Che cretino, hai ragione bastava cercare la firma. Mi sono documentato è ha confermato una mia impressione, cioè che c'è qualcosa di antico e contemporaneo nel quadro. Se ti interessa ti lascio un link che descrive l'autore. Ciao e grazie.     https://www.liberopensiero.eu/04/08/2020/cultura/arte/leonid-afremov/

Il dipinto che hai usato nel tuo profilo è molto bello. Mi è capitato anche con un altro utente e anche lì non si riporta il nome dell'autore. Peccato.  Complimenti per i tuoi gusti artistici.

Sto facendo delle ricerche poi ti informo, in quanto presumo ti possa far piacere anche a tè  sapere chi ha fatto quel dipinto. Intanto grazie.

È passato del tempo, ormai i pupi saranno nati. Auguri e felicità.

Ti prendo in parola, perciò da amante della poesia così ti scrivo sulla poesia.

La bellezza della poesia è la sua libertà, perciò la puoi trovare scritta sui muri, nel diario di una adolescente, in in libro usato al mercatino. 

Pensi davvero che il suo destino sia quello di essere imbrigliata  in contesti associativi o in concorsi?

Aspiro che almeno questa arte, ancora non corrotta dal denaro, dal potere e dalla burocrazia, non ceda alle lusinghe dei talent, della razionalità o degli hobby consolatori. 

Ovviamente non metto in discussione la tua buona fede e la passione che ci metti.

Se c’era un momento giusto per intervenire ai tuoi post, è questo: indimenticabile  De Filippo.

Difficile rispondere ma sono un segno molto forte di eleganza e femminilità. Forse perché rimandano a una certa idea dell’estetica come qualcosa di appariscente, libero, forte ed istintivo.

Sono così belli che è un peccato tagliarli, ma comunque capisco che deve essere una faticaccia tenerli bene quando sono lunghi. Sappi solo che fanno colpo e te lo dice un maschio, cioè  quella categoria di persone che di solito non è così attenta a questi particolari.

Che famo? Famo che te responno cor megafono: 

Ho aspettato a risponderti perché volevo vedere prima se c’erano nuove pubblicazioni sul tuo blog.  Ci tenevo a ringraziarti perché mi hai risposto, ho molto gradito. 

Mi dispiace per la tua vicenda personale; la dipendenza può essere un problema di mancanza di volontà, ma è un discorso molto complesso, fra cui c’è questa questione: se io abbandono la dipendenza cosa ottengo in cambio? Forse non eri così importante per lui tanto da lottare per te. O lui non era così importante per te da riuscire a convincerlo.

Un inchino alla grande Joplin.

Siamo polli da allevamento e perciò ci spennano. Alternative? Non fare quello che fanno tutti gli altri e rinunciare quando una cosa è inaccettabile o ingiusta. Ma tu dirai che così è triste; può darsi oppure scopri che cose a cui tenevi non erano così importanti.

Fatti una risata con l’episodio “le vacanze intelligenti “ con Alberto Sordi.

MA Se ..., oppure..., dimmi: la rinuncia, perché si è stabilito la propria sconfitta e impotenza, è una forma di coraggio o è una fuga? Insistere nel vano combattimento non ci fa perdere dignità e ci copre di ridicolo? 

Benvenuta nel sito.

Grazie del video. Dopo una settimana di politicamente corretto ci voleva un duello.

Sono con te. Un pensiero di guarigione per tua mamma.

Rischiando che possa non piacerti ( perchè non è per tutti e di certo non per la famiglia) a questo punto ti consiglio la serie “Hannibal “ che parla delle vicende di un serial killer e di chi investiga su di lui e con il quale si instaura un particolare rapporto fra la sfida e la dipendenza. Periodicamente la trovi replicata in terza serata sul canale  “...... CRIME” . È un telefilm raffinato e sofisticato, dove c’è azione, violenza, suspence e investigazione. Dominanti comunque sono gli aspetti psicologici e le atmosfere cupe, rarefatte, gotiche e oniriche. La tematica di fondo è una sorta di sublimazione della morte, descritta nei suoi aspetti intellettuali, etici ed estetici. È talmente presente da diventare normale e familiare .  Sono di quei telefilm senza mezze misure: o ti piace o lo detesti.  Se guardandolo ti viene fame comincia a preoccuparti, oppure forse hai capito tutto della vita.

Le serie tv sono moltissime; forse è meglio che mi dici che genere preferisci,  così ti posso consigliare un qualcosa che ti potrebbe piacere.

Spero che sia un fotomontaggio, altrimenti hai perso una bella occasione. 

Siamo alle solite: molto brava.

Fatturare....? Nel senso del mago cartomante io ti rispondo e ti risolvo. Quelli sì che fanno badilate di soldi.

È arrivata la “ Corona” e sembrava che poteva essere per NOI la resa dei conti e una nuova alba. Rassegnati, hanno vinto loro, il sistema ha retto e siamo ancora più conigli di prima.  Mi attrezzo per cercare una Comune degna di questo nome, altro non posso fare e la vita è troppo breve. 

Ovvio, dei classici intramontabili. 

Hai vinto tu,  Mano-Vet. Stai bene anche in rosa. 

È un problema di tutti, ma mi dispiace che non puoi seguire la tua vocazione, ciò che veramente ti fa sentire realizzata.  Anche se bloccata , segui la via rosa e non fermarti. 

I colpi di testa quando vengono devono essere assolutamente assecondati ...... ti vedrei meglio con un blu ... sul  rosa avrei molti dubbi. 

La mia bella invece rimarrà per sempre Patty Pravo. Ultimamente mi ha deluso perché dovrebbe accettare di non poter cantare più come una volta.

Ps: rimango favorevolmente sorpreso dei tuoi quadri , sicura che preferisci fare la stilista?

I tuoi lettori sparsi per tutta Italiia forse non sanno che in Veneto ( ma anche in Trentino) il risotto è considerato per tradizione un primo importante per la domenica e per ogni ricorrenza.

Hai riassunto quello che diceva il sociologo Max Weber quando scriveva :  «“la cultura” è una sezione finita dell’infinità priva di senso del divenire del mondo, alla quale è attribuito senso e significato dal punto di vista dell’uomo» (Il metodo delle scienze storico-sociali, [1904]