• 52 anni
  • Ultima Visita

Mi piace un sacco

Sport Libri Cinema Musica Tv e Serie Tv Cucina Viaggi Running Calcetto Ballo Yoga Arte Moda Fotografia HI-Tech Natura e Animali Videogiochi

Visite recenti

17651 visite al Profilo

Chi seguo Vedi tutti

Singolo aggiornamento

Visualizza tutti gli aggiornamenti di pitgeorge

  1. Salve a tutti in questi giorni vi parlerò della Santissima Eucarestia del dono più grande che Gesù poteva farci e cioè Lui Stesso ! Solo Lui, in quanto Dio, poteva inventare un modo così sublime e nello stesso incredibile per continuare a rimanere con noi, e addirittura , SOLO quando siamo in grazia di Dio riceverLo nella nostra vita, nel nostro cuore. Si se andate a quel primo incontro alla vostra prima Comunione, è vero magari eravate un pò distratti dai parenti, amici, fotografi ma se riuscite a ricordare sicuramente  vi tornerà in mente una pace, una gioia del tutto particolari. Carissimi oggi il Cuore di Gesù è sempre più trafitto dall'indifferenza, dalla tiepidezza, e peggio ancora da quanti fanno la Comunione in stato di peccato grave, quanti abusi oggi più che mai compiuti anche per la mancanza di fede di tanti pastori che hanno osato toccare il Corpo Santissimo del Signore con i guanti monouso alla riapertura della messa con il popolo. Carissimi questa sera poichè è il primo venerdì del mese, dedicato al Cuore di Gesù, dopo questo breve pensiero vi posto un canto meraviglioso nel video che segue, è un inno composto da San Tommaso d'Aquino nel 1264 in occasione della prima festa del Corpus Domini...il testo è stupendo, pensate che lo hanno cantato decine di volte i santi attraverso i secoli e il Padre lo ascolta ogni volta che viene cantato accompagnato da questo immenso coro di anime che ci hanno preceduto. Vi allego anche il testo con la traduzione

    Adoro Te devote, latens Deitas,
    Quae sub his figuris/ vere latitas:
    Tibi se cor meum/ totum subiicit,
    Quia te contemplans/  totum deficit.

    Visus, tactus, gustus in te fallitur,
    Sed auditu solo/ tuto creditur.
    Credo quidquid dixit/ Dei Filius:
    Nil hoc verbo Veri/tatis verius.

    In cruce  latebat/ sola Deitas,
    At hic latet simul /et humanitas;
    Ambo tamen credens atque confitens,
    Peto quod petivit/ latro paenitens.

    Plagas, sicut Thomas, non intueor;
    Deum tamen meum/ te confiteor.

    Fac me tibi semper magis credere,
    In te spem habere,/ te diligere.

    O memoriale/ mortis Domini !
    Panis vivus, vitam/ praestans homini!
    Praesta meae menti de te vivere
    Et te illi semper/ dulce sapere.

    Pie pellicane, Iesu Domine,
    Me immundum munda tuo sanguine.
    Cuius una stilla salvum  facere
    Totum mundum quit ab omni scelere.

    Iesu, quem velatum/ nunc aspicio,
    Oro fiat illud/ quod tam sitio;
    Ut te revelata/ cernens facie,
    Visu sim beatus/ tuae gloriae.

     

     Amen.