle prigioni e tentano la propria avventura.   

Piango per quelli che hanno troppe cose belle da lasciare per cercare di essere vivi ancora a lungo. Ed esplorare il possibile. 

   Per quanto mi riguarda, ho una voglia pazza di ricominciare. E sono amica dei movimenti profondi delle tue viscere.    

È la mia storia. La mia avventura. C’incontreremo? 
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da leccep per l'aggiornamento : Nelle piante io vedo una traccia fisica di un potente slancio verso l'alto. Un allung   
    Nelle piante io vedo una traccia fisica di un potente slancio verso l'alto. Un allungare le mani della Terra per aggrapparsi al cielo, per sganciarsi da una presa che la trattiene, per sollevarsi alla leggerezza dell'aria e volare.
 O anche, il costruire pazientemente gradini per una scalata, riprendendo pazientemente il lavoro, ogni mattina, ogni stagione....
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da leccep per l'aggiornamento : Nelle piante io vedo una traccia fisica di un potente slancio verso l'alto. Un allung   
    Nelle piante io vedo una traccia fisica di un potente slancio verso l'alto. Un allungare le mani della Terra per aggrapparsi al cielo, per sganciarsi da una presa che la trattiene, per sollevarsi alla leggerezza dell'aria e volare.
 O anche, il costruire pazientemente gradini per una scalata, riprendendo pazientemente il lavoro, ogni mattina, ogni stagione....
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Ma chi c’è in ogni “io”?  

Siamo tutti parte di un’unica cosa o girovaghiamo a tento   
    Ma chi c’è in ogni “io”? 
    

Siamo tutti parte di un’unica cosa o girovaghiamo a tentoni in una foresta piena d’imprevisti? 

   Perché ci emozioniamo tanto quando incontriamo qualcuno da vicino? E ci sentiamo così intimi? 

   Ho un terrazzo, sul lato ovest del mio appartamento. È al secondo piano. Si vede il cielo. Di solito guardo a est, il sorgere del sole. Ma ora vedo uscire dall’ombra quest’apertura verso ovest. 

   Ovest è l’America. 
Ovest è l’invito a uscire dalla grotta. A guardare più lontano del tuo naso.    

Ad affidarti al fiuto oltre il già noto. A rischiare. Ad annaspare nel buio, ma consapevole dei tuoi talenti e della tua resistenza. 

   Ovest è anche uscire dalle tue categorie. A immaginare che le cose avvengono anche in altri modi. E a provarci. 

   Io adoro i ragazzi che scappano dalle prigioni e tentano la propria avventura.   

Piango per quelli che hanno troppe cose belle da lasciare per cercare di essere vivi ancora a lungo. Ed esplorare il possibile. 

   Per quanto mi riguarda, ho una voglia pazza di ricominciare. E sono amica dei movimenti profondi delle tue viscere.    

È la mia storia. La mia avventura. C’incontreremo? 
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : La luce della sala si è accesa nel castello
. Forse che il Re non riesce a dormire?
    
    La luce della sala si è accesa nel castello
.
    Forse che il Re non riesce a dormire?
 
    O è la Regina che si aggira preoccupata tra le sale vuote?

    La Pricipessa, forse, che si appresta alla sua cavalcata notturna, sotto la luce della luna!