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pitgeorge ha ricevuto una reazione da olti31 per l'aggiornamento : Signore sono pochi quelli che si salvano? Luca 13, 23 Carissim
Signore sono pochi quelli che si salvano? Luca 13, 23
Carissimi lettori vi offro questa mia riflessione su un tema spesso taciuto anzi quasi del tutto dimenticato eppure è il più importante per ogni essere umano : la salvezza eterna dell’anima.
Viviamo in un tempo in cui anche nella chiesa tale questione sembra del tutto irrilevante, infatti troppo spesso sia in modo diretto che implicito si fa passare il messaggio secondo il quale dopo la morte andremo tutti in Paradiso! Neanche a farlo di proposito in questi giorni un sacerdote che predica su Youtube ( non ne riporto il nome per delicatezza) mi ha risposto testualmente così “all’inferno ci vanno i peccati perché Dio salva i peccatori” lasciando intendere che alla fine siamo tutti salvi.
Questa idea di una salvezza automatica per tutti non solo è falsa ma anche eretica in quanto contraddice l’ insegnamento della chiesa e addirittura le stesse parole di Gesù e quindi del Figlio di Dio, Seconda Persona della Santissima Trinità.
Affermare che a tutti gli uomini dopo la morte sia riservato il Paradiso equivale a dire che nessuna anima creata corre il rischio di dannarsi e quindi che nessuno fino ad ora è mai andato all’inferno, nessuno vi andrà in futuro per cui lì vi sarebbe solo satana con gli angeli ribelli ( a meno che non si affermi che alla fine ci sarà un “condono” anche per loro perché no, dopo tutto Dio è misericordioso o no ?)
Dio è certamente misericordioso ma è anche giusto e la misericordia per essere accolta deve trovare un’anima che riconosce di aver peccato che si senta bisognosa di salvezza, per cui mediante un pentimento sincero e la supplica di essere perdonati si riceve la misericordia di Dio attraverso il sacramento della confessione ben fatta.
Non voglio dimostrare quindi l’ovvia eresia di un tale pseudo-cristianesimo ammantato di buonismo e di una distorta concezione della misericordia di Dio, vorrei piuttosto affrontare una questione diversa ossia “quanti sono quelli che vanno all’inferno?”
Sono un docente di matematica e, come tale, amo la logica il retto ragionamento e la deduzione delle affermazioni a partire dai dati sicuri in nostro possesso.
Partiamo dunque da quelli che sono i punti fermi, certi e assodati cioè il vangelo, il catechismo e la tradizione infine farò delle considerazioni personali conclusive.
Intanto vediamo secondo l’autentico insegnamento della chiesa quali sono le condizioni in conseguenza delle quali un’anima si danna : “morire in peccato mortale senza esserne pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da Lui per una nostra libera scelta”( numero 1033 del catechismo della chiesa cattolica).
Ovviamente non potremo mai sapere con certezza se un’anima si sia dannata oppure no (tranne il caso di Giuda Iscariota perché lo fa comprendere Gesù in modo chiarissimo) in quanto non sappiamo se magari negli ultimi istanti prima di morire tale anima abbia fatto un atto di sincera contrizione e abbia chiesto perdono a Dio come il buon ladrone sulla croce, tuttavia appare chiaro che questa terribile situazione sia possibile per ogni essere umano e questo è il primo dato incontestabile anche perché è ovvio che Dio ci lascia liberi di accoglierlo come Signore e Salvatore o di rifiutarlo.
Un giorno un tale, leggiamo nel capitolo 12 del vangelo di Luca chiese in modo esplicito a Gesù “ Signore sono pochi quelli che si salvano?” Per essere concreti è lo stesso che dire quanti sono quelli che vanno in Paradiso e quanti all’inferno ?
Naturalmente intendiamo per salvati anche tutti coloro i quali dovranno passare per il Purgatorio che poi costituiscono la quasi totalità dei salvati.
La domanda è esattamente la stessa che mi sto ponendo e sulla quale stiamo riflettendo insieme.
Da quando sono ragazzo ho sempre sentito commenti di questo passo in cui si afferma che Gesù non risponde alla domanda ma vi dimostrerò che non è assolutamente vero!
Esaminiamo con attenzione il testo della risposta e colleghiamoli a tutti i brani in cui si parla della stessa questione.
Disse loro: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno”. Luca 13,24.
La risposta in relazione alla quantità c’è non è vero che non c’è…infatti anche se non usa una percentuale matematica usa il pronome personale “molti”.
Vediamo il passo analogo in Matteo 7;13-14.
“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”
Scusate ma più chiaro di così non è possibile; ancora troviamo quello stesso “molti” contrapposto questa volta ai “pochi” che si salvano.
In un altro passo in cui Gesù parla del giudizio leggiamo ancora una volta “molti” contrapposto a “pochi” quando dice testualmente “Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti” (Matteo 22,14 ).
Risuonano drammatiche le parole di Gesù quando fa capire che anche tra coloro che avevano un rapporto di predilezione con il Signore, probabilmente consacrati, anche tra costoro ci sarà chi andrà nel fuoco eterno ( il primo dei suoi ministri ad inaugurare una sciagurata lista sarebbe stato uno dei dodici Giuda Iscariota) “Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità”
Notate quante volte ritorna il pronome “molti”.
Chi ha il coraggio ora di dire che Gesù non risponde alla domanda? Continuiamo ad approfondire la questione aggiungendo altre informazioni prima di trarre delle conclusioni.
Le parole di Nostro Signore non sono a caso, essendo Lui Figlio di Dio, abita in Lui la pienezza della luce e della verità, fatta questa premessa ricordo brevemente due episodi in cui Gesù utilizza anche dei valori numerici in relazione alla questione che stiamo affrontando; mi riferisco alla parabola delle 10 vergini in cui sono cinque stolte e cinque sagge, avrebbe potuto dire che otto erano sagge e due stolte o usare altre coppie di numeri la cui somma faccia 10. Nella parabola delle vergini dunque la metà di esse si danna, con la parabola dei servi e dei talenti va un po’ meglio in quanto uno su tre va all’inferno e se anche questa fosse all’incirca la stima delle anime che si perdono sarebbe comunque un numero elevato ( ed ecco che sarebbe comprensibile quel “molti”) poiché significa che su 10000 persone più di 3000 vanno alla dannazione eterna.
Per brevità non riporto tutti i contributi dati da mistici, santi, beati che hanno avuto visioni dell’inferno descritto come pieno di dannati ma non posso non ricordare almeno le apparizioni di Fatima (riconosciute dalla chiesa e quindi assolutamente certe) e quanto disse la santa Vergine sulla necessità di pregare per i poveri peccatori in quanto già a quel tempo ( siamo nel 1917 tempo in cui il senso religioso, la fede e i costumi erano assolutamente migliori rispetto alla nostra sciagurata epoca) tante erano le anime che si perdevano. Infine se non ci fosse la possibilità della dannazione, come oggi spesso si predica o si lascia intendere, per quale motivo la madre di Dio avrebbe insegnato la preghiera che ancor oggi si recita nel rosario “Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno”?
Conclusione
Certamente non possiamo stabilire con certezza matematica la percentuale delle anime che in questo momento sono dannate rispetto alla totalità delle anime create, nemmeno quante siano state in media durante i vari secoli di storia cristiana le anime che si sono dannate (anche se visti i tempi che corriamo è molto plausibile che il numero sia in costante crescita) tuttavia neanche possiamo falsificare il vangelo e le chiare parole di Nostro Signore Gesù Cristo che ha versato il Suo Sangue Preziosissimo per donarci la salvezza e distruggere i nostri peccati. Rimaniamo ancorati all’autentico magistero della chiesa certi che chiunque muore in grazia di Dio, pentendosi dei propri peccati e invocando con tutto il cuore la Misericordia del Signore Gesù certamente non si dannerà.
Desidero anche ricordare a tutti la grande e meravigliosa promessa fatta da Gesù all’umanità attraverso Santa Margherita Maria Alacoque “Io ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio cuore, che il mio amore Onnipotente, concederà la grazie della penitenza finale a tutti coloro che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi. Essi non morranno nella mia disgrazia, né senza aver ricevuto i santi sacramenti, e in quegli ultimi momenti il mio cuore darà loro un sicuro asilo.”
Fa o Signore, per intercessione della Vergine Maria e di San Michele, che vincendo il nemico della nostra salvezza, ognuno di noi accolga questo invito del Cuore di Gesù e si decida a vivere, almeno una volta nella vita, questa bellissima pratica con amore, con fede e umiltà profonda mettendo così al riparo la salvezza della propria anima.
Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
Piergiorgio Cesario
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da olti31 per l'aggiornamento : Signore sono pochi quelli che si salvano? Luca 13, 23 Carissim
Signore sono pochi quelli che si salvano? Luca 13, 23
Carissimi lettori vi offro questa mia riflessione su un tema spesso taciuto anzi quasi del tutto dimenticato eppure è il più importante per ogni essere umano : la salvezza eterna dell’anima.
Viviamo in un tempo in cui anche nella chiesa tale questione sembra del tutto irrilevante, infatti troppo spesso sia in modo diretto che implicito si fa passare il messaggio secondo il quale dopo la morte andremo tutti in Paradiso! Neanche a farlo di proposito in questi giorni un sacerdote che predica su Youtube ( non ne riporto il nome per delicatezza) mi ha risposto testualmente così “all’inferno ci vanno i peccati perché Dio salva i peccatori” lasciando intendere che alla fine siamo tutti salvi.
Questa idea di una salvezza automatica per tutti non solo è falsa ma anche eretica in quanto contraddice l’ insegnamento della chiesa e addirittura le stesse parole di Gesù e quindi del Figlio di Dio, Seconda Persona della Santissima Trinità.
Affermare che a tutti gli uomini dopo la morte sia riservato il Paradiso equivale a dire che nessuna anima creata corre il rischio di dannarsi e quindi che nessuno fino ad ora è mai andato all’inferno, nessuno vi andrà in futuro per cui lì vi sarebbe solo satana con gli angeli ribelli ( a meno che non si affermi che alla fine ci sarà un “condono” anche per loro perché no, dopo tutto Dio è misericordioso o no ?)
Dio è certamente misericordioso ma è anche giusto e la misericordia per essere accolta deve trovare un’anima che riconosce di aver peccato che si senta bisognosa di salvezza, per cui mediante un pentimento sincero e la supplica di essere perdonati si riceve la misericordia di Dio attraverso il sacramento della confessione ben fatta.
Non voglio dimostrare quindi l’ovvia eresia di un tale pseudo-cristianesimo ammantato di buonismo e di una distorta concezione della misericordia di Dio, vorrei piuttosto affrontare una questione diversa ossia “quanti sono quelli che vanno all’inferno?”
Sono un docente di matematica e, come tale, amo la logica il retto ragionamento e la deduzione delle affermazioni a partire dai dati sicuri in nostro possesso.
Partiamo dunque da quelli che sono i punti fermi, certi e assodati cioè il vangelo, il catechismo e la tradizione infine farò delle considerazioni personali conclusive.
Intanto vediamo secondo l’autentico insegnamento della chiesa quali sono le condizioni in conseguenza delle quali un’anima si danna : “morire in peccato mortale senza esserne pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da Lui per una nostra libera scelta”( numero 1033 del catechismo della chiesa cattolica).
Ovviamente non potremo mai sapere con certezza se un’anima si sia dannata oppure no (tranne il caso di Giuda Iscariota perché lo fa comprendere Gesù in modo chiarissimo) in quanto non sappiamo se magari negli ultimi istanti prima di morire tale anima abbia fatto un atto di sincera contrizione e abbia chiesto perdono a Dio come il buon ladrone sulla croce, tuttavia appare chiaro che questa terribile situazione sia possibile per ogni essere umano e questo è il primo dato incontestabile anche perché è ovvio che Dio ci lascia liberi di accoglierlo come Signore e Salvatore o di rifiutarlo.
Un giorno un tale, leggiamo nel capitolo 12 del vangelo di Luca chiese in modo esplicito a Gesù “ Signore sono pochi quelli che si salvano?” Per essere concreti è lo stesso che dire quanti sono quelli che vanno in Paradiso e quanti all’inferno ?
Naturalmente intendiamo per salvati anche tutti coloro i quali dovranno passare per il Purgatorio che poi costituiscono la quasi totalità dei salvati.
La domanda è esattamente la stessa che mi sto ponendo e sulla quale stiamo riflettendo insieme.
Da quando sono ragazzo ho sempre sentito commenti di questo passo in cui si afferma che Gesù non risponde alla domanda ma vi dimostrerò che non è assolutamente vero!
Esaminiamo con attenzione il testo della risposta e colleghiamoli a tutti i brani in cui si parla della stessa questione.
Disse loro: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno”. Luca 13,24.
La risposta in relazione alla quantità c’è non è vero che non c’è…infatti anche se non usa una percentuale matematica usa il pronome personale “molti”.
Vediamo il passo analogo in Matteo 7;13-14.
“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”
Scusate ma più chiaro di così non è possibile; ancora troviamo quello stesso “molti” contrapposto questa volta ai “pochi” che si salvano.
In un altro passo in cui Gesù parla del giudizio leggiamo ancora una volta “molti” contrapposto a “pochi” quando dice testualmente “Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti” (Matteo 22,14 ).
Risuonano drammatiche le parole di Gesù quando fa capire che anche tra coloro che avevano un rapporto di predilezione con il Signore, probabilmente consacrati, anche tra costoro ci sarà chi andrà nel fuoco eterno ( il primo dei suoi ministri ad inaugurare una sciagurata lista sarebbe stato uno dei dodici Giuda Iscariota) “Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità”
Notate quante volte ritorna il pronome “molti”.
Chi ha il coraggio ora di dire che Gesù non risponde alla domanda? Continuiamo ad approfondire la questione aggiungendo altre informazioni prima di trarre delle conclusioni.
Le parole di Nostro Signore non sono a caso, essendo Lui Figlio di Dio, abita in Lui la pienezza della luce e della verità, fatta questa premessa ricordo brevemente due episodi in cui Gesù utilizza anche dei valori numerici in relazione alla questione che stiamo affrontando; mi riferisco alla parabola delle 10 vergini in cui sono cinque stolte e cinque sagge, avrebbe potuto dire che otto erano sagge e due stolte o usare altre coppie di numeri la cui somma faccia 10. Nella parabola delle vergini dunque la metà di esse si danna, con la parabola dei servi e dei talenti va un po’ meglio in quanto uno su tre va all’inferno e se anche questa fosse all’incirca la stima delle anime che si perdono sarebbe comunque un numero elevato ( ed ecco che sarebbe comprensibile quel “molti”) poiché significa che su 10000 persone più di 3000 vanno alla dannazione eterna.
Per brevità non riporto tutti i contributi dati da mistici, santi, beati che hanno avuto visioni dell’inferno descritto come pieno di dannati ma non posso non ricordare almeno le apparizioni di Fatima (riconosciute dalla chiesa e quindi assolutamente certe) e quanto disse la santa Vergine sulla necessità di pregare per i poveri peccatori in quanto già a quel tempo ( siamo nel 1917 tempo in cui il senso religioso, la fede e i costumi erano assolutamente migliori rispetto alla nostra sciagurata epoca) tante erano le anime che si perdevano. Infine se non ci fosse la possibilità della dannazione, come oggi spesso si predica o si lascia intendere, per quale motivo la madre di Dio avrebbe insegnato la preghiera che ancor oggi si recita nel rosario “Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno”?
Conclusione
Certamente non possiamo stabilire con certezza matematica la percentuale delle anime che in questo momento sono dannate rispetto alla totalità delle anime create, nemmeno quante siano state in media durante i vari secoli di storia cristiana le anime che si sono dannate (anche se visti i tempi che corriamo è molto plausibile che il numero sia in costante crescita) tuttavia neanche possiamo falsificare il vangelo e le chiare parole di Nostro Signore Gesù Cristo che ha versato il Suo Sangue Preziosissimo per donarci la salvezza e distruggere i nostri peccati. Rimaniamo ancorati all’autentico magistero della chiesa certi che chiunque muore in grazia di Dio, pentendosi dei propri peccati e invocando con tutto il cuore la Misericordia del Signore Gesù certamente non si dannerà.
Desidero anche ricordare a tutti la grande e meravigliosa promessa fatta da Gesù all’umanità attraverso Santa Margherita Maria Alacoque “Io ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio cuore, che il mio amore Onnipotente, concederà la grazie della penitenza finale a tutti coloro che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi. Essi non morranno nella mia disgrazia, né senza aver ricevuto i santi sacramenti, e in quegli ultimi momenti il mio cuore darà loro un sicuro asilo.”
Fa o Signore, per intercessione della Vergine Maria e di San Michele, che vincendo il nemico della nostra salvezza, ognuno di noi accolga questo invito del Cuore di Gesù e si decida a vivere, almeno una volta nella vita, questa bellissima pratica con amore, con fede e umiltà profonda mettendo così al riparo la salvezza della propria anima.
Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
Piergiorgio Cesario
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da vitto071 per l'aggiornamento : Il nostro Re a Lui la gloria e la lode oggi e sempre!
Il nostro Re a Lui la gloria e la lode oggi e sempre!
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da vitto071 per l'aggiornamento : Salve a tutti vi chiedo di guardare con attenzione questa bellissima testimonianza pe
Salve a tutti vi chiedo di guardare con attenzione questa bellissima testimonianza perchè potrebbe essere di grande aiuto per voi ma anche per parenti, conoscenti amici, la Verità non può essere taciuta o nascosta chi l'ha trovata ha il dovere morale di indicarla a chi è ancora nella tempesta della vita perchè alla ricerca...mettetevi comodi e prendete 10 minuti per la vostra anima assetata di luce e di Verità. Un saluto affettuoso, il Signore vi accompagni per intercessione del gigante della fede di cui oggi si festeggia la nascita San Giovanni Battista, prega per noi
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da vitto071 per l'aggiornamento : Appello all’episcopato italiano e alle Istituzione della Repubblica “L' Italia ripud
Appello all’episcopato italiano e alle Istituzione della Repubblica
“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” così recita l’articolo 11 della Costituzione italiana.
Da quando è iniziata la guerra in Ucraina i nostri governi hanno fatto di questo articolo carta straccia perché è evidente che inviare armi all’Ucraina e sostenere in tutto la linea dichiaratamente bellicista della Nato equivale a favorire il conflitto che è conseguenza di una complessa controversia internazionale frutto della continua e costante espansione ad oriente della Nato dagli anni 90.
Risuonano drammaticamente profetiche le parole del compianto presidente Pertini che in un discorso al senato nel lontano 7 marzo 1949 in merito alla decisione relativa all’ingresso dell’Italia nella Nato disse :
“Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra ed abbiamo il dovere perciò di votare contro.
Ha ragione l’onesto amico Rocco di dire che, se oggi il vecchio Turati fosse qui con noi, voterebbe contro il Patto Atlantico e farebbe sentire da questa Aula ancora il suo grido pieno di passione e di angoscia: “Guerra al regno della guerra, morte al regno della morte!“. Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente. Non si illudano i federalisti di poter costruire sulla Unione europea la Federazione degli Stati uniti d’Europa; essi costruiranno una Santa Alleanza in funzione antisovietica, un’associazione di nazioni, quindi, che porterà in sé le premesse di una nuova guerra e non le premesse di una pace sicura e duratura. Noi siamo contro questo Patto Atlantico dato che esso è in funzione antisovietica. Perché non dimentichiamo, infatti, come invece dimenticano i vostri padroni di oltre Oceano, quello che l’Unione Sovietica ha fatto durante l’ultima guerra. Essa è la Nazione che ha pagato il più alto prezzo di sangue: 17 milioni di morti ha avuto. Senza il suo sforzo eroico le Potenze occidentali non sarebbero riuscite da sole a liberare l’Europa dalla dittatura nazifascista. Questo noi non dimentichiamo.
Onorevole Presidente del Consiglio, domenica scorsa a Venezia, in piazza San Marco, sono convenuti migliaia di partigiani da tutta l’Italia-uomini e donne- ed hanno manifestata precisa la loro volontà contro la guerra, contro il Patto Atlantico e per la pace. Questi partigiani anche un’altra volontà hanno manifestato, ed è questa: saranno pronti con la stessa tenacia, con la stessa passione con cui si sono battuti contro i nazisti, a battersi contro le forze imperialistiche straniere qualora domani queste tentassero di trasformare l’Italia in una base per le loro azioni criminali di guerra.
Per tutte queste ragioni noi voteremo contro il Patto Atlantico. Sentiamo che votando contro questo Patto, votiamo contro la guerra e per la pace, serbando fede, in questo modo, al mandato che abbiamo ricevuto dai nostri elettori. Votando contro il Patto sentiamo di compiere onestamente il nostro dovere di rappresentanti del popolo.”
L’espansione continua della Nato con la precisa volontà di farvi entrare addirittura l’Ucraina ha portato alla situazione in cui ci troviamo: ora come è possibile rileggere il discorso di Pertini senza rimanere ammutoliti, sembra che egli abbia fatto un viaggio nella macchina del tempo e poi, tornato nel 1949, si sia alzato in senato per pronunciare quelle drammatiche e ahimè profetiche parole!
Sarebbe bello inviare il testo del discorso a tutti i capi di Stato dei paesi dell’Unione Europea sarei molto curioso di vederne i volti e andrebbe inviato anche a Putin se fossimo delle persone oneste e amanti della verità, per non parlare del Presidente americano e dei vertici di questa “meravigliosa organizzazione che promuove la pace e la solidarietà tra i popoli” mediante “bombe democratiche e missili umanitari”.
Gli eventi di questi ultimi mesi segnano giganteschi passi in avanti verso una terza guerra mondiale mentre sembra che il compito dei media sia quello di minimizzare e narcotizzare l’opinione pubblica nascondendo un escalation sempre più evidente: missili a lunga gittata forniti dalla Nato all’Ucraina, la sconfitta sempre più evidente dell’Ucraina sul campo, discorsi sempre più frequenti sull’uso delle armi nucleari tattiche, accordi sempre più stretti tra Russia e Cina, tra Russia e Corea del Nord, corsa all’aumento delle spese militari…
Davanti alla storia della nostra amata Italia, questo governo e le Istituzioni si stanno assumendo una grandissima responsabilità nel seguire in modo sciagurato la linea dichiaratamente bellicista della Nato violando la Costituzione -come ho già spiegato prima- e andando contro la volontà dell’intero popolo italiano che non vuole assolutamente essere trascinato in un conflitto mondiale dalle conseguenze mille volte più disastrose delle due tragiche e sanguinose guerre del secolo scorso.
Infine voglio sottolineare, sembra che nessuno se ne sia accorto, che la volontà della Nato, che in Ucraina è addirittura diventata legge, è che non si debba mai e poi mai trattare con Putin, il che equivale a dire che si vuole lo scontro a tutti i costi in quanto non ci vuole una grande intelligenza per capire che esistono solo due vie o la mediazione diplomatica o la guerra fino all’ultimo proiettile e dato che la Russia, pur avendo mostrato la disponibilità ad un negoziato, si sente dire che l’unica strada è quella di risolvere la controversia con la guerra ( ecco dove risiede il tradimento della nostra Costituzione, in quanto stiamo appoggiando una linea di risoluzione di una controversia internazionale che utilizza e dichiara di voler utilizzare solo ed esclusivamente le armi come mezzo di risoluzione della stessa) significa di fatto che siamo diretti inevitabilmente verso la terza guerra mondiale.
Quello che vorrei far capire è che se non possiamo impedire agli Stati Uniti, all’Inghilterra, alla Francia e gli altri paesi di fare la guerra perché sono così desiderosi di vedere ancora più morte e distruzione, almeno che il nostro paese faccia un passo indietro non inviando più armi a Kiev ( con sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere utilizzato per il popolo italiano- a proposito per le armi i miliardi di euro ci sono, per la sanità, la scuola, le pensioni i soldi non ci sono mai-) discostandosi dalla volontà di sostenere lo scontro a tutti i costi e che si dichiari solo favorevole ad un immediato cessate il fuoco e all’apertura di una trattativa diplomatica; non possiamo esporre i nostri giovani al rischio di andare a morire perché ce lo chiede la Nato!
Aveva ragione Sandro Pertini, aveva ragione perfettamente, occorre fermarsi ora per salvare almeno la nostra Italia, non dimentichiamo cosa è accaduto il secolo scorso, questa corsa folle e demoniaca verso una guerra a tutti i costi ci ha portato sull’orlo di un precipizio, ora dobbiamo fare un passo indietro altrimenti sarà la fine e poi dopo inizieranno tutti a piagnucolare e a dire che nessuno poteva prevedere la catastrofe.
Questo mio accorato appello è rivolto in modo speciale ai vescovi italiani e per loro tramite alle Istituzioni
“Eccellenze reverendissime Dio vi ha costituiti pastori, ricordate quante volte nella storia vescovi coraggiosi e solitari hanno sventato pericoli e guerre con la loro azione per custodire e proteggere il popolo a loro affidato da Dio! Alzate la vostra voce, tutti insieme, per dire no alla guerra, basta con lo spargimento di sangue, il giudizio di Dio verrà per ciascuno di noi il giorno della nostra morte, coraggio alzatevi, andiamo! (Mc 14,42)”
Piergiorgio Cesario
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da antonio-21 per l'aggiornamento : Quando ho scritto il post precedente non potevo sapere della gigantesca aurora boreal
Quando ho scritto il post precedente non potevo sapere della gigantesca aurora boreale che è avvenuta ieri ed è stata visibile in mezza Europa...addirittura fino in Puglia...chi conosce le profezie di Fatima sa benissimo che la Madonna nel 1917 parlò di una grande luce nel cielo che sarebbe stato il segno dell'imminente secondo conflitto mondiale ed infatti la notte tra il 24 e il 25 Gennaio 1938 ci fu un'incredibile aurora boreale...preghiamo per l'Italia, convertiamoci, purtroppo i peccati hanno raggiunto il punto di non ritorno preghiamo con fede e amore e chiediamo umilmente perdono a Dio non solo per i peccati personali con cui abbiamo offeso il Signore ma anche per i peccati degli altri, offriamo riparazione e penitenza, facciamo piccoli sacrifici...adoriamo soprattutto Gesù Sacramentato
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da antonio-21 per l'aggiornamento : Oggi inizia la novena in preparazione al Santissimo Natale di Gesù, il Figlio di Dio
Oggi inizia la novena in preparazione al Santissimo Natale di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo per la nostra salvezza...c'è un grandissimo problema Gesù significa Dio salva, ma può salvare solo quegli uomini che riconoscono di essere bisognosi di essere salvati di essere redenti e purificati dal Suo Preziosissimo Sangue...la salvezza non è assolutamente qualcosa di automatico, cioè andiamo tutti in Paradiso...non è così...se non ci riconosciamo peccatori, bisognosi di essere salvati questa infinita Misericordia non ci raggiungerà per il nostro ostinato rifiuto...e non ha nessun senso farsi gli auguri...gli auguri e la festa sono pieni di significato quando si accoglie il Re dell'Universo nel nostro cuore, ci si confessa sinceramente, chiedendo umilmente perdono a Dio per tutti i nostri peccati e spalancando le porte al Re della Pace...auguri di cuore a tutti
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da antonio-21 per l'aggiornamento : E così è passato un altro anno, vogliamo ringraziare il Signore per il tempo che ci h
E così è passato un altro anno, vogliamo ringraziare il Signore per il tempo che ci ha donato ma nello steso tempo chiedere perdono per tutti i peccati, le indifferenze nei Suoi confronti, se ancora vogliamo agire di testa nostra senza capire che solo in Lui c'è la nostra vera libertà e il senso autentico della vita e della storia. Allora affidiamo a Gesù e alla Madonna Santissima questo nuovo anno 2024, che tutti noi (ovviamente me compreso ) possiamo davvero deciderci per un grande cammino di conversione ricordando che un giorno dovremo rispondere del tempo che ci è stato dato e rendere conto di ogni singolo giorno della nostra vita. A Colui che è il Re e Signore della storia e del tempo sia sempre onore, lode, gloria e benedizione !
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Scenda su tutti noi la benedizione del Signore su questo nuovo anno per intercessione
Scenda su tutti noi la benedizione del Signore su questo nuovo anno per intercessione del grande Papa Benedetto sedicesimo
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pitgeorge ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Scenda su tutti noi la benedizione del Signore su questo nuovo anno per intercessione
Scenda su tutti noi la benedizione del Signore su questo nuovo anno per intercessione del grande Papa Benedetto sedicesimo
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