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AUTOPROFEZIA
Abiterai foreste luminose
e società anonime di onde e gabbiani,
senza tregua andrai volteggiando
da un oceano all'altro,
ogni volta recando in te amori silenti,
destinati a sfociare in un solo grande amore.
Perderai una fortuna
ai tavoli verdi del sentimento,
ma continuerai a scommettere,
a giocarti tutto con il sorriso,
anche quando gli anni
avranno devastato il tuo sorriso.Cambierai più sentieri che scarpe,
ghermirai al volo segreti variegati
senza afferrarne quasi mai il senso
e solo alla fine dei tuoi giorni
alla tua estrema dimora,
senza croce ne' iscrizione,
accorreranno i labari lacerati,
tutti i sogni che hai inseguito
i tuoi voli siderali
e un silenzio lungo un'eternità.Robertson - Queensland - 24 Novembre 2017
Raffaello
foto di Raffaello
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scrivi veramente bene, complimenti!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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CANTO DI PRIMAVERA LUNGO IL TWEED RIVER
E ancora una volta chiudemmo gli occhi
per svegliarci a primavera:
qui, dove Marzo dà l'incipit all'autunno
e Santa Claus annuncia l'estate...
Come in un film che parla di pace
o in uno sguardo che parla d'amore
giunse al delta la primavera
e tra arcipelaghi di nostalgia
e costellazioni di artefatti silenzi
vedemmo sciogliersi di voci e di vento
segreti oceanici frantumatisi nell'onirico
... e nella sabbia e nella luna altri ricordi
si tinsero di gioia.
E ancora una volta chiudemmo gli occhi
per svegliarci a primavera.Raffaello
Banora Point (New South Wales)
26 Marzo 2016-
ne sto vedendo sempre meno in giro!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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sono una grande fan della cromia e devo dire che pubblichi sempre colori molto interessanti :)
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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io sarò strana ma con questo caldo, amo bere gli infusi caldi! sono l'unica?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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IN MEMORIAM
In principio fu il sogno,
un sogno carico di passioni
e di segrete speranze.
Poi, poco a poco,
dai margini dell'onirico,
una memoria d'argento,
flebile ricordo,
si fece largo tra i sentieri
di una vuota quotidianità.
Qualcuno iniziò poi
metterla in forma di parola
e imprimerne qualche frammento,
altri, più modestamente,
si accontentarono di annotarla
su di un'occasionale salvietta di un fast-food,
o sul margine di un libro,
oppure in un volo di rondini
che di timide emozioni
va graffiando l'occaso...E la poesia era tra gli uomini,
e la poesia era negli uomini.
Ma non tutti seppero riconoscerla,
non tutti ne apprezzarono la bellezza:
a lungo giacque inerte sul selciato,
ignorata, calpestata, talora derisa
eppure invincibile.Dopo millenni di agonia,
qualcuno la ricorda ancora
tra le pagine virtuali
di Facebook o di Google+
... e umilmente cerca di riprodurre,
se non proprio l'intero fascino,
almeno un frammento
di quell'arcaica potenza
che pure continua a governare
le leggi dell'universo.Amen.
Raffaello
Robertson - QLD -
02 luglio 2017
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che parole ricche di emozioni, bellissime!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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bellissima riflessione :)
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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LEGGERE E VIAGGIARE
Leggere e viaggiare è quanto di più bello possa esistere in questo mondo.
Amo leggere, poiché leggere significa ESSERCI. Leggere vuol dire letteralmente "io c'ero". Per questo posso dire che io c'ero quando Re Lear fu cacciato dal suo regno per mano delle sue proprie figlie; sono stato io ad accogliere la Ibseniana Nora fuggita dalla sua casa di bambola dove si sentiva prigioniera; io ero presente al senato quando Cicerone pronunciò la fatidica frase "Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?" e allo stesso modo ho vissuto accanto a Rimbaud una stagione all'inferno, ho aiutato Ghiberti nella fusione del suo pannello con il sacrificio di Isacco e ho applaudito Churchill quando incitava il popolo a non mollare mai...Amo viaggiare, perché viaggiare significa toccare con mano quel che si è letto, o forse leggere è una maniera di viaggiare, non ho ancora capito bene... Amo viaggiare perché viaggiare è conoscere culture diverse, incrociare le mie sensazioni, i miei silenzi, la mia vita con genti di culture diverse; conoscere i loro sentimenti, la loro letteratura, la gastronomia, i monumenti, i pensieri e tutto quel che genti di altri paesi hanno edificato nella pietra o con il pensiero.
Certo, ho ancora tanto da leggere e tanto da viaggiare: vorrei tanto capire se la lettura è un viaggio che ha nella fantasia il suo vettore, oppure se il viaggio non è altro che un libro senza pagine. Perché per me viaggiare significa leggere: leggere la devozione di un popolo sui capitelli di una pieve romanica rurale; leggere il sogno americano nelle parole di un cittadino dei Caraibi che vuol lasciare la sua terra per andare a New York; entrare in una birreria tedesca e sedermi a bere un boccale mentre osservo la complicata struttura di rame dove artigianalmente la si produce. Viaggiare significa passare un inverno nei centri commerciali di Montréal e un estate in quelli di Bangkok, poiché fa troppo freddo o troppo caldo per poter vivere all'aria aperta, e scoprire magari che un centro commerciale , con quel suo insensato andirivieni e con quel suo continuo brusio può generare il silenzio perfetto per la lettura (o per il viaggio, secondo i punti di vista), perché se è vero che non mi è ancora chiaro il confine tra viaggio e lettura, di una cosa sono assolutamente certo: sia per leggere che per viaggiare ho bisogno di silenzio.
Ogni tanto, tra libro e libro, tra viaggio e viaggio, ho bisogno di fermarmi un attimo, tirar fuori dalla tasca una penna e un foglio di carta e scrivere: scrivere qualcosa riguardo a un libro appena letto, o riguardo a un viaggio appena generato in un qualche angolo del mio onirico universo. Ma senza fretta: ho ancora tante strade da percorrere sullo scaffale e tanti libri da leggere sulle rotaie dei treni...
(Giardino Botanico, Brisbane - Queensland 26 Maggio 2017)
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grazie mille per la condivisione
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ODE A UN LIBRO QUALSIASI
Ombre che camminano nella folla diradata del mattino, quasi pellegrini inconsapevoli sotto il cielo grigio illuminato da campane a festa.
Pochi angeli vegliano per le strade, qualcuno di loro potrebbe anche essersi assopito tra i tanti riti pagani che accompagnano questi giorni di scomposta armonia…
Forse potrebbe essere il giorno ideale per tornare tra le pagine di quel libro che sporge dalla scaffale, quasi a ricordarmi un messaggio del tempo, scritto di mio pugno al margine di una pagina. I petali di un narciso, disseccatosi all’inizio del terzo capitolo, svanita l’originaria freschezza, mi ricordano la storia che fioriva tra le pagine confondendosi con la mia storia: la ricordo fiorire tra le pagine abbracciando silenzi infiniti, correndo libera tra paragrafo e paragrafo talora straripando dalle righe ove sogliono disporsi ordinati i pensieri in forma di parole.Il tempo è maestro nell’insegnarci la disciplina dello spirito, ma finisce spesso con l’affievolire l’innato senso di libertà di quando si è giovani; l’esperienza regala saggezza, ma finisce poi col rassegnare i ricordi nelle mani dell’indifferenza… e allora, quando iniziano a indurirsi quegl’istinti sepolti da anni di sconfitte e prevaricazioni… ecco che un libro può ricordarci chi eravamo, donde venivamo e dove andavamo. Molto più di uno smartphone un libro può contenere infiniti gigabytes d’immagini depositatesi in un qualche angolo della memoria o di un’intima solitudine.
Più che un blocco di pagine rilegate e numerate in sequenza è in un libro che si ritrovano antiche sensazioni e se ne scoprono talvolta di nuove: vi si leggono la firma, la data e il luogo d’acquisto del libro… si ritrova un’annotazione al margine che ben può essere la propria o anche quella di un precedente proprietario. Magari si può iniziare a leggere proprio da dove si era lasciato, a mo’ di occasionale segnalibro, un biglietto usato della metropolitana, o altro titolo di viaggio, e di lì riprendere il cammino interrotto, utilizzando la fantasia come vettore, magari stingendo gli antichi sogni evaporatisi nel tempo per edificarne di nuovi, altrettanto folli, altrettanto inutili e anacronistici quanto lo furono i precedenti.
Ma ne sarà valsa comunque la pena.Raffaello115
Firenze, 25 dicembre 2015
Foto di Enrico Fontanelli
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bellissima questa foto. Fa sognare donando un senso di pace incredibile
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ORME UMANE SULLA SABBIA
Amo le orme lasciate dagli umani sulla sabbia. Soprattutto quando lasciano impresso sulla sabbia il loro passaggio, soprattutto quando passano in coppia… Allora quelle orme divengono preziosi geroglifici che ci narrano una storia umana, una storia che sulla spiaggia s’intreccia e si confonde con altre orme: quelle del gabbiano, del cane, occasionalmente quelle del cavallo. E così l’uomo si riconcilia con il suo intorno, lo vive, lo respira, lo rispetta, non lascia sulla spiaggia ne’ un sacchetto di spazzatura, ne’ una lattina di Fanta, ne’ un pacchetto vuoto di Marlboro…E allora la spiaggia può anche chiudere un occhio sull’elegante struttura del gasteropodo che hai messo in tasca, a mo’ di souvenir. E ti darà appuntamento per tornare a percorrere i suoi solchi, magari in simbiosi con un amico, col tuo cane o la tua compagna. Per arricchirlo di un’altra storia, una tra le tante che hanno affollato e ancora affolleranno i suoi mutevoli sentieri.
(Raffaello scripsit)Robertson Queensland. 30 novembre 2018
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mi mancava quest'opera!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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bella riflessione!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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RICORDI DALL'ONIRICO
Qual bagliore in agonia
già da più notti mi appare in sogno la notte:
furtivo si aggira ai margini
in quest'infinito dedalo di ricordi,
vissuti, forse solo vagheggiati.Ancora il tempo si ostina
a non voler sfocare queste memorie
ancorché remote;
sarà forse per questo che già da più notti
mi appare in sogno la notte,
mi appare in sogno ,
a confondere nella nebbia i ricordi:
clessidre impazzite nella memoria,
mozziconi di melodia tra le labbra,
fredde maschere di Pierrot
insanguinate di aurora,
fantasmi in fuga dal risveglio,
barbagli di luce morente
sedimentatisi nel tempo...
Prede, nient'altro che prede mnemoniche
ghermite a caso, come me,
in questo cielo notturno
popolato di rapaci...Liverpool - New South Wales - 12 gennaio 2017
Raffaello Bocciolini
Fotografia dal mio giardino. Raffaello Bocciolini.
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SE PURE IL SOGNO...
Se pure il sogno
al confine estremo
dell'aurora si estende;
se anche l'angelo
deposte nel vento le armi
dietro le alture
di Mount Gravatt
si adagia spegnendosi
nella fiamma di un volto inatteso;
allora anche il ricordo
strenuo s'inerpica
nel fondo della memoria
... E pulsa emozioni,
colori e silenzi,
e d'altra luce continua
vibrando silenzi,
brandendo speranze
come oniriche spade di luce.Raffaello
Robertson -Queensland - 16 Giugno 2017
(foto mia)
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che meraviglis...
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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i colori dell'estate...veritieri e splendidi!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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sembra un dipinto!! assurdo!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Tra le gambe, il pentagramma della vita
e tra le note, stelle musicali
appese al pentagramma...
Sono solo in questa notte,
ma il silenzio mi attende oltre l'onirico...
Sono anche un poco triste
(succede a volte)
ma la musica mi conforta,
e la vita è appena un soffio
tra le dita del giorno che ci attende...Firenze, 08.05.2014
(Il quadro è di Anna Nigro, artista contemporanea)
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Le persone sono lo strumento più bello ma più difficile da suonare
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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eh si, noi ragazze siamo complicate ma anche voi non scherzate eh !!! :)
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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una descrizione molto accattivante!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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VIGILIA
Lascio al caso il colore dell'alba che mi attende:
già non m'interrogo più sul perché di tanti naufragi.
Piuttosto mi chiedo cos'altro mi attende
svoltato il canto di nuovi silenzi tra strade millenarie,
e ancora mi chiedo che fine faranno
queste nuove rondini boreali
che ancora incerte balenano impazzite all'occaso
e nel candido gioco di effimeri specchi paiono condurmi
e dalla mollaia di un miraggio al pelo dell'acqua con loro riemergo:
un altro o forse lo stesso,
sempre col dono di tacere quando è il momento,
col sogno che avevo quasi stretto nella mano
ma mai identificato ne' tradotto in battiti di luce...Robertson. Queensland. 6 aprile 2015
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Parole che colpiscono e foto mozzafiato!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
Amen.Cudgen Lake – 29 dicembre 2017
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Il cielo è davvero pazzesco: ma anche il mare non è male... Le immagini del cielo sono riprese da Cabarita, sul Cudgen Lake. Quelle del mare le ho scattate invece sei chilometri più a sud, a Hastings Point. Entrambe le località si trovano nello stato del New South Wales (Australia orientale).
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sfumature5 e altomororicco ha aggiunto una reazione
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che immagini magiche!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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wow ma che magia!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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LA ROSA IN MEZZO AL LIBRO
Colsi intatta la rosa silvestre
e tra due oniriche pagine di silenzio,
quasi eburnee torri
ricorrenti tra le visioni,
ne compressi delicatamente il respiro.Torno oggi a sfogliarla:
memoria essiccatasi tra versi ermetici
e angeli vegetali in ascolto perenne
... e silente, ne sfioro appena l'oblio.Raffaello
Robertson - QLD - 15 novembre 2017
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vero! sei veramente bravissimo!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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miraggio!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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sole!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Proviamo a immaginarci un acquario, un acquario un po' speciale, delimitato non da quattro pareti di cristallo bensì da una barriera corallina di forma approssimativamente circolare.
Immaginiamoci quest'acquario popolato di coralli e di un'infinità di pesci: pesci piccolissimi di color blu elettrico con un puntino arancione, pesci gialli di dimensioni medie, ma anche pesci blu, pesci gialli a righe verticali nere, oppure gialli a righe blu, pesci zebrati bianchi e neri, pesci a strisce nerazzurre come se indossassero la maglia dell'Inter, pesci rossi di diverse taglie e stelle marine azzurre e poi testuggini... Un vero e proprio tripudio di colori, davvero una gioia per gli occhi...
Al centro di questo splendido acquario gigantesco immaginiamoci un'isola, anzi, un piccolo atollo di forma allungata, uno di quelli che si vedono in cartolina o nei depliant delle agenzie di viaggio: acque blu o verdi, ma sempre cristalline, spiagge di sabbia bianchissima, talmente bianca da accecare la vista; una vegetazione foltissima, con una netta prevalenza di palme da cocco e tanti fiori: fiori che crescono spontaneamente sia sugli alberi che sui cespugli.
Facendo un ulteriore sforzo, immaginiamoci quest'atollo con poche, pochissime semplici capanne, e al centro una capanna molto grande che ospita un mercato. Se il mercato non fosse frequentato esclusivamente da turisti potremmo pensare che potrebbe trattarsi di quello magistralmente descrittoci da Gauguin nel suo capolavoro "Te Matete".E adesso proviamo a ingrandire quest'acquario immaginario. Signore e signori... Benvenuti a Mistery Island nell'Arcipelago di Vanuatu.
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che isolotto è???
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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...a volte non ci sono, o meglio ci sono ma ho la mente altrove, tra i ricordi, tra le stelle, in un pentagramma musicale, in una vita drammatica con una porta di uscita troppo piccola.
Guardo, sento, piango, magari scrivo... Dunque sì, ci sono!
Eppure guardo senza vedere, sento senza percepire più dolore, scrivo sì, ma tra le pagine del cielo oppure sulla sabbia. Dunque non ci sono.Mi commuovo ascoltando una sonata di Schubert o un blues di BB King, davanti a una scultura di Donatello, o passeggiando tra le rovine archeologiche di una città appena dissepolta, ed è allora che sento contrarsi in me questo cuore ancora molliccio di sangue e di sensazioni.
Poi la guerra in Ucraina, mia sorella che non mi parla più, i continui litigi con mia moglie, le elezioni nel mio paese, e i sogni di cartone di questo paese in cui vivo oramai da 9 nove anni, come un corpo estraneo, come un metallo che fatica a legarsi con gli altri. E poi i ricordi, ricordi che, quando si arriva a 59 anni cominciano a essere tanti e a volte occorre fare una cernita. Certo, ho ancora una memoria di ferro, milioni di gigabytes per immagazzinare ricordi, anche se qualcuno preferirei ignorarlo.
Eppure, ancora vivo! In fondo sono una persona frugale: mi basta un libro, un blocchetto con una penna nel caso che voglia scrivere qualcosa, e un tramonto davanti al quale inginocchiarmi e recitare la mia panteistica passione verso metempsicotiche lontananze di luce...
Raffaello
(Nelle foto, la spiaggia di Broadbeach)
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(Condividendo pensieri con una amica lontana)
... immagini e silenzi:
li rammento ancora,
tra utopia e realtà,
al margine di una memoria
incuneatasi tra i giorni
e sempre presente
in queste notti di oblio...Da Brisbane ti auguro una felice giornata.
Raffaello
Nella foto: controluce a Port Vila (arcipelago di Vanuatu)
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Grazie per le tue parole bellissime e per questa fantastica foto che mi fa per un attimo sognare di essere lì! 💋❤️
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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(pensieri per Sarettalunetta).
Ci sei e non ci sei. Perennemente galleggiando tra i tuoi buongiorno e buonasera, mi ricordi che c'è un mondo fatto di altre sostanze, un universo di menti sognanti e di colori che si accendono improvvisi e che all'improvviso svaniscono in un pensiero.
Lo so che non ci sei, che i tuoi pensieri non arriveranno probabilmente mai a materializzarsi ai miei occhi. Eppure un fluido invisibile invia per noi immagini e pensieri da un'emisfero all'altro. Talvolta anche un sorriso.
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La forza di un saluto può nascondere tristezza e felicità allo stesso tempo, ma non per questo non può farci sentire più vicini. Buongiorno caro ❤️
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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BUONA PASQUA!!
In questi giorni c'è chi, pur a diversi livelli e con diverse sensibilità, sta cercando di versare attorno un senso di patria. Chi mi conosce sa bene che io, proprio patriota non sono mai stato. Ho mille motivi di orgoglio per poter dire " Sono italiano", ma ci sono anche tante occasioni in cui questo paese mi fa vergognare.
Io credo che un pizzico di patriottismo possa essere anche salutare in questi tempi. Ma senza esagerare. Se oggi ci chiedono di restare a casa, di evitare contatti e altre cose che vanno a colpire direttamente la nostra vita quotidiana... Dobbiamo obbedire. Lo si può fare per amor di patria. Io, molto più semplicemente, preferisco farlo per senso civico.
Questo virus mi ha sorpreso dall'altra parte del globo. Eppure anch'io rimango in casa. Non lo faccio per l'Italia ne' per gl'italiani. Lo faccio per la comunità dove vivo: una comunità di australiani, una comunità dove convivono tanti cinesi, indiani, colombiani, slavi, greci, e anche italiani, naturalmente... Lo faccio perché il dovere civico è un qualcosa che vale per tutti: non importa la nazionalità, non importa il credo religioso o l'ideologia politica di appartenenza. Ognuno di noi è chiamato a dare il suo piccolo contributo a questa grande eterogenea comunità riunitasi a queste latitudini australi. Ciascuno di noi, deve accendere un po' di luce, basta un lampione, per poter dare un senso alla sua vita in comunità. Oggi il contributo che ci viene richiesto è quello di rimanere a casa ed evitare contatti.
E io dico SI!
Chiamatelo pure amore cristiano, amor di patria, amore per l'umanità o alimento per il karma. Per me rimane un elementare senso civico.
Da Robertson, Queensland
BUONA PASQUA A TUTTI VOI-
è stata per tutti una pasqua diversa, un pò strana...ma sono sicura che tutto tornerà ok il prima possibile!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Viaggiare con il cuore, con il cuore soltanto: è probabilmente quello il più puro di tutti i viaggi.
Io ho viaggiato spesso con il cuore, ma ho sempre avuto bisogno di qualcosa con me per accompagnare il mio cuore: un blocchetto di carta e una penna, un po' di tabacco e le cartine, un libro, una foto, una carta di credito, un biglietto del treno... Ma viaggiare a cuore nudo, senza soldi ne' biglietto, senza stampelle culturali, magari riuscendo anche a fare a meno delle scarpe... quello è il viaggio!Raffaello Bocciolini
Foto di Nelita Specchierla
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Bellissimo pensiero! Il viaggio con il cuore è un'esperienza che dovrebbero vivere tutti
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Verissimo. Tutti dovremmo provare almeno una volta
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ma che meraviglia. non è modificata la foto vero?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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è surreale come la natura possa variare e mutare da giorno da giorno!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Antigua Guatemala, uno di quei luoghi per i quali si può tranquillamente usare l'aggettivo "magico" senza paura di esagerare.
https://alwaysaround.myblog.it/2020/01/23/antigua-guatemala-un-sapore-mistico-indimenticabile/
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ma che meraviglia e che invidia!! hahah
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze e invece... Maledetto Coronavirus!!
Sono triste, sono davvero triste!
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cavolo, hai provato a sentire per il rimborso?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Buona notte, amica, Buona notte di cuore...
Ti auguro una serena notte di chimere e di oniriche leggerezze tra i dedali dell'immaginazione.
Ti auguro i silenzi più assoluti, quelli ricolmi di piccoli suoni e impercettibili fruscii che vadano a cullare la tua voglia di infinito.
Ti auguro una notte di maschere danzanti al ritmo di una musica che nessuno riesce a udire, salvo gli echi più profondi del tuo onirico vagare.
Ti auguro una notte così, una di quelle che al mattino ti risvegli e dici... "Grazie!"
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Camille Claudel: La Vals. Cioè, il valzer.
Questa bellissima scultura la teneva in casa il compositore Claude Debussy che per un tempo fu amante di Camille.
Ma lei era perdutamente innamorata del suo maestro, Rodin. Ricambiata sì, ma fino a un certo punto. Per quanto innamorato Rodin non volle mai lasciare Rose, la sua donna di tutta la vita. Camille cercò d'ingelosirlo intrattenendo una relazione con Debussy (e facendolo soffrire). Ma quando si rese conto che non avrebbe mai conquistato il suo Rodin... Camille impazzì. Morì tristemente in manicomio.
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la danza che unisce due corpi...fantastico
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ironico come questa rappresentazione dell'amore prenda vita con una scultura, stupendo!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Cara amica tacchialti94,
davvero non ho un granché di bello da raccontare. Avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze, sarei dovuto partire domani ma... il Coronavirus ha deciso diversamente...
E allora... allora scrivo. Leggimi sui due miei blog:
https://alwaysaround.myblog.it/
e https://justbeauty.myblog.it/
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ma volentieri!! vado subito!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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