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fel55 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : Forse inconsapevole Persino l’odore Cerco di te Come cucciolo. Metafora Di mia madre
Forse inconsapevole
Persino l’odore
Cerco di te
Come cucciolo.
Metafora
Di mia madre
Perduta anzi tempo?
Piuttosto
Di quella metà
Dell’anima mia
Che mi dà gioia
E inseguo continuamente.
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fel55 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : Perché trepidi E a tratti piangi Se non è ancora giunta L’ora mia ? Prega il Cielo Ch
Perché trepidi
E a tratti piangi
Se non è ancora giunta
L’ora mia ?
Prega il Cielo
Che ci lasci svegliare
Ancora accanto
E augurarci
Il nuovo buon giorno.
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fel55 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : Succede anche a voi , Giovanna e cari amici Compagni di viaggi , Di ricordare il nost
Succede anche a voi ,
Giovanna e cari amici
Compagni di viaggi ,
Di ricordare il nostro
Piero , col sorriso ,
Mentre recitate per lui
Un nostalgico “ requiem “ ?
Come dimenticare
La sua impetuosità
Nella discussione
E il suo linguaggio
Talvolta scurrìle !
Giovanna, tu l’hai amato
Tanto , ma sappi che
Anche a noi manca
Perché gli abbiamo voluto
Tanto bene e provato per lui
Tanta simpatìa.
Per consolarci,
Crediamo fermamente
Che il suo spirito
È ancora fra noi
E continua a canzonarci.
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fel55 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : G. UNGARETTI Da “ Sentimento del tempo “ Scade flessuosa la pianura d’acqua. Ne
G. UNGARETTI
Da “ Sentimento del tempo “
Scade flessuosa la pianura d’acqua.
Nelle sue urne il sole
Ancora segreto si bagna.
Una carnagione lieve trascorre.
Ed ella apre improvvisa ai seni
La grande mitezza degli occhi.
L’ombra sommersa delle rocce muore.
Dolce sbocciata dalle anche ilari,
Il vero amore è quiete accesa,
E la godo diffusa
Dall’ala alabastrina
D’una mattina immobile.
Ricordo d’Affrica ( 1924 )
Non più ora tra la piana sterminata
E il largo mare m’apporterò, né umili
Di remote età, udrò più sciogliersi, chiari,
Nell’aria limpida, squilli; né più
Le grazie acerbe andrà nudando
E in forme favolose esalterà
Folle la fantasia,
Né dal rado palmeto Diana apparsa
In agile abito di luce,
Rincorrerò
( In un suo gelo altiera s’abbagliava,
Ma le seguiva gli occhi nel posarli
Arroventando disgraziate brame,
Per sempre
Infinito velluto ).
E’ solo linea vaporosa il mare
Che un giorno germogliò rapace,
E nappo d’un miele, non più gustato
Per non morire di sete, mi pare
La piana, e a un seno casto, Diana vezzo
D’opali, ma nemmeno d’invisibile
Non palpita.
Ah! Questa è l’ora che annuvola e smemora.
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fel55 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : Belvedere Sui “Sassi” di Matera Non può mancarci, cara, La salita al Belvedere. C
Belvedere
Sui “Sassi” di Matera
Non può mancarci, cara,
La salita al Belvedere.
Che spettacolo si presenta
Ai nostri occhi stupiti!
A fronte,
Sulla dorsale collinare
L’immenso drago
Della nuova Matera
Disteso per vari chilometri
Da nord a sud.
Giù nella profonda gravina
Il torrente omonimo
Si svolge tortuoso e sonnolento.
Soffia il vento lieve e costante
E scompiglia dolcemente
I tuoi setosi lunghi capelli
Mentre fissi sull’altra ripa scoscesa
Le cavità d’accesso
Alle millenarie chiese rupestri.
Poi mi chiedi di avventurarci
Tra quelle sottostanti al Belvedere
E t’incanti a contemplare e studiare
I brandelli di dipinti
Di santi e storia sacra.
Infine mi conduci quasi riluttante
Tra i sassi murgiani
Per esplorare il pianoro.
E cerchi qualche punto appartato
Per coprirmi di baci
E stringermi al tuo petto,
Ebbra di felicità
Per l’insolita giornata.
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fel55 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : “ Fidàti colloqui d’amore “ Ci porta il lento Risveglio del mattino E la pace effusa
“ Fidàti colloqui d’amore “
Ci porta il lento
Risveglio del mattino
E la pace effusa della sera.
Il tuo capo
Sul mio petto,
Il tuo braccio avvinto
Come laccio,
Ti dico parole di miele,
E tu rafforzi la tua morsa
E miagoli come gattina
In calore.
Ma talora per un nonnulla
Mi serbi rancore
E mi porgi solo le terga,
in tutto simile alla folle Luna.
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Certe notti Non vedo l’ora Si faccia giorno, Sì che possa rivedere In piena luce il t
Certe notti
Non vedo l’ora
Si faccia giorno,
Sì che possa rivedere
In piena luce il tuo volto
E i tuoi occhi luminosi
Per la gioia o , talvolta, tristi.
E’ allora che mi chiedo
Cosa ci riserva la vita
Per quel dì e per quelli
A venire e trepido
Per te più che per me.
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Solo ti chiedo Che tu mi lasci Sognare ancora Cieli sereni, Mare azzurro E monti inne
Solo ti chiedo
Che tu mi lasci
Sognare ancora
Cieli sereni,
Mare azzurro
E monti innevati.
E tu solo mi chiedi
Vita tranquilla
E trasparenza di pensieri,
Amore sincero e unico.
Troppo preziosa è
La felicità coniugale.
Tu lo sai, io lo so.
Ma a noi non costa nulla
Proteggerla,
Perché l’amore di mezzo secolo
E’ pietra di diamante.
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Soli. Altro non può desiderare Chi è innamorato come me. Esser soli È natura congen
Soli.
Altro non può desiderare
Chi è innamorato come me.
Esser soli
È natura congeniale all’amore.
A volte basta
Guardarti mentre taci e pensi.
E poche parole
Bastano
Per rompere il loquace silenzio.
Una mia carezza,
Il tuo rossore
Basta pure
Per intonare il canto dell’amore
E toccare il cielo con un dito.
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fel55 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Buona notte, anima mia. Già dormi, ma continui ad esserci nei miei pensieri e certo p
Buona notte, anima mia.
Già dormi,
ma continui ad esserci
nei miei pensieri
e certo poi nei miei sogni.
Sogni d’oro, amore mio.
Mentre, in dormiveglia,
cerco e sfioro il tuo braccio
e intreccio le mie dita
alle tue, già remissive,
ascolto il tuo ritmico respiro.
Sospiro e attendo il tuo risveglio
dal primo profondo sonno
e già pregusto la dolcezza
del desiato amplesso,
mentre la complice Diana,
sorella di Febo Apollo dormiente,
splende appieno in cielo.
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : SEMONIDE AMORGINO Fr. 7D (trad.di Ettore Bignone) Diversa Giove delle donne l’i
SEMONIDE AMORGINO
Fr. 7D (trad.di Ettore Bignone)
Diversa Giove delle donne l’indole
da principio creò. All’una origine
dal porco irsuto diede. In terra giacciono,
nella sua casa, tra sozzura lercia,
a lei le cose; e qua e là si rotolano,
in gran scompiglio: e sozza, in vesti sordide,
in mezzo alla sporcizia essa s’impingua.
Trasse il dio l’altra dall’ape subdola,
chè tutto scruta e sa; a lei qualsiasi
ottima cosa, od anco pur tristissima,
celata non resta ;il buono pessimo
dice spesso, ed invece ottimo il tristo.
Sempre d’umore ad ora ad ora è varia.
(Trad.di Filippo M. Pontani)
Viene dal mare un’altra, e ha due nature
opposte: un giorno ride, tutta allegra,
sì che a vederla in casa uno l’ammira:
“ non c’è al mondo una donna più simpatica,
non c’è donna migliore”. Un altro giorno
non la sopporti neppure a vederla
o ad andarle vicino: fa la pazza,
e a chi s’accosti, guai! Pare la cagna
coi cuccioli, implacabile: scoraggia
nemici e amici alla stessa maniera.
Come il mare che sta sovente calmo,
non fa danno e rallegra i marinai
nell’estate, e sovente in un fragore
di cavalloni s’agita e s’infuria.
Tale l’umore di una donna simile:
anche il mare ha carattere cangiante.
(Trad. di Ettore Romagnoli)
Fu madre all’altra una cavalla morbida,
di lungo crine. La fatica e le opere
servili ha in gran fastidio, e staccio e macina
non toccherebbe mai, né l’immondizia
spazzerebbe da casa, o la fuliggine
dal focolare, e t’ama sol per obbligo.
Sta tutto quanto il santo giorno a tergersi,
due volte e spesso tre s’unge di balsami,
ravviata la chioma a fil di pettine,
disciolta, ombrata di corolle floride.
E’ questa donna, certo, uno spettacolo
bello per gli altri; e pel marito un guaio,
se pur non sia re di corona o principe,
che di tali vaghezze allegri l’animo.
Trad.di Giacomo Leopardi
Ma la donna ch’a l’ape è somiglievole
beato è chi l’ottien, che d’ogni biasimo
sola è disciolta, e seco ride e prospera
la mortal vita. In carità reciproca,
poiché bella e gentil prole crearono,
ambo i consorti dolcemente invecchiano.
Splende fra tutte; e la circonda e seguita
non so qual garbo; né con l’altre è solita
goder di novellari osceni e fetidi.
Questa, che delle donne è prima ed ottima,
i numi alcuna volta ci largiscono.
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fel55 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : “ Fidàti colloqui d’amore “ Ci porta il lento Risveglio del mattino E la pace effusa
“ Fidàti colloqui d’amore “
Ci porta il lento
Risveglio del mattino
E la pace effusa della sera.
Il tuo capo
Sul mio petto,
Il tuo braccio avvinto
Come laccio,
Ti dico parole di miele,
E tu rafforzi la tua morsa
E miagoli come gattina
In calore.
Ma talora per un nonnulla
Mi serbi rancore
E mi porgi solo le terga,
in tutto simile alla folle Luna.
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fel55 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Buona notte, anima mia. Già dormi, ma continui ad esserci nei miei pensieri e certo p
Buona notte, anima mia.
Già dormi,
ma continui ad esserci
nei miei pensieri
e certo poi nei miei sogni.
Sogni d’oro, amore mio.
Mentre, in dormiveglia,
cerco e sfioro il tuo braccio
e intreccio le mie dita
alle tue, già remissive,
ascolto il tuo ritmico respiro.
Sospiro e attendo il tuo risveglio
dal primo profondo sonno
e già pregusto la dolcezza
del desiato amplesso,
mentre la complice Diana,
sorella di Febo Apollo dormiente,
splende appieno in cielo.
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : SEMONIDE AMORGINO Fr. 7D (trad.di Ettore Bignone) Diversa Giove delle donne l’i
SEMONIDE AMORGINO
Fr. 7D (trad.di Ettore Bignone)
Diversa Giove delle donne l’indole
da principio creò. All’una origine
dal porco irsuto diede. In terra giacciono,
nella sua casa, tra sozzura lercia,
a lei le cose; e qua e là si rotolano,
in gran scompiglio: e sozza, in vesti sordide,
in mezzo alla sporcizia essa s’impingua.
Trasse il dio l’altra dall’ape subdola,
chè tutto scruta e sa; a lei qualsiasi
ottima cosa, od anco pur tristissima,
celata non resta ;il buono pessimo
dice spesso, ed invece ottimo il tristo.
Sempre d’umore ad ora ad ora è varia.
(Trad.di Filippo M. Pontani)
Viene dal mare un’altra, e ha due nature
opposte: un giorno ride, tutta allegra,
sì che a vederla in casa uno l’ammira:
“ non c’è al mondo una donna più simpatica,
non c’è donna migliore”. Un altro giorno
non la sopporti neppure a vederla
o ad andarle vicino: fa la pazza,
e a chi s’accosti, guai! Pare la cagna
coi cuccioli, implacabile: scoraggia
nemici e amici alla stessa maniera.
Come il mare che sta sovente calmo,
non fa danno e rallegra i marinai
nell’estate, e sovente in un fragore
di cavalloni s’agita e s’infuria.
Tale l’umore di una donna simile:
anche il mare ha carattere cangiante.
(Trad. di Ettore Romagnoli)
Fu madre all’altra una cavalla morbida,
di lungo crine. La fatica e le opere
servili ha in gran fastidio, e staccio e macina
non toccherebbe mai, né l’immondizia
spazzerebbe da casa, o la fuliggine
dal focolare, e t’ama sol per obbligo.
Sta tutto quanto il santo giorno a tergersi,
due volte e spesso tre s’unge di balsami,
ravviata la chioma a fil di pettine,
disciolta, ombrata di corolle floride.
E’ questa donna, certo, uno spettacolo
bello per gli altri; e pel marito un guaio,
se pur non sia re di corona o principe,
che di tali vaghezze allegri l’animo.
Trad.di Giacomo Leopardi
Ma la donna ch’a l’ape è somiglievole
beato è chi l’ottien, che d’ogni biasimo
sola è disciolta, e seco ride e prospera
la mortal vita. In carità reciproca,
poiché bella e gentil prole crearono,
ambo i consorti dolcemente invecchiano.
Splende fra tutte; e la circonda e seguita
non so qual garbo; né con l’altre è solita
goder di novellari osceni e fetidi.
Questa, che delle donne è prima ed ottima,
i numi alcuna volta ci largiscono.
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fel55 ha aggiunto una reazione a ciribi72 per l'aggiornamento : Molto belli i nuovi versi che hai pubblicato! La poesia è una coccola per lo spirito.
Molto belli i nuovi versi che hai pubblicato!
La poesia è una coccola per lo spirito...grazie!
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Oh! Il desiderio che non muore! Oh, la dolcezza del primo mattino! Svegliarsi anzitem
Oh! Il desiderio
che non muore!
Oh, la dolcezza
del primo mattino!
Svegliarsi anzitempo,
fare l’amore
con l’amata,
e riaddormentarsi
stretti stretti.
Osmosi di calore
e di amore
in soave dormiveglia!
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fel55 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Buona notte, anima mia. Già dormi, ma continui ad esserci nei miei pensieri e certo p
Buona notte, anima mia.
Già dormi,
ma continui ad esserci
nei miei pensieri
e certo poi nei miei sogni.
Sogni d’oro, amore mio.
Mentre, in dormiveglia,
cerco e sfioro il tuo braccio
e intreccio le mie dita
alle tue, già remissive,
ascolto il tuo ritmico respiro.
Sospiro e attendo il tuo risveglio
dal primo profondo sonno
e già pregusto la dolcezza
del desiato amplesso,
mentre la complice Diana,
sorella di Febo Apollo dormiente,
splende appieno in cielo.
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Oh! Il desiderio che non muore! Oh, la dolcezza del primo mattino! Svegliarsi anzitem
Oh! Il desiderio
che non muore!
Oh, la dolcezza
del primo mattino!
Svegliarsi anzitempo,
fare l’amore
con l’amata,
e riaddormentarsi
stretti stretti.
Osmosi di calore
e di amore
in soave dormiveglia!
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Oh! Il desiderio che non muore! Oh, la dolcezza del primo mattino! Svegliarsi anzitem
Oh! Il desiderio
che non muore!
Oh, la dolcezza
del primo mattino!
Svegliarsi anzitempo,
fare l’amore
con l’amata,
e riaddormentarsi
stretti stretti.
Osmosi di calore
e di amore
in soave dormiveglia!
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fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Side by side Poche cose posso annoverare a consuntivo bilancio dell’anno morente. S
Side by side
Poche cose
posso annoverare
a consuntivo bilancio
dell’anno morente.
Sentirti ancora
“side by side”,
fianco a fianco, sì,
e scaldarmi al calore
del tuo corpo
adorato.
Silenti, mentre la
Notte giunge al suo
fatidico mezzo,
per non rompere
l’incanto della
prossimità di noi due
eterni innamorati
ed esplodere
in un bacio
appassionato
allo scoccare del
dodicesimo rintocco.
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fel55 ha ricevuto una reazione da ghostnick0 per l'aggiornamento : CAMILLO BOITO “ Senso “ ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
CAMILLO BOITO
“ Senso “
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
La mattina seguente, prima delle nove, mi feci condurre nella mia carrozza al comando della fortezza.
L’erta mi pareva interminabile : gridavo a Giacomo di frustare i cavalli. Una folla di militari d’ogni colore, di
feriti, di popolani, ingombrava il piazzale innanzi al castello; ma giunsi senza ostacoli all’anticamera degli
uffici, dove un vecchio invalido pigliò il mio biglietto da visita. Dopo qualche minuto ritornò, dicendomi che
il generale Hauptmann mi pregava di passare nel suo quartiere privato, e che, appena sbrigati certi affari
urgentissimi, sarebbe venuto a presentarmi il suo omaggio. Fui condotta attraverso logge, corridoi e
terrazze in una sala, che dominava dalle tre larghe finestre la città intiera.
L’Adige, interrotto dai suoi ponti,
si torceva in una S, avente la prima delle sue pancie ai piedi del monticello su cui sorge Castel San Pietro,
e la seconda ai piedi di un altro bruno castello merlato; e sorgevano dalle case i culmini e le torri delle
vecchie basiliche; e in un largo spazio si vedeva l’ovale enorme dell’Arena antica. Il sole mattutino
rallegrava l’abitato ed i colli, e dall’una parte indorava le montagne, dall’altra gettava una luce placida
sull’interminabile pianura verde, sparsa di villaggi bianchi, di case, di chiese, di campanili. Entrarono nella
sala con gran fracasso di risa e salti due bimbe, le quali avevano il volto color di rosa e i capelli biondi
paglierini. Vedendomi, di primo botto rimasero impacciate, ma poi subito si fecero coraggio e mi vennero
accanto. La più grandicella disse : “ Signora, si accomodi. Vuole che vada a chiamare la mamma? “. “ No,
fanciulla mia, aspetto il tuo babbo “. “ Il babbo non l’abbiamo ancora visto stamane. Ha tanto da fare “. “ Lo
voglio vedere io il babbo”, gridò la più piccina. “ Gli voglio tanto bene io al
babbo “. In quella entrò il
generale,e le bimbe gli corsero incontro,gli si avviticchiarono alle gambe, tentavano di saltargli sulle spalle;
egli prendeva l’una e l’alzava e le dava un bacio, poi prendeva l’altra; e le due pazzerelle ridevano, e negli
occhi del generale spuntarono due lagrime di tenerezza beata. Si volse a me dicendo : “ Scusi, signora;
s’ella ha figliuoli, mi compatirà “. Si mise a sedere in faccia a me e soggiunse : “ Conosco di nome il signor
conte, e sarei lieto se potessi servire in qualcosa la signora contessa “. Feci un cenno al generale perché
allontanasse le bambine, ed egli disse loro con voce piena di dolcezza : “ Andate, figliuole mie, andate,
dobbiamo parlare con la signora”. Le bambine fecero un passo verso di me come per darmi un bacio;
voltai la testa; e se ne andarono finalmente un poco mortificate. “ Generale – mormorai – vengo a
compiere un dovere di suddita fedele “. “ La signora contessa è tedesca? “.
“ No, sono trentina “. “ Ah, va
bene “, esclamò, guardandomi con una cert’aria di stupore e di impazienza. “ Legga “ e gli porsi in atto
risoluto la lettera di Remigio, quella che avevo ritrovata nel taschino del portamonete. Il generale, dopo
avere letto : “ Non capisco; la lettera è indirizzata a lei? “. “ Sì, generale”. “ Dunque l’uomo che scrive è il
suo amante? “.
Non risposi. Il generale cavò di tasca un sigaro e lo accese; s’alzò da sedere e si pose a camminare su e giù
per la sala; tutt’a un tratto mi si piantò innanzi e, ficcandomi gli occhi in volto, disse : “ Dunque, ho fretta,
si sbrighi “. “ La lettera è di Remigio Ruiz, luogotenente del terzo reggimento granatieri “. “ E poi? “. “ La
lettera parla chiaro. S’è fatto credere malato, pagando i quattro medici – e aggiunsi con l’accento rapido
dell’odio : - è disertore dal campo di battaglia “. “ Ho inteso. Il tenente era l’amante suo e l’ha piantata. Ella
si vendica facendolo fucilare, e insieme con lui facendo fucilare i medici. E’
vero? “. “ Dei medici non
m’importa “. Il generale stette un poco meditando con le ciglia aggrottate, poi mi stese la lettera, che gli
avevo data : “ Signora, ci pensi : la delazione è un’infamia e l’opera sua è un assassinio “. “ Signor generale, -
esclamai, alzando il viso e guardandolo altera – compia il suo dovere “.
La sera, verso le nove, un soldato portò all’albergo della “ Torre di Londra “, dove finalmente mi avevano
trovata una camera, un biglietto che diceva : “ Domattina alle quattro e mezzo precise verranno fucilati nel
secondo cortile di Castel San Pietro il tenente Remigio Ruiz ed il medico del suo reggimento. Questo foglio
servirà per assistere all’esecuzione. Il sottoscritto chiede scusa alla signora contessa di non poterle offrire
anche lo spettacolo della fucilazione degli altri medici, i quali, per ragioni che qui è inutile riferire, vennero
rimandati ad un altro consiglio di guerra. ……………………..Generale Hauptmann “.
Alle tre e mezzo della notte buia uscivo a piedi dall’albergo,
accompagnata da Giacomo. Al basso del colle di
Castel San Pietro gli ordinai che mi lasciasse, e cominciai a salire sola la strada erta; avevo caldo, soffocavo;
non volevo togliermi il velo dalla faccia, bensì, sciolti i primi bottoni dell’abito, rivoltai i lembi dello scollo al
di dentro : quel po’ d’aria sul seno mi faceva respirare meglio. Le stelle impallidivano, si diffondeva intorno
un albore giallastro. Seguii dei soldati, che, girando il fianco del castello, entrarono in un cortile chiuso dagli
alti e cupi muri di cinta. Vi stavano già schierate due squadre di granatieri, immobili. Nessuno badava a me
in quel brulichio silenzioso di militari e in quelle mezze tenebre. Si sentivano le campane suonare giù nella
città, dalla quale salivano mille rumori confusi. Cigolò una porta bassa del castello, e ne uscirono due
uomini con le mani legate dietro la schiena; l’uno magro, bruno, camminava innanzi ritto,sicuro, con la
fronte alta; l’altro, fiancheggiato da due soldati, che lo reggevano con
molta fatica alle ascelle, si trascinava
singhiozzando. Non so che cosa seguisse; leggevano, credo; poi udii un gran frastuono,
e vidi il giovane bruno cadere, e nello stesso punto mi accorsi che Remigio era nudo fino alla cintura, e
quelle braccia, quelle spalle, quel collo, tutte quelle membra, che avevo tanto amato, m’abbagliarono. Mi
volò nella fantasia l’immagine del mio amante, quando a Venezia, nella “Sirena “, pieno d’ardore e di gioia,
m’aveva stretta per la prima volta fra le sue braccia d’acciaio. Un secondo frastuono mi scosse : sul torace
ancora palpitante e bianco più del marmo s’era slanciata una donna bionda, cui schizzavano addosso gli
zampilli di sangue. Alla vista di quella femmina turpe si ridestò in me tutto lo sdegno, e con lo sdegno la
dignità e la forza. Avevo la coscienza del mio diritto; m’avviai per uscire, tranquilla nell’orgoglio di un
difficile dovere compiuto.
Alla soglia del cancello mi sentii strappare il velo dal volto; mi girai e vidi
innanzi a me il grugno sporco
dell’ufficiale boemo. Cavò dalla bocca enorme il cannello della sua pipa, e, avvicinando al mio viso il suo
mustacchio, mi sputò sulla guancia…
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fel55 ha ricevuto una reazione da irisblue0 per l'aggiornamento : CARDUCCI Idillio maremmano Co ‘l raggio de l’april nuovo che inonda roseo la st
CARDUCCI
Idillio maremmano
Co ‘l raggio de l’april nuovo che inonda
roseo la stanza tu sorridi ancora
improvvisa al mio cuore, o Maria bionda;
e il cuor che t’obliò, dopo tant’ora
di tumulti oziosi in te riposa,
o amor mio primo, o d’amor dolce aurora.
Ove sei? Senza nozze e sospirosa
non passasti già tu; certo il natio
borgo ti accoglie lieta madre e sposa;
chè il fianco baldanzoso ed il restio
seno a i freni del vel promettean troppa
gioia d’amplessi al marital desio.
Forti figli pendean da la tua poppa
certo, ed or baldi un tuo sguardo cercando
al mal domo caval saltano in groppa.
Com’eri bella, o giovinetta, quando
tra l’ondeggiar de’ lunghi solchi uscivi
un tuo serto di fiori in man recando,
alta e ridente, e sotto i cigli vivi
di selvatico fuoco lampeggiante
grande e profondo l’occhio azzurro aprivi!
Come il cìano seren tra ‘l biondeggiante
or de le spighe, tra la chioma flava
fioria quell’occhio azzurro; e a te d’avante
la grande estate, e intorno, fiammeggiava;
sparso tra’ verdi rami il sol ridea
del melogran, che rosso scintillava.
Al tuo passar, siccome a la sua dea,
il bel pavon l’occhiuta coda apria,
guardando, e un rauco grido a te mettea.
Oh come fredda indi la vita mia,
come oscura e incresciosa è trapassata!
Meglio era sposar te, bionda Maria!
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fel55 ha ricevuto una reazione da irisblue0 per l'aggiornamento : Cosa sei…tu per me? Ecco cosa sei: Sei la magìa del Natale. Sei l’incanto Dei cristal
Cosa sei…tu per me?
Ecco cosa sei:
Sei la magìa del Natale.
Sei l’incanto
Dei cristalli di neve
Che lenti s’adagiano
Sulla bianca coltre
Della terra nera.
Sei il calore del ceppo
Che nel camino
Sprigiona faville di fuoco.
Sei lo stupore dell’Attesa
Che inebria il cuore
Dei bambini sognanti.
Sei la rosa che d’inverno
Profuma le mie notti.
Sei tutta…
La ragione della vita mia.
Sei la luce
Del mio faticoso cammino.
Sei tutte le cose belle
Che porta seco il Natale.
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fel55 ha ricevuto una reazione da fromtheashes93 per l'aggiornamento : SAFFO Fr.40-41D Ti amavo, Attide, un tempo…mi sembravi una fanciulla piccola e senza
SAFFO
Fr.40-41D
Ti amavo, Attide, un tempo…mi sembravi una fanciulla piccola e senza grazie.
Fr.18D ( la poesia, “ rose della Pieria “)
(trad. di Manara Valgimigli)
Morta tu giacerai
né rimpianto; chè non cogliesti
le rose della Pieria:
e ombra ignota anche nell’Ade
ti aggirerai,
tra scure ombre di morti
sperduta.
Fr.61D (La rivale Andromeda)
Che rustica donna t’affascina l’animo (o Attide?), una donna che indossava una rustica stola
e non sa rialzare la veste sopra la caviglia?
Commiato Fr.96D (e nostalgìa)
“Vorrei proprio esser morta”. Ed ella mi lasciava tra molte lacrime;
e questo mi disse: “ Ahimè che gran dolore il nostro, o Saffo: con mia pena davvero t’abbandono!”. Ed
io a lei: “Addio, va! E ricordati di me; tu sai infatti quanto bene ti volevo. Ma se non sai, allora io voglio
ricordarti (quante dolci) e soavi cose godevamo; chè di viole e di rose
ed insieme di croco molte corone sul capo ti cingesti a me vicina e molte
ghirlande intrecciate intorno al tenero collo fatte di fiori… e con essenza
di fiori e regale ungesti…, e su morbidi letti…placavi il desiderio,
né v’era festa da cui mancavamo né bosco sacro…”.
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fel55 ha ricevuto una reazione da motomotoemoto per l'aggiornamento : Tinto qua e là Di rosa Il cielo saluta ormai Il suo astro morente. Vaga la me
Tinto qua e là
Di rosa
Il cielo saluta ormai
Il suo astro morente.
Vaga la mente e pensa
Al sole calante
Del nostro amore.
Vivo è ancora
Il mio sentimento per te,
e anche l’affetto di coniuge.
Perché – dimmi –
Ancora il desiderio e la passione
Mi spingono verso di te ,
Mentre tu sembri
Non provare più
Attrazione verso di me?
Eppure la giovinezza
Ancora ti arride
E la tua beltà
Non è affatto sfiorita.
Dimmi…perché
La mia mente è confusa.