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Tante quante sono le fronde che il vento impetuoso scuote dagli alberi, quante sono le gocce che si addensano nelle nubi, o i granelli di sabbia
che il mare spinge a riva, tanti sono i baci che vorrei darti e le carezze
con cui molcere il tuo viso. Perché tentenni? Vieni
tra verdi edere e foglie di canna, ho approntato per noi un morbido
giaciglio, ove, pronuba la Notte, che ha veste trapunta di stelle,
ci abbracceremo scambievolmente é, stanchi, ci abbandoneremo concordi
al Sonno, ch'ogni pena placa dei mortali.