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Amo pensarti come
fuggitiva ninfa che fende
col bianco petto l’onda
oceanina. Tale galleggi,
di tanto in tanto, quasi a
darmi il tempo di
raggiungerti e
avvinghiarmi al tuo
flessuoso corpo, sol per
bere dalle tue sfavillanti
labbra l’ambrosia marina
e baciare la tua fronte
vaga e stellante.
-
Bello come il sole, il tuo
viso mi tiene come in
prigionia e null’altro
avrò
desiderio di rivedere,
appena spunterà l’alba
e l’usignolo canterà la
sua
dolce melodia in cerca
della compagna.
Così farò anch’io, per
salutare il nuovo giorno e
per rinnovarti il mio
messaggio d’amore, che
non cessa mai
d’infiammare il mio
cuore.
-
Ciù, ciù, ciù…
Non odi, cara,
quell’esserino
sull’albero,
che annuncia il nuovo
giorno e ci richiama alla
felicità del risveglio?
Ed io lì, a contemplarti e
a pendere dalle tue
labbra.
Poi mi dirai, ti dirò quel
che vogliamo udire.
-
Come sirena su scoglio
lontano mi attiri e mi
ammalii. Come in sogno,
cammino tra i flutti, per
perdermi con te negli
abissi del mare. Morte
più bella non vorrei.
-
Dimmelo tu quanto mi
vuoi bene. Io te ne voglio
tanto, tanto di più, e poi
ancora tanto, luce dei
miei occhi.
-
Ho visto i segni del tempo
–sì crudo,ahinoi! – sotto i
tuoi occhi e i piccoli
solchi sulle tue gote.
Non più perle lucenti i
tuoi denti, non più liscia
la pelle del tuo collo, ma
ancora da baciare le tue
labbra, da asciugare le
lacrime che sembri
versare per il naturale
logorìo della vita.
-
Il mio amore era più
antico del tuo. Era già
nato, prima di quel dì
che a te fu manifesto.
Oh, come lontanissimo
quell’incanto di primo
incontro, ancora sì pieno
di fascino, seppure
lontanissimo! Avevo
un gran bisogno di
poesia!
-
Il nostro cammino non
può andare che verso il
tempo infinito. Il caso o
quel ch’è più probabile, il
fato, ci ha uniti noi
ch’eravamo due metà
ed ora siam congiunti per
l’eternità. Anime
immortali e corpi risorti,
amanti qui in terra, non
possono che
“dantescamente” restare
uniti anche nell’aldilà.
-
L’amore per te mi tiene
come in mare procelloso,
poiché mi dimeno tra
speranza e disperazione.
A volte m’incendio
sognando che Cupìdo
ha veramente trafitto il
tuo cuore, altre volte mi
opprime l’amara
sensazione ch’io m’illuda
soltanto,e perciò tu sia
lontana un miglio da me.
Sogno o realtà? Il dubbio
è gravoso e mi preclude
la felicità. Svelami tu il
segreto della tua anima,
per lenire la mia pena e
porre fine ai miei sospiri.
-
L’amore per te mi tiene
come in mare procelloso,
poiché mi dimeno tra
speranza e disperazione.
A volte m’incendio
sognando che Cupìdo
ha veramente trafitto il
tuo cuore, altre volte mi
opprime l’amara
sensazione ch’io m’illuda
soltanto,e perciò tu sia
lontana un miglio da me.
Sogno o realtà? Il dubbio
è gravoso e mi preclude
la felicità. Svelami tu il
segreto della tua anima,
per lenire la mia pena e
porre fine ai miei sospiri.
-
Mentre innanzi si fa
l’alba, ad asciugare col
suo tenue velo di sposa
le perline di rugiada,
contemplo il tuo volto
ancora di fanciulla e le
tue chiuse palpebre
a spicchio di luna.
Attendo impaziente che si
schiudano e rivelino la
dolcezza dei tuoi occhi.
-
Meraviglioso amore che
mi avvince e mi possiede
sempre più!
Continuamente porto nel
cuore la tua immagine,
come fosse dipinta o
scolpita, identica al tuo
aspetto.Così che, quando
non ti ho davanti,con gli
gli occhi della mente
posso guardare quella
figura, come fossi tu in
persona vivente.
Come il fedele che mira il
santino,convinto di
ricevere la grazia da
quella sola immagine,
così guardo te nel mio
cuore, per rivivere la
felicità tutta intera.
-
Nel silenzio, ora la
musica s’insinua
nell’anima. Parole tante
volte dette avranno nuovo
senso e si trasformeranno
in canto, sospiri e respiri
soffocati da interminabili
baci.
-
Non mi stancherò di
guardare il tuo viso
rosato
e luminoso, i tuoi grandi
occhi castani e il collo
color latte; seguirò il
moto delle tue labbra
e, certo, avrò voglia di
baciarle. Lo so che, solo
se nessuno è nei pressi,
mi consentirai di farlo
e forse ti abbandonerai
sul mio petto.
-
Ogni pena ti dirò, ogni
filo di speranza, ogni
progetto per l’avvenire.
Nella gioia saremo in
due,
e così anche nel dolore.
Stringimi più forte – ti
dirò – Stammi più vicino.
Non lasciarmi mai,
amore, se non vuoi la
morte del mio cuore.
Per sempre, per sempre –
mi dirai – ti amerò per
sempre, anche se i giorni
a noi concessi non sono
ormai tantissimi. Sei tu
l’unica gioia, sei tu
l’ultima speranza, il mio
pensiero costante.
-
Ora che il giorno volge al
crepuscolo, nel cuore
s’insinua furtiva la
malinconia.
Solo tu – spero – potrai
dissolverla come nube,
quando il vento la
sospinge e la riduce a
brandelli. Tu mi farai
rinascere alla gioia e alla
speranza dell’anima, per
tornare a credere
nell’avvenire e
recuperare
il senso della vita.
-
Volerti ad ogni costo non
è capriccio, ma amore
sincero e totale.
E’incantesimo quotidiano
che mi strappa alla realtà
e mi colma di infantile
felicità.
-
I will tell you every penalty every thread of hope, every project for the future. In joy we will be two, and so also in pain. Hold me stronger - I'll tell you Come closer. Do not ever leave me, love, if you don't want the death of my heart. - Forever, forever - you'll tell me - I'll love you forever, even if the days granted to us are not many now. - You're the only joy, you're the last one hope, my constant thought. - That is what I will repeat to you without ever getting tired.
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Rain rains on the window and it cascades into the gutter. It acts as a springboard to the dream. Surprised by sudden drops, we seek shelter in the station booth. We are alone and we look each other in the eyes, which, as a mirror, reflect our mutual attraction. A passionate and longer than usual kiss, interrupted only by the sound of footsteps coming. The enchantment disappears and, without words, we say to each other which is just a referral in the warmth of our room in silence protected by walls, but made of soft, muted words caresses, giggles, cries and impetuous impulses.
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There, where it smells eternal spring and overlooks the arcane, in a fairy tale castle I see you and I crave you, my queen. Novello Praxiteles, I sculpted the simulacrum for you that only to goddesses is granted, marble, bright, with the swaying peplos that only partially cover your graces they will shape your hips and the round and smooth shapes of arms and legs. Then I will wrap it in myrtle and I will worship her as my only goddess.
-
Come mi piaci, quando ti vedo far le fusa come una gatta!
O quando socchiudi le labbra e stai lì lì per prendermi in giro!
Quando, ancora, chiudi gli occhi e attendi ch'io ti sfiori il labbro,
per addentarlo tu graziosamente, subito dopo!
Quando mi afferri dalle terga e mi stringi quasi a soffocarmi!
Quando mi dici che sei pazza di me!
Quando mi confessi che mi ami per le mie virtù
e mi odii per i miei difetti!
-
Come rugiada che imperla le campagne e indora gli alti monti,giunga a me una tua
sola parola, a ristoro del mio arso cuore. Un tuo dolce sguardo si offra ai miei occhi
impazienti, perch'io intenda se fiamma arde anche nel tuo petto. Intanto io miro
la tua bella sembianza, me ne compiaccio e ne ardo. Conservo sempre nel cuore
l'immagine tua bella, esca continua al fuoco in me sempre vivo. Ma basse
porto le ciglia e piene di mestizia, quando la speranza s' affioca. Oh, se una tua
languida e soave parola scendesse nel mio cuore a placar ogni pena! O se,
invece di parola, giungesse un raggio dei tuoi begli occhi!
-
Mi hai appena risposto
che sei sotto la doccia.
Prende il volo la fantasia.
Odo lo scroscio caldo fumante
dell'acqua, che ha il privilegio
di lambire quel corpo
che vorrei baciare per iutiero,
corpo stillante gocce di rugiada
che vorrei bere ad una ad una.
Oh, quali giochi con la bocca vorrei fare
sulla tua pelle fremente e profumata,
sul tuo collo, sul tuo seno,
sui capezzoli e sul ventre,
sulla tua intimità accogliente,
fino a farti spasimare!
Ma non me lo consenti,
ahimè! E mi lasci a bocca asciutta.
Perché privarmi di tanta felicità?
-
Tante quante sono le fronde che il vento impetuoso scuote dagli alberi, quante sono le gocce che si addensano nelle nubi, o i granelli di sabbia
che il mare spinge a riva, tanti sono i baci che vorrei darti e le carezze
con cui molcere il tuo viso. Perché tentenni? Vieni
tra verdi edere e foglie di canna, ho approntato per noi un morbido
giaciglio, ove, pronuba la Notte, che ha veste trapunta di stelle,
ci abbracceremo scambievolmente é, stanchi, ci abbandoneremo concordi
al Sonno, ch'ogni pena placa dei mortali.
-
Meditazione di una madre
Grazie, Signore, perché
Hai voluto esaudire il mio
Più profondo desiderio di donna,
Donandomi due bellissime creature,
Certo a mia immagine.
Mi hai reso madre e mi hai
Gettato addosso la stessa croce
Di tua Madre, il dolore più grande
Che possa toccare in sorte
Ad una madre terrena.
Uno dei tuoi misteriosi disegni?
Fiat voluntas Tua!
Almeno accoglile
Tra i tuoi piccoli angeli
E fa che, al termine di questo
Doloroso pellegrinaggio,
Io possa dedicare loro
Tutto l’amore e le carezze
E i baci di una madre.
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