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Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da diegodelavega0

  1. PER QUEST'ANNO PUO' BASTARE.

    AUGURI A TUTTI!!!

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  2. Mi sono resa conto che il perfezionismo è una trappola. Perfezionismo è non fare qualcosa finché non sei sicuro di farlo in maniera perfetta o finché non ci sono le condizioni ideali per farlo come piacerebbe.
 In questo modo non si incomincia mai a fare.

    In filosofia c’è una trappola analoga. Il pensiero è affascinato dall’Essere e lo pensa come perfetto. Poi, non trovandolo da nessuna parte, si converte al Nulla e diventa nichilista. Se non c’è l’Essere allora tutto è Nulla.

    Ma il pensiero, ridimensionandosi dopo vari tentativi estremi, si è reso capace di pensare anche il Qualcosa. Il Qualcosa non è l’Essere, ma non è neanche il Nulla.
 Il Qualcosa appare come la dimensione adeguata dell’umano – anche se la sua sete è senza fine.

    Convertito al Qualcosa, il pensiero diventa capace di apprezzare anche il Non-so-che, il Quasi niente. Dove va a riporre gli aspetti più sottili e qualitativi della sua esperienza. Che cos’è che ti fa innamorare? Cos’è che rende la tua giornata gioiosa? Cos’è che ti commuove e ti rinnova? Spesso non è neanche una Cosa o un Evento tangibile. Piuttosto un Non so che.

    Il Non so che non entra nella contabilità. Non si sa dargli un prezzo. Non si vende sul mercato. Eppure, questo Quasi niente, che non è una Cosa è responsabile della qualità della nostra vita. E noi diciamo che non ha prezzo.

    Ed è per questa via, la via del Non so che, Quasi niente, che riemerge nei nostri animi la fiducia e la speranza. E l’operosità che s’impegna con gentilezza e di buona lena a perseguire quel successo della nostra impresa che sogniamo da tempo.

     

     

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  3. Apparentemente si cancellano sulla battigia

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  4. C'è aria e respiro tra una cosa e l'altra. Pensieri che sono domande e che sono risposte. Risposte che sono decisioni e scommesse. Non so cosa incontrerò, ne cosa desidero, se non seguire questa direzione di marcia. Pulisco casa e rimetto in ordine le cose, ogni giorno, ogni momento. Cerco di fare come il giardiniere. 

    Lo sguardo cerca la bellezza, le braccia trafficano instancabili. Finché crollo nel sonno, in un attimo.

     

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  5. Buon lunedì ⋆ Toghigi♥Paper

    1. diegodelavega0

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      Buon inizio settimana!! 

    2. (Guarda 3 altre risposte questo aggiornamento di stato)

  6. Ricorrente similitudine

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  7. Nuova settimana, nuova luce.

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  8. ...

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    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      Ti auguro una buona giornata :) 

    2. (Guarda 5 altre risposte questo aggiornamento di stato)

  9. Ogni volta, alla fine, mi sento sola alla soglia.
    Ma non mi scoraggio.
    Riproverò ancora, e poi ancora.
    C’è qualcosa da capire, da sentire, da gustare in questa faccenda che chiamiamo vita.
    Una volta ho detto che “la vita mi sembra un aperitivo”.
    È proprio così. Come un’anticipazione…
    Come l’innesco di un desiderio.

     

     

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  10. Immagini di Buon Lunedì 5852 - BuongiornissimoCaffe.it

  11. La tua poesia

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  12. buongiorno e buon lunedi a chi mi segueimage.thumb.png.00906a39ea90b54a52732dbc365d1f00.png

     

  13. Un pittore cerca di copiare la natura, poi scopre che non ce la fa a fare le cose proprio uguali... e diventa se stesso!

     

     

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  14. La maggior parte delle storie che ci raccontiamo comincia dicendo com’era lui, o com’era lei, in quella situazione lì. Proprio nelle circostanze specifiche. Perché – si sa – il destino ci riserva una storia circostanziata. Ed è stato proprio lì, in quella situazione particolare, che io, tu, abbiamo capito, intuito, sentito… ed è lì che è nata la storia.

    E poi, la storia prosegue, descrivendo nel dettaglio il primo incontro. Quando ci siamo innamorati. Cosa abbiamo sentito, provato, immaginato. E cosa abbiamo fatto. Cosa abbiamo fatto è più ambiguo da descrivere. Perché si sa già che abbiamo fatto l’amore. Ma noi, di speciale, proprio di nostro, cosa abbiamo fatto? Si riesce a dire questo?

    Il fatto che non riusciamo a dirlo con chiarezza ci mette il bastone fra le ruote. Si dice così. Insomma, la nostra storia d’amore si può descrivere come sono state descritte tutte le storie d’amore di cui abbiamo sentito, di cui abbiamo letto.
 Ma cos’è che fa di questa storia una storia speciale?
 È davvero la tua storia, o la replica di un cliché?
 È vero che ti viene in mente questa domanda?

    Che bella la vita, quando ci si innamora!


    Maman, che ne dici? Non ti sembra un momento eccezionale?

    Maman, io comincio con te.
 

    Sono uscita dalla tua pancia e tu mi hai adorata. Anche a me tu sei sempre piaciuta. Sei sempre stata bellissima.
 Ho scoperto, dopo, che tua madre non riusciva a vivere in America. Che se n’è ritornata a casa, prendendoti per compagnia. Ha segnato il tuo destino.

    Ti sei innamorata di mio padre perché tua madre ha creato una situazione in cui questo potesse avvenire. Lei voleva che tu non partissi è c’è riuscita. Ha avuto la fortuna dalla sua parte. E tu l’hai pagata pesante. Così ho letto nel tuo diario.

    Maman, hai avuto una vita infelice.

    Vedi com’è facile illudersi? Vedi com’è facile entrare nel gioco di un desiderio, di un incanto?

    E allora?

    
Comincerò la mia storia dicendo com’era lui? Cosa ho sentito? Come mi sono innamorata?

    No, Maman, la mia storia comincia quando lui mi ha lasciata. Quando mi sono sentita sola e vuota. Totalmente mancante. La mia storia è cominciata dal vuoto. Dalla desolazione. Dal completo abbandono. Da buio di non sapere chi fossi e perché mai mi fosse dato di vedere e di sentire.


    La mia storia comincia da quando ho capito di essere terribilmente sola. E che questo era il mio destino.

    Da quando ho capito che non c’era niente da perdere. Che tutto era già perso.


    Che prima o poi sarei morta. E che non c’era nessuna assicurazione a riguardo.

    È da allora – dopo il buio e l’angoscia – che ho visto la bellezza dell’erba bambina. È da allora che ho sentito la carezza del vento. E la potenza dell’immaginazione. E tutto quello che è avvenuto da allora è stato come il tocco della grazia. Una grazia che mi colma le giornate solo perché muovo le dita.

    Non avrei sentito il fascino della musica se la mia storia fosse cominciata con lui che si innamora di me e io che mi innamoro di lui. Questo è avvenuto diverse volte. Ma non è mai stata una storia. Una vera storia.

    La mia storia è nata dal vuoto. Dalla mancanza. 
È allora che ho cominciato a muovere i primi passi. È da allora che ogni mattina ricomincio daccapo.

     

     

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  15. Auguro a tutti una piacevole domenica di relax e buone notizie,sono un po assente con i post ultimamente,non sto attraversando un periodo sereno,tra consulenti di banca che fanno pasticci e spero risolvano,lavoro che mi sta un po deludendo,dove chi si impegna,risolve i problemi e cerca di far funzionare le cose non viene premiato,ma bensì chi si vende bene,chi ultimo arrivato ma figlio di sindaco o figli di gente piena di soldi fa salti carriera repentini senza capire e senza dover dimostrare nulla,ma si sa nelle società statali c'è tutto un altro modo di ragionare,nel privato ,dove costoro non ci son mai stati, non durerebbero più di 2 settimane, lì si premia la meritocrazia e non l'apparire più furbi :(

     

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  16. In quel periodo mi ero innamorata di lui. Il suo volto mi parlava più di un libro stampato e avrei voluto invitarlo a colazione, non tanto per parlarle ma per guardarlo per quindici minuti. Quando un uomo ha quegli occhi mi pare che vita e destino si sposino follemente. E queste cose mi danno in testa.
    Avevo scritto dei racconti su di lui, tanto per dare un’espressione a quello che mi pulsava dentro.
    E credo che lui comprendesse. Ma chissà?

     

     

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  17. Di veleno, quest'anno, ne ho inghiottito anche fin troppo. Tra false amicizie, e delusioni varie, credo che non mi farà più male.

    Anzi, continuo a sorridere.

    Alla faccia loro.

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  18.  

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  19. Leggere un libro senza sfogliarlo?????  Significa non viverlo fino in fondo.

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  20. THE MIUSIC IS LIFE 

     

  21. Buongiorno Buon Lunedi Buon Inizio Settimana - 123immagini.com

  22.  

  23. bellissima canzone del maestro FABIO CONCATO  

     

  24.  

  25. Di solito dico sì per partito preso. Mi piace pensare che sono diventata un sì, strada facendo. Essere un sì vuol dire non fare tante storie e immettersi negli eventi che ti raggiungono. Vuol dire pensare che qualcosa di buono succederà e non è il caso di fasciarsi la testa. Dico sì, senza domandarmi se possiedo la risposta al quesito che mi si propone.

     

     

     

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