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3°B di un I.T.C.
Una classe di classici figli di...
Ho dubbi amletici tipici dei 16
Essere o non essere patetici?
Eh si, ho gli occhiali spessi, vedessi
Amici che spesso mi chiamano Nessy
Indefessi mi pressano come uno stencil
Bud Spencer e Terence Hill repressi
Con grossi limiti ma imbottiti di bicipiti
Da divi che invidi, vengono i brividi
Se per fare i fighi lasciano lividi
Non vivo di pallone, non parlo di figone
Non indosso vesti buone
Quindi sono fuori da ogni discussione
No, non mi conoscono ma tirano
Le loro nocche sul mio profilo da Cyrano
Se sei violento, tutti qua dentro ti stimano
Se sei mite, di te ridono come di Totò
Però chi è mansueto come me, sa che
Quando le palle si fanno cubiche
Come un kamikaze che si fa di sakè
Metto a fuoco intorno a me
Trovo molto interessante
La mia parte intollerante
Che mi rende rivoltante
Tutta questa bella gente
Affianco al mio banco un hippoppettaro
Sniffa polvere da sparo
Dice che un tipo è capace per quanti buchi ha nel torace
Lo capisco ma preferisco Karol
A dischi di artisti muscolosi
Orgogliosi dei loro trascorsi malavitosi
Vanitosi ripresi con pose da bellicosi
Mentre io sono fiacco ed ho la mononucleosi
Studio in una classe di rissosi
Eccitati dai globuli rossi manco fossero Bela Lugosi
Tieni presente che sono commosso Cerebralmente da gesti eccessivamente affettuosi
A 16 anni le opzioni sono 2 visto che
O diventi pugile o diventi come me
Che sono debole, che non ho regole
Che ho roba demodè, che detesto il cliché
Dell'uomo che non deve chiedere mai
Dato che se non chiedi non sai
Dato che adoro Wharol e Wilde
Dato che se mi cerchi mi troverai
Nel viavai di un gay pride
Ma sappi che se mi provocherai sono guai
Dottor Jackill diventa Mr Hide
E t' ammazza stecchito col Raid
Trovo molto interessante
La mia parte intollerante
Che mi rende rivoltante
Tutta questa bella gente
Cari professori miei, io vorrei
Che in giro ci fossero
Meno bulli del cazzo e più gay
Più dreadlock e meno monclair
Più Stratocaster e meno DJ
Chiama la strega di Blair
Che ho un progetto in mente
Rimanere sempre adolescente
Io sono molto calmo ma nella mente
Ho un virus latente incline ad azioni violente
Si sente sempre più spesso
Che sono un pazzo depresso
Meglio depressi che stronzi del tipo "me ne fotto"
Perché non dicono "io mi interesso"?
Che si inculino un cipresso, dunque
Tanto il mio destino è stare solo con chiunque
Alle bestie regalerò i miei sorrisi
Come Francesco d'Assisi e Pippi Calzelunghe
Trovo molto interessante
La mia parte intollerante
Che mi rende rivoltante
Tutta questa bella gente
Trovo molto interessante
La mia parte intollerante
Che mi rende rivoltante
Tutta questa bella gente
Trovo molto interessante
La mia parte intollerante
Trovo molto interessante
La mia parte intollerante
Trovo molto interessante
La mia parte intollerante
Trovo molto interessante
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io l'ho visto ad un festival tanti anni fa...un genio!
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Figurati!
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Il corvo
Era una cupa mezzanotte e mentre stanco meditavo
Su bizzarri volumi di un sapere remoto,
Mentre, il capo reclino, mi ero quasi assopito,
D'improvviso udii bussare leggermente alla porta.
"C'è qualcuno" mi dissi " che bussa alla mia porta
Solo questo e nulla più. "
Ah, ricordo chiaramente quel dicembre desolato,
Dalle braci morenti scorgevo i fantasmi al suolo.
Bramavo il giorno e invano domandavo ai miei libri
Un sollievo al dolore per la perduta Lenore,
La rara radiosa fanciulla che gli angeli chiamano Lenore
E che nessuno, qui, chiamerà mai più.
E al serico, triste, incerto fruscio delle purpuree tende
Rabbrividivo, colmo di assurdi tenori inauditi,
Ebbene ripetessi, per acquietare i battiti del cuore:
"È qualcuno alla porta, che chiede di entrare,
Qualcuno attardato, che mi chiede di entrare.
Ecco: è questo e nulla più"
Poi mi feci coraggio e senza più esitare
"Signore, " dissi "o Signora, vi prego, perdonatemi,
Ma ero un po' assopito ed il vostro lieve tocco,
Il vostro così debole bussare mi ha fatto dubitare
Di avervi veramente udito". Qui spalancai la porta:
C'erano solo tenebre e nulla più. "
Nelle tenebre a lungo, gli occhi fissi in profondo,
Stupefatto, impaurito sognai sogni che mai
Si era osato sognare: ma nessuno violò
Quel silenzio e soltanto una voce, la mia,
Bisbigliò la parola "Lenore" e un eco rispose:
"Lenore". Solo quello e nulla più.
Rientrai nella mia stanza, l'anima che bruciava.
Ma ben presto, di nuovo, si udì battere fuori,
E più forte di prima. "Certo" dissi "è qualcosa
Proprio alla mia finestra: esplorerò il mistero,
Renderò pace al cuore, esplorerò il mistero.
Ma è solo il vento, nulla più. "
Allora spalancai le imposte e sbattendo le ali
Entrò un Corvo maestoso dei santi tempi antichi
Che non fece un inchino, né si fermò un istante.
E con aria di dame o di gran gentiluomo
Si appollaiò su un busto di Palladie sulla porta
Si posò, si sedette, e nulla più.
Poi quell'uccello d'ebano, col suo austero decoro,
Indusse ad un sorriso le mie fantasie meste,
"Perché" dissi "rasata sia la tua cresta, un vile
Non sei, orrido, antico Corvo venuto da notturne rive.
Qual è il tuo nome nobile sulle plutonie rive? "
Disse il Corvo: "Mai più".
Ma quel corvo posato solitario sul placido busto,
Come se tutta l'anima versasse in quelle parole,
Altro non disse, immobile, senza agitare piuma,
Finché non mormorai: "Altri amici di già sono volati via:
Lui se ne andrà domani, volando con le mie speranze"
Allora disse il Corvo: "Mai più".
Trasalii al silenzio interrotto da un dire tanto esatto,
"Parole" mi dissi "che sono la sua scorta sottratta
A un padrone braccato dal Disastro, perseguitato
Finché un solo ritornello non ebbe i suoi canti,
Un ritornello cupo, i canti funebri della sua speranza:
Mai, mai più".
Rasserenando ancora il Corvo le mie fantasie,
Sospinsi verso di lui, verso quel busto e la porta,
Una poltrona dove affondai tra fantasie diverse,
Pensando cosa mai l'infausto uccello del tempo antico.
Cosa mai quel sinistro, infausto e torvo anomale antico
Potesse voler dire gracchiando "Mai più".
Sedevo in congetture senza dire parola
All'uccello i cui occhi di fuoco mi ardevano in cuore;
Cercavo di capire, chino il capo sul velluto
Dei cuscini dove assidua la lampada occhieggiava,
Sul viola del velluto dove la lampada luceva
E che purtroppo Lei non premerà mai più.
Parve più densa l'aria, profumata da un occulto
Turibolo, oscillato da leggeri serafini
Tintinnanti sul tappeto. "Infelice" esclamai "Dio ti manda
Un nepente dagli angeli a lenire il ricordo di Lei,
Dunque bevilo e dimentica la perduta tua Lenore! "
Disse il Corvo "Mai più".
"Profeta, figlio del male e tuttavia profeta, se uccello
Tu sei o demonio, se il maligno" io dissi "ti manda
O la tempesta, desolato ma indomito su una deserta landa
Incantata, in questa casa inseguita dall'Onore,
Io ti imploro, c'è un balsamo, dimmi, un balsamo in Galaad? "
Disse il Corvo: "Mai più".
"Profeta, figlio del male e tuttavia profeta, se uccello
Tu sei o demonio, per il Cielo che si china su noi,
Per il Dio che entrambi adoriamo, dì a quest'anima afflitta
Se nell'Eden lontano riavrà quella santa fanciulla,
La rara raggiante fanciulla che gli angeli chiamano Lenore".
Disse il Corvo: "Mai più".
"Siano queste parole d'addio" alzandomi gridai
"uccello o creatura del male, ritorna alla tempesta,
Alle plutonie rive e non lasciare una sola piuma in segno
Della tua menzogna. Intatta lascia la mia solitudine,
Togli il becco dal mio cuore e la tua figura dalla porta"
Disse il Corvo: "Mai più".
E quel Corvo senza un volo siede ancora, siede ancora
Sul pallido busto di Pallade sulla mia porta.
E sembrano i suoi occhi quelli di un diavolo sognante
E la luce della lampada getta a terra la sua ombra.
E l'anima mia dall'ombra che galleggia sul pavimento
Non si solleverà "Mai più" mai più.-
Adoro!
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Sentita dal vivo...ha una voce spaziale sta ragazza!!
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wow.. adoro i muse e in concerto sono spettacolari!
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Chissà che bella giornata! Sono d'accordo con te, anche se provanti, le camminate in mezzo alla natura sono rigeneranti per corpo e mente
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Questa l'avrete sentita tutti nella versione originale se avete visto il film Trainspotting...
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mi fai impzzire cosi!
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Ciao ho letto il tuo blog Nubi e chiarori.... mi è piaciuto molto! Magari hai ragione, bisogna solo affrontare sta tempesta, che a me pare infinita, però se dopo davvero posso riassaporare la felicità...Non che ne sia valsa la pena passare l'inferno se dopo puoi vedere il paradiso, però lo si affronta nell'attesa di quel cambiamento ...giusto?
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