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  1. PASCOLI

    Da “ Myricae “ – Sez. “ Tramonti “

    I – La Sirena

    La sera, fra il sussurio lento

    dell’acqua che succhia la rena,

    dal mare nebbioso un lamento

    si leva : il tuo canto, o Sirena.

     

    E sembra che salga, che salga,

    poi rompa in un gemito grave.

    E l’onda sospira tra l’alga,

    e passa una larva di nave :

     

     

     

     

    un’ombra di nave che sfuma

    nel grigio, ove muore quel grido;

    che porta con sé, nella bruma,

    dei cuori che tornano al lido :

    al lido che fugge, che scese

    già nella caligine, via;

    che porta via tutto, le chiese

    che suonano l’avemaria,

     

    le case che su per la balza

    nel grigio traspaiono appena,

    e l’ombra del fumo che s’alza

    tra forse il brusìo della cena.

     

    1. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      Le rime incrociate serratissime e le allitterazioni ti fanno davvero respirare il ritmo del frangersi delle onde sulla battigia! xD

       

    2. fel55

      fel55

       

       

       

      Quanti sospiri

       

      Traevo dal petto,

       

      Quante lacrime dai miei occhi.

       

      Quell’anno infausto in cui

       

      Per stupide incomprensioni

       

      E avverse circostanze familiari

       

      La vita ci tenne lontani,

       

      Tu a Boiano, io a Gravina!

       

      Gran torto subì

       

      Il nostro amore.

       

      Ancora dopo tanti anni

       

      Ti chiedo perdono

       

      Per la mia parte di colpa.

       

      Dolcissima, però, torna alla mente

       

      La memoria

       

      Della tanto attesa rappacificazione.

       

      Com’eri tenera a telefono,

       

      Mentre ti chiedevo perdono

       

      Per la prima volta

       

      E ti confermai

       

      Che il mio cuore batteva

       

      Ancora forte per te

       

      E mi eri mancata tanto!

       

      Quale non fu la consolazione

       

      A udire il tuo secondo “sì”.

       

      Sì, mi amavi ancora!