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  1. Salve a tutti questa sera desidero continuare il discorso sulla Santissima Eucarestia, vi presento un miracolo eucaristico straordinario risalente addirittura a 1300 anni fa e perfettamente visibile e confermato dalla scienza ...vi parlo del miracolo di Lanciano.

    ll miracolo eucaristico di Lanciano è accaduto nella cittadina abruzzese di Lanciano nella prima metà dell'VIII secolo: mentre un sacerdote stava celebrando la messa, al momento della consacrazione l'ostia e il vino si sono trasformati in carne e sangue.

    Un giorno, mentre un monaco stava celebrando la messa a Lanciano, venne colto dal dubbio circa la reale presenza di Gesù nell'ostia e nel vino. Le fonti dell'epoca non hanno tramandato l'identità del sacerdote, specificando solo che si trattava di un religioso di rito bizantino appartenente all'ordine dei basiliani. Un documento del 1631 descrive il sacerdote in questione come «non ben fermo nella fede, letterato nelle scienze del mondo, ma ignorante in quelle di Dio; andava di giorno in giorno dubitando se nell'ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo e così nel vino vi fosse il vero Sangue». Dopo che ebbe pronunciato le parole della consacrazione, l'ostia si trasformò in un pezzo di carne sanguinante, mentre il vino si tramutò in sangue, successivamente coagulatosi in cinque grumi di diverse dimensioni. Il sacerdote diede allora notizia ai fedeli presenti in chiesa di ciò che era accaduto.

    Un'epigrafe, realizzata nel 1636, descrive così l'evento:

    «Circa gli anni del Signore settecento, in questa chiesa, allora sotto il titolo di San Loguntiano de' monaci di San Basilio, dubitò un monaco sacerdote se nell'hostia consecrata fusse veramente il corpo di Nostro Signore e nel vino il sangue. Celebrò messa, e, dette le parole della consecratione, vidde fatta carne l'hostia e sangue il vino. Fu mostrata ogni cosa a' circostanti et indi a tutto il popolo. La carne è ancora intiera et il sangue diviso in cinque parti dissuguali che tanto pesano tutte unite, quanto ciascuna separata. Si vede hoggi nello istesso modo in questa cappella, fatta da Gio. Francesco Valsecca a sue proprie spese l'anno del Signore MDCXXXVI.»

    Nel novembre del 1970, dietro richiesta dell'arcivescovo di Lanciano, monsignor  Perantoni, e del superiore provinciale dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali della regione Abruzzo, padre Bruno Luciani, i frati francescani di Lanciano, che custodivano le reliquie, decisero, con l'autorizzazione del Vaticano, di farle sottoporre ad analisi medico-scientifiche. Il compito venne affidato al dottor Linoli, primario del laboratorio di analisi cliniche e di anatomia patologica dell'ospedale di Arezzo - ordinario di anatomiaistologiachimica e microscopia clinica - e al dottor  Bertelli, ordinario di anatomia all'Università degli Studi di Siena.

    Il 4 marzo 1971 fu presentato uno studio dettagliato sulle analisi eseguite, dal titolo Ricerche istologiche, immunologiche e biochimiche sulla carne e sul sangue del Miracolo Eucaristico di Lanciano, nel quale il professor Linoli afferma che:

    1.   La carne «si dimostra appartenente al miocardio».

    2.   Il sangue «è risultato veramente tale».

    3.   La carne e il sangue sono di natura umana e appartengono all'emogruppo AB. lo stesso della Sacra sindone e del sacro sudario.

    4.   «Nel liquido di eluizione del sangue sono state dimostrate le proteine, frazionate nei rapporti percentuali che si hanno nel quadro siero-proteico del sangue fresco normale».

    Il gruppo sanguigno AB è lo stesso della Sindone. Non ci sono tracce di alcun tipo di conservante, ne' sale ne' altro.