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sono una grande fan della cromia e devo dire che pubblichi sempre colori molto interessanti :)
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io sarò strana ma con questo caldo, amo bere gli infusi caldi! sono l'unica?
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Proviamo a immaginarci un acquario, un acquario un po' speciale, delimitato non da quattro pareti di cristallo bensì da una barriera corallina di forma approssimativamente circolare.
Immaginiamoci quest'acquario popolato di coralli e di un'infinità di pesci: pesci piccolissimi di color blu elettrico con un puntino arancione, pesci gialli di dimensioni medie, ma anche pesci blu, pesci gialli a righe verticali nere, oppure gialli a righe blu, pesci zebrati bianchi e neri, pesci a strisce nerazzurre come se indossassero la maglia dell'Inter, pesci rossi di diverse taglie e stelle marine azzurre e poi testuggini... Un vero e proprio tripudio di colori, davvero una gioia per gli occhi...
Al centro di questo splendido acquario gigantesco immaginiamoci un'isola, anzi, un piccolo atollo di forma allungata, uno di quelli che si vedono in cartolina o nei depliant delle agenzie di viaggio: acque blu o verdi, ma sempre cristalline, spiagge di sabbia bianchissima, talmente bianca da accecare la vista; una vegetazione foltissima, con una netta prevalenza di palme da cocco e tanti fiori: fiori che crescono spontaneamente sia sugli alberi che sui cespugli.
Facendo un ulteriore sforzo, immaginiamoci quest'atollo con poche, pochissime semplici capanne, e al centro una capanna molto grande che ospita un mercato. Se il mercato non fosse frequentato esclusivamente da turisti potremmo pensare che potrebbe trattarsi di quello magistralmente descrittoci da Gauguin nel suo capolavoro "Te Matete".E adesso proviamo a ingrandire quest'acquario immaginario. Signore e signori... Benvenuti a Mistery Island nell'Arcipelago di Vanuatu.
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che isolotto è???
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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IN UN CERCHIO DI POESIA
Si chiude la notte
in un cerchio di poesia:
ed esce dallo specchio una voce,
insensata glossolalia
timidamente proferita
tra le pagine di una notte qualsiasi
in questo sogno australe
che si perde e si moltiplica nel tempo.
Si bruciano o si dimenticano i versi
si accarezza il destino... e si chiude la notte
in un cerchio di poesia.
Voci che si rincorrono
dentro a uno specchio
e armonie che ritornano:
tornano anarchiche,
sparse, imprevedibili,
tornano con l'aroma,
intenso e inconfondibile
dell'incenso acre
che invita al raccoglimento.Potrei svegliarmi all'alba
con un canto nuovo tra le labbra,
ma In questa notte
sto davvero facendo fatica
a devastare i versi
che ho composto.
Devo prima chiudere la notte
in un cerchio di poesia.
Solo così rinasceranno i sogni,
solo così torneranno alla memoria
le oceaniche ondedi quand'era ancor giovane il silenzio...25 novembre 2019 Robertson - Australia- Visualizza i commenti precedenti altro %s
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che sogno""
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bellissime parole condivise!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Un brano bellissimo!! Una ballata rock con inserti di hard rock. Uno di quei pezzi che quando termina ci fa dire... "Come? Già finito?" Ecco allora che lo ripropongo a tutti nella sua versione più estesa. Dura quasi ventun minuti! Tanto per ora il tempo non ci manca. Buon ascolto a tutti!!
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un grandissimo artista!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ma wow! che hit
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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SE PURE IL SOGNO...
Se pure il sogno
al confine estremo
dell'aurora si estende;
se anche l'angelo
deposte nel vento le armi
dietro le alture
di Mount Gravatt
si adagia spegnendosi
nella fiamma di un volto inatteso;
allora anche il ricordo
strenuo s'inerpica
nel fondo della memoria
... E pulsa emozioni,
colori e silenzi,
e d'altra luce continua
vibrando silenzi,
brandendo speranze
come oniriche spade di luce.Raffaello
Robertson -Queensland - 16 Giugno 2017
(foto mia)
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che meraviglis...
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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i colori dell'estate...veritieri e splendidi!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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sembra un dipinto!! assurdo!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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le tue didascalie e selezioni fotografiche tolgono sempre il fiato!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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VIGILIA
Lascio al caso il colore dell'alba che mi attende:
già non m'interrogo più sul perché di tanti naufragi.
Piuttosto mi chiedo cos'altro mi attende
svoltato il canto di nuovi silenzi tra strade millenarie,
e ancora mi chiedo che fine faranno
queste nuove rondini boreali
che ancora incerte balenano impazzite all'occaso
e nel candido gioco di effimeri specchi paiono condurmi
e dalla mollaia di un miraggio al pelo dell'acqua con loro riemergo:
un altro o forse lo stesso,
sempre col dono di tacere quando è il momento,
col sogno che avevo quasi stretto nella mano
ma mai identificato ne' tradotto in battiti di luce...Robertson. Queensland. 6 aprile 2015
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Parole che colpiscono e foto mozzafiato!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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PESSIMISMO
"Ne usciremo migliori". Dice qualcuno. Non sono ho mai avuto ambizioni di profeta e non saprei dire se questa catastrofe ci condurrà davvero a ricominciare tutto daccapo e a ricominciarlo meglio. Personalmente non credo che sia così semplice come riavviare un computer.
Può darsi che molti di noi stiano imparando ad adottare misure igieniche più appropriate, il che va benissimo. ma ci sono dei meccanismi in noi che sono stati avviati oramai da troppi anni, e non credo che questa situazione di "quasi arresti domiciliari" renderà migliore l'essere umano. La storia dell'essere umano ci racconta qualcosa di diverso.
Penso all'ultima guerra mondiale e a quel senso di solidarietà che, a quanto mi hanno raccontato, si respirava in tutto il paese. Quelle sensazioni che io ho conosciuto attraverso il film di quel periodo potrebbero forse permanere per qualche mese o per qualche anno, ma non credo che gli effetti possano permanere a lungo. Magari per i primi tempi apprezzeremo l'aria che, grazie al blocco delle attività produttive, è tornata a farsi più più pulita; gioiremo nel sentire la sabbia scricchiolare sotto i piedi quando torneremo a passeggiare in riva al mare e apprezzeremo di più quella birra con gli amici al bar al termine di una giornata di lavoro... Ma saranno cose di breve durata.
Forse riusciremo a modificare qualche piccola fibra di questo grande sipario che apriamo e chiudiamo ogni giorno quando va in scena la vita quotidiana di tutti noi. Ma il fitto ordito di egoismi che per secoli abbiamo continuato a tessere resterà inalterato o quasi.
Io credo che continueremo a farci ubriacare da prodotti televisivi d'infima qualità e da personaggi politicanti viscidi e opportunisti che indicheranno a noi, il gregge, qual è il nemico da combattere. Questo nemico sarà di volta in volta l'immigrato tunisino, l'omosessuale, il parlamento europeo o una più generica entità che chiameranno "i poteri forti". Torneremo a fare la spesa con i soldi contati, e allora sarà facile per le grandi catene di distribuzione allettarci con offerte migliori, e non faremo troppo caso alla qualità del prodotto o all'etica dei meccanismi di produzione che ce lo forniscono.
Certo, sto parlando da italiano, lo riconosco. Ma il cittadino di altra nazione si lascerà invece ubriacare da altri discorsi e lo convinceranno sulla necessità di andare in giro armato oppure di far costruire un muro che impedisca alla vicina nazione, più povera, d'invadere il "suo" territorio in cerca di una via migliore. Il problema non è essere italiani. il problema è che siamo umani, e umanità è oramai diventato un sinonimo di egoismo, di cecità, di grettezza e soprattutto di scarsa capacità di elaborare in proprio concetti e ragionamenti degni di questo nome.
Molti di coloro che abbiamo visto soccombere in questa tragedia erano le persone migliori, quelle che con la loro onestà, con la loro etica e generosità tiravano avanti lo spettacolo.
Davvero #andràtuttobene? Io penso che è come un'opera teatrale recitata da pessimi attori. Sono morti i costumisti, i tecnici delle luci, i truccatori, ma gli attori saranno ancora i soliti pessimi attori di sempre. E noi saremo sempre tra il pubblico battere le mani.- Visualizza i commenti precedenti altro %s
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Pensiamo positivo ci vuole forza!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Si fa presto a dire "pensiamo positivo". Io sinceramente non vedo niente di positivo. Ho un concetto della storia e di tutta la cultura in genere abbastanza simile a quello di londonercity. Le biblioteche, i musei, le librerie, i monumenti, la musica... dovrebbero essere guardati come dei veri templi, luoghi sacri nei quali spiriti superiori alla media hanno costruito il meglio dell'umanità e invece siamo qui, a ruzzolarci nella melma, sempre posseduti dai più meschini o frivoli sentimenti. Questo è quello che fa di Barbara D'Urso una superstar e del Grande Fratello o dell'Isola dei famosi, programmi di successo. Questo è il motivo per cui Duke Ellington, Antonio del Pollaiolo, Leopardi, Schubert o Christopher Marlowe godono di una popolarità molto inferiore a quella di cui godono invece Lapo Elkann, Maria Filippi, la Lecciso, Marcuzzi o di un qualsiasi partecipante alla trasmissione "amici". Anche loro sono portatori o portatrici di una cultura, anzi, di un sottoprodotto della cultura di oggi.
E tutto questo si riflette anche nella vita politica, dove c'è un politico che per raccogliere consensi pubblica selfies su facebook dove ci informa che fa colazione con la Nutella, oppure un ex-partecipante del Grande Fratello che diventa dirigente di un gruppo politico... I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
A me quest'esperienza del coronavirus mi sta rendendo impossibile ciò che già da prima erano per me difficilissimo: trovare un lavoro qui in Australia. Già! In Italia lavoravo e lavoravo tanto. Lavoravo nel turismo, anzi, nella cultura. Sono guida turistica e insegnante di storia dell'arte. E' vero, a volte dovevo sacrificare un po' la cultura alle esigenze di una clientela di basso rango, in certi casi ho dovuto quasi prostituire la cultura. Ma almeno avevo la consolazione di lavorare in mezzo all'operato di Donatello, di Tiziano, del Verrocchio e dei filosofi e dei poeti che avevano informato il loro operare. Qua in Australia non riesco a trovar lavoro nemmeno da lavapiatti. E adesso che anche qua la disoccupazione sta crescendo a vista d'occhio... Dovrò rassegnarmi a non lavorare con tutto ciò che ne consegue a livello personale e familiare. E stavolta non avrò nemmeno la scappatoia di tornare ogni tanto a Firenze a lavorare, perché questo dannato virus ha irrimediabilmente danneggiato anche il mercato turistico. Ci vorranno anni prima che tutto ritorni alla normalità di prima. E già quella era una mediocre normalità.
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Purtroppo solo il tempo ci dirà se effettivamente tutto andrò bene, il nostro dovere è quello di cercare di far andare avanti le cose il più possibile <3
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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l'Australia è un paese enorme, circa 25 volte l'Italia e con una popolazione che è meno della metà di quella italiana. A queste condizioni è normale che l'essere umano, noto distruttore di bellezze naturali, non sia ancora riuscito a massacrare tutto. Ci sono ancora parecchi luoghi assolutamente incontaminati.
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ma non sottovalutarti, fai delle foto bellissime!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Tra le gambe, il pentagramma della vita
e tra le note, stelle musicali
appese al pentagramma...
Sono solo in questa notte,
ma il silenzio mi attende oltre l'onirico...
Sono anche un poco triste
(succede a volte)
ma la musica mi conforta,
e la vita è appena un soffio
tra le dita del giorno che ci attende...Firenze, 08.05.2014
(Il quadro è di Anna Nigro, artista contemporanea)
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Le persone sono lo strumento più bello ma più difficile da suonare
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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eh si, noi ragazze siamo complicate ma anche voi non scherzate eh !!! :)
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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una descrizione molto accattivante!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Viaggiare con il cuore, con il cuore soltanto: è probabilmente quello il più puro di tutti i viaggi.
Io ho viaggiato spesso con il cuore, ma ho sempre avuto bisogno di qualcosa con me per accompagnare il mio cuore: un blocchetto di carta e una penna, un po' di tabacco e le cartine, un libro, una foto, una carta di credito, un biglietto del treno... Ma viaggiare a cuore nudo, senza soldi ne' biglietto, senza stampelle culturali, magari riuscendo anche a fare a meno delle scarpe... quello è il viaggio!Raffaello Bocciolini
Foto di Nelita Specchierla
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Bellissimo pensiero! Il viaggio con il cuore è un'esperienza che dovrebbero vivere tutti
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Verissimo. Tutti dovremmo provare almeno una volta
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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TRA ESTRO E UTOPIANon so se fu Estro o Utopia chi qui mi condusse...Salpai una sera dalle sponde del webe quivi approdai in silenzio,a questa comunità virtuale, senza volti,ma profondi nell'anima i sentimenti...Tra estro e utopia vive la parte più leggera di me.RaffaelloFirenze, 27 gennaio 2016(Foto: dal mio giardino a Robertson, Queensland, Australia)
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Io aspetto con ansia la primavera per veder sbocciare questi fiori belli e profumati!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Nel mio giardino, fleurdelys00 ci sono sempre dei fiori in qualsiasi stagione. Il clima, caldo e umido li fa crescere facilmente. Alcuni sono addirittura fiori spontanei...
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fleurdelys00 ha aggiunto una reazione
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il mio sogno!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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BUONA PASQUA!!
In questi giorni c'è chi, pur a diversi livelli e con diverse sensibilità, sta cercando di versare attorno un senso di patria. Chi mi conosce sa bene che io, proprio patriota non sono mai stato. Ho mille motivi di orgoglio per poter dire " Sono italiano", ma ci sono anche tante occasioni in cui questo paese mi fa vergognare.
Io credo che un pizzico di patriottismo possa essere anche salutare in questi tempi. Ma senza esagerare. Se oggi ci chiedono di restare a casa, di evitare contatti e altre cose che vanno a colpire direttamente la nostra vita quotidiana... Dobbiamo obbedire. Lo si può fare per amor di patria. Io, molto più semplicemente, preferisco farlo per senso civico.
Questo virus mi ha sorpreso dall'altra parte del globo. Eppure anch'io rimango in casa. Non lo faccio per l'Italia ne' per gl'italiani. Lo faccio per la comunità dove vivo: una comunità di australiani, una comunità dove convivono tanti cinesi, indiani, colombiani, slavi, greci, e anche italiani, naturalmente... Lo faccio perché il dovere civico è un qualcosa che vale per tutti: non importa la nazionalità, non importa il credo religioso o l'ideologia politica di appartenenza. Ognuno di noi è chiamato a dare il suo piccolo contributo a questa grande eterogenea comunità riunitasi a queste latitudini australi. Ciascuno di noi, deve accendere un po' di luce, basta un lampione, per poter dare un senso alla sua vita in comunità. Oggi il contributo che ci viene richiesto è quello di rimanere a casa ed evitare contatti.
E io dico SI!
Chiamatelo pure amore cristiano, amor di patria, amore per l'umanità o alimento per il karma. Per me rimane un elementare senso civico.
Da Robertson, Queensland
BUONA PASQUA A TUTTI VOI- Visualizza i commenti precedenti altro %s
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è stata per tutti una pasqua diversa, un pò strana...ma sono sicura che tutto tornerà ok il prima possibile!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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CANTO DI PRIMAVERA LUNGO IL TWEED RIVER
E ancora una volta chiudemmo gli occhi
per svegliarci a primavera:
qui, dove Marzo dà l'incipit all'autunno
e Santa Claus annuncia l'estate...
Come in un film che parla di pace
o in uno sguardo che parla d'amore
giunse al delta la primavera
e tra arcipelaghi di nostalgia
e costellazioni di artefatti silenzi
vedemmo sciogliersi di voci e di vento
segreti oceanici frantumatisi nell'onirico
... e nella sabbia e nella luna altri ricordi
si tinsero di gioia.
E ancora una volta chiudemmo gli occhi
per svegliarci a primavera.Raffaello
Banora Point (New South Wales)
26 Marzo 2016- Visualizza i commenti precedenti altro %s
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ne sto vedendo sempre meno in giro!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Io nacqui in una tardissima serata di un 6 di febbraio 58 anni fa.Mi hanno raccontato che quella fu una serata insolitamente fredda (-12 gradi) e con tanta neve. Mi piace la neve su Firenze....La neve attutisce i colori, smorza le simmetrie, affievolisce le rigorose linee geometriche che disegnano i palazzi e le chiese della città... insomma, aggiunge un ulteriore tocco di poesia alla già poeticissima città di Firenze.
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foto da premio!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Se avete cinque minuti di tempo andatevi a vedere la pagina di Catherine Abel Artist. Incontrerete un'artista contemporanea di strabiliante talento. Catherine Abel è Australiana, ma nella sua pittura non vi si trova alcunchè della sua terra. Catherine Abel è fondamentalmente europea. Autodidatta, eppure in possesso di una invidiabile tecnica accademica, sembra conoscere tutti i segreti della pittura europea... Le donne che lei ritrae sono donne affascinanti, idealizzate, quasi ritratti neoplatonici del XXI secolo. Hanno una plasticità da umanesimo fiorentino, eppure ricordano molto da vicino le donne di Tamara di Lempicka, anche se gli incarnati sono delicati come in Bouguereau, e gli sfondi sui quali si stagliano i suoi ritratti ricordano spesso Delaunay, talvolta Klimt, o anche Léger... Non conosco lo studio in cui lavora, ma di certo me lo immagino come una piccola enclave culturalmente italo-francese nel bel mezzo dello stato del Victoria....
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belle opere!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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w l'arte
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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mi sono innamorata!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Proprio oggi è il mio compleanno!
Per uno che come me, ha viaggiato tanto e talvolta vissuto in paesi stranieri, è normale che possa essere successo di trascorrere compleanni lontano dalla mia città. Mi è così capitato negli anni di brindare al mio compleanno in un villaggio sperduto sulla cordigliera centrale di Porto Rico, a Montreal, a Cali, a Santo Domingo, a Città del Messico, Amburgo a Pàtzcuaro… Diversi compleanni. come quello di oggi, li ho trascorsi in Australia… Ma oggi vorrei brevemente ricordare non i compleanni, ma, mi si perdoni l’orrendo neologismo le “compledecadi”.
La mia prima compledecade, cioè i miei primi dieci anni li festeggiai, come è logico, a Firenze. La mamma mi organizzò una festicciola al bar vicino a casa, alla quale erano invitati i miei amici e compagni di scuola. Tra i pochi ricordi che ho di quel giorno… la torta di compleanno, anzi, la candelina. Non erano più dieci candeline, bensì una sola candela, un po’ più grande, che recava la scritta “10”.
La mia seconda compledecade la trascorsi invece mio malgrado a Como. In se’ Como non sarebbe un brutto posto per festeggiare la ricorrenza dei vent’anni. Il problema fu che ero in caserma. Avevo iniziato la ferma da appena una settimana e quel mondo militare che non ho mai amato mi parve ancora peggiore di quello che in realtà era. Ero al CAR e fu forse questa la mia peggiore compledecade.
Nemmeno la terza compledecade fu un granché. Mi trovavo a Città del Messico, ancora una volta mio malgrado. Non starò qui a tediare il lettore raccontando le circostanze che mi trassero in quella metropoli…
Molto migliore è stata senz’altro la mia quarta compledecade. Quella la trascorsi ad Amburgo, assieme alla mia compagna di allora, ospite di Michael e Silvia, due ottimi amici. Durante quel soggiorno di circa un mese, oltre ad Amburgo, che già conoscevo, visitai anche luoghi interessantissimi, come Brema, Lubecca, Berlino, Goslar, Braunschweig. Quella sì, che è stata una bella compledecade.
La migliore di tutte le mie compledeadi è stata sinora la quinta. Quella la trascorsi a Firenze, ma fu un giorno davvero speciale. Mi recai a Palazzo Vecchio per sposarmi. Quando si prende una decisione del genere, si sa, significa che si hanno aspettative per il futuro. E di aspettative quel giorno ne avevo davvero tante.
La mia prossima compledecade sarà invece fra tre anni. Cosa farò quel giorno? Sinceramente non lo so.
Non è necessario che lo trascorra in qualche luogo esotico facendo chissà cosa. A quest’età i compleanni acquistano un sapore diverso. Mi basterebbe che fosse una giornata tranquilla, da passare con chi amo e sempre con qualche aspettativa per il futuro.- Visualizza i commenti precedenti altro %s
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Mi sono persa il tuo compleanno Auguri (anche se in ritardo)! Siete una coppia bellissima e credo che tu sia una persona molto interessante con cui parlare, perché credo che tu abbiamo molto da raccontare ed un modo di vivere profondo!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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il pericolo più grande nella vita di ciascuno di noi è che sia la vita a viverci, anzichè esser noi a viver la vita. E ancora peggio è il non rendersi conto che la vita che stiamo vivendo non è quella che vorremmo, bensì quella che il destino o magari qualcuno travestito da destino ci ha imposto...
Io non credo di esser sempre riuscito a vivere la mia vita. Ma almeno ci ho sempre provato...
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Bellissimo scatto! complimenti!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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aiutooooooooooo
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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@raffaello115 quella è l'unica cosa che mi fa paura dell'Australia... come la gestite questa cosa?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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beh! Nelle grandi città la cementificazione ha in parte distrutto l'habitat naturale di tanti animali, insetti compresi. E io vivo in un sobborgo di una grande metropoli come Brisbane. Qua c'è per esempio un servizio/rettili: se ti ritrovi un qualche serpente o qualche altro insetto pericoloso puoi chiamare un numero verde e vengono immediatamente degli specialisti a catturarlo.
Quando si fa il bagno in mare bisogna invece essere molto prudenti e non spingersi mai al largo. E soprattutto mai fare il bagno nelle spiagge libere: solo in quelle vigilate dai bagnini. Piantano due bandierine giallorosse sul bagnasciuga e si fa il bagno in mezzo a quelle due bandierine. Il bagnino osserva dall'alto del suo seggiolone e, oltre a stare attento se qualcuno è in difficoltà, scruta anche l'orizzonte per vedere se non ci sono squali in vista (ah già! Dimenticavo gli squali!)....
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appena riapre tutto... prossimo viaggio! hhaha
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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meraviglioso! E siete proprio una bella coppia
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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mi manca molto poter vivere questa visuale....ma non demordo...manca poco :)
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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un cielo che riempie il cuore di colori!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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RICORDI DALL'ONIRICO
Qual bagliore in agonia
già da più notti mi appare in sogno la notte:
furtivo si aggira ai margini
in quest'infinito dedalo di ricordi,
vissuti, forse solo vagheggiati.Ancora il tempo si ostina
a non voler sfocare queste memorie
ancorché remote;
sarà forse per questo che già da più notti
mi appare in sogno la notte,
mi appare in sogno ,
a confondere nella nebbia i ricordi:
clessidre impazzite nella memoria,
mozziconi di melodia tra le labbra,
fredde maschere di Pierrot
insanguinate di aurora,
fantasmi in fuga dal risveglio,
barbagli di luce morente
sedimentatisi nel tempo...
Prede, nient'altro che prede mnemoniche
ghermite a caso, come me,
in questo cielo notturno
popolato di rapaci...Liverpool - New South Wales - 12 gennaio 2017
Raffaello Bocciolini
Fotografia dal mio giardino. Raffaello Bocciolini.
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ORME UMANE SULLA SABBIA
Amo le orme lasciate dagli umani sulla sabbia. Soprattutto quando lasciano impresso sulla sabbia il loro passaggio, soprattutto quando passano in coppia… Allora quelle orme divengono preziosi geroglifici che ci narrano una storia umana, una storia che sulla spiaggia s’intreccia e si confonde con altre orme: quelle del gabbiano, del cane, occasionalmente quelle del cavallo. E così l’uomo si riconcilia con il suo intorno, lo vive, lo respira, lo rispetta, non lascia sulla spiaggia ne’ un sacchetto di spazzatura, ne’ una lattina di Fanta, ne’ un pacchetto vuoto di Marlboro…E allora la spiaggia può anche chiudere un occhio sull’elegante struttura del gasteropodo che hai messo in tasca, a mo’ di souvenir. E ti darà appuntamento per tornare a percorrere i suoi solchi, magari in simbiosi con un amico, col tuo cane o la tua compagna. Per arricchirlo di un’altra storia, una tra le tante che hanno affollato e ancora affolleranno i suoi mutevoli sentieri.
(Raffaello scripsit)Robertson Queensland. 30 novembre 2018
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mi mancava quest'opera!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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bella riflessione!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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bellissimo questo fiore, ti ricordi come si chiama?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
Amen.Cudgen Lake – 29 dicembre 2017
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Il cielo è davvero pazzesco: ma anche il mare non è male... Le immagini del cielo sono riprese da Cabarita, sul Cudgen Lake. Quelle del mare le ho scattate invece sei chilometri più a sud, a Hastings Point. Entrambe le località si trovano nello stato del New South Wales (Australia orientale).
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altomororicco e sfumature5 ha aggiunto una reazione
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che immagini magiche!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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wow ma che magia!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ma che meraviglia. non è modificata la foto vero?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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è surreale come la natura possa variare e mutare da giorno da giorno!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione