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COME LE COSE VISSUTE LE FOGLIE CADUTE CI LASCIANO, DORMENDO FEDELI ACCANTO AGLI ALBERI CHE LE HANNO AMATE.
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Ho letto tante cose di Prevert: Un epoca!! Mio padre e mamma di tanto in tanto ne citano brani. Sempre molto sensuali. E papà tiene un volume: "Fatras" sul primo ripiano della libreria dello studio. Dai loro sguardi, quando escono loro queste citazioni, capisco che quei versi debbono aver cullato chissà quanti atti d'amore fras di loro e mi sto convincendo di essere saltata fuori anch'io da lì. Fortunatamente non mi hanno chiamata Barbara - un nome che non mi piace per niente. Mamma però spesso sottolinea suoi ammonimenti con "Repelle toi" in francese.
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È un piacere risentirti. Da questa poesia è tratta la famosa omonima canzone cantata da molti, fra questi Yves Montand. Da quello che dici probabilmente galeotto fu Prevert per tante cose e mi fa tenerezza, come ho ancora notato, il bene che vuoi ai tuoi genitori e come siano fonte per te di ricordi. Non posso far altro che dedicarti di Prevert la poesia " Sabbie mobili" e, tanto per fare il dispettoso, quest'altra canzone.
PS: non so perché ma pensando a tua madre mi viene in mente la Fallaci, prima poi pubblico qualcosa di suo perché lo merita.
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Ogni animale si costruisce la propria tana e si procura il necessario per vivere. È un suo diritto naturale, prerogativa, volontà, facoltà, possibilità. Questa impresa è propedeutica alla sussistenza: ci si ripara e poi si va a caccia, si caccia e poi ci ripara.
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QUANDO UN GIORNO SCOPRI DI ESSERE UN SOPRAVVISSUTO, CHE NIENTE HA UNO SCOPO, NESSUNO TI ATTENDE, CHE IL MONDO PROCEDE ANCHE SENZA DI TE.
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" La tradizione orale è morta
E insieme a lei i ricordi
La stirpe gitana ricorda
ma chi sa scrivere dimentica
Appunta e dimentica "
Tomas Tranströmer
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" Il tempo non guarisce né resuscita;
Eppure, pazzi di sangue giovane o macchiati dagli anni,
Siamo ancora restii a rinunciare a ciò che resta "
Dylan Thomas
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IN MEZZO ALLA GENTE CON I PUGNI IN TASCA CERCANDO IL MIO ONORE
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SE DAGLI ASSASSINI E ALCOLIZZATI BISOGNA STAR LONTANO, ANCOR DI PIÙ DAGLI ASTEMI. SE I PRIMI CERCANO L'AMORE NELLE BRACCIA SBAGLIATE, I SECONDI NON LO CERCANO AFFATTO.
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NEL SILENZIO CI SONO MILLE PAROLE. IN MILLE PAROLE C'È UNA SOLA VERITÀ.
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RIMPIANTI E RICORDI NON HANNO MAI FINE, TUTTO SCORRE E SE NE VA E POI ALLA SORGENTE RITORNA PER ALTRI GIOVANI SGUARDI.
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Domanda difficile. Si dovrebbe sempre seguire il carpe diem per cui anche se le cose dovessero andate male almeno non avrai rimpianti. Ma ci sono eventi il cui errore è talmente grande da non rialzarti più, tanto da non sentirti risarcito da un "almeno ho provato, non avrò rimpianti". Quindi osare sempre ma valutare (se riesci) sempre il rapporto rischio-beneficio.
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IN OGNI TEMPO, IN OGNI LUOGO IL PIÙ FORTE VINCE SUL PIÙ DEBOLE. MA È QUESTO A SOSTENERLO, QUANDO LO UCCIDI UCCIDI TE STESSO.
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INUTILE CHE SCAPPI, VERRÀ SEMPRE A CERCARTI E TI STANERÀ PERCHÈ AVRÀ SEMPRE I TUOI OCCHI.