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QUASIMODO
A me discesa
per nuova innocenza.
Era beata stanotte la tua voce
a me discesa per nuova innocenza
nel tempo che patisco un nascimento
d’accorate letizie.
Tremavi bianca,
le braccia sollevate;
e io giacevo in te
con la mia vita
in poco sangue raccolta,
dimentico del canto
che già m’ha fatto estrema,
con la donna che mi tolse in disparte,
la mia tristezza
d’albero malnato.