- 84 anni
-
Ultima Visita
Più di un mese fa
Attività di reputazione
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Meno male che ci sei tu che intendi la profondità del mio sentire, del mio gi
Meno male che ci sei tu
che intendi la profondità
del mio sentire, del mio
gioire, e talvolta del mio
soffrire. Meno male che
che ci sei tu che mi doni il
tuo tempo, i tuoi pensieri
e le tue cure. Meno male
che ci sei tu che mi offri
tutto il tuo cuore.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da daliahnera per l'aggiornamento : Nocciola e argento sarebbe la tua chioma, se non la tingessi castana o corvina. M
Nocciola e argento sarebbe la tua chioma, se non la tingessi
castana o corvina. Ma ugualmente mi tiene al laccio. Né importa
se tu la sciolga al vento o la intrecci a coda di cavallo. Ugualmente
m’incendia l’anima e procura una piaga al mio cuore.
Serena e ancor bella è la tua fronte,ove appena compare qualche
grazioso solco che, a mo’ di vezzo, accende soave il mio petto.
Falci e saette son per me le tue ciglia. Languidi i tuoi occhi di Venere,
pur sempre ardenti, rapaci e rubelli. Ancor rosata è la tua bocca,
maliarda quando mi bacia e soave quando fa motto. candido
e lascivo il tuo seno bello, ancora mio tesoro e giardino ameno.
Vantano ancora bellezza e morbidezza le tue mani affusolate e calde.
Terra promessa, cielo limpido e mare di beltà tu sei ancora per me,
poi che non invecchi mai per davvero!
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Meno male che ci sei tu che intendi la profondità del mio sentire, del mio gi
Meno male che ci sei tu
che intendi la profondità
del mio sentire, del mio
gioire, e talvolta del mio
soffrire. Meno male che
che ci sei tu che mi doni il
tuo tempo, i tuoi pensieri
e le tue cure. Meno male
che ci sei tu che mi offri
tutto il tuo cuore.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Meno male che ci sei tu che intendi la profondità del mio sentire, del mio gi
Meno male che ci sei tu
che intendi la profondità
del mio sentire, del mio
gioire, e talvolta del mio
soffrire. Meno male che
che ci sei tu che mi doni il
tuo tempo, i tuoi pensieri
e le tue cure. Meno male
che ci sei tu che mi offri
tutto il tuo cuore.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : Meno male che ci sei tu che intendi la profondità del mio sentire, del mio gi
Meno male che ci sei tu
che intendi la profondità
del mio sentire, del mio
gioire, e talvolta del mio
soffrire. Meno male che
che ci sei tu che mi doni il
tuo tempo, i tuoi pensieri
e le tue cure. Meno male
che ci sei tu che mi offri
tutto il tuo cuore.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Carmen Torna la mia disperazione a te. Dopo aver tanto errato, oggi il mio amore to
Carmen
Torna la mia disperazione a te.
Dopo aver tanto errato, oggi il mio amore
torna al tuo fiero mutevole ardore,
più nulla chiede che la tua onestà.
In queste lunghe giornate d’affanno,
che senza lotta e senza pace vanno,
e senza la tua gaia crudeltà;
con la mia solitaria anima invisa,
ho sognato pur io d’averti uccisa,
per l’ebbrezza di piangere su te.
Incolpabile amica, austera figlia
d’amore, se la vita oggi t’esiglia,
con la musica ancora vieni a me.
Geloso sono non di don josè,
non d’Escamillo; di chi prima un canto
sciolse alla tua purezza ed al tuo santo
coraggio incontro alla tua verità.
Né tu forse da me vivi lontana,
da me che all’amor tuo faccio ritorno,
e non cerco a Siviglia il tuo soggiorno.
Solo vagavo il mattino di un giorno
di festa, e tra la folla oscura e vana
tu m’apparivi in una popolana
di Firenze; la tua mano era stesa
a sollevare le tende di una chiesa,
le gialle e rosse tende sull’entrata.
Parevi stanca, parevi ammalata,
ma t’ho riconosciuta io che t’ho amata.
Io che a fatica ho rattenuto un grido,
mi sono meritato un tuo sorriso,
-
fel55 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : “ Cuore mio “ – Ti ripeto al Risveglio di ogni Mattino, Anche senza parole. “ Dolce c
“ Cuore mio “ –
Ti ripeto al
Risveglio di ogni
Mattino,
Anche senza parole.
“ Dolce compagna
Di un’intera vita “-
Vorrei ripeterti
Anche quando fuori
Non splende il sole
E ti svegli stanca
E di nero umore.
Vorrei che ogni Mattino
Fosse un nostro inno
All’amore,
Quello che mai muore
Pur fra tante
difficoltà.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : UNGARETTI Nostalgia Quando la notte è a svanire poco prima di primavera e di
UNGARETTI
Nostalgia
Quando
la notte è a svanire
poco prima di primavera
e di rado
qualcuno passa
Su Parigi s’addensa
un oscuro colore
di pianto
In un canto
di ponte
contemplo
l’illimitato silenzio
di una ragazza
tenue
Le nostre
malattie si fondono
E come portati via
si rimane
( 28settembre1916 )
Allegria di naufragi
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare
( 14febbraio1917 )
-
fel55 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : UNGARETTI Nostalgia Quando la notte è a svanire poco prima di primavera e di
UNGARETTI
Nostalgia
Quando
la notte è a svanire
poco prima di primavera
e di rado
qualcuno passa
Su Parigi s’addensa
un oscuro colore
di pianto
In un canto
di ponte
contemplo
l’illimitato silenzio
di una ragazza
tenue
Le nostre
malattie si fondono
E come portati via
si rimane
( 28settembre1916 )
Allegria di naufragi
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare
( 14febbraio1917 )
-
fel55 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : UNGARETTI Nostalgia Quando la notte è a svanire poco prima di primavera e di
UNGARETTI
Nostalgia
Quando
la notte è a svanire
poco prima di primavera
e di rado
qualcuno passa
Su Parigi s’addensa
un oscuro colore
di pianto
In un canto
di ponte
contemplo
l’illimitato silenzio
di una ragazza
tenue
Le nostre
malattie si fondono
E come portati via
si rimane
( 28settembre1916 )
Allegria di naufragi
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare
( 14febbraio1917 )
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : MONTALE Clizia dice Sebbene mezzo secolo sia scorso potremo facilmente ritrovare
MONTALE
Clizia dice
Sebbene mezzo secolo sia scorso
potremo facilmente ritrovare
il bovindo nel quale si stette ore
spulciando il monsignore delle pulci.
Sul tetto un usignolo si sgolava
Ma non ebbe successo. Quanto al gergo
delle sagre del popolo o a quello
delle commedie o farse vive solo
in tradizioni orali, se con noi fosse
come un giorno un maestro del sermone umile
nonché del bronzeo della patrologia,
tutto sarebbe facile. Ma dove
sarà quel giorno e dove noi?
Se esiste un cielo e in esso molte lingue,
la sua fama d’interprete salirebbe
in altri cerchi ancora e il puzzle sarebbe
peggiore che all’inferno di noi sordomuti.
Clizia nel ‘34
Sempre allungata
sulla “ chaise songue “
della veranda
che dava sul giardino,
un libro in mano forse già da allora
vite di santi semisconosciuti
e poeti barocchi di scarsa reputazione
non era amore quello
era come oggi e sempre
venerazione.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da daliahnera per l'aggiornamento : UNGARETTI Giugno Quando mi morirà questa notte e come un altro potrò guardarla e mi
UNGARETTI
Giugno
Quando
mi morirà
questa notte
e come un altro
potrò guardarla
e mi addormenterò
al fruscio
delle onde
che finiscono
di avvoltolarsi
alla cinta di gaggie
della mia casa
sul mare
Quando mi risveglierò
nel tuo corpo
che si modula
come la voce dell’usignolo
che si estenua
come il colore
del grano maturo
nella lucentezza
E nella trasparenza
dell’acqua
la tua pelle d’europea
gentile come le ali delle farfalle
si brinerà
di macchioline more
e mi soffocherai
come una pantera
librata
dalle lastre
squillanti
dell’aria
E socchiuderai
le palpebre
e vedremo
il nostro amore
reclinarsi
dolce
come la sera
mentre sopraggiunge
e le mie pupille
si tufferanno
nell’orizzonte di bitume
delle tue iridi
E ora il sereno
è chiuso
come a quest’ora
i gelsumini
nel mio paese
d’Africa
lontano
Tutto
diluisce
e scompare
in questa oscurità
E ho perduto
Il sonno
e oscillo
come una lucciola
al canto
di una strada
Quando
mi morirà
questa notte
( ……) il5 luglio1917
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : MONTALE Clizia dice Sebbene mezzo secolo sia scorso potremo facilmente ritrovare
MONTALE
Clizia dice
Sebbene mezzo secolo sia scorso
potremo facilmente ritrovare
il bovindo nel quale si stette ore
spulciando il monsignore delle pulci.
Sul tetto un usignolo si sgolava
Ma non ebbe successo. Quanto al gergo
delle sagre del popolo o a quello
delle commedie o farse vive solo
in tradizioni orali, se con noi fosse
come un giorno un maestro del sermone umile
nonché del bronzeo della patrologia,
tutto sarebbe facile. Ma dove
sarà quel giorno e dove noi?
Se esiste un cielo e in esso molte lingue,
la sua fama d’interprete salirebbe
in altri cerchi ancora e il puzzle sarebbe
peggiore che all’inferno di noi sordomuti.
Clizia nel ‘34
Sempre allungata
sulla “ chaise songue “
della veranda
che dava sul giardino,
un libro in mano forse già da allora
vite di santi semisconosciuti
e poeti barocchi di scarsa reputazione
non era amore quello
era come oggi e sempre
venerazione.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da daliahnera per l'aggiornamento : Nocciola e argento sarebbe la tua chioma, se non la tingessi castana o corvina. M
Nocciola e argento sarebbe la tua chioma, se non la tingessi
castana o corvina. Ma ugualmente mi tiene al laccio. Né importa
se tu la sciolga al vento o la intrecci a coda di cavallo. Ugualmente
m’incendia l’anima e procura una piaga al mio cuore.
Serena e ancor bella è la tua fronte,ove appena compare qualche
grazioso solco che, a mo’ di vezzo, accende soave il mio petto.
Falci e saette son per me le tue ciglia. Languidi i tuoi occhi di Venere,
pur sempre ardenti, rapaci e rubelli. Ancor rosata è la tua bocca,
maliarda quando mi bacia e soave quando fa motto. candido
e lascivo il tuo seno bello, ancora mio tesoro e giardino ameno.
Vantano ancora bellezza e morbidezza le tue mani affusolate e calde.
Terra promessa, cielo limpido e mare di beltà tu sei ancora per me,
poi che non invecchi mai per davvero!
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : MONTALE Clizia dice Sebbene mezzo secolo sia scorso potremo facilmente ritrovare
MONTALE
Clizia dice
Sebbene mezzo secolo sia scorso
potremo facilmente ritrovare
il bovindo nel quale si stette ore
spulciando il monsignore delle pulci.
Sul tetto un usignolo si sgolava
Ma non ebbe successo. Quanto al gergo
delle sagre del popolo o a quello
delle commedie o farse vive solo
in tradizioni orali, se con noi fosse
come un giorno un maestro del sermone umile
nonché del bronzeo della patrologia,
tutto sarebbe facile. Ma dove
sarà quel giorno e dove noi?
Se esiste un cielo e in esso molte lingue,
la sua fama d’interprete salirebbe
in altri cerchi ancora e il puzzle sarebbe
peggiore che all’inferno di noi sordomuti.
Clizia nel ‘34
Sempre allungata
sulla “ chaise songue “
della veranda
che dava sul giardino,
un libro in mano forse già da allora
vite di santi semisconosciuti
e poeti barocchi di scarsa reputazione
non era amore quello
era come oggi e sempre
venerazione.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : Se tu osservi il dorso delle mie mani, scorgi lo spartiacque cui giunsi al mi
Se tu osservi
il dorso delle mie mani,
scorgi lo spartiacque
cui giunsi al mio ottantesimo :
a mancino quasi nulla a variante,
a destra le prime maculazioni
prenunzie di cascume o, per lo meno,
di declino.
Dunque a mezzo tra speranza di vita
e tuffo nel vuoto, certo prima di te.
Fa’, o divina, che nulla sia sprecato,
però, di quel guizzo che rimane
di vera vita,
prima che sia troppo tardi.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : MONTALE Clizia dice Sebbene mezzo secolo sia scorso potremo facilmente ritrovare
MONTALE
Clizia dice
Sebbene mezzo secolo sia scorso
potremo facilmente ritrovare
il bovindo nel quale si stette ore
spulciando il monsignore delle pulci.
Sul tetto un usignolo si sgolava
Ma non ebbe successo. Quanto al gergo
delle sagre del popolo o a quello
delle commedie o farse vive solo
in tradizioni orali, se con noi fosse
come un giorno un maestro del sermone umile
nonché del bronzeo della patrologia,
tutto sarebbe facile. Ma dove
sarà quel giorno e dove noi?
Se esiste un cielo e in esso molte lingue,
la sua fama d’interprete salirebbe
in altri cerchi ancora e il puzzle sarebbe
peggiore che all’inferno di noi sordomuti.
Clizia nel ‘34
Sempre allungata
sulla “ chaise songue “
della veranda
che dava sul giardino,
un libro in mano forse già da allora
vite di santi semisconosciuti
e poeti barocchi di scarsa reputazione
non era amore quello
era come oggi e sempre
venerazione.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : MONTALE Clizia dice Sebbene mezzo secolo sia scorso potremo facilmente ritrovare
MONTALE
Clizia dice
Sebbene mezzo secolo sia scorso
potremo facilmente ritrovare
il bovindo nel quale si stette ore
spulciando il monsignore delle pulci.
Sul tetto un usignolo si sgolava
Ma non ebbe successo. Quanto al gergo
delle sagre del popolo o a quello
delle commedie o farse vive solo
in tradizioni orali, se con noi fosse
come un giorno un maestro del sermone umile
nonché del bronzeo della patrologia,
tutto sarebbe facile. Ma dove
sarà quel giorno e dove noi?
Se esiste un cielo e in esso molte lingue,
la sua fama d’interprete salirebbe
in altri cerchi ancora e il puzzle sarebbe
peggiore che all’inferno di noi sordomuti.
Clizia nel ‘34
Sempre allungata
sulla “ chaise songue “
della veranda
che dava sul giardino,
un libro in mano forse già da allora
vite di santi semisconosciuti
e poeti barocchi di scarsa reputazione
non era amore quello
era come oggi e sempre
venerazione.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da theoldandthesea per l'aggiornamento : MONTALE Clizia dice Sebbene mezzo secolo sia scorso potremo facilmente ritrovare
MONTALE
Clizia dice
Sebbene mezzo secolo sia scorso
potremo facilmente ritrovare
il bovindo nel quale si stette ore
spulciando il monsignore delle pulci.
Sul tetto un usignolo si sgolava
Ma non ebbe successo. Quanto al gergo
delle sagre del popolo o a quello
delle commedie o farse vive solo
in tradizioni orali, se con noi fosse
come un giorno un maestro del sermone umile
nonché del bronzeo della patrologia,
tutto sarebbe facile. Ma dove
sarà quel giorno e dove noi?
Se esiste un cielo e in esso molte lingue,
la sua fama d’interprete salirebbe
in altri cerchi ancora e il puzzle sarebbe
peggiore che all’inferno di noi sordomuti.
Clizia nel ‘34
Sempre allungata
sulla “ chaise songue “
della veranda
che dava sul giardino,
un libro in mano forse già da allora
vite di santi semisconosciuti
e poeti barocchi di scarsa reputazione
non era amore quello
era come oggi e sempre
venerazione.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da daliahnera per l'aggiornamento : Amore, non voglio perderti, e non per istinto maschilista di possesso o per ins
Amore,
non voglio perderti,
e non per istinto maschilista
di possesso o per insana gelosìa,
come talora sembra
tu voglia dirmi.
Invero non potrei fare a meno
di te,
chè sei il respiro della mia anima,
il senso della vita mia,
la compagna da cui mai
potrei separarmi,
se non a rischio
di profonda depressione
e disprezzo della vita stessa.
Amore,
continua ad amarmi
com’io ti amo,
e sempre più.
Che nemmeno l’aldilà
ci separi!
-
fel55 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Bocca aulente più che rosa, petto eburneo odoroso, volto bello luminoso più che
Bocca aulente più che rosa,
petto eburneo odoroso,
volto bello
luminoso più che sole di maggio,
persona tutta
armoniosa.
E’ questo il gran valore
della mia sposa.
Ma più ancora
La saggezza della mente sua
E i suoi infallibili consigli.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da chiaraoscura4 per l'aggiornamento : Ormai m’è agevole iI mio sogno ricorrente. E’ certo. Sia pure sotto mentite spoglie
Ormai m’è agevole
iI mio sogno ricorrente.
E’ certo.
Sia pure sotto
mentite spoglie,
hai ridestato
lo schianto dell’abbandono,
il dolore e la disperazione
sempre vivi
nella mia fragile esistenza.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da chiaraoscura4 per l'aggiornamento : Ormai m’è agevole iI mio sogno ricorrente. E’ certo. Sia pure sotto mentite spoglie
Ormai m’è agevole
iI mio sogno ricorrente.
E’ certo.
Sia pure sotto
mentite spoglie,
hai ridestato
lo schianto dell’abbandono,
il dolore e la disperazione
sempre vivi
nella mia fragile esistenza.
-
fel55 ha ricevuto una reazione da chiaraoscura4 per l'aggiornamento : DI GIACOMO Tutto si scorda Tutto, tutto si scorda, tutto o si cambia o muore; e
DI GIACOMO
Tutto si scorda
Tutto, tutto si scorda,
tutto o si cambia o muore;
e una chitarra è amore
che non ha una sola corda.
Oggi sei tu; domani,
forse, un’altra sarà;
e poi un’altra, chissà,
se tempo ci rimane.
Occhi celesti o neri,
colore di giglio o di rosa,
sempre, sempre una sola cosa,
sempre gli stessi sospiri!
Se, sospirando, io dico :
“ Quanto mi sei costata! “,
tale e quale a qualche altra
tu sospiri con me…
Tutto, tutto si scorda,
tutto o si cambia o muore,
e una chitarra è amore,
che non ha una sola corda.
Ma, tremando,questa mano
certe volte si scorda :
e torna la prima corda
a tentare, piano piano.
E un sogno che desta
tante cose, o addormentate,
o lontane, o finite,
esce da sotto a queste dita…
-
fel55 ha ricevuto una reazione da chiaraoscura4 per l'aggiornamento : CASTELSARACENO Ecco un’altra meraviglia Della Terra dei Lucani. Castelsaracen
CASTELSARACENO
Ecco un’altra meraviglia
Della Terra dei Lucani.
Castelsaraceno, pittoresco
“ Paese dei due Parchi “:
Ad occidente l’Alpi boscoso del Pollino,
ad oriente il calvo monte Raparo
ai margini del Parco della Val D’Agri – Lagonegrese.
Habitat di lupi, aquile e gufi reali, falconi,
lontre e picchi neri.
E regno di faggeti, castagneti e pini loricati
Che somigliano al nostro amore corazzato
Contro il tempo vorace.
Ah, se fossimo ancor in età giovanile!
Saremmo ai piedi della compatta cascata
Del Torrente Racanello
E immersi nel laghetto sottostante
Come timida ninfa tu
E fauno famelico io.
Ci basta aver risalito la china
Che porta al bosco delle novelle castagne,
da noi raccolte con rito quasi religioso.
E aver assistito al taglio del tronco
Che s’eleva come “antenna”,
trofeo per l’ardito fortunato
che ne farà legna per l’imminente inverno
come da atavica consuetudine.
E ci ha dato felicità di coppia,
al rientro in pullman,
tenere stretta la tua eburnea mano
tra le mie amorevoli mani.