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  1. Messaggio da medium: #3-4-2021

    

    Giuseppe, ho l’incarico di trasmetterle...
     

    il Grande Segreto di Fortuna

    d’Imhotep l’Egiziano!


    La configurazione Astrale Antica della sua nascita le conferisce il diritto e il dovere di ricevere il GRANDE SEGRETO e la sua FORTUNA!

     

    Caro Giuseppe,

    al momento del mio incarico mi è stata consegnata la storia della vita d’Imhotep!

    Tale e quale a come è stata ritrovata nella sua tomba, scritta in geroglifico, la pergamena è stata tradotta e riscritta dall’archeologo che ha fatto questa scoperta; gliela allego qui di seguito, essa è testimonianza della Storia con la S maiuscola!

     
    IMHOTEP - GRANDE MAESTRO ARCHITETTO
     
    Scriba popolare e coscienzioso, portato per la medicina e la farmacologia, l'edilizia e la politica.
     
    Il giovane Imhotep ha come desiderio l'accedere alle più alte cariche del reame e portare il suo contributo alla realizzazione di uno Stato giusto.
     
    Spesso si trova accovacciato ai piedi del palazzo del Faraone, così come il giorno che sente urla e rumori provenire dall'interno: la figlia del Faraone sta morendo di un male oscuro.
     
    Illuminato da una intuizione chiede udienza a Djoser, il Faraone, ma viene respinto dalle guardie. Il fracasso infernale che ne deriva richiama l'attenzione del Faraone che incredibilmente lo ascolta.
     
    "Mio Faraone venerato, io ho il potere di guarire tua figlia, conosco la medicina, i poteri delle piante. Lasciami esercitare le mie virtù"
     
    Il faraone oramai disperato acconsente.
     
    "Se tu guarirai mia figlia io ti soddisferò. Se fallirai, sarà giunta la tua ultima ora"
     
    Imhotep è al capezzale di Niankh-Hatorh la figlia del Faraone. La sua fronte brucia, il soffio della vita stenta dentro un corpo fragile e debilitato.
     
    Dalla sua sacca Imhotep estrae una fiala e i sacerdoti si indignano. "Faraone, come puoi lasciare tua figlia tra le mani di un comune mortale?"
     
    "Sacerdoti, voi tutti avete fallito, gli Dei non hanno accolto le vostre invocazioni"
     
    Il liquido penetra tra le labbra della morente, ora non resta che aspettare...
     
    Per 3 giorni e 3 notti Imhotep veglia Niankh-Hatorh, la sua vita è legata a quella della figlia del Faraone, ai suoi rantoli. Regolarmente fa colare qualche goccia della fiala nella sua bocca, ansioso ma sicuro della medicina donatagli dal suo Maestro. Ha già assistito ai suoi miracoli, ed è sicuro di aver scelto la pozione giusta, ma... se si fosse sbagliato?
     
    La mattina del quarto giorno un lungo sospiro lo fa sobbalzare! La Principessa non si agita più, il suo viso è rilassato. Imhotep ne è certo: Anubi è arrivato per prendere il Ka di Niankh-Hatorh, ma ora il soffio della morte se ne è andato.
     
    La figlia del Faraone è salva!
     
    Avvertito della fantastica notizia, Djoser si precipita nella stanza e verificato il miracolo si gira verso Imhotep. "Sono tuo debitore, io mantengo le promesse. La morte ti attendeva, ora la gloria sia fatta e i tuoi desideri saranno esauditi"
     
    "Mio Faraone venerato, io desidero una cosa sola. Il permesso di recarmi al tempio per ringraziare il Dio Kheper del suo aiuto per avermi guidato la mano ed i pensieri"
     
    I Sacerdoti gridano al sacrilegio! "Sacerdoti ignoranti, senza l'intervento di quest'uomo oggi il mio cuore sarebbe spezzato dalla disperazione. Egli ne ha tutto il diritto, il suo posto è al mio fianco!"
     
    Imhotep, scortato dalla guardia faraonica, si reca al tempio.
     
    Entra da solo. L'impressionante statua di Kheper si eleva innanzi a lui che si inginocchia in segno di ringraziamento per la sua protezione.
     
    Proprio in quel momento uno Scarabeo si ferma, immobile, davanti a lui.
     
    Imhotep lo prende tra le sue mani, osserva la sua brillante corazza e soffia per fargli prendere il volo. In quell'istante lo scarabeo si trasforma in una pietra azzurra...
     
    Una voce cavernosa si alza nel silenzio.
     
    "Giovane Imhotep, grazie alle tue capacità hai salvato la figlia del Faraone. Io ti conosco bene, sei generoso e di buon senso. Il tuo giungere a me, Kheper il Dio Scarabeo, prova la tua umiltà. Tu sei l'uomo che sarà Dio agli occhi degli uomini."
     
    Imhotep è sbalordito...
     
    "Kheper significa Nascere. Con lo Scarabeo che ricevi sei ora un uomo nobile e pieno d'onore, ricchezza e riconoscimenti. Lo Scarabeo è colmo di promesse. Ti proteggerà, sempre. Trova le formule per la ricchezza che sono in te, esse sono il mio dono per la vita."
     
    La voce cavernosa continua...
     
    "Alzati e realizza la tua opera, oltre il tempo, oltre i discendenti."
     
    Imhotep sorpreso e turbato si alza e lascia il tempio, ripensando alla profezia di Kheper.
     
    Nei tempi, obbedendo al Dio Scarabeo, Imothep resta al fianco di Djoser il Faraone, come consigliere, architetto e medico personale compiendo le sue funzioni ben al di là dei suoi desideri. Passa la sua vita studiando tavole matematiche che lo portano a scoprire le formule della Ricchezza.
     
    Imhotep diviene ricco e famoso senza sforzo, ogni giorno di più, grazie ai saggi consigli del Dio Kheper.
     
    Giunto alla fine dei suoi giorni, convoca i matematici dei cieli, coloro che conoscono tutti i segreti delle stelle e del cosmo. Domanda loro di effettuare la sua configurazione astrale secondo i riti.
     
    Le sue ultime volontà sono rimesse ai sacerdoti che effettueranno l'imbalsamatura per il suo passaggio nel mondo delle tenebre. Negli scritti egli comanda a colui che scoprirà il suo Grande Segreto, di trasmetterlo, assieme alle Tavole Matematiche della Ricchezza e allo Scarabeo di Kheper, alla persona con la configurazione astrale esattamente corrispondente alla sua.
     
    "Che questo Segreto si trasmetta di generazione in generazione seguendo la mia configurazione astrale!"
     

    Lei è proprio come Imhotep, il piccolo scriba di Menfi in Egitto, che più di 2800 anni avanti Cristo portò a termine il suo laborioso lavoro, senza speranza (viste le sue modeste condizioni), di accedere a un posto nella alta gerarchia dell’Egitto Faraonico.
     

    Anche per lei, proprio come a Imhotep, un Destino favoloso l’attende, e adesso vedrà e capirà perché...
     
    Giuseppe, la risposta è legata alla sua nascita!
     Lei possiede la stessa configurazione Astrale Antica di Imhotep!
     

    In effetti, sovrapponendo la sua carta astrale personale calcolata secondo i riti antichi, esattamente sopra quella d’Imhotep (datata più di 4000 anni) che mi è stata trasmessa, esse sono esattamente concordanti in tutti i punti!
     
    Gli “antichi” avevano dei poteri di Fortuna che noi non possediamo più, avevano delle conoscenze oggi perdute, ma fortunatamente oggi siamo in grado di tradurre gli scritti che ci sono giunti e che dobbiamo rinnovare con le nostre conoscenze moderne.