Amo pensarti come fuggitiva ninfa
che fende col bianco petto
l'onda oceanina.
Tale galleggi, di tanto in tanto,
quasi a darmi il tempo di raggiungerti
e avvinghiarmi al tuo flessuoso corpo,
sol per bere dalle tue sfavillanti labbra
l'ambrosia marina e baciare
la tua fronte vaga e stellante.