• Uomo
  • 70 anni
  • Ultima Visita

Su di me

  • Compleanno
    4 Marzo
  • Segno Zodiacale
    Pesci

Mi piace un sacco

Sport Libri Cinema Musica Tv e Serie Tv Cucina Viaggi Running Calcetto Ballo Yoga Arte Moda Fotografia HI-Tech Natura e Animali Videogiochi

Visite recenti

80186 visite al Profilo

Chi seguo Vedi tutti

Singolo aggiornamento

Visualizza tutti gli aggiornamenti di azdgl0

  1. Correzione di piccoli  particolari ed imperfezioni nel testo in italiano sfuggiti per la fretta nel post precedente.

     

    Il procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 del Dott. Giuseppe Cotellessa, che è un procedimento fisico-matematico che unifica energia-spazio-tempo in un unico grafico tridimensionale per l'interpretazione oggettiva della realtà, ha consentito come una delle prime applicazioni a livello di teoria di comprendere l'esistenza di gravi e importanti lacune ed errori nell'interpretazione dei fenomeni fondamentali alla base delle leggi e principi fondamentali attuali della fisica.

    Il principio fondamentale della fisica è che si possa definire nel modo più generale quantità di moto la variazione di qualunque forma di energia rispetto allo spazio, al tempo o ad una qualsiasi combinazione delle grandezze spazio e tempo.

    Il principio di conservazione della quantità di moto è conseguenza della combinazione di due proprietà

    1) Principio di conservazione dell'energia


    2) Quantità di moto è legata alla variazione di energia in quanto è una sua derivata rispetto allo spazio, al tempo o ad una combinazione di spazio e tempo.

    Sir. Isaac Newton ha definito come grandezza quantità di moto l'espressione q.

    1) q = mv

    Tuttavia non ha compreso che la quantità di moto può essere ottenuta come derivata rispetto al tempo dell'energia potenziale o come derivata rispetto alla velocità dell'energia cinetica.

    Secondo Newton l'espressione della quantità di moto è solo mv.

    Inoltre un rilievo importante è che per Newton la quantità di moto non è una forza.

    Questi limiti di mancata comprensione della legge fondamentale della fisica è alla base dello sviluppo di un modello interpretativo che comporta come conseguenza una errata visione della realtà del mondo reale.

    La più evidente contraddizione del modello di fisica attuale è che la quantità di moto non è una forza mentre la forza centripeta è una forza anche se è considerata una forza fittizia.

    Secondo l'originale visione del Dott. Giuseppe Cotellessa sia mv (definità quantità di moto) (ricavabile secondo la visione del Dott. Giuseppe Cotellessa come derivata rispetto alla velocità dell'energia cinetica traslazionale 1/2mv2)  che mv2/r definita come forza centripeta in fisica classica ( ricavabile secondo la visione del Dott. Giuseppe Cotellessa come derivata rispetto allo spazio (raggio) r dell'energia cinetica di rotazione di un corpo nel moto circolare uniforme 1/2Iω2) sono definibili entrambe come quantità di moto e sono forze.
    Anche Iω rappresenta una quantità di moto angolare ottenuta come derivata dell'energia cinetica angolare 1/2Iω2 rispetto alla velocità angolare ω.

    dove:

     I = mr2 è il momento di inerzia
    ω = v/r è la velocità angolare


    Quindi secondo l'originale visione del Dott. Giuseppe Cotellessa la quantità di moto non coincide sempre con l'espressione mv come ha affermato Newton ma può avere diverse espressioni matematiche, sono sempre forze e soddisfano ai principi di conservazione della quantità di moto.

    Come le quantità di moto sono vettori è molto importante conoscere anche la direzione e verso come l'intensità

    La derivata delle quantità di moto  rispetto al tempo dà origine a forze del tipo

    f=ma.

    E' ovvio che non sempre l'espressione di questo tipo di forze è uguale all'espressione ma

    Per esempio se consideriamo l'espressione fc = mv2/r che secondo Newton è una forza e secondo il Dott. Giuseppe Cotellessa è configurabile come quantità di moto, avremo teoricamente la generazione di forze nuove mai ipotizzate in fisica del tipo

    f = d(mv2/r)/dt

    non prevista per niente dalla fisica classica che dovrebbero praticamente manifestarsi solamente nei fenomeni altamente distruttivi come trombe d'aria, tifoni, uragani, cicloni ecc, che  la fisica classica ha difficoltà a trattare.

    Occorrono certamente le dovute verifiche sperimentali sulla visione originale della fisica ottenuta con l'approfondimento del Dott. Giuseppe Cotellessa.

    Se si può utilizzare un paragone in campo economico si può affermare di considerare l'energia fisica equivalente ai beni economici che appartengono ad un proprietario.
    Quando questi cambiano proprietario gli scambi avvengono tramite l'uso di moneta o un equivalente ad esso.

    La moneta utilizzata è un equivalente della quantità di moto in fisica.

    Alcune volte una moneta può essere convertita da una valuta all'altra ed in questo caso è come venissero generate come equivalente delle forze in fisica tipo f =ma.

    Questo riportato è un paragone non rigoroso, ma viene utilizzato giusto per dare un'idea.

    Anche in economia ci sono dei principi da rispettare come il pareggio di bilancio, il saldo dei conti correnti.

    Anche la natura deve rispettare dei criteri per così dire di bilancio.

    Tant'è vero che in economia nel bilancio sono compresi lo stato patrimoniale ed il conto economico che sono un equivalente del principio di conservazione dell'energia e della quantità di moto.

    Sempre utilizzando un paragone con il campo economico è come se Newton avesse compreso che è possibile effettuare un cambio di valuta (generazione di forza come variazione di quantità di moto nel tempo) ma pur essendo a conoscenza di beni materiali ( energia) e quantità di moto (denaro) non avesse compreso per niente che la compravendita di beni materiali (variazione di energia) generasse denaro (quantità di moto).

    Mi perdonino gli esperti in economia dell'uso di questi concetti presi in prestito da campi diversi dalla fisica ed utilizzati da esperti in campi diversi dal mio.

    Ci sarebbe ancora molto altro da approfondire, non è comunque obbligatorio completare tutti gli sviluppi di pensiero in un unico post. Per ora si può terminare a questo punto.