- Uomo
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- Firenze (FI)
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Ultima Visita
Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da raffaello115
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Ciao Raffaello, tu sei in Australia giusto? Com'è la situazione lì? Ormai non se ne parla praticamente più ma dubito si sia risolta
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Oggi vi delizio con un capolavoro
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Viaggiare con il cuore, con il cuore soltanto: è probabilmente quello il più puro di tutti i viaggi.
Io ho viaggiato spesso con il cuore, ma ho sempre avuto bisogno di qualcosa con me per accompagnare il mio cuore: un blocchetto di carta e una penna, un po' di tabacco e le cartine, un libro, una foto, una carta di credito, un biglietto del treno... Ma viaggiare a cuore nudo, senza soldi ne' biglietto, senza stampelle culturali, magari riuscendo anche a fare a meno delle scarpe... quello è il viaggio!Raffaello Bocciolini
Foto di Nelita Specchierla
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Camille Claudel: La Vals. Cioè, il valzer.
Questa bellissima scultura la teneva in casa il compositore Claude Debussy che per un tempo fu amante di Camille.
Ma lei era perdutamente innamorata del suo maestro, Rodin. Ricambiata sì, ma fino a un certo punto. Per quanto innamorato Rodin non volle mai lasciare Rose, la sua donna di tutta la vita. Camille cercò d'ingelosirlo intrattenendo una relazione con Debussy (e facendolo soffrire). Ma quando si rese conto che non avrebbe mai conquistato il suo Rodin... Camille impazzì. Morì tristemente in manicomio.
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Ciao Raffaello! come hai passato il weekend?
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Proprio oggi è il mio compleanno!
Per uno che come me, ha viaggiato tanto e talvolta vissuto in paesi stranieri, è normale che possa essere successo di trascorrere compleanni lontano dalla mia città. Mi è così capitato negli anni di brindare al mio compleanno in un villaggio sperduto sulla cordigliera centrale di Porto Rico, a Montreal, a Cali, a Santo Domingo, a Città del Messico, Amburgo a Pàtzcuaro… Diversi compleanni. come quello di oggi, li ho trascorsi in Australia… Ma oggi vorrei brevemente ricordare non i compleanni, ma, mi si perdoni l’orrendo neologismo le “compledecadi”.
La mia prima compledecade, cioè i miei primi dieci anni li festeggiai, come è logico, a Firenze. La mamma mi organizzò una festicciola al bar vicino a casa, alla quale erano invitati i miei amici e compagni di scuola. Tra i pochi ricordi che ho di quel giorno… la torta di compleanno, anzi, la candelina. Non erano più dieci candeline, bensì una sola candela, un po’ più grande, che recava la scritta “10”.
La mia seconda compledecade la trascorsi invece mio malgrado a Como. In se’ Como non sarebbe un brutto posto per festeggiare la ricorrenza dei vent’anni. Il problema fu che ero in caserma. Avevo iniziato la ferma da appena una settimana e quel mondo militare che non ho mai amato mi parve ancora peggiore di quello che in realtà era. Ero al CAR e fu forse questa la mia peggiore compledecade.
Nemmeno la terza compledecade fu un granché. Mi trovavo a Città del Messico, ancora una volta mio malgrado. Non starò qui a tediare il lettore raccontando le circostanze che mi trassero in quella metropoli…
Molto migliore è stata senz’altro la mia quarta compledecade. Quella la trascorsi ad Amburgo, assieme alla mia compagna di allora, ospite di Michael e Silvia, due ottimi amici. Durante quel soggiorno di circa un mese, oltre ad Amburgo, che già conoscevo, visitai anche luoghi interessantissimi, come Brema, Lubecca, Berlino, Goslar, Braunschweig. Quella sì, che è stata una bella compledecade.
La migliore di tutte le mie compledeadi è stata sinora la quinta. Quella la trascorsi a Firenze, ma fu un giorno davvero speciale. Mi recai a Palazzo Vecchio per sposarmi. Quando si prende una decisione del genere, si sa, significa che si hanno aspettative per il futuro. E di aspettative quel giorno ne avevo davvero tante.
La mia prossima compledecade sarà invece fra tre anni. Cosa farò quel giorno? Sinceramente non lo so.
Non è necessario che lo trascorra in qualche luogo esotico facendo chissà cosa. A quest’età i compleanni acquistano un sapore diverso. Mi basterebbe che fosse una giornata tranquilla, da passare con chi amo e sempre con qualche aspettativa per il futuro. -
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Redland Bay è in Australia, vicino a Brisbane. L'immaginazione mi porta là, ma è un altrove della mente.
Tre amiche sono sedute in un locale. Parlano. Ruby rigira in mano un’arancia mentre chiarisce il suo pensiero a Alyssa e Claudia. Dice che sì, è vero, nella nostra modernità è scomparso il sociale. Partiti e ideologie non identificano più nessuno. È già successo da tempo, ma ce ne rendiamo conto solo ora. E le istituzioni non sono più cose sacre da servire. Vengono apprezzate, al contrario, nella misura in cui sono esse a servire l’individuo. Ma, attente!, questo è importante: l’individuo, ogni individuo, oggi è impegnato nello sviluppo della persona. È questo il centro della nostra epoca, la parte viva della cultura. L’impegno nello sviluppo personale. Milioni di persone in questo momento sono impegnate a sviluppare la persona. A cominciare dal corpo, l’alimentazione, la salute, e poi la mente, le emozioni, il sentire, il pensare, l’intuire, il coltivare i propri talenti, acquistare consapevolezza di se, sviluppare libertà e creatività… E questo è importantissimo! E annuncia l’avvento di un’epoca nuova. Bisogna imparare a guardare il fenomeno con occhi positivi. E tu, Alyssa, la devi smettere di rimpiangere “quando si credeva nei valori”, come se fossimo orfani e in piena decadenza! Il valore è questo, oggi: coltivare la persona.Alyssa: Sì, ma l’amore?
Ruby: E anche l’amore si sta liberando da tutte le costrizioni e i pesi che la società passata gli imponeva. Stiamo per scoprire un amore più leggero e spontaneo, genuino, autentico…
Ruby, Alyssa e Claudia abitano tutte e tre sulla Poynter Street e ora, sedute al tavolino del locale, lasciano che il loro sguardo si perda nel tramonto, oltre lo Yacht Club. Sono giovani. Si ritrovano con una certa regolarità per fare consapevolezza. Bevono una spremuta, si raccontano quello che hanno letto, cercano di mettere in chiaro quel che pensano.
Siamo a Redland Bay, un altrove della mente.
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Ciao Raffaello! Ho visto che abiti in Australia (che vorrei visitare) da qualche anno e che tornerai nella tua Firenze (che adoro) tra non molto. Hai fatto questa scelta di vita per lavoro? Buona giornata!
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Redland Bay è in Australia, vicino a Brisbane. L'immaginazione mi porta là, ma è un altrove della mente.
Tre amiche sono sedute in un locale. Parlano. Ruby rigira in mano un’arancia mentre chiarisce il suo pensiero a Alyssa e Claudia. Dice che sì, è vero, nella nostra modernità è scomparso il sociale. Partiti e ideologie non identificano più nessuno. È già successo da tempo, ma ce ne rendiamo conto solo ora. E le istituzioni non sono più cose sacre da servire. Vengono apprezzate, al contrario, nella misura in cui sono esse a servire l’individuo. Ma, attente!, questo è importante: l’individuo, ogni individuo, oggi è impegnato nello sviluppo della persona. È questo il centro della nostra epoca, la parte viva della cultura. L’impegno nello sviluppo personale. Milioni di persone in questo momento sono impegnate a sviluppare la persona. A cominciare dal corpo, l’alimentazione, la salute, e poi la mente, le emozioni, il sentire, il pensare, l’intuire, il coltivare i propri talenti, acquistare consapevolezza di se, sviluppare libertà e creatività… E questo è importantissimo! E annuncia l’avvento di un’epoca nuova. Bisogna imparare a guardare il fenomeno con occhi positivi. E tu, Alyssa, la devi smettere di rimpiangere “quando si credeva nei valori”, come se fossimo orfani e in piena decadenza! Il valore è questo, oggi: coltivare la persona.Alyssa: Sì, ma l’amore?
Ruby: E anche l’amore si sta liberando da tutte le costrizioni e i pesi che la società passata gli imponeva. Stiamo per scoprire un amore più leggero e spontaneo, genuino, autentico…
Ruby, Alyssa e Claudia abitano tutte e tre sulla Poynter Street e ora, sedute al tavolino del locale, lasciano che il loro sguardo si perda nel tramonto, oltre lo Yacht Club. Sono giovani. Si ritrovano con una certa regolarità per fare consapevolezza. Bevono una spremuta, si raccontano quello che hanno letto, cercano di mettere in chiaro quel che pensano.
Siamo a Redland Bay, un altrove della mente.
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I tramonti dal balcone di casa o dal retro del mio giardino hanno un qualcosa di assolutamente magico Ogni sera riescono a stupirmi e nonostante già da tanti anni viva in questo sobborgo di Brisbane nel sud del Queensland (Australia) faccio a fatica a resistere alla tentazione di fotografare questo magico evento che va in scena ogni tardo pomeriggio.
Fra un mese e mezzo circa sarò nuovamente nella mia città. Una città che non è nemmeno una città qualsiasi: sto parlando di Firenze. Ci rimarrò per sette mesi. Per uno come me, innamorato della bellezza, dell'arte, dell'architettura, dell'armonia, delle cose ben fatte... Non esiste al mondo città migliore di Firenze. Certo però che questi tramonti mi mancheranno...
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Ciao Raffaello! Ho visto che abiti in Australia (che vorrei visitare) da qualche anno e che tornerai nella tua Firenze (che adoro) tra non molto. Hai fatto questa scelta di vita per lavoro? Buona giornata!
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ODE A UN LIBRO QUALSIASI
Ombre che camminano nella folla diradata del mattino, quasi pellegrini inconsapevoli sotto il cielo grigio illuminato da campane a festa.
Pochi angeli vegliano per le strade, qualcuno di loro potrebbe anche essersi assopito tra i tanti riti pagani che accompagnano questi giorni di scomposta armonia…
Forse potrebbe essere il giorno ideale per tornare tra le pagine di quel libro che sporge dalla scaffale, quasi a ricordarmi un messaggio del tempo, scritto di mio pugno al margine di una pagina. I petali di un narciso, disseccatosi all’inizio del terzo capitolo, svanita l’originaria freschezza, mi ricordano la storia che fioriva tra le pagine confondendosi con la mia storia: la ricordo fiorire tra le pagine abbracciando silenzi infiniti, correndo libera tra paragrafo e paragrafo talora straripando dalle righe ove sogliono disporsi ordinati i pensieri in forma di parole.Il tempo è maestro nell’insegnarci la disciplina dello spirito, ma finisce spesso con l’affievolire l’innato senso di libertà di quando si è giovani; l’esperienza regala saggezza, ma finisce poi col rassegnare i ricordi nelle mani dell’indifferenza… e allora, quando iniziano a indurirsi quegl’istinti sepolti da anni di sconfitte e prevaricazioni… ecco che un libro può ricordarci chi eravamo, donde venivamo e dove andavamo. Molto più di uno smartphone un libro può contenere infiniti gigabytes d’immagini depositatesi in un qualche angolo della memoria o di un’intima solitudine.
Più che un blocco di pagine rilegate e numerate in sequenza è in un libro che si ritrovano antiche sensazioni e se ne scoprono talvolta di nuove: vi si leggono la firma, la data e il luogo d’acquisto del libro… si ritrova un’annotazione al margine che ben può essere la propria o anche quella di un precedente proprietario. Magari si può iniziare a leggere proprio da dove si era lasciato, a mo’ di occasionale segnalibro, un biglietto usato della metropolitana, o altro titolo di viaggio, e di lì riprendere il cammino interrotto, utilizzando la fantasia come vettore, magari stingendo gli antichi sogni evaporatisi nel tempo per edificarne di nuovi, altrettanto folli, altrettanto inutili e anacronistici quanto lo furono i precedenti.
Ma ne sarà valsa comunque la pena.Raffaello115
Firenze, 25 dicembre 2015
Foto di Enrico Fontanelli
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AUTOPROFEZIA
Abiterai foreste luminose
e società anonime di onde e gabbiani,
senza tregua andrai volteggiando
da un oceano all'altro,
ogni volta recando in te amori silenti,
destinati a sfociare in un solo grande amore.
Perderai una fortuna
ai tavoli verdi del sentimento,
ma continuerai a scommettere,
a giocarti tutto con il sorriso,
anche quando gli anni
avranno devastato il tuo sorriso.Cambierai più sentieri che scarpe,
ghermirai al volo segreti variegati
senza afferrarne quasi mai il senso
e solo alla fine dei tuoi giorni
alla tua estrema dimora,
senza croce ne' iscrizione,
accorreranno i labari lacerati,
tutti i sogni che hai inseguito
i tuoi voli siderali
e un silenzio lungo un'eternità.Robertson - Queensland - 24 Novembre 2017
Raffaello
foto di Raffaello
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RICORDI DALL'ONIRICO
Qual bagliore in agonia
già da più notti mi appare in sogno la notte:
furtivo si aggira ai margini
in quest'infinito dedalo di ricordi,
vissuti, forse solo vagheggiati.Ancora il tempo si ostina
a non voler sfocare queste memorie
ancorché remote;
sarà forse per questo che già da più notti
mi appare in sogno la notte,
mi appare in sogno ,
a confondere nella nebbia i ricordi:
clessidre impazzite nella memoria,
mozziconi di melodia tra le labbra,
fredde maschere di Pierrot
insanguinate di aurora,
fantasmi in fuga dal risveglio,
barbagli di luce morente
sedimentatisi nel tempo...
Prede, nient'altro che prede mnemoniche
ghermite a caso, come me,
in questo cielo notturno
popolato di rapaci...Liverpool - New South Wales - 12 gennaio 2017
Raffaello Bocciolini
Fotografia dal mio giardino. Raffaello Bocciolini.
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Ciao Odessa. Pensa che ogni volta che entro passo dal tuo profilo per leggere le cose meravigliose che condividi ogni giorno!! Bravissima!
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Ciao Raffaello! Piacere di conoscerti mi piace il tuo profilo, ricco di avventure interessanti!