- Donna
- Verona (VR)
-
Ultima Visita
Singolo aggiornamento
Visualizza tutti gli aggiornamenti di odessa1920
-
Witold Gombrowicz, il grande scrittore polacco, ha avuto un’idea allo stesso tempo comica e geniale: il peso del nostro io, dice, dipende dalla quantità di popolazione del pianeta. Man mano che la popolazione aumenta, l’io diventa sempre più leggero. Una situazione che comporterebbe crescente incertezza circa la propria identità.Ma l’io, il peso, il valore, la consistenza dell’io, sono davvero messi a rischio dalla crescita della popolazione? Indubbiamente l’esplosione demografica ha un peso in economia, in politica, nella gestione della società, sollecitando la creazione di strutture che condizionano la vita dell’individuo. Ma sono ostile a tutte le teorie che fanno dipendere chi sei dai condizionamenti di qualsiasi tipo, sociali, educativi, biologici che siano. Più la nostra vita è giustificata da quello che è successo ai nostri cromosomi, da quello che i nostri genitori hanno fatto, dall’ambiente in cui viviamo, più assume i contorni delle storie di una vittima.L’avventura grande dell'io è immaginare un’esistenza in cui quei fattori non possono controllare quello che sono capace di fare.