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raffaello115 ha ricevuto una reazione da nuncepenza6 per l'aggiornamento : Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissi
Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissimi anni '80).
Non so se anche tu condividi i miei gusti. T'invito ad ascoltare questo pezzo...
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : In questi tempi difficili... una canzone che fa riflettere. Con tutto il cuore la ded
In questi tempi difficili... una canzone che fa riflettere. Con tutto il cuore la dedico a coloro che hanno la bontà e la pazienza di seguirmi...
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da nuncepenza6 per l'aggiornamento : Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissi
Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissimi anni '80).
Non so se anche tu condividi i miei gusti. T'invito ad ascoltare questo pezzo...
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a tacchialti94 per l'aggiornamento : Ciao Raf! come stai? che fai di bello?
Ciao Raf! come stai? che fai di bello?
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Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissimi anni '80).
Non so se anche tu condividi i miei gusti. T'invito ad ascoltare questo pezzo...
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a nuncepenza6 per l'aggiornamento : Ciao Raffaello.. come va? Ti lascio questo gran pezzo che ogni tanto mi riascolto e
Ciao Raffaello.. come va? Ti lascio questo gran pezzo che ogni tanto mi riascolto e non mi delude mai!
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da nuncepenza6 per l'aggiornamento : Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissi
Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissimi anni '80).
Non so se anche tu condividi i miei gusti. T'invito ad ascoltare questo pezzo...
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a tacchialti94 per l'aggiornamento : Ciao Raffaello! come va? che ci racconti di bello?
Ciao Raffaello! come va? che ci racconti di bello?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a tacchialti94 per l'aggiornamento : Cosa ne pensi delle opere di Kubrick? ti piacciono?
Cosa ne pensi delle opere di Kubrick? ti piacciono?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a tacchialti94 per l'aggiornamento : Ciao Raf! come stai? mi consigli qualche artista da ascoltare? mi sto annoiando molto
Ciao Raf! come stai? mi consigli qualche artista da ascoltare? mi sto annoiando molto!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a tacchialti94 per l'aggiornamento : Ciao Odessa, ti suggerisco questa traccia (in versione demo) di una cantante molto in
Ciao Odessa, ti suggerisco questa traccia (in versione demo) di una cantante molto interessante. Mi dici cosa ne pensi?
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze e invece... Maledetto Coronavir
avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze e invece... Maledetto Coronavirus!!
Sono triste, sono davvero triste!
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da sfumature5 per l'aggiornamento : IN UN CERCHIO DI POESIA Si chiude la notte in un cerchio di poesia: ed esce dallo spe
IN UN CERCHIO DI POESIA
Si chiude la notte
in un cerchio di poesia:
ed esce dallo specchio una voce,
insensata glossolalia
timidamente proferita
tra le pagine di una notte qualsiasi
in questo sogno australe
che si perde e si moltiplica nel tempo.
Si bruciano o si dimenticano i versi
si accarezza il destino ... e si chiude la notte
in un cerchio di poesia.
Voci che si rincorrono
dentro a uno specchio
e armonie che ritornano:
tornano anarchiche,
sparse, imprevedibili,
tornano con l'aroma,
intenso e inconfondibile
dell'incenso acre
che invita al raccoglimento. Potrei svegliarmi all'alba
con un canto nuovo tra le labbra,
ma In questa notte
sto davvero facendo fatica
a devastare i versi
che ho composto.
Devo prima chiudere la notte
in un cerchio di poesia.
Solo così rinasceranno i sogni,
solo così torneranno alla memoria
le oceaniche onde di quand'era ancor giovane il silenzio... 25 novembre 2019 Robertson - Australia
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da sfumature5 per l'aggiornamento : CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE In principio era solo una foresta, un’enorme i
CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
Amen.
Cudgen Lake – 29 dicembre 2017
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a londonercity per l'aggiornamento : BUONA DOMENICA!!!
BUONA DOMENICA!!!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a fashionista0 per l'aggiornamento : Ciao Raf! mi consigli qualche meta dove andare appena sarà possibile? amo viaggiare
Ciao Raf! mi consigli qualche meta dove andare appena sarà possibile? amo viaggiare
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Proviamo a immaginarci un acquario, un acquario un po' speciale, delimitato non da qu
Proviamo a immaginarci un acquario, un acquario un po' speciale, delimitato non da quattro pareti di cristallo bensì da una barriera corallina di forma approssimativamente circolare.
Immaginiamoci quest'acquario popolato di coralli e di un'infinità di pesci: pesci piccolissimi di color blu elettrico con un puntino arancione, pesci gialli di dimensioni medie, ma anche pesci blu, pesci gialli a righe verticali nere, oppure gialli a righe blu, pesci zebrati bianchi e neri, pesci a strisce nerazzurre come se indossassero la maglia dell'Inter, pesci rossi di diverse taglie e stelle marine azzurre e poi testuggini... Un vero e proprio tripudio di colori, davvero una gioia per gli occhi...
Al centro di questo splendido acquario gigantesco immaginiamoci un'isola, anzi, un piccolo atollo di forma allungata, uno di quelli che si vedono in cartolina o nei depliant delle agenzie di viaggio: acque blu o verdi, ma sempre cristalline, spiagge di sabbia bianchissima, talmente bianca da accecare la vista; una vegetazione foltissima, con una netta prevalenza di palme da cocco e tanti fiori: fiori che crescono spontaneamente sia sugli alberi che sui cespugli.
Facendo un ulteriore sforzo, immaginiamoci quest'atollo con poche, pochissime semplici capanne, e al centro una capanna molto grande che ospita un mercato. Se il mercato non fosse frequentato esclusivamente da turisti potremmo pensare che potrebbe trattarsi di quello magistralmente descrittoci da Gauguin nel suo capolavoro "Te Matete".
E adesso proviamo a ingrandire quest'acquario immaginario. Signore e signori... Benvenuti a Mistery Island nell'Arcipelago di Vanuatu.
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da sfumature5 per l'aggiornamento : IN UN CERCHIO DI POESIA Si chiude la notte in un cerchio di poesia: ed esce dallo spe
IN UN CERCHIO DI POESIA
Si chiude la notte
in un cerchio di poesia:
ed esce dallo specchio una voce,
insensata glossolalia
timidamente proferita
tra le pagine di una notte qualsiasi
in questo sogno australe
che si perde e si moltiplica nel tempo.
Si bruciano o si dimenticano i versi
si accarezza il destino ... e si chiude la notte
in un cerchio di poesia.
Voci che si rincorrono
dentro a uno specchio
e armonie che ritornano:
tornano anarchiche,
sparse, imprevedibili,
tornano con l'aroma,
intenso e inconfondibile
dell'incenso acre
che invita al raccoglimento. Potrei svegliarmi all'alba
con un canto nuovo tra le labbra,
ma In questa notte
sto davvero facendo fatica
a devastare i versi
che ho composto.
Devo prima chiudere la notte
in un cerchio di poesia.
Solo così rinasceranno i sogni,
solo così torneranno alla memoria
le oceaniche onde di quand'era ancor giovane il silenzio... 25 novembre 2019 Robertson - Australia
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da sfumature5 per l'aggiornamento : CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE In principio era solo una foresta, un’enorme i
CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
Amen.
Cudgen Lake – 29 dicembre 2017
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raffaello115 ha aggiunto una reazione a beautifullmind0 per l'aggiornamento : Ciao Raffaello, ho letto del viaggio a Firenze e mi spiace molto per te. Però ho vist
Ciao Raffaello, ho letto del viaggio a Firenze e mi spiace molto per te. Però ho visto anche che sei insegnante di storia dell'arte e guida turistica a Firenze. Che bei lavori! Sai che ti facevo un misto tra un esperto di arte, un accompagnatore di safari (non so se esistono lì in Australia) ed un mandriano?
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da sfumature5 per l'aggiornamento : IN UN CERCHIO DI POESIA Si chiude la notte in un cerchio di poesia: ed esce dallo spe
IN UN CERCHIO DI POESIA
Si chiude la notte
in un cerchio di poesia:
ed esce dallo specchio una voce,
insensata glossolalia
timidamente proferita
tra le pagine di una notte qualsiasi
in questo sogno australe
che si perde e si moltiplica nel tempo.
Si bruciano o si dimenticano i versi
si accarezza il destino ... e si chiude la notte
in un cerchio di poesia.
Voci che si rincorrono
dentro a uno specchio
e armonie che ritornano:
tornano anarchiche,
sparse, imprevedibili,
tornano con l'aroma,
intenso e inconfondibile
dell'incenso acre
che invita al raccoglimento. Potrei svegliarmi all'alba
con un canto nuovo tra le labbra,
ma In questa notte
sto davvero facendo fatica
a devastare i versi
che ho composto.
Devo prima chiudere la notte
in un cerchio di poesia.
Solo così rinasceranno i sogni,
solo così torneranno alla memoria
le oceaniche onde di quand'era ancor giovane il silenzio... 25 novembre 2019 Robertson - Australia
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da sfumature5 per l'aggiornamento : CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE In principio era solo una foresta, un’enorme i
CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
Amen.
Cudgen Lake – 29 dicembre 2017
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : A tutti gli amici della community, dal mio giardino un fiore per iniziare la nuova se
A tutti gli amici della community, dal mio giardino un fiore per iniziare la nuova settimana.
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Proviamo a immaginarci un acquario, un acquario un po' speciale, delimitato non da qu
Proviamo a immaginarci un acquario, un acquario un po' speciale, delimitato non da quattro pareti di cristallo bensì da una barriera corallina di forma approssimativamente circolare.
Immaginiamoci quest'acquario popolato di coralli e di un'infinità di pesci: pesci piccolissimi di color blu elettrico con un puntino arancione, pesci gialli di dimensioni medie, ma anche pesci blu, pesci gialli a righe verticali nere, oppure gialli a righe blu, pesci zebrati bianchi e neri, pesci a strisce nerazzurre come se indossassero la maglia dell'Inter, pesci rossi di diverse taglie e stelle marine azzurre e poi testuggini... Un vero e proprio tripudio di colori, davvero una gioia per gli occhi...
Al centro di questo splendido acquario gigantesco immaginiamoci un'isola, anzi, un piccolo atollo di forma allungata, uno di quelli che si vedono in cartolina o nei depliant delle agenzie di viaggio: acque blu o verdi, ma sempre cristalline, spiagge di sabbia bianchissima, talmente bianca da accecare la vista; una vegetazione foltissima, con una netta prevalenza di palme da cocco e tanti fiori: fiori che crescono spontaneamente sia sugli alberi che sui cespugli.
Facendo un ulteriore sforzo, immaginiamoci quest'atollo con poche, pochissime semplici capanne, e al centro una capanna molto grande che ospita un mercato. Se il mercato non fosse frequentato esclusivamente da turisti potremmo pensare che potrebbe trattarsi di quello magistralmente descrittoci da Gauguin nel suo capolavoro "Te Matete".
E adesso proviamo a ingrandire quest'acquario immaginario. Signore e signori... Benvenuti a Mistery Island nell'Arcipelago di Vanuatu.
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raffaello115 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze e invece... Maledetto Coronavir
avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze e invece... Maledetto Coronavirus!!
Sono triste, sono davvero triste!