• Uomo
  • 33 anni
  • Trapani (TP)
  • Ultima Visita

    Più di un mese fa

Su di me

  • Compleanno
    24 Novembre
  • Situazione sentimentale
    Single
  • Altezza
    189 cm
  • Occhi
    Neri
  • Capelli
    Neri
  • Figli
    Mai!
  • Segno Zodiacale
    Scorpione

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  1. Una casa da sogno, non trovate?

     

    1. Visualizza i commenti precedenti  altro %s
    2. londonercity

      londonercity

      Ci vivrei per entrambi i motivi, ma per un tempo limitato...sempre per gli stessi motivi. nel 1998 fui ospite per più di un mese di un mio amico portoghese (era il papà di una mia amica, in verità) che viveva in una specie di favela, a Oporto. Era una sua scelta di vita ben precisa, ma era un avvocato con una certa disponibilità economica, aveva due studi legali. E' stata un'esperienza stravolgente e travolgente, splendidamente formativa e...scomoda. Però, non potrei immaginare di trascorrere la vita intera nel mezzo di quella povertà. La casa che hai postato ha certamente un senso diverso, ma rappresenta pur sempre il distacco da tante cose che potrei accettare per un periodo limitato. 

    3. altomororicco

      altomororicco

      Sarei curioso di conoscere di più su quell'esperienza ed il motivo per cui una persona abbiente abbia deciso di vivere in una specie di favela. 

      Se non avessi le comodità che abbiamo oggi (elettricità etc) nemmeno io penso riuscirei a vivere in un posto simile per più di un periodo limitato di tempo, ma è anche vero che non provandoci non potrei esserne sicuro al 100%

    4. londonercity

      londonercity

      Dal quel poco che mi ha raccontato il mio amico, ho capito che la sua era una scelta affettiva, ma anche di principio. Lui è nato da una famiglia molto povera, nella casa che abita tutt'ora sua figlia, posta in un'area dimenticata, senza servizi e collegamenti nei pressi. Tutti sono proprietari delle baracche dove vivono, ma non sono riconosciuti dall'amministrazione. Il mio amico ha aperto il secondo studio legale per difendere i diritti di queste persone indigenti e (diceva lui) la loro difesa non potrebbe essere incisiva se non condividesse le loro ragioni. E' una delle persone che hanno inciso sulla mia esistenza, ma non potrei descriverla in poche righe. Pensa che, quando andai a trovarlo, mi offrì l'ospitalità di suo fratello, che non conoscevo e che viveva in una residenza completamente diversa. Io rifiutai più volte e notai il sorriso nei suoi occhi. Mi aveva messo alla prova ed era felice del mio rifiuto. Quando lo conobbi (in Spagna nel 1997), lo invitai a cena insieme alla sua famiglia nel mio appartamento e quando entrò in casa, dopo i saluti, si diresse in cucina per mettere in frigo il dolce che aveva portato. Sua figlia mi disse che la sua intenzione era quella di vedere cosa avevo in frigo, se c'erano alcolici. Aveva questi modi per capire le persone che aveva davanti.